Barbara d'Urso: differenze tra le versioni

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{{Cit|Io che sono madre...|Barbara D'Urso prima di dire qualunque cosa}}
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{{Cit|Mi dissocio. Ovviamente, lei si prende le responsabilità di quello che sta dicendo...|Barbara d'Urso che si lava le mani su questioni scottanti}}
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Versione delle 15:44, 19 set 2013

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ATTENZIONE! Una mummia davanti a te! Ah no, è solo Barbara D'Urso senza trucco.
« Barbara D'Urso è una gran figa, ma è tutta una vita che fa stronzate! »
(Il saggio Pino Scotto su Barbara D'Urso)
« A Napoli si dice... »
(Barbara D'Urso prima di dire qualunque cosa)
« Io che sono madre... »
(Barbara D'Urso prima di dire qualunque cosa)
« ...Questo argomento mi sta particolarmente a cuore »
(Barbara D'Urso su qualunque cosa)
« Se non crea troppo fastidio vorrei che mi raccontasse di come sua figlia sia stata brutalmente stuprata e di come l'ha trovata quando l'ha vista morta dentro il cassonetto dell'umdio... »
(Barbara D'Urso che parla a una madre che non vedrà mai più sua figlia)
« Mi dissocio. Ovviamente, lei si prende le responsabilità di quello che sta dicendo... »
(Barbara d'Urso che si lava le mani su questioni scottanti)
« Quindi lei mi sta dicendo che... ? »
(Barbara D'Urso chiede conferma su ogni cosa)
« ... È proprio bislacco! »
(Barbara D'Urso dopo aver detto qualunque cosa)
« Se ti va, ti andrebbe di raccontarci dettagliatamente come ogni membro della tua famiglia è stato barbaramente sgozzato? »
(Barbara D'Urso mostrando uno sguardo di puro dolore)
« Comincio a dubitare che sia effettivamente una donna... »
(Pingping dopo aver visto sotto la gonna della D'Urso durante una puntata del Guinness dei primati)
« Un saluto ai ciechi che ci stanno guardando! »
(Barbara D'Urso affetta dalla Sindrome di Giurato)

Barbara D'Urso, nome d'arte di Luigina Carmela Poppona Cicciolina Pozzo d'Orso (Milano, 1903) è una procace vasciaiola affetta da Sindrome di Peter Pan. Nata da una famiglia umile, che difatti aveva solo quattro ville a Miami (nel senso che non aveva altro, nè macchine nè arredamento, aveva solo le ville), si è fatta conoscere al grande pubblico con la superba interpretazione ne La Guerra di Troia, sceneggiato hard diretto dal maestro Tinto Brass.

Dopo parecchi anni nel mondo del cinema hard, la pelle dell'attrice comincia a risentire dell'esposizione prolungata a liquidi corrosivi e comincia a mostrare inestetismi. È in quel momento della sua vita che Barbara decide di rivolgersi al mago Giucas Casella, chiedendogli il raro Elisir di lunga vita. Lui, intenerito dallo stato terribile della sua cute, decise di imporre le mani su di lei, procurandole un orgasmo, un tumore e, come effetto collaterale, la Sindrome di Peter Pan.


La Sindrome di Peter Pan

Dopo l'operazione Barbara, allora settantaduenne, cominciò a soffrire di disturbo degli anni. Nonostante l'età pensionabile, infatti, cominciò a rinnegare la sua vecchiaia e a cercare di copulare con uomini sempre più giovani, tra cui Claudio Brachino, Miki Cadeddu, Mimmo dei Cesaroni, il nano Brontolo e Giada De Miceli. I suoi ormoni assunsero vita propria e col passare dei giorni lo stato psico-fisico-mental-sessuale di Barbara andò peggiorando, portandola a strusciarsi contro tutti gli oggetti di natura anche solo vagamente fallica che trovava sulla sua strada, tra cui la torre di Mediaset e il pupazzo Uan. Alcuni testimoniarono nel tribunale di Forum di averla avvistata mentre spingeva una betoniera colma di cemento, nelle più lerce periferie milanesi: le iniziali speranze che la credevano finalmente occupata in un reale lavoro furono subito distrutte dalla smentita del menager dell'artista[citazione necessaria]: "Donna Barbara è una persona molto accorta: non esce mai senza la valigetta del trucco."

La Cura

Una riunione di scienziati, convocata seduta stante per decisione del Parlamento che, tanto per cambiare, non aveva di meglio a cui pensare, trovò una cura, farle condurre programmi in televisione fino allo svenimento, per esaurirne la capacità sessuale. Arrivò così una serie di successi tra cui La dottoressa Giò, Grande Fratello 3, 4, 5, 11, 14 e 139, la fattoria, 2, 3, 45, ma impatta con la conduzione del reality soft hard prodotto da Endemol in collaborazione con Playboy e il MOIGE "1 2 3 Stalla: conigliette Vs vacche", per poi rinascere con Mattino 5, Pomeriggio 5, Sera 5, Notte 5, Il The delle 5 e una continua serie di appuntamenti che, anche se finti, gli si faceva credere come veri.

La Morte

Purtroppo, durante le registrazioni di Quindici Tope in Gabbia, reality che chiaramente non andava davvero in onda (perché era in fase sperimentale), Barbara fu assalita da una mandria di Amazzoni offese per il ruolo della donna all'interno del programma. Si sarebbe salvata se qualcuno l'avesse portata in tempo in ospedale[citazione necessaria], ma nessuno si accorse di lei, scambiandola per una bambola gonfiabile sporca di pomodoro.

La Resurrezione

Tipico ospite di un cenacolo culturale di Barbara D'Urso (e purtroppo NON è uno scherzo).

Resuscitò dieci anni dopo quando uno scienziato la trovò fossilizzata e la portò dal mago Casella, che con un'imposizione delle mani sulle sue tette la guarì, le rese il tumore maligno e la resuscitò (più o meno). Ora voci di corridoio ci dicono che si occupi del programma "Guinnes World Record". Questo, come tutti gli altri programmi condotti da lei non doveva andare in onda. Purtroppo quegli sbadati di Mediaset per errore e per mancanza di cazzate da trasmettere hanno mandato in onda una puntata e a causa di una fatalità la maggior parte delle televisioni italiane sono ritrovate nel canale sbagliato al momento sbagliato e ora il suo programma viene sempre trasmesso. Lei naturalmente non si smentisce mai, esternando la sua voglia di sesso selvaggio con continui orgasmi (che vengono mascherati dagli abili assistenti di studio con il suono di risate finte).

Nostra Signora dei Travestiti e dei Diversi

Da sempre ambasciatrice del buon gusto e attenta osservatrice della realtà sociale e dei suoi cambiamenti, Barbara D'Urso ha fatto della diversità la sua bandiera. Ecco spiegato il motivo per cui i suoi inutili programmi pullulano di personaggi che non sfigurerebbero nel peggior circo balcanico, dalla sfilata dei trans/travestiti/transgender/culattoni alla ridda di noti commentatori, tra cui rifulgono gli eliminati del Grande Fratello, gli ex tronisti, Clemente Mastella, le escort (Ford e non), i familiari di Clemente Mastella, i bicentenari sposi, i fenomeni da baraccone più disparati, etc etc etc. Naturalmente Barbara D'Urso tiene a precisare, con i sorrisi a ranadallaboccagrande che da sempre la contraddistinguono, che la sua televisione "non è trash".

Titoli e requisiti per partecipare ai programmi divulgativi di Barbara D’Urso

Barbara mentre esprime sincera compassione nei confronti di una povera anziana che dopo aver bevuto 4,5 litri di vodka ha ucciso la figia facendole ingoiare un criceto vivo.
Felici di aver passato le durissime selezioni e aver conquistato la bramata promozione a ospiti, un gruppo di intellettuali posa per la foto-ricordo nel backstage di "Pomeriggio 5".

Il clima casalingo e simpaticamente caciarone dei salotti televisivi di Barbara D’Urso non deve trarre in inganno l’aspirante ospite sulle qualità umane e culturali di chi, seduto sull’agognata poltroncina dinanzi alla pettoruta conduttrice dal sorriso extra large, offre in pasto al pubblico scherno le sue storie di vita prive di attrattiva ma ricchissime di sfiga. Chi si appresta a mettersi a nudo di fronte a Barbarella, invero, è tenuto a sostenere una serie di difficili audizioni finalizzate ad accertare la padronanza di competenze ritenute fondamentali. Per facilitare la preparazione culturale domestica di chi ambisse alle glorie di “Pomeriggio 5”, si elencano di seguito i titoli richiesti per poter accedere alle dure selezioni; mai come in questo caso l’espressione “astenersi se privi dei requisiti” sarebbe più calzante.

1. il quoziente d’intelligenza del candidato sarà necessariamente inferiore a - 45; per verificare ciò, questi sosterrà una conversazione di almeno 20 secondi con Costantino Vitagliano su un argomento a sua scelta;

2. l’esaminando dimostrerà di non essere in grado di esprimersi in italiano corrente e corretto, di avere gravi difficoltà nella lettura di testi in stampatello maiuscolo e di saper storpiare con sicurezza la pronuncia della lingua inglese. Non sarà altresì in possesso di alcun attestato di istruzione scolastica, nemmeno quelli conseguiti per corrispondenza. Saranno però valutati positivamente diplomi e lauree acquistate all’estero;

3. l’ospite maschio dovrà ineluttabilmente

a. essere lobotomizzato, glabro per natura o depilato, palestrato e grondante brillantina e autoabbronzante (in caso di tintarella poco arancione, è di norma richiesto di esibire l’abbonamento al solarium o una copia autenticata di tale documento);

b. indossare una camicia aperta almeno fino all’ombelico (onde poter sfoggiare i pettorali scolpiti e la classica profusione di collanine D&G e tatuaggi da ma(r)cho) e con le maniche arrotolate all’altezza del gomito (per ostentare eventuali altri tatuaggi e l’immancabile assortimento di braccialetti);

c. dare prova di non intendersi di qualsiasi discorso venga intavolato (a meno che non si discorra della marca di mutande contenitive preferite da David Beckham) e nel contempo fingere di essere un appassionato di musica da camera (giacché convinto che serva per rimorchiare con facilità le ragazze intelligenti);

4. nel momento in cui l’ospite maschio non soddisfacesse i requisiti anzidetti, dovrà per forza essere gay/trans/transgender/travestito (o tutte e quattro le cose assieme, sincronismo che aumenterebbe sensibilmente le probabilità di essere chiamato al cospetto della sorridente regina del pomeriggio-spazzatura);

5. l’aspirante ospite femmina dovrà obbligatoriamente

a. essere dotata di una vocetta querula e fastidiosa, di norma usata per dire le cazzate più tremende;

b. essersi ritoccata il seno, le labbra, gli zigomi, i denti, i polpacci, i glutei e il cervello (allo scopo di renderlo meno pesante e di favorire frequenti movimenti della testa per far ondeggiare le folte chiome senza stancare i muscoli del collo);

c. dare prova di non intendersi di qualsiasi discorso venga intavolato (a meno che non si discorra della marca di mutande contenitive preferite da Valeria Marini) e nel contempo fingere di essere un’appassionata di musica da camera (giacché convinta che serva per rimorchiare con facilità i ragazzi intelligenti);

6. nel caso raro ed eccezionale in cui l’ospite – maschio o femmina – dimostrasse una transitoria parvenza di intelligenza, verrà fatto accomodare forzatamente a fianco di un/un’opinionista famoso/a (ad esempio la bonazza sconosciuta di turno reduce da qualche reality show, Ping-Ping, etc.);

7. e infine, ma non per importanza, l'ultimo requisito fondamentale: applaudire a qualunque cosa dica la D'Urso (anche se dovesse dire semplicemente "sono le ore 17.30").