Azienda Napoletana Mobilità

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L'ANM, acronimo di Azienda Non-Mobilità[1], è una filiale della Camorra che in quel breve lasso di tempo tra una pausa pranzo e l'altra gestisce a gratise parte del servizio di trasporto pubico nella ridente città di Napule, capitale del Granducato della Campania. Nel dettaglio l'offerta di servizio è composta da: autocarri della seconda guerra mondiale, il figlio bastardo del tram e dell'autobus, le funiculì funiculà e... ma che semo Moovit? Ma vattelo a cerca' va.

Storia

Fondata secondo la tradizione nel settordici a.C. come Azienda Mancata Mobilità (AMM) da quell'immigrato clandestino di Annibale per controllare il suo sistema di trasporto truppe, composto principalmente da Dumbo incapaci di volare, l'azienda passò sotto il controllo della Camorra durante il grande Regno delle Due Sicilie insieme alla sorellina più piccola, ma più ricca, EAV. Va anche detto che in un periodo piuttosto buio della storia, il trasporto nella città sia stato gestito da quei puzzolenti franco-olandesi. Inoltre, visto che lo scaricabarile è stato dichiarato sport nazionale, diverse linee autobus sono state calciorotate al CTP (Consorzio Troie e Puttanoni).

Comunque di questo non ce ne frega più di tanto. Visto che il carico di merd... lavoro non era abbastanza, si decise di incorporare anche la gestione dello spostapoveri deluxe e dei depositi giudiziari anche detti erroneamente parcheggi di scambio. Punta di diamante del servizio campano è la linea 6 della metropolitana, sospesa ""temporaneamente"" (ossia per sempre) perché non se la inculava nessuno. Oggi sappiamo tuttavia che si tratta solo di una copertura in quanto il tunnel della metropolitana è stato allungato fino alla Colombia per facilitare il traffico internazionale di droga e prostitute.

Note

  1. ^ Inizialmente c'era un'altra "N" che stava per "Napoletana" ma qualche mariuolo se l'è arrubbata