Anglosassoni

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Texas rangers che hanno ristabilito l'ordine durante uno sconfinamento in Messico

Il popolo anglosassone è un pacifico e laborioso popolo, rinomato per il suo alto livello culturale. Ha dato al mondo valori come la democrazia, l’industrializzazione, lo stato di diritto, oppure capolavori immortali come quelli scritti da Guglielmo Scuotilancia, Giovanni Mulinocittà e soprattutto Tom Clancy's, senza contare il fitness, inventato nei tempi ancestrali quando essi si allenavano sollevando grossi sassi, da cui appunto “sassoni”. Potremmo dire che in tutta la loro storia non hanno fatto che diffondere civiltà e progresso.

I primi tempi

Le sue origini possono essere ricondotte agli Angli, ai Sassoni e agli Juti, tranquilli popoli che vivevano nelle paludi della Germania del Nord. Anziché partecipare alle invasioni barbariche e far crollare l’Impero Romano, questi tre popoli decisero di comportarsi in modo più civile emigrando pacificamente nell’isola della Gran Bretagna. Qui s’imbatterono nei celti, gli originarî abitanti dell’isola, che inspiegabilmente morirono tutti di una misteriosa epidemia poco dopo essere venuti a contatto cogli angoli-sassi-iuta, e così lasciarono loro una terra chiamata “Inghilterra”.

Nei periodi successivi gli anglosassoni se la passano male: nella madrepatria sono massacrati dai franchi (una tribù svizzera) mentre quelli in Inghilterra vengono invasi prima dai vichinghi e poi dai normanni che in realtà erano vichinghi francesizzati.

Il basso medioevo

Ritornati in qualche modo all’indipendenza, nel bailamme generale che si creò, le truppe dei simpatici anglosassoni si ritrovarono inspiegabilmente anche in Scozia, Irlanda e Galles, le ultime terre rimaste ai celti nelle isole britanniche: la popolazione locale subito simpatizzò cogli stranieri che per caso si trovavano lì, e le battaglie di Stirling e di Bannockburn del 1297-98 contro gli scozzesi furono dovute a dei banali malintesi. Alla fine anche gli irlandesi e i gallesi, popoli infingardi e subdoli, decisero di ribellarsi alla ovvia e naturale presenza militareturistica inglese e condussero lunghe guerre assolutamente non violente, tanto che non ci furono morti. Solamente accadde che il re inglese d’allora, Edoardo I, ebbe la ventura di distrarsi un attimo e in quel secondino non ti capita che migliaia di gallesi finirono sterminati, non si sa da chi né perché. Forse furono gli alieni.

I tempi del nuovo re Edoardo II, invece, furono piú tranquilli: dopo un nuovo malinteso a Bannockburn nel 1314 cogli scozzesi, ci fu una trascurabile guerra civile (ma molto civile) fra il monarca e i suoi baroni: la storia finì quando Edoardo morì nel suo letto (ma con uno spiedo incandescente piantatogli nel retto da due assassini pagati dalla moglie francese).

Il successore di Edoardo II, Edoardo III, constatò che in Francia la dinastia capetingia s’era estinta e che egli si ritrovava a esser unico legittimo erede di quel regno essendo il figlio della sorella del nonno dell’amico del cugino dell’amante di Sbrisolone IV, che fu sottosegretario ai cammelli durante la crociata di Luigi IX il santo (che sterminò migliaia di marocchini infastidito dalle richieste d’elemosina). Subito il buon Edoardo III invase la Francia (ed anche la Scozia, per essere imparziale) ma inspiegabilmente i francesi non vollero riconoscere le sue giustissime pretese al trono e dopo una guerra durata decenni riuscirono finalmente a ricacciarlo a calci in culo. Il suo successore Riccardo II represse nel sangue una rivolta di bellicosi contadini disarmati e mentre invadeva (giustissimamente) l’irrequieta Irlanda fu detronizzato e ucciso dal cugino Enrico IV.

Quest’ultimo e poi il figlio Enrico V e in seguito il nipote Enrico VI dimostrarono d’aver poca fantasia nei nomi ma regnarono in pace, se trascuriamo le insignificanti guerre civili contro baroni, gallesi ed eretici e le peraltro pacifiche invasioni turistiche in Scozia e Francia dove anche stavolta gli inglesi guardarono dall’altra parte e misteriosamente, alle loro spalle, qualcuno sterminò decine di civili disarmati. Mistero.

Il cinquecento

Se si eccettuano le guerre di religione, questo secolo appare perfettamente tranquillo. Appare, appunto.

Il seicento

In questo periodo gli inglesi si dimostrano grandi esportatori di carità cristiana e civiltà con ireniche invasioni coloniali in America ed Irlanda e la catturaconversione di schiavi negri in Africa.

Il settecento

Dopo contese non (troppo) violente con i francesi per le colonie in Nordamerica ed India che per sbaglio coinvolgono gli indiani (di entrambi i continenti), una sentenza del giudice sportivo divide gli anglosassoni degli USA da quelli del resto dell’Impero: non ci fu nessunissima guerra in quel periodo, i numerosi morti furono dovuti soltanto a un aumento inspiegabile degli incidenti stradali.

L’ottocento

Su questo secolo sono state scritte molte menzogne sulle imprese degli anglosassoni. È vero che furono costretti a combattere Napoleone (o era Hitler?) e che presero a cannonate Copenaghen, ma il resto delle guerre e dei genocidî attribuiti agli inglesi NON SONO ASSOLUTAMENTE REALI e si tratta esclusivamente di fantasie inventate da propagandisti nazicomunisti come Emilio Fede, invidiosi dell’alto livello di pacifismo raggiunto dai popoli anglossassoni. Quindi:

  • non ci fu nessun massacro degli indiani d’India. Le guerre di conquista e la repressione della rivolta dei Sepoys furono dei mockumentaries girati da Michele Moro.
  • non ci fu nessun massacro degli indiani d’America. La riduzione dei 9/10 della loro popolazione fu dovuta esclusivamente a inspiegabili epidemie di vaiolo, alcolismo e fucilate.
  • parimenti nessun bianco sterminò i bufali delle praterie: quelli che andarono a cacciarli erano vestiti di colore diverso.
  • nessuno massacrò gli aborigeni australiani: chiunque non ci creda, può fare un viaggio a Sydney o Melbourne e potrà constatare che quelle città sono abitate da aborigeni e i bianchi sono una piccola minoranza.
  • il trattato di Waitaingi, stipulato coi maori, fu sempre rispettato. I maori vennero privati delle loro terre e presi a fucilate in ottempreranza alle clausole 321bis e 666ter.
  • il governo inglese non intervenì per salvare gl’irlandesi dalla carestia del 1848 perché credeva fosse una dieta di moda in quell’isola.
  • gli inglesi non sostennero nessuna guerra e nessun regime dittatoriale in America Latina: i locali fecero tutto da soli e l’imperatore del Brasile i soldi per invadere il Paraguay nel 1865 li vinse alla roulette.
  • non ci fu repressione di nessun movimento operaio in Inghilterra. Ma ricordatevi che due negazioni si annullano.
  • furono quei cattivoni dei boeri a sottomettere colla guerra gli zulù.
  • durante la seconda guerra anglo-boera, furono i boeri stessi a rinchiudersi nei campi di concentramento inglese.
  • non ci fu nessuna Guerra dell’oppio e nessun intervento inglese in Cina, nessun mercante fu coinvolto nel contrabbando in quel Paese, men che meno nel traffico di droga coltivata in India. Vi state confondendo con un videogioco.
  • schiavismo e segregazione dei negri? Negli USA? Ma quando mai? Ma chi ve l’ha detto?
  • i popoli dell’Africa si assoggettarono volontariamente ai colonialisti inglesi. La rivolta del Mahdi in Sudan divampò contro gli egiziani, NON contro gl’inglesi, e furono gli egiziani, e NON gl’inglesi, a reprimerla nel sangue. Forse qualche, ma dico qualche, inglese avrà militato sotto la bandiera egiziana e magari, ma dico magari, gli sarà scappato un colpo che per disgrazia avrà ucciso qualche fanatico mussulmano che gli veniva addosso sventolando una scimitarra solo per mostrargli quant’era bella lucida.
La quarta Guerra del Golfo

Il novecento

I popoli anglosassoni hanno grandi meriti in questo secolo: hanno salvato la democrazia bombardando mezzo mondo, sconfiggendo il Kaiser, Hitler, Mussolini, Stalin... ah, Stalin no? Scusate, comunque gli anglosassoni non vollero mai allearsi a questo mostro… ah, è successo? Forse vi state confondendo con qualcun altro, come Pinochet o Franco. Quindi tutti quei morti in Vietnam, Jugoslavia e Somalia, tutti quei colpi di Stato in Africa, America Latina, Asia, Europa, Antartide sono pienamente giustificati: bisognava salvare il mondo dal comunismo, a costo di ammazzare quegli sporchi neri musi gialli pur di non farli diventare rossi. Inoltre, non è mai esistito nessun complotto: John Fitzgerald Kennedy, Martin Luther King, Malcolm X e Robert Kennedy sono tutti morti suicidi, il volo Itavia Bologna-Palermo è esploso sopra Ustica a causa di un guasto e la fune della cabinovia del Cernis s’è rotta da sola.

Il duemila

Attaccati dai terroristi internazionali, gli USA invadono l’Iraq che sosteneva il terrorismo, nonostante nessun dirottatore dell’11/9 fosse iracheno, nessun pianificatore dell’11/9 fosse iracheno, nessuno avesse fatto arrivare soldi ad al Qa’ida dall’Iraq e gli aerei usati nell’attentato fossero americani. Aspettiamo nuovi sviluppi, in attesa che ammazzino un altro agente segreto italiano, o che affondino un altro sottomarino russo.