Ghatanothoa

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Un appena nato Ghatanothoa mentre apre teneramente gli occhi alla vita.
« Basilisco, Medusa: succhiate una delle mie appendici tentacolari, dilettanti! »
(Ghatanothoa facendo il figo circa i suoi poteri.)
« O potente dio del vulcano, ma quando erutta il Vesuvio? »
(Leghista su miracoli non concessi da Ghatanothoa.)

Ghatanothoa, altrimenti noto come Quellaffarelì o Come minchia si scrive?, è una divinità lovecraftiana talmente brutta che chiunque la guardi rimane letteralmente di sasso, cosa che lo rende piuttosto insicuro circa il suo aspetto, povero mostro assassino intergalattico.

Storia

File:Mummiaurlatrice.jpg
La mummia di T'yog. L'espressione di puro terrore si può spiegare ricordando che, secondo alcune versioni della leggenda, quando arrivò da Ghatanothoa e lo vide, il dio era sotto la doccia che si lavava fischiettando.

Un tempo esisteva un allegro isolotto vulcanico delle dimensioni di Mapparrese del Porco. Esso era chiamato Mu, ed era abitato da inutili indigeni coi gonnellini di paglia il cui dio era Ghatanothoa. Lui viveva felice e sereno sulla sua montagna, sfoggiando continuamente un'espressione assimilabile a quella della faccina ^^. Non scendeva mai dalla cima della montagna, perché c'erano un sacco di scale e lui era molto pigro, al punto che preferiva passare le giornate a cazzeggiare su Facebook. Gli alti sacerdoti, che avevano tanta voglia di lavorare quanta ne ha Clippy di farsi i cazzi suoi, decisero di approfittare della presenza di Gathanothoa per estorcere ai cittadini onesti innumerevoli privilegi quali tessera dello stadio, assicurazione sanitaria, abbonamento a Focus e soldi a vagonate. Ma non avevano fatto i conti con un eroico delegato sindacale di nome T'yog. Costui, un fiero parafulmine della Megaditta, era anche il sacerdote supremo di Shub-Niggurath nel tempo libero, per cui ottenne dalla dea un incantesimo che contrastasse i poteri di Ghatanothoa dopo averle offerto in cambio una deliziosa crostata ai mirtilli preparata da sua madre. Il dio aveva infatti il potere di pietrifcare chiunque lo vedesse; un po' come Medusa, solo che lui era più figo perché proveniva dallo spazio ed era stato inventato da uno scrittore americano, altro che quegli sfigati pedofili dei greci. In ogni caso T'yog trascrisse l'incantesimo su una pergamena magica, prese il suo bastone +5 danni da fuoco e si incamminò verso la cima della montagna. Nel frattempo gli alti sacerdoti iniziarono a temere che, se l'uomo fosse riuscito a scendere a patti con la divinità, avrebbero perso tutti i loro privilegi e sarebbero stati costretti, disgrazia delle disgrazie, a cercarsi un lavoro vero. Dopo ben 10 metri di strada, per loro fortuna, a T'yog mancò il fiato, poiché fumava 45 pacchetti di Marlboro al giorno. L'eroe decise così di fermarsi a riposare proprio presso gli alti sacerdoti, comportandosi da cafone, monopolizzando il telecomando e poggiando i piedi sul tavolino buono. Nottetempo un agente dei sacerdoti si introdusse nella camera di T'yog, che dormiva scompostamente con le mutande in testa e russando come una segheria, e gli rubò la pergamena, sostituendola con una recitante "Scemo chi legge". Il mattino dopo T'yog riprese il suo cammino, non capendo perché i sacerdoti gli augurassero buona fortuna e si spanciassero dalle risate additandolo. Inutile dire che, una volta al cospetto di Ghatanothoa, T'yog non fece in tempo ad estrarre il dito indice per redarguire il dio che si ritrovò pietrificato come un sampietrino. Il suoi organi interni rimasero però attivi, così T'yog fu costretto a sopportare per secoli e secoli la presenza di Ghatanothoa, le sue tremende barzellette e la sua atroce musica neomelodica che sparava a tutto volume alle 4 del mattino.
La storia del piccolo Ghatany inizia però molto tempo prima: una volta era un simpatico e innocente polipo alieno distruttore di galassie, abitava sul pianeta Yuggoth e amava la cioccolata; i suoi hobby erano il calcio balilla e i film dell'orrore e gli piacevano le ragazze ispaniche. Tuttavia la sua felicità era destinata a durare poco, perché alcuni bracconieri Mi-go lo catturarono per un motivo che dimenticarono subito dopo e lo rinchiusero sulla cima del monte, dove fu considerato un dio dagli isolani babbei.

Poteri

Avevamo una bellissima immagine di Ghatanothoa nella quale era visibile ogni più orrendo e figo dettaglio del suo essere, ma siccome non la troviamo più, ecco un bel gattino coccoloso.

A differenza degli altri Grandi Antichi, che hanno poteri strafighi come l'immortalità e la capacità di comandare eserciti sterminati di guerrieri interdimensionali, Ghatanothoa ha solo il potere di essere brutto come la fame. E basta. Non può evocare demoni millenari, non può avere un alito fresco alla menta, non può fare le pernacchie con le ascelle...
Tuttavia il suo essere l'equivalente lovecraftiano di Snooki di Jersey Shore ha i suoi vantaggi: chiunque veda Ghatanothoa anche solo per un secondo viene paralizzato all'istante: il suo corpo rimane bloccato come se gli fosse venuto il colpo della strega, mentre il suo cervello rimane attivo; la cosa peggiore è che gli organi interni rimangono perfettamente funzionanti, il che rende l'intera esperienza una tortura insopportabile. A peggiorare il tutto, il più delle volte la fossilizzazione dello sfigato di turno che vede Ghatanathoino è accompagnata da un irrefrenabile prurito al naso.

Curiosità

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Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • Ghatanothoa non può guardarsi allo specchio, infatti sono 400 milioni di anni che ha un maledetto ciuffo fuori posto.
  • I governi ci hanno nascosto la verità per proteggerci, ma pochi eletti sanno che in realtà Stephen Hawking è ridotto così perché ha affrontato e sconfitto Ghatanothoa per il bene dell'umanità.