Franco Fiorito
Franco Fiorito, detto scrofone unto da chiunque l'abbia appena visto, è un consigliere regionale PDL del Lazio nonché ex-tesoriere e divoratore di finanziamenti pubblici ad interim, ovviamente a totale insaputa del presidente Renata Polverini, che lo ha sempre scambiato per il Giardiniere Manolo.
Vita
Franco Fiorito nasce ad Anagni, do' se ce vai ce bevi e ce magni[1], vicino a Frosinone. Fin da piccolo mostra spiccate doti politiche, soprattutto a scuola, dove riesce a farsi eleggere rappresentate di classe in cambio delle risposte corrette ai compiti[2] e delle merende di tutti gli altri alunni. Si rivelò però brillante anche sul piano del rendimento didattico poiché, grazie ad un disturbo ghiandolare, riuscì a passare per alunno di terza media prima ancora di aver finito la quinta elementare, così da riuscire presto a liberarsi dal gioco della scuola dell'obbligo per dedicarsi poi a quella che sarà la passione di una vita: magnà.
Carriera politica
Da sempre distintosi per il suo aplomb e portamento sobrio, Fiorito ha da sempre posseduto ed espresso molteplici idee brillanti per migliorare la sua amata regione. Ricordiamo, in primis, la costruzione di un portale spazio-temporale per collegare Cassino e Viterbo, in secundis, una monorotaia che girasse intorno al Colosseo.
Purtroppo s'è rivelato un pensatore troppo geniale per essere apprezzato dai contemporanei, così ha deciso di dedicarsi a qualcosa di più digeribile per il popolino: spaghetti, lasagne, fettuccine, arrosti, stufati, struffoli, babbà e chi più ne ha più ne metta. Inutile dire che fu un successone.
La campagna elettorale culinaria l'ha portato in alto, così in alto, da suscitare le invidie dei suoi colleghi di giunta, stufi di non riuscire a mettere la forchetta su nulla che non sia una foglia d'insalata durante le cene comunali. Da qui l'accusa di Magna-magna, per cui è indagato da due magistrati, un nutrizionista e una guida ai migliori ristoranti di Roma.
Il nome d'arte
Un pomeriggio fu aiutato da quattro amici a salire sulla sua nova, fiammante Harley-Davidson: appena lo mollarono, non riuscì a ingranare la prima e, con un tonfo sordo, cadde su fianco bestemmiando. Da quel momento fu "Er Batman".[3]
Galleria
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Da piccolo facevo er chierichetto, solo che se trovavo er cesto dell'ostie me 'e magnavo tutte. Stavano là, così, tutte 'nsieme, no? Erano bbòne e io me le magnavo!
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Aò, chi paga? Famo alla romana! Famo paga' ai romani come ar solito!
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Bisogna sta attenti perché co' 'a carbonara vera ce vò er guanciale, no 'a pancetta!
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Le sobrie feste di partito organizzate da Franco Fiorito a sue spese[citazione necessaria] .
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Il taglio con cui Fiorito restituirà al Lazio il maltolto.