Antonio Di Pietro
Antonio Di Pietro, è nato tanto tempo fa a Montenero di Bisaccia (Campobasso, Molise).
Quarto di tre figli e fratello di Carmen Di Pietro, mostrò precocemente le sue doti di giudice processando un suo compagno di scuola alle elementari e condannandolo a 23 minuti dietro la lavagna perché aveva pensato di rubargli la merendina.
Nonostante l'aspetto, è umano e non, come sostengono alcuni, caprino.
La carriera
Subito dopo questa prima dimostrazione di bravura, il direttore della scuola, un certo SISMI, decise di fargli fare il salto passandolo direttamente in IV liceo. Dopo 8 anni passò in quinta, poi in sesta. Finite le marce si iscrisse a giurisprudenza mostrando che era quella la sua materia preferita, e non la grammatica e/o la sintassi e finì per laurearsi alla prestigiosa università di Ouagadougou nel Burkina Faso.
Famoso come pm di Mani Pulite, viene ricordato perché fece più audience lui in una seduta del processo che Colpo Grosso per videolesi su Radio Occhio Vivo.
In tempi recenti ha deciso di fare resistenza al cavaliere oscuro ( colui che non si può nominare ) al grido di "E che c'azzecca?"
Inoltre per acculmulare fama, si è trasferito per breve tempo a Cabot Cove, dove sembra che siano richiesti in gran quantità magistrati e giudici di eccellente preparazione.
Montenero di Saccoccia
Da quando il suo paese natale è diventato famoso perché gli diede i natali, le pasque, i ferragosti, ecc. vari sindaci succedutisi nel tempo hanno proposto di cambiare il nome del paese in "Montenero di Borsetta" o, anche, ".. di Marsupio" perché la bisaccia dà l'idea di un ladruncolo che si aggira in cerca di furtunia" cosa che mal si addice a un concittadino giudice. Antonio di Pietro accetta varie locuzioni sulla sua origine, tranne una, "chietino", perché da più l'idea di un suo aggettivo (cretino) che della sua origine, nonostante tale aggettivo sia comunque calzante.
Il Dipietrese
Di Pietro, con le sue eccezionali doti linguistico-oratorie, ha addirittura creato una nuova lingua: il Dipietrese. Si tratta di un idioma più complesso dell'Aramaico che suona come una via di mezzo tra l'analfabetico antico e l'arabo moderno. Questo suo idioma è molto adatto ad essere trascritto nella scrittura cuneiforme babilonese. Tipica espressione usata dai parlanti dipietrese, quasi un intercalare, è: ma che c'azzecca?
Curiosità
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- Sa cosa sia un dizionario e ne ha diversi in casa, ma non ha mai capito a cosa servano. Nel dubbio,li usa per pareggiare le gambe del tavolino traballante.
- Detesta la Ruota della fortuna perché non riesce mai ad indovinare, però apprezza molto la svedese.
- Quando l'hanno beccato che usciva con Ela Weber s'è giustificato dicendo che parlavano lo stesso "italiota correggiuto"
- Grillo e Travaglio lo apprezzano ma solo quando scrive sul suo blog, quando invece lo sentono parlare hanno un attacco di cuore
- La sua frase preferita, dopo "ma che c'azzecca?" è: "Tu segui me".