Welcome to the NHK: differenze tra le versioni

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{{Cit2|Ma certo!! È tutto un complotto della NHK, Nippon Hikikomori Kyōkai!! [[AAAAAAAAA!]]|Satō su una puntura di zanzara.}}
{{Cit2|Ma certo!! È tutto un complotto della NHK, Nippon Hikikomori Kyōkai!! [[AAAAAAAAA!]]|Satō su una puntura di zanzara.}}

{{Cit2|Io sono solo... un BUGIARDO!!|Satō, divorato dai sensi di colpa, dopo aver cliccato su "Accetto i termini e le condizioni".}}


'''Welcome to the NHK''' è un [[anime]], un [[manga]], un [[romanzo]], una [[soap opera]], un balletto, un genere musicale popolare tra i giovani, uno stile di vita... A pensarci meglio, forse si farebbe prima ad elencare cosa non è. Welcome to the NHK non è uno [[stereopazzetto]]. Fine.
'''Welcome to the NHK''' è un [[anime]], un [[manga]], un [[romanzo]], una [[soap opera]], un balletto, un genere musicale popolare tra i giovani, uno stile di vita... A pensarci meglio, forse si farebbe prima ad elencare cosa non è. Welcome to the NHK non è uno [[stereopazzetto]]. Fine.


== Trama ==
== Welcome to the Plot ==


{{S|Il roman}} {{S|L'anim}} {{S|Il man}} L'opera racconta la [[storia]] di Tatsuhiro Satō, un ragazzo che da quattro [[anni]] non esce di [[casa]], passando le giornate a rubare l'ossigeno agli onesti lavoratori. Una volta andava all'[[università]] di [[Tokyo]], ma ha mollato dopo aver deciso di dedicarsi al [[fancazzismo]] di livello avanzato e alla visione delle repliche di [[Buona Domenica]].<br />
{{S|Il roman}} {{S|L'anim}} {{S|Il man}} L'opera racconta la [[storia]] di Tatsuhiro Satō, un ragazzo che da quattro [[anni]] non esce di [[casa]], passando le giornate a rubare l'ossigeno agli onesti lavoratori. Una volta andava all'[[università]] di [[Tokyo]], ma ha mollato dopo aver deciso di dedicarsi al [[fancazzismo]] di livello avanzato e alla visione delle repliche di [[Buona Domenica]].<br />
I genitori di Satō lo mantengono mandandogli un sussidio mensile di 4 yen e una gomma da masticare, perché pensano che stia studiando duramente per poter un [[giorno]] diventare [[qualcuno]]; il che sarebbe anche vero, se solo farsi le seghe tutto il giorno tutti i giorni fosse un'attività retribuita dallo stato.
I genitori di Satō lo mantengono mandandogli un sussidio mensile di 4 yen e una gomma da masticare, perché pensano che stia studiando duramente per poter un [[giorno]] diventare [[qualcuno]]; in effetti Satō è già qualcuno: un babbione che non fa una mazza tutto il tempo, ma comunque qualcuno.
Un pomeriggio, mentre Satō è impegnato a cercare di far esplodere la [[testa]] al conduttore del telegiornale con la forza del pensiero, bussano alla sua porta. Temendo che siano i [[testimoni di Geova]], il giovane apre indossando un'armatura improvvisata costruita con dei cuscini e brandendo un mestolo; ma alla porta ci sono una vecchia rompizeppole amante dell'uncinetto e una ragazza di nome Misaki, che appena vede Satō intuisce la verità su di lui: è un [[pirla]]! Anzi, un hikikomori pirla.
Un pomeriggio, mentre Satō è impegnato a cercare di far esplodere la [[testa]] al conduttore del telegiornale con la forza del pensiero, bussano alla sua porta. Temendo che siano i [[testimoni di Geova]], il giovane apre indossando un'armatura improvvisata costruita con dei cuscini e brandendo un mestolo; ma alla porta ci sono una vecchia rompizeppole amante dell'uncinetto e una ragazza di nome Misaki, che appena vede Satō intuisce la verità su di lui: è un [[pirla]]! Anzi, un hikikomori pirla.
Gli hikikomori sono quelli come Satō: ragazzi che hanno tagliato i legami con gli altri esseri umani e stanno in casa tutto il giorno, non studiano, non lavorano, occasionalmente vandalizzano [[Nonciclopedia]] e in genere passano le ore grattandosi le palle.<br />
Gli hikikomori sono quelli come Satō: ragazzi che hanno tagliato i legami con gli altri esseri umani e stanno in casa tutto il giorno, non studiano, non lavorano, occasionalmente vandalizzano [[Nonciclopedia]] e in genere passano le ore grattandosi le palle.<br />
Misaki propone allora a Satō di aiutarlo a smettere di essere un hikikomori, e gli fa firmare un [[contratto]] secondo il quale i due devono incontrarsi ogni sera al parco affinché lei possa insegnare a Satō a sviluppare delle capacità sociali superiori a quelle di una [[tenia]]. Intanto l'hikikomori, sentendo degli orribili suoni che fanno accapponare la pelle provenire dall'[[appartamento]] accanto al suo, sfonda la porta del vicino a colpi di sopracciglia per salvare la povera bambina che stanno apparentemente torturando con un ferro rovente. In realtà va tutto bene: le urla raccapriccianti che sentiva erano solo la sigla di un [[anime]] per bambine dagli 8 ai 12 neuroni pro capite. Il malato di mente che ascoltava questi orrori si rivela essere nientepopodimenoché Kaoru Yamazaki. [[Sticazzi]], mica pizza e fichi! Yamazaki è un [[otaku]] più piccolo di Satō che veniva preso di mira da tutti i suoi compagni delle medie perché usciva di [[casa]] vestito da [[Sailor Moon]]. In un [[flashback]] si scopre che i due si erano conosciuti qualche anno prima, quando Satō aveva salvato Yamazaki da alcuni bulli rompendo [[loro]] le mani con la faccia.
Misaki propone allora a Satō di aiutarlo a smettere di essere un hikikomori, e gli fa firmare un [[contratto]] secondo il quale i due devono incontrarsi ogni sera al parco affinché lei possa insegnare a Satō a sviluppare delle capacità sociali superiori a quelle di una [[tenia]]. Intanto l'hikikomori, sentendo degli orribili suoni che fanno accapponare la pelle provenire dall'[[appartamento]] accanto al suo, sfonda la porta del vicino a colpi di sopracciglia per salvare la povera bambina che stanno apparentemente torturando con un ferro rovente. In realtà va tutto bene: le urla raccapriccianti che sentiva erano solo la sigla di un [[anime]] per bambine dagli 8 ai 12 neuroni pro capite. Il malato di mente che ascoltava questi orrori si rivela essere nientepopodimenoché Kaoru Yamazaki. [[Sticazzi]], mica pizza e fichi! Yamazaki è un [[otaku]] più piccolo di Satō che veniva preso di mira da tutti i suoi compagni delle medie perché usciva di [[casa]] vestito da [[Sailor Moon]]. In un [[flashback]] si scopre che i due si erano conosciuti qualche anno prima, quando Satō aveva salvato Yamazaki da alcuni bulli rompendo [[loro]] le mani con la faccia.<br />
Satō e Yamazaki si scambiano così le classiche domande di rito: "come stai?", "che hai fatto dopo la scuola?", "questi pantaloni mi ingrassano?", "qual è la formula della legge di Coulomb?", "ma tu ci hai capito qualcosa nel finale di [[Lost]]?", prima che Satō, in diffioltà per quest'ultima domanda, si diriga al parco con la [[scusa]] di dover incontrare Misaki.
Qui l'hikikomori racconta alla ragazza una marea di [[cazzate]]; le dice infatti di non essere affatto un hikikomori, bensì uno che lavora da casa (che sarebbe anche vero, se solo farsi le seghe tutto il giorno tutti i giorni fosse un'attività retribuita dallo stato) e di aver creato un sacco di programmi fantastici, quando in realtà urla di meraviglia alla vista di [[Pong]].

== Welcome to the Characters ==

== Welcome to the Fun Facts ==

== Welcome to the "See Also" ==

Versione delle 18:03, 7 lug 2013

« Ma certo!! È tutto un complotto della NHK, Nippon Hikikomori Kyōkai!! AAAAAAAAA! »
(Satō su una puntura di zanzara.)
« Io sono solo... un BUGIARDO!! »
(Satō, divorato dai sensi di colpa, dopo aver cliccato su "Accetto i termini e le condizioni".)

Welcome to the NHK è un anime, un manga, un romanzo, una soap opera, un balletto, un genere musicale popolare tra i giovani, uno stile di vita... A pensarci meglio, forse si farebbe prima ad elencare cosa non è. Welcome to the NHK non è uno stereopazzetto. Fine.

Welcome to the Plot

L'opera racconta la storia di Tatsuhiro Satō, un ragazzo che da quattro anni non esce di casa, passando le giornate a rubare l'ossigeno agli onesti lavoratori. Una volta andava all'università di Tokyo, ma ha mollato dopo aver deciso di dedicarsi al fancazzismo di livello avanzato e alla visione delle repliche di Buona Domenica.

I genitori di Satō lo mantengono mandandogli un sussidio mensile di 4 yen e una gomma da masticare, perché pensano che stia studiando duramente per poter un giorno diventare qualcuno; in effetti Satō è già qualcuno: un babbione che non fa una mazza tutto il tempo, ma comunque qualcuno. Un pomeriggio, mentre Satō è impegnato a cercare di far esplodere la testa al conduttore del telegiornale con la forza del pensiero, bussano alla sua porta. Temendo che siano i testimoni di Geova, il giovane apre indossando un'armatura improvvisata costruita con dei cuscini e brandendo un mestolo; ma alla porta ci sono una vecchia rompizeppole amante dell'uncinetto e una ragazza di nome Misaki, che appena vede Satō intuisce la verità su di lui: è un pirla! Anzi, un hikikomori pirla. Gli hikikomori sono quelli come Satō: ragazzi che hanno tagliato i legami con gli altri esseri umani e stanno in casa tutto il giorno, non studiano, non lavorano, occasionalmente vandalizzano Nonciclopedia e in genere passano le ore grattandosi le palle.
Misaki propone allora a Satō di aiutarlo a smettere di essere un hikikomori, e gli fa firmare un contratto secondo il quale i due devono incontrarsi ogni sera al parco affinché lei possa insegnare a Satō a sviluppare delle capacità sociali superiori a quelle di una tenia. Intanto l'hikikomori, sentendo degli orribili suoni che fanno accapponare la pelle provenire dall'appartamento accanto al suo, sfonda la porta del vicino a colpi di sopracciglia per salvare la povera bambina che stanno apparentemente torturando con un ferro rovente. In realtà va tutto bene: le urla raccapriccianti che sentiva erano solo la sigla di un anime per bambine dagli 8 ai 12 neuroni pro capite. Il malato di mente che ascoltava questi orrori si rivela essere nientepopodimenoché Kaoru Yamazaki. Sticazzi, mica pizza e fichi! Yamazaki è un otaku più piccolo di Satō che veniva preso di mira da tutti i suoi compagni delle medie perché usciva di casa vestito da Sailor Moon. In un flashback si scopre che i due si erano conosciuti qualche anno prima, quando Satō aveva salvato Yamazaki da alcuni bulli rompendo loro le mani con la faccia.
Satō e Yamazaki si scambiano così le classiche domande di rito: "come stai?", "che hai fatto dopo la scuola?", "questi pantaloni mi ingrassano?", "qual è la formula della legge di Coulomb?", "ma tu ci hai capito qualcosa nel finale di Lost?", prima che Satō, in diffioltà per quest'ultima domanda, si diriga al parco con la scusa di dover incontrare Misaki. Qui l'hikikomori racconta alla ragazza una marea di cazzate; le dice infatti di non essere affatto un hikikomori, bensì uno che lavora da casa (che sarebbe anche vero, se solo farsi le seghe tutto il giorno tutti i giorni fosse un'attività retribuita dallo stato) e di aver creato un sacco di programmi fantastici, quando in realtà urla di meraviglia alla vista di Pong.

Welcome to the Characters

Welcome to the Fun Facts

Welcome to the "See Also"