Venezia: differenze tra le versioni

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{{citazione|Una città in mezzo all' acqua è un idea assurda, sarebbe così umida che l' A.S.L la chiuderebbe subito|Piero Angela|Piero Angela|Venezia}}
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[[Immagine:Venezia.jpg|right|thumb|220px|Ecco la laguna veneta, di Venezia come vedete nessuna traccia]].
La città perduta di Venezia è una delle più famose città leggendarie del mondo, la sua fama è superiore persino a [[Mu]] e a [[Vancuver]]. La data della sua fondazione è incerta e varia da teoria a teoria, Quel che è certo è che vi sono molti reperti e documenti su Venezia, il più importante è sicuramente lo scritto del [[bergamasco]] [[Marco Polo]], forse un po’ fantasioso, egli descrive la città come costruita all’interno di una laguna, letteralmente sopra l’ acqua con edifici su palafitte e separati fra di loro non da normali strade a 2 o 4 corsie ma da canali navigabili o calli, difficili da rimuovere una volta fatti. Nel suo racconto il [[Milione]], Marco Polo attraversa tutta la città fino ad arrivare al suo favoloso casinò dove tra [[Briscola]], [[Bestia con buio valido]], e tre sette ciapa no perde esattamente 1.000.000 e finisce il resto del suo viaggio a dormire in stazione con i barboni, vi sono anche documenti minori su Venezia come una canzone dei [[Pitura Freska]], una sequenza di [[A spasso nel tempo]] di [[Boldi]] e [[De Sica]], e qualche foto o disegno sui ricordini.
Avventurieri e archeologi hanno setacciato palmo a palmo tutta la costa adriatica, da [[Marano Lagunare]] al [[Polesine]] senza trovare nulla, il mistero della città perduta è tutt’ora irrisolto.
Venezia non è la tipica Città di cui [[Nonciclopedia]] è piena e che in teoria non esiste solo perché la gente non sa leggere i cartelli e si perde! La prova è che se al volante della vostra macchina cercate di raggiungere Venezia non ci riuscirete, nessun' auto infatti è mai entrata in Città.
[[Immagine:Tony_montana.jpg|left|thumb|180px|Marco Polo visibilmente contrariato per aver perso al gioco tutti i suoi soldi.]].
==La Teoria dei barbari==

Nel corso dei secoli si sono sviluppate diverse teorie su Venezia, gli storici ne hanno scelto tre come più probabili, una di queste e la teoria dei barbari, nel [[435]] [[Ac/Dc]] [[Attila]] alla guida di un gruppo di [[truzzi]] (che all’ epoca venivano giustamente chiamati barbari) stava razziando la penisola Italica, gli abitanti di [[Acquileia]] per salvarsi dissero al re [[Barbaro]] che vi era in mezzo alla laguna una città più ricca della loro, ovviamente inventata di sana pianta, gli invasori da poveri fessi non sospettarono il tranello, dopo tutto erano altri tempi e in più erano truzzi. Attila e i suoi in sella ai loro cavalli ribassati galopparono quindi dentro la laguna e furono decimati dall'acqua alta, dalle [[nutrie]] e dalla lectospirosi di cui mori anche il Re, Gli aquilotti però non salvarono la loro città che venne saccheggiata e rasa al suolo dagli [[ultrà]] del [[Borussia Dortmund]] che passavano di là per vedere la partita Borussia - Udinese

==La teoria dell’ affondamento==

Secondo questa teoria la città è realmente esistita ma è poi inesorabilmente affondata per la presenza dei Piombi di Venezia, di milioni di turisti e dell’acqua alta, il colpo di grazia venne dato alla città durante un maxi concerto di [[Masini]], alla prime note di [[Nothing Else Matter]] un onda anomala sommerse Venezia per sempre, si ripeteva così il disastro dei precedenti concerti di [[Pompei]] e [[Kripton]].

==La teoria del falso==

Questa è la teoria più accreditata dagli studiosi: Venezia non è mai esistita, Marco Polo una volta arrivato alla stazione di [[Treviso]] invece di prendere il treno per Mestre-Venezia Salì sul diretto per [[Bassano del Grappa]]. Ecco che quindi il ponte di Rialto altro non è altro che il ponte di Bassano, il Casinò invece è la sede degli [[alpini]], tutte le altre puttanate come i calli, la laguna le gondole e [[Goldrake]] sono frutto di un abuso di [[grappa]] e ginepri, le varie foto di cui disponiamo sono invece vere ma non appartengono a Venezia ma di volta in volta a Bassano, [[Jesolo]] o Caorle-Bibione.

==Le Prove e i testimoni==

Una delle prove più forti contro Venezia ci viene dalla storia, se la Repubblica di Venezia fosse esistita le città che ne facevano parte dovrebbero parlare la stessa lingua invece prendete un bergamaschio, un triestino, un vicentino, un istriota e un dalmata, non parlano la stessa lingua! Il dalmata neppure parla, al massimo abbaia.
Anche molti personaggi veneziani sono in realtà provenienti da altri paesi, [[Mara Venier]] è sicuramente sarda, [[Corto Maltese]], lo dice il nome stesso è maltese, Casanova era di [[Casablanca]] e il sindaco Massimo Cacciari è probabilmente un [[alieno comunista]].
C’è però chi dice di esserci stato a Venezia, due testimoni illustri: [[Germano Mosconi]] e [[quel mona che sbatte la porta]], purtroppo non è mai stato possibile mettere a confronto i due racconti quindi il mistero persiste.

==IL mito di Venezia Oggi==

Oggi giorno il mito di Venezia è ancora vivo soprattutto in [[Giappone]], i turisti asiatici credendo che la città esista davvero arrivano a frotte all’aeroporto Marco Polo, una volta giunti a [[Mestre]] scoprono però con disappunto che della città non vi è manco l’ ombra, quasi tutti ripiegano in un soggiorno li vicino, nella bellissima ma quasi sconosciuta [[Porto Marghera]], qui possono divertirsi e ammirare gli stupendi patrimoni artistici della città, degni di nota sono alcuni quartieri come la zona porto-dogana, il petrolchimico, [[la via dei centri sociali]], il quartiere operaio.
Terminata la stupenda visita tornano in Giappone dove per non fare la figura dei deficienti raccontano a tutti di come è bella Venezia alimentando così il turismo.

[[Categoria:Misteri]]
[[Categoria:Città]]

Versione delle 21:57, 24 mar 2007

« Una città in mezzo all' acqua è un idea assurda, sarebbe così umida che l' A.S.L la chiuderebbe subito »
(Piero Angela)
« Non abbiamo mai effettuato vendite a Venezia, quindi per quanto può riguardare la Fiat Venezia non esiste »
(Luca Cordero di Montezuma)
Ecco la laguna veneta, di Venezia come vedete nessuna traccia

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La città perduta di Venezia è una delle più famose città leggendarie del mondo, la sua fama è superiore persino a Mu e a Vancuver. La data della sua fondazione è incerta e varia da teoria a teoria, Quel che è certo è che vi sono molti reperti e documenti su Venezia, il più importante è sicuramente lo scritto del bergamasco Marco Polo, forse un po’ fantasioso, egli descrive la città come costruita all’interno di una laguna, letteralmente sopra l’ acqua con edifici su palafitte e separati fra di loro non da normali strade a 2 o 4 corsie ma da canali navigabili o calli, difficili da rimuovere una volta fatti. Nel suo racconto il Milione, Marco Polo attraversa tutta la città fino ad arrivare al suo favoloso casinò dove tra Briscola, Bestia con buio valido, e tre sette ciapa no perde esattamente 1.000.000 e finisce il resto del suo viaggio a dormire in stazione con i barboni, vi sono anche documenti minori su Venezia come una canzone dei Pitura Freska, una sequenza di A spasso nel tempo di Boldi e De Sica, e qualche foto o disegno sui ricordini. Avventurieri e archeologi hanno setacciato palmo a palmo tutta la costa adriatica, da Marano Lagunare al Polesine senza trovare nulla, il mistero della città perduta è tutt’ora irrisolto. Venezia non è la tipica Città di cui Nonciclopedia è piena e che in teoria non esiste solo perché la gente non sa leggere i cartelli e si perde! La prova è che se al volante della vostra macchina cercate di raggiungere Venezia non ci riuscirete, nessun' auto infatti è mai entrata in Città.

Marco Polo visibilmente contrariato per aver perso al gioco tutti i suoi soldi.

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La Teoria dei barbari

Nel corso dei secoli si sono sviluppate diverse teorie su Venezia, gli storici ne hanno scelto tre come più probabili, una di queste e la teoria dei barbari, nel 435 Ac/Dc Attila alla guida di un gruppo di truzzi (che all’ epoca venivano giustamente chiamati barbari) stava razziando la penisola Italica, gli abitanti di Acquileia per salvarsi dissero al re Barbaro che vi era in mezzo alla laguna una città più ricca della loro, ovviamente inventata di sana pianta, gli invasori da poveri fessi non sospettarono il tranello, dopo tutto erano altri tempi e in più erano truzzi. Attila e i suoi in sella ai loro cavalli ribassati galopparono quindi dentro la laguna e furono decimati dall'acqua alta, dalle nutrie e dalla lectospirosi di cui mori anche il Re, Gli aquilotti però non salvarono la loro città che venne saccheggiata e rasa al suolo dagli ultrà del Borussia Dortmund che passavano di là per vedere la partita Borussia - Udinese

La teoria dell’ affondamento

Secondo questa teoria la città è realmente esistita ma è poi inesorabilmente affondata per la presenza dei Piombi di Venezia, di milioni di turisti e dell’acqua alta, il colpo di grazia venne dato alla città durante un maxi concerto di Masini, alla prime note di Nothing Else Matter un onda anomala sommerse Venezia per sempre, si ripeteva così il disastro dei precedenti concerti di Pompei e Kripton.

La teoria del falso

Questa è la teoria più accreditata dagli studiosi: Venezia non è mai esistita, Marco Polo una volta arrivato alla stazione di Treviso invece di prendere il treno per Mestre-Venezia Salì sul diretto per Bassano del Grappa. Ecco che quindi il ponte di Rialto altro non è altro che il ponte di Bassano, il Casinò invece è la sede degli alpini, tutte le altre puttanate come i calli, la laguna le gondole e Goldrake sono frutto di un abuso di grappa e ginepri, le varie foto di cui disponiamo sono invece vere ma non appartengono a Venezia ma di volta in volta a Bassano, Jesolo o Caorle-Bibione.

Le Prove e i testimoni

Una delle prove più forti contro Venezia ci viene dalla storia, se la Repubblica di Venezia fosse esistita le città che ne facevano parte dovrebbero parlare la stessa lingua invece prendete un bergamaschio, un triestino, un vicentino, un istriota e un dalmata, non parlano la stessa lingua! Il dalmata neppure parla, al massimo abbaia. Anche molti personaggi veneziani sono in realtà provenienti da altri paesi, Mara Venier è sicuramente sarda, Corto Maltese, lo dice il nome stesso è maltese, Casanova era di Casablanca e il sindaco Massimo Cacciari è probabilmente un alieno comunista. C’è però chi dice di esserci stato a Venezia, due testimoni illustri: Germano Mosconi e quel mona che sbatte la porta, purtroppo non è mai stato possibile mettere a confronto i due racconti quindi il mistero persiste.

IL mito di Venezia Oggi

Oggi giorno il mito di Venezia è ancora vivo soprattutto in Giappone, i turisti asiatici credendo che la città esista davvero arrivano a frotte all’aeroporto Marco Polo, una volta giunti a Mestre scoprono però con disappunto che della città non vi è manco l’ ombra, quasi tutti ripiegano in un soggiorno li vicino, nella bellissima ma quasi sconosciuta Porto Marghera, qui possono divertirsi e ammirare gli stupendi patrimoni artistici della città, degni di nota sono alcuni quartieri come la zona porto-dogana, il petrolchimico, la via dei centri sociali, il quartiere operaio. Terminata la stupenda visita tornano in Giappone dove per non fare la figura dei deficienti raccontano a tutti di come è bella Venezia alimentando così il turismo.