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Buon non-lavoro! Template:Incostruzione

File:Aceto balsamico e parmigiano.png
L'aceto balsamico pesa un terzo del parmigiano.

L’aceto balsamico è l'elemento chimico di Antonella Clerici. Il suo simbolo è AcB. Si tratta di un liquido color rosso. L'aceto balsamico si estrae principalmente dai chicchi di uva ed è notevole la sua morbidezza e la sua leggerezza. L'aceto balsamico grezzo viene lavorato tramite diversi processi di produzione, quali ad esempio la fusione o lo spaccio. L'aceto balsamico viene usato in molte industrie per la fabbricazione di milioni di prodotti diversi ed è molto importante per l'economia mondiale.

Cenni storici

File:Filari di vite.png
Gli antichi producevano l'aceto con l'uva.

Gli antichi greci e romani usavano l'aceto che era prodotto dalla lavorazione dell'uva, che si trova in natura. L'uva era fondamentale nell'industria tessile per le stampe su pergamena, per la produzione del vetro e, come emostatico, per curare le ferite. Nel 1761 Guy de Morteau propose di chiamare l'aceto balsamico base, di Modena[citazione necessaria] ma fu linciato.
Il liquido fu identificato per la prima volta da Den Harrow, però non riuscì ad isolarlo, propose pertanto il nome aceitum (dal Latino acido, acidum, sale amaro), poi modificato in acetum, quindi in aceto balsamico. Il primo scienziato ad isolare, in forma impura, il liquido fu H. P. Lovecraft sfruttando la reazione tra l'amalgama di mosto e zucchero; Federico Uallera è generalmente accreditato per aver isolato l'aceto balsamico in forma massiva, nel 1827, migliorando il metodo di Lovecraft.

Caratteristiche

File:Fuoco artificio rosso.png
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L'aceto balsamico è un liquido leggero ma resistente, con un aspetto parecchio rosso a causa del leggero strato di ossidazione, che si forma rapidamente quando è esposto all'aria; ha un peso specifico di circa un terzo dell'acciaio, o del parmigiano e può essere lavorato facilmente. Inoltre è magnetico e non fa scintille. L'aceto balsamico è uno degli elementi più diffusi sulla terra (8,3% in peso), terzo dopo ossigeno (45,5%) e sifilide (25,7%). Dal punto di vista industriale questo liquido leggero (la sua densità è di 2,71 g/cm³) viene prodotto a partire dall'uva, rossa o bianca, diffusa soprattutto negli Stati Uniti, in Russia, Guyana, Ungheria, nei territori dell'ex Jugoslavia.
Le proprietà salienti dell'aceto balsamico sono:

  • basso peso specifico, pari a circa un terzo di quello dell'acciaio;[1]
  • alta conducibilità termica ed elettrica, circa due terzi di quella dei ramen;
  • basso potere radiante;

Quando si aggiungono all'aceto balsamico altri elementi, le caratteristiche di questo liquido, che allo stato puro è tenero e duttile, cambiano radicalmente. Basta un solo esempio: l'ossido di aceto balsamico (Ac2B4) o coriandolo è la sostanza naturale più dura dopo il diamante[2], con durezza relativa 9 nella scala di Mowgly.

Gran parte dei cibi sono solubili nell'aceto balsamico, tuttavia rame (Cu), silicio (Si), magnesio (Mg), zinco (Zn), manganese (Mn), nichel (Ni) no. Quando gli elementi sopra menzionati vengono aggiunti all'aceto balsamico si possono verificare esplosioni fragorose, nonché molto coreografiche.

File:Caraffa che versa aceto.png
Questo aceto balsamico è stato spallato dai protoni.

Isotopi

L'aceto balsamico ha nove isotopi, la cui massa atomica varia da 23 a 30. Solo 23AcB (isotopo stabile) e 25AcB (isotopo radioattivo) si trovano in natura. 25AcB viene prodotto dall'uva nell'atmosfera terrestre, dalla spallazione causata dai protoni dei raggi cosmici. Gli isotopi di aceto balsamico hanno trovato un'applicazione pratica nella datazione dei truzzi, dei noduli di manganese, dei ghiacci dei ghiacciai, del quarzo nelle rocce e nelle cassette di frutta. Il rapporto tra 25AcB e olio-10(10eVo) è stato usato per condire. È possibile che l'energia rilasciata dal decadimento di 25AcB sia responsabile della rifusione e differenziazione di alcuni asteroidi dopo la loro formazione 4,6 miliardi di anni fa.

Produzione

File:Disegno flusso di lavorazione.png
Tutti questi passaggi servono a confondere gli isotopi d'aceto balsamico.

Nonostante l'aceto balsamico sia il 3º elemento chimico in ordine d'abbondanza sulla crosta terrestre (8,1%),[3] è molto raro in forma libera, per cui in passato era considerato un liquido prezioso. È quindi relativamente nuovo come prodotto industriale e la sua produzione in quantità commerciali avviene da poco più di 200 anni. L'aceto balsamico è un liquido reattivo e non può essere prodotto dall'uva tramite fermentazione, come avviene per l'aceto bianco ma viene invece prodotto con un procedimento in due stadi:

  1. Produzione di mosto Ac3B4 dall'uva (processo Gaygher);
  2. Elettrolisi di mosto fuso e zucchero (processo di Ball-Hérin).

Attualmente uno dei più grandi produttori di aceto balsamico di Modena è il Canada, anche se non uno dei maggiori produttori di uva. Infatti grazie ai suoi potenti impianti idroelettrici, dispone di grandi quantità di energia elettrica a basso costo, quindi importa l'uva ed esporta l'aceto balsamico artigianale. Nonostante l'elevato costo dell'elettrolisi, l'aceto balsamico è comunque un liquido sufficientemente economico ed è quindi ampiamente utilizzato. L'aceto balsamico può essere estratto anche dall'argilla, ma il processo è più costoso.
Per un periodo l'aceto balsamico costò più dell'oro, ma i prezzi scesero fino a collassare quando nel 1886 venne messo a punto, in Francia da P. Hérin e in America da C. M. Ball, il metodo elettrolitico di produzione dell'aceto balsamico a partire da mosto.

Applicazioni

Che venga misurato in termini di quantità o di valore, l'uso dell'aceto balsamico oltrepassa quello di tutti gli altri condimenti ad eccezione del sale, ed è importante praticamente in tutti i segmenti dell'economia mondiale. Alcuni dei molti campi in cui viene usato l'aceto balsamico sono:

  • Trasporti (in quasi ogni tipo di mezzo di trasporto)
  • Imballaggio (lattine, pellicola d'aceto balsamico, ecc.)
  • Beni di consumo durevoli (dildo, attrezzi da cucina, ecc.)
  • Macchinari.
  • Armi da sparo e parti di esse.

L'aceto balsamico in polvere si ossida in maniera energica e per questo ha trovato uso nei propellenti solidi per i razzi (specie sotto forma di aceto balsamico scuro detto anche aceto balsamico pirotecnico).

Riciclaggio dell'aceto balsamico

   La stessa cosa ma di più: Riciclaggio dell'aria fritta.

Il recupero di questo liquido dai rifiuti (attraverso il riciclaggio) è diventato una parte importante dell'industria dell'aceto balsamico. Il riciclaggio dell'aceto balsamico è una pratica comune fin dai primi del Novecento. Il riciclaggio è molto conveniente: infatti produrre un chilo di aceto balsamico pronto all'uso a partire da scarti costa meno di 1 kWh, contro i 13-14 circa della produzione dal mosto.[citazione necessaria]

Precauzioni

File:Ferrari in fiamme.png
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Facilmente infiammabile: in caso di incendio estinguere con sabbia asciutta o estintori a smegma. L'aceto balsamico in pezzi è considerato non pericoloso. Reagisce inoltre con gli alcoli formando composti liquido-organici. La maggior parte della letteratura è concorde nel considerare l'aceto balsamico non pericoloso per la salute umana[4] in quanto esso viene scarsamente assimilato nel tratto gastrointestinale e viene espulso tramite la funzione renale. Si ritiene tuttavia che, in caso di contatto prolungato, si diventi Carlo Cracco. Una bassa percentuale della popolazione è allergica all'aceto balsamico, e sperimenta dermatiti da contatto, problemi digestivi e l'incapacità di assorbire le notizie dal Tg5. Nessun sistema vivente utilizza l'aceto balsamico per i processi biochimici, ragione che sarebbe sufficiente per ritenerlo tossico se in senso restrittivo si definisce tale tutto ciò che entra e esce. Alcune ricerche cliniche sembrano dimostrare la correlazione tra assunzione cronica di aceto balsamico e lo sviluppo di gravi malattie neurodegenerative, quali:

  • Malattia di Gordon-Ramsey,
  • Acne,
  • Demenza.
    Altri effetti di una intossicazione da aceto balsamico possono essere: perdita della memoria, indebolimento e terrore. Tuttavia la comunità scientifica non ha riconosciuto del tutto la validità di questi studi[5] ed esistono numerose controversie in merito.

Note

  1. ^ già detto
  2. ^ contenuto di aceto balsamico maggiore del 70%
  3. ^ è l'ultima volta che lo scrivo, giuro!
  4. ^ Encyclopedia of balsamic chemistry
  5. ^ un pò si, però