Diamante

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Noto spot pubblicitario.
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Ci sono volte in cui la presenza dei diamanti passera passa del tutto inosservata.
« Un diamante è per sempre. »
(Noto spot pubblicitario sui diamanti.)
« Anche un mutuo trentennale. »
(Amara battuta conseguente allo spot di cui sopra.)
« Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior. »
(Fabrizio De André, Via del Campo, 1967 Volume I.)
« Io lo mando a spalare il letame. »
(Carlo Caramelli, allenatore del Fucecchio, su un ancora grezzo Diamanti.)


Il diamante è una delle tante forme fallo allotropiche in cui può presentarsi il carbonio; in particolare, il diamante è costituito da un reticolo cristallino di atomi di carbonio, disposti secondo una struttura a cazzo di cane oppure, quando va bene, ottaedrica. Nel primo caso, tagliare il diamante ha un grado di difficoltà pari a 98,3 della scala Mazel Tov, che corrisponde al livello "Te la trombi solo se sei milionario" secondo la scala Briatore. Il diamante è uno dei regali più ambiti dalle donne e corrisponde, nella versione maschile, a fare un trio con una ragazza bisex assieme alla propria compagna.
Ci sono tre buone ragioni che rendono il diamante molto costoso: è difficile da trovare, è complicato da tagliare, è quasi impossibile da rubare. In realtà ne esiste una quarta, forse la più importante: è l'unico modo di convincere una mega topona ricca ereditiera figlia unica orfana muta e amante del calcio a sposarti[1].

Cenni storici

Una miniera di diamanti è quanto di più vicino alla visione dantesca dell'inferno.

Stando a quanto riportato in un attendibile documento scientifico, la tesi di laurea di Renzo Bossi sul Dimorfismo sessuale delle mazzancolle, i diamanti vengono vomitati dai crostacei e subito dopo ingoiati dalle ostriche, che li tramutano in perle. A riprova di questo, un testo in sanscrito (l'Arthashastra di Kautilya) del IV secolo a.C., che parla di potatura delle begonie ma che è stato tradotto a vanvera da suo cugino.
Da un altro testo indiano emerge che: con mezza quintalata di diamanti si poteva acquistare una bustina da 30 grammi di porpora, venduta dagli scaltri mercanti fenici. La città indiana di Golconda fu per secoli il principale centro di produzione e vendita dei diamanti, tanto che il suo nome fu sinonimo di ricchezza, e truffa subita.

Il chimico inglese Humphry Davy riuscì per primo, grazie al suo microscopio, a descrivere la struttura dei diamanti, dopo averne "persi" alcuni durante gli esperimenti.

I cinesi invece non li consideravano nemmeno gioielli, mentre apprezzavano molto la giada, fatto che risultò particolarmente gradito a Marco Polo, che portò via al Kublai Khan tre forzieri pieni di diamanti, in cambio di un barile di pesci siluro sotto sale. Nei primi del '700, nello stato brasiliano di Minas Gerais, furono trovati i primi diamanti del Sud America. Questo causò la misteriosa sparizione di una decina di tribù indios e la nascita del mito del famelico Dio Giaguaro, un essere antropofago metà giaguaro e metà stronzo. Nel 1867 si scoprì il primo giacimento di tipo alluvionale in Sudafrica e, nel 1871, l'esistenza dei camini diamantiferi, che invece di essere alimentati a legna vanno a esseri umani. Il più noto di questi è la miniera di Kimberley, che ha dato il nome alla roccia madre del diamante: Mafalda. Da quel momento il Sudafrica divenne il principale centro mondiale per la produzione della gemma, questa enorme risorsa economica fu equamente divisa tra bianchi e neri, ai primi andarono i proventi e agli altri il lavoro. Nel 1813, il chimico Humphry Davy usò una lente per concentrare i raggi del sole su un diamante. In un ambiente di ossigeno dimostrò che l'unico prodotto della combustione era il biossido di carbonio, provando così che:

  1. il diamante è un composto del carbonio;
  2. per ottenere il risultato occorre utilizzarne almeno una dozzina, metà dei quali "purtroppo evaporano".

Questa prestigiosa scoperta gli valse il plauso del mondo accademico, e un attico a Liverpool. In seguito egli dimostrò che alla temperatura di circa 1.000 °C, in un ambiente privo di ossigeno, il diamante si converte in grafite. Anche questo esperimento fu osannato dagli scienziati di mezzo mondo, l'università di Cambridge (che lo aveva finanziato) ne fu particolarmente entusiasta: da una ventina di diamanti ottenne una scatola di matite di varie misure.

L'estrazione

Le ultime parole famose... "Ne prendo uno piccolissimo, chi vuoi che se ne accorga?!"

I giacimenti diamantiferi si suddividono in due gruppi: primari e secondari. I primari sono quelli in cui i diamanti si trovano ancora all'interno della roccia madre, mentre i secondari sono quelli che non si caga nessuno, in cui le gemme sono mischiate a sabbia e ghiaia, ossia in terreni alluvionali. Nel primo caso si deve frantumare la roccia col maleppeggio in pezzi sempre più piccoli (bestemmiando per la calura allucinante in quel buco di merda), nell'altro caso si procede "di setaccio" immersi nel fango fino al ginocchio (smoccolando i Santi per i dolori reumatici e l'afa insopportabile). Ovviamente, l'unica forma di vita in grado di sostenere fisicamente questa attività sono i soggetti che meglio sopportano il caldo africano. Nel 1911 il prof. Archibald "Archie" Donnelly, un seguace scozzese delle teorie darwiniane, nell'ambito dei suoi studi sulla diversità genetica delle popolazioni, si recò a Johannesburg per lavorare in una miniera e dimostrare che anche un bianco può adattarsi a quelle condizioni ambientali. Al quarto giorno nel camino diamantifero gli apparve Nuestra Señora de Guadalupe, in bikini azzurro e con una ciambella a forma di ornitorinco, che lo esortava a prendere la prima nave per Oslo.
La maggior parte delle miniere di diamanti è "a cielo aperto" (come la discarica di Malagrotta) o "a pozzo" (come le buche con i rifiuti tossici in Campania). Si calcola che le miniere primarie producano mediamente un carato di diamanti (0,2 grammi) ogni 4 tonnellate di roccia estratta, mentre dai giacimenti alluvionali si estrae solo un carato ogni circa 15 tonnellate di materiale lavorato. Nel 1964 la miniera di Botshabelo, ai confini col Lesotho, stabilì il record negativo dell'estrazione, ricavando scarsanta diamanti da un buco grande come la Corsica.

Il taglio

Il taglio dei diamanti grezzi, per trasformarli in gemme da gioielleria, è un'operazione molto delicata e difficile. Eventuali errori porterebbero allo sbriciolamento del prezioso, alla perdita di notevoli somme di denaro e all'omicidio del secondogenito del tagliatore, per mano di efficienti killer ceceni. La forma più comune di taglio del diamante è quella rotonda, denominata a brillante. Con questo termine si identifica un taglio rotondo con minimo 57 faccette, comprese Wink e Shocked. Deve essere fatto per garantire una rifrazione della luce ottimale, altrimenti:

Fare il tagliatore di diamanti è un mestiere redditizio, quasi quanto rubarli.
« Un brillante che non brilla è come un accendino senza scintilla. »
(Famoso proverbio del Mossad.)

Uno dei maggiori centri per il taglio è la città di Anversa in Belgio, dove lavorano nel Diamantkwartier (quartiere dei diamanti) oltre 12.000 tecnici e un centinaio di ladri. Una di queste società, la De Beers, ha codificato i tipi di taglio più conosciuti e diffusi (elencati nell'immagine a lato), dando ad ognuno un significato.

Taglio Significato (secondo la codifica De Beers)
Cecio M'hai fatto due palle così, ma oramai è tardi per ripensarci.
Scusami Ti ho messo qualche cornetto, ma hai idea di quanto sono dispiaciuto? Sai cosa costa far tagliare un diamante in questo modo?
Stadio Quando ci sono le partite, vai a trovare tua madre.
Lacrima Ti ho persa al poker, stasera vengono a prenderti.
Dammela Ti amo molto ma se non diventi majala i prossimi li spendo a mignotte.
Vulvia Ti amo molto ma sei troppo generosa con gli altri uomini.
Rubik Sul davanti siamo a posto, ma quando mi fai lavorare sul lato B?.
Kinder Come sarebbe: "dov'è la sorpresa?", mi sono fatto l'amante.
Enigma Dici sempre che non ti capisco, ma se non parli la vedo complicata.
Cozza Sei brutta come una bestemmia in chiesa, ma sei ricca e questo lo considero un investimento.
Fugone Esco a comperare le sigarette, porto la valigia perché ne prendo qualche stecca.

Diamanti da record

Trovare un diamante è un gran colpo di culo, in certi casi l'affermazione è riduttiva.

I fattori che determinano il valore del diamante sono le quattro "C", dalle iniziali di quattro termini inglisc: colour (colore), clarity (purezza), cut (taglio) e cake (torta), oppure prendendo le iniziali della frase italiana: "Cazzo che cecio costoso!"
Tra i diamanti più famosi vi sono:

  1. Il diamante Sancy, appartenuto a Luigi XVI di Francia e donato ad un suo amico, assieme ad un boa di struzzo dello stesso colore.
  2. La Lacrima di vergine, regalato alla sua prima moglie da Alimirah Hanfere, sultano di Aussa, detto il "John Holmes d'Etiopia".
  3. Il diamante Hope, reso azzurro dalla peculiare struttura chimica: carbonio-colgate.
  4. Il verde di Dresda, in realtà di colore giallo ma il suo primo acquirente era un crucco daltonico.
  5. Il Sangue di Bacco, che deve il suo colore rosso all'insolito legame chimico carbonio-fragolino.
  6. Il diamante Elena, regalato dal magnate russo Roman Abramovich ad una che era di Troia.
  7. Il Sole di Svevia, reso giallo dalla composizione carbonio-Löwenbräu (doppio malto).
  8. Il Cullinan, un selcio grezzo di 621 grammi da cui è stato ricavato il diamante Stella d'Africa di 530 carati e due figure.

Lo Stella d'Africa è il diamante più costoso di sempre, in base all'attuale quotazione, col ricavato dalla vendita si potrebbe:

  • costruire trenta ospedali in Sudafrica;
  • comperare dieci carri armati di ultima generazione e togliere di mezzo i malati del Sudafrica;
  • dare i soldi ai malati e mandarli a curarsi a Fanculo;
  • fregarsene dei malati, prendere una fornitura vitalizia di escort di lusso, metterle in un condominio e sbattersene un paio ogni sera finché ti regge la pompa.

Curiosità

Per ragioni che sfuggono alla logica, il campo da baseball ha la forma di un diamante.
  • Diamante è anche chiamato il campo da baseball; in un manoscritto francese datato 1344 vengono riportate scene di un gioco simile al baseball, praticato da monaci francesi. Questo spiega perché il campo ha una forma ostile alla geometria classica: il mangialumache è per natura indotto a fare diversamente da tutti gli altri.
  • Diamante è anche un comune della Calabria in provincia di Cosenza. È conosciuta come la città dei murales, per i numerosi dipinti che si possono ammirare passeggiando nei vicoli. Ma tanto prima o poi lo beccano quel maledetto graffitaro.
  • Diamante è il titolo di una canzone di Zucchero che parla di sua nonna. Il testo è stato scritto da Francesco De Gregori, altrimenti non sarebbe andato oltre: "Nonna, che cazzo fai?! ... Nonna, in che ospizio stai?!"
  • Nel 2012 è stato scoperto un pianeta (55 Cancri e) nella costellazione del Cancro fatto interamente di diamante. È grande il doppio della Terra e gira intorno alla stella-madre in sole 18 ore. La brutta notizia è che sta a 40 anni luce da noi.
  • Un tatuaggio a forma di diamante simboleggia purezza, incorruttibilità e limpidezza. Kate Middleton ne ha uno nella zona inguinale. Poi vi dirò meglio, l'articolo è già troppo lungo.

Note

  1. ^ va bene anche se non è tifosa di calcio

Voci correlate