Utente:I Fantamici 4/Trotamon

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Trotamon - La trota umana

Trotamon appena uscito dall'acqua... del bagno.
Una mostruosa tapparella, il più grande terrore di Trotamon.

Figlio di una modesta famiglia[1]il giovane Trotamon abbandona gli studi alla tenera età di sedici anni, subito dopo aver superato il secondo anno di asilo[2] per andare a lavorare nel peschereccio del padre. Inizia la sua carriera come polena, legato a prua per far sembrare figo il peschereccio; viene poi promosso a scrostascafo, poi mozzo e infine timoniere. Dopo dodici minuti esatti manda la barca a schiantarsi contro uno scoglio, passa col rosso e gli vengono tolti 5 punti. Il padre decide quindi di rideclassarlo a polena. Ma la sua vita cambia presto, quando, sporgendosi dal ponte della nave per raccogliere il Kinder Bueno che gli è caduto in mare, viene punto da una velenosissima trota di mare. Come tutti i supereroi, colpito dalle tremende tossine del pesce da fiume il malcapitato cade privo di coscienza. Il padre Sconsolato[3] ha già iniziato a scavare una buca in mare per seppellirlo, quando il giovane si sveglia più forte e più trota di prima. Trotaman non si rende conto subito dei suoi nuovi poteri: per due mesi continua la sua normale vita da pescatore di uomini cefalopodi, quando si reca dal dermatologo lamentando una fastidiosa eruzione cutanea al collo e scopre di avere le branchie. Apprende così di avere acquisito grandi poteri, ma anche responsabilità; non sapendo come si scrivesse "responsabilità" ("Da un grande potere derivano grandi refolandifità"), si concentra perlopiù sui superpoteri. Scopre presto di potersi trasformare in trota; all'inizio ci riesce solo se si arrabbia, ma impara subito a controllare l'incommensurabile potere. Non che gli fosse molto utile nella vita reale, ma se ne vantava con le ragazze e vinceva moltissime scommesse al bar. A 22 anni sposa una scatoletta di tonno e si crea un atollo di pace e spensieratezza dove vivere il resto della sua vita. Pochi anni dopo, sua moglie viene uccisa, tagliata con un grissino, e Trotamon si accorge che il mondo è pieno di criminalità, e che solo lui, con i suoi trotapoteri, poteva fare qualcosa per migliorarlo. Intraprende così la difficile carriera di pesce supereroe, seguendo le orme di altri prima di lui, come Medusa, Spongebob, Rio Mare Man, Nemo il pesce pagliaccio e un pesce chiamato Wanda. Preso dalla foga di aiutare la gente nel modo più elegante possibile, si rinchiude in cantina e comincia ad abbozzare le prime idee per il suo costume da superpesce; ne esce otto mesi dopo con un supercostume destinato a diventare il terrore per i cattivi di tutto il mondo. Poco dopo ci ripensa e decide di togliere il mantello perché gli avrebbe dato fastidio in acqua e poi lo fa sembrare un megalomane, poi, riguardandolo, si accorge che senza mantello il suo costume consiste solo in un lenzuolo del Re Leone con un buco per gli occhi e, scocciato, invia alla nonna sarta il lenzuolo delle sue misure e un bigliettino con su scritto "Ne voglio uno come quello di Spongebob!".

Trotamon alle prese con un suo acerrimo nemico, la tartaruga gigante; nemico d'acqua come suole dire lui stesso.

Appena uscito di casa con il suo nuovo costume incontra Sampei, mimetizzatosi dietro una cabina telefonica senza fare rumore, che lo prende con la canna da pesca e inizia a battergli uno zoccolo sulla nuca per stordirlo e metterlo in un secchio pieno di altri superpesci. Viene subito fermato dal repentino intervento delle forze dell'ordine, ma l'evento segna l'inizio di una forte rivalità tra i due. Trotamon se la cava con qualche lisca incrinata e una pinna atrofica, ma dopo quattro mesi di riabilitazione e fisioterapia è già fuori a combattere il crimine, mediante la sacra parola di Geova, insegnatali da dei buoni uomini che volevano convincerlo ad abbandonare le cure in ospedale. Ma si sa, la parola di Dio, va a bussare alla porta del destino, e in uno squallido camerino fatiscente presieduto da uno bizzarro vecchio e da un coso deforme, Trotamon incontra il suo destino...

Trotamon : Come ti chiami, coso?
Il Coso : Io Gustavo.
Trotamon : Cosa?
Il Coso : Il mio nome.
Trotamon : Ah! Buono?
Il Coso : Non è buono, è Gustavo!
Trotamon : Dipende da che salse ci metti...

Note

  1. ^ morti di fame
  2. ^ si, è un po' lento...
  3. ^ di nome, non di fatto