Utente:Banciccio/Sandbox2: differenze tra le versioni
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{{quote|L'[[erba]] è una cosa che noi amiamo moltissimo. Ci riuniremo tutti grazie a essa, fratelli e sorelle e sarà come al tempo in cui eravamo bambini e fumavamo all'oscuro di nostra madre.|Cit. [[Luchino Visconti]]}}. |
{{quote|L'[[erba]] è una cosa che noi amiamo moltissimo. Ci riuniremo tutti grazie a essa, fratelli e sorelle e sarà come al tempo in cui eravamo bambini e fumavamo all'oscuro di nostra madre.|Cit. [[Luchino Visconti]]}}. |
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*'''Roberto Rossellini''': Regista [[ciccione]], è noto in particolare per il film ''[[Roma città aperta]]''. Gli altri suoi non sono |
*'''Roberto Rossellini''': Regista [[ciccione]], è noto in particolare per il film ''[[Roma città aperta]]''. Gli altri suoi non sono realmente celebri, o sono comunque troppo difficili da pronunciare. Ce n'è addirittura uno che contiene una parolaccia nel titolo: ''[[Stromboli]] terra di [[Dio]]''.<ref>Anche lui vanta nel suo palmares 0 premi [[Oscar]]</ref> |
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== Il neorealismo in letteratura == |
== Il neorealismo in letteratura == |
Versione delle 16:28, 18 lug 2011
Il neorealismo è stato un movimento
culturale italiano sviluppatosi nel secondo dopoguerra, espressosi in particolare nella narrativa, nel cinema e basta.
In seguito alla Seconda Guerra Mondiale e alla lotta antifascista, letterati e intellettuali si sentono responsabili di ricostruire il paese, materialmente e spiritualmente. Ma che cazzo vogliono ricostruire? Come se le case si facessero coi libri o con le pellicole cinematografiche... Nasce quindi una nuova corrente artistica, che, come nel Verismo, è caratterizzata da un linguaggio diretto e poco ricercato, dai soggetti umili e modesti, da un bel po' di nudità e sesso sparsi qua e là e nel caso di Pasolini anche da perversioni nei confronti delle minorenni
Origini
La prima opera neorealista è il film Ossessione del 1942 di Luchino Visconti. È uno di quei soliti lungometraggi con i poveri, i vagabondi e quelle banalità.
Il termine Neorealismo deriva invece da una parola tedesca, uno di quei paroloni complicatissimi da pronunciare, che prima di trovare una vocale ci sono 3 consonanti più una H piazzata lì a cazzo di cane. Comunque il vocabolo tedesco vuol dire Nuova oggettività, ovvero Nuovo modo di acquistare oggetti, Nuovo modo di comprare cianfrusaglie.
Già nel 1943 il neorealismo si diffuse in letteratura, e venne adottato da tutti quegli scrittori comunisti che non sapevano a quale corrente unirsi, come Italo Calvino o Elio Vittorini. Quest'ultimo fondò la rivista Il Polipo Tecnico, giornale dallo stile neoralista che pubblicava ad ogni uscita la storia di Joe, un polipo che di mestiere faceva il riparatore di Televisori.
Tecniche
Il neorealismo nel cinema
- Luchino Visconti: Autore della prima vera opera neorealista, Luchino Visconti, affetto da omosessualità fin dalla nascita, non si è limitato a girare film come Ossessione o Rocco e i suoi fratelli ma ha spaziato anche in generi che trattavano di temi lussuosi come Il Gattopardo, con Claudia Cardinale e Burt Simpson.[1]
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- Roberto Rossellini: Regista ciccione, è noto in particolare per il film Roma città aperta. Gli altri suoi non sono realmente celebri, o sono comunque troppo difficili da pronunciare. Ce n'è addirittura uno che contiene una parolaccia nel titolo: Stromboli terra di Dio.[2]