Turista nordeuropea: differenze tra le versioni

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==Abitudini, usi e costumi==
==Abitudini, usi e costumi==
Per le ragioni menzionate ogni anno, a cominciare dai primi caldi e pruriti [[primavera|primaverili]] le turiste nordeuropee, generalmente <s>chiavate</s> chiamate con nomi caratteristici come ''Inga'', ''Helga'', ''Olga'', ''Hilda'', ''Zelda'' o altri nomi corti e terminanti con vocali semplici da pronunciare e ricordare, si spostano in branchi compatti, al comando di una femmina dominante, esperta nei costumi e nella lingua italiana, avendola appresa nelle stagioni precedenti direttamente da un [[bagnino|operatore abilitato]].
Per le ragioni menzionate ogni anno, a cominciare dai primi caldi e pruriti [[primavera|primaverili]] le turiste nordeuropee, generalmente <s>chiavate</s> chiamate con nomi caratteristici come ''Inga'', ''Helga'', ''Olga'', ''Hilda'', ''Zelda'' o altri nomi corti e terminanti con vocali semplici da pronunciare e ricordare, si spostano in branchi compatti, al comando di una femmina dominante, esperta nei costumi e nella lingua italiana, avendola appresa nelle stagioni precedenti direttamente da un [[bagnino|operatore abilitato]].
Soggette in madrepatria ad una rigida disciplina familiare dettata dai geli invernali [[Immagine:Viking-horns-helmet.jpg|thumb|left|150px|Turista nordeuropea in madrepatria.]], dai loro possessivi genitori o fidanzati, nonchè dal rigido clima che le costringe a nascondere i loro corpi in manti di vello di peloso yak e trascurare la ceretta fino a somigliare all'anello di congiunzione tra la donna e la [[scimmia]], la fotosintesi clorofilliana provoca in loro una metamorfosi tale da trasformarle in gnocche da paura. Metamorfosi di cui loro stesse in prima parte non sembrano rendersi conto. I loro mariti lontani, o occupati con [[donna|la fauna locale]], le turiste nordeuropee compiono il primo stadio della loro trasformazione indossando abiti consoni al clima, [[Immagine:Victoria Silvstedt.jpg|thumb|right|150px|Lo stesso esemplare di turista nordeuropea in Italia]] che portano una turista nordeuropea, arrivata in Italia per motivi di [[sesso|studio]] a girare in costume da bagno a primavera inoltrata, attraendo così le attenzioni della fauna locale, il galletto italiano tipico che notoriamente guarderà la bionda turista, pallida come una mozzarella anche quando le donne italiane, a parità di esposizione alla temperatura solare somigliano a [[Ray Charles]], come se non avessero mai visto un'esemplare di figa allo stato brado in vita loro.
Soggette in madrepatria ad una rigida disciplina familiare dettata dai geli invernali [[Immagine:Viking-horns-helmet.jpg|thumb|left|150px|Turista nordeuropea in madrepatria.]], dai loro possessivi genitori o fidanzati, nonché dal rigido clima che le costringe a nascondere i loro corpi in manti di vello di peloso yak e trascurare la ceretta fino a somigliare all'anello di congiunzione tra la donna e la [[scimmia]], la fotosintesi clorofilliana provoca in loro una metamorfosi tale da trasformarle in gnocche da paura. Metamorfosi di cui loro stesse in prima parte non sembrano rendersi conto. I loro mariti lontani, o occupati con [[donna|la fauna locale]], le turiste nordeuropee compiono il primo stadio della loro trasformazione indossando abiti consoni al clima, [[Immagine:Victoria Silvstedt.jpg|thumb|right|150px|Lo stesso esemplare di turista nordeuropea in Italia]] che portano una turista nordeuropea, arrivata in Italia per motivi di [[sesso|studio]] a girare in costume da bagno a primavera inoltrata, attraendo così le attenzioni della fauna locale, il galletto italiano tipico che notoriamente guarderà la bionda turista, pallida come una mozzarella anche quando le donne italiane, a parità di esposizione alla temperatura solare somigliano a [[Ray Charles]], come se non avessero mai visto un'esemplare di figa allo stato brado in vita loro.
Sarà facile catturare una turista nordeuropea con poche scuse, in quanto le conoscenze linguistiche acquisite dalla femmina dominante, a causa delle sue esperienze col maschio italiano, limiteranno la sua comprensione a "Io Inga, tu Cita?", "Tove ezzere spiaccia" e "Io fare amore lungo lungo", rendendola quindi tanto ricettiva al [[sesso|linguaggio del corpo]] quanto poco ricettiva agli scambi di strategie e consigli tra i maschi italici di cui sono cadute preda. Bevitrici sin dalla patria, le turiste nordeuropee sono impreparate all'aumento della temperatura registrato in Italico suolo, aggiungendo alla sua malposta fiducia nel maschio italiano un costante stato di sbornia e imbambolamento.
Sarà facile catturare una turista nordeuropea con poche scuse, in quanto le conoscenze linguistiche acquisite dalla femmina dominante, a causa delle sue esperienze col maschio italiano, limiteranno la sua comprensione a "Io Inga, tu Cita?", "Tove ezzere spiaccia" e "Io fare amore lungo lungo", rendendola quindi tanto ricettiva al [[sesso|linguaggio del corpo]] quanto poco ricettiva agli scambi di strategie e consigli tra i maschi italici di cui sono cadute preda. Bevitrici sin dalla patria, le turiste nordeuropee sono impreparate all'aumento della temperatura registrato in Italico suolo, aggiungendo alla sua malposta fiducia nel maschio italiano un costante stato di sbornia e imbambolamento.
Se isolate, non sarà difficile trovare una turista nordeuropea smarrita nei boschi, fasciata da abitini a metà tra il succinto e il "pratico" rubati ad un manichino di Lara Croft chiederti aiuto coi picchetti della sua tenda, e apparentemente ignara degli utilizzi che saranno poi fatti della medesima tenda, o sulla spiaggia a chiedere al primo uomo vagamente guardabile di [[sesso|montarle]] l'ombrellone. In grado di ascendere al grado superiore di [[Classificazione delle donne|pornodonna]] e gnocca, non tutte le turiste nordeuropee ritornano nella loro patria per riprendere l'ordinaria vita di ogni giorno.
Se isolate, non sarà difficile trovare una turista nordeuropea smarrita nei boschi, fasciata da abitini a metà tra il succinto e il "pratico" rubati ad un manichino di Lara Croft chiederti aiuto coi picchetti della sua tenda, e apparentemente ignara degli utilizzi che saranno poi fatti della medesima tenda, o sulla spiaggia a chiedere al primo uomo vagamente guardabile di [[sesso|montarle]] l'ombrellone. In grado di ascendere al grado superiore di [[Classificazione delle donne|pornodonna]] e gnocca, non tutte le turiste nordeuropee ritornano nella loro patria per riprendere l'ordinaria vita di ogni giorno.

Versione delle 14:26, 4 mar 2008

La turista nordeuropea fa parte di un'etnia umana che abita luoghi come Danimarca, Norvegia, Svezia o la grande e potente Svervegia.

Habitat invernale

Solitamente durante l'inverno le turiste nordeuropee sono solo nordeuropee e vivono in Nordeuropa. Passano il loro tempo togliendo neve da davanti alle porte delle loro case e cospargendosi di neutrogena cremamani formula norvegese. A causa di ciò si forma su di loro una patina unta e oleosa che impedisce ai loro mariti di svolgere i loro doveri matrimoniali.

Habitat estivo

Una turista nordeuropea in vacanza. Che carina, non l'adotteresti?

Durante l'estate, le turiste nordeuropee emigrano in massa verso paesi come l'Itaglia oppure il paese dove tutti parlano mettendo una ridicola s alla fine di tutte le parole. Qui incontrano dei simpatici bagnini che svolgeranno i doveri coniugali del marito (stessa cosa farà il marito delle turiste nordeuropee con le mogli del bagnino).

Abitudini, usi e costumi

Per le ragioni menzionate ogni anno, a cominciare dai primi caldi e pruriti primaverili le turiste nordeuropee, generalmente chiavate chiamate con nomi caratteristici come Inga, Helga, Olga, Hilda, Zelda o altri nomi corti e terminanti con vocali semplici da pronunciare e ricordare, si spostano in branchi compatti, al comando di una femmina dominante, esperta nei costumi e nella lingua italiana, avendola appresa nelle stagioni precedenti direttamente da un operatore abilitato.

Soggette in madrepatria ad una rigida disciplina familiare dettata dai geli invernali

File:Viking-horns-helmet.jpg
Turista nordeuropea in madrepatria.

, dai loro possessivi genitori o fidanzati, nonché dal rigido clima che le costringe a nascondere i loro corpi in manti di vello di peloso yak e trascurare la ceretta fino a somigliare all'anello di congiunzione tra la donna e la scimmia, la fotosintesi clorofilliana provoca in loro una metamorfosi tale da trasformarle in gnocche da paura. Metamorfosi di cui loro stesse in prima parte non sembrano rendersi conto. I loro mariti lontani, o occupati con la fauna locale, le turiste nordeuropee compiono il primo stadio della loro trasformazione indossando abiti consoni al clima,

Lo stesso esemplare di turista nordeuropea in Italia

che portano una turista nordeuropea, arrivata in Italia per motivi di studio a girare in costume da bagno a primavera inoltrata, attraendo così le attenzioni della fauna locale, il galletto italiano tipico che notoriamente guarderà la bionda turista, pallida come una mozzarella anche quando le donne italiane, a parità di esposizione alla temperatura solare somigliano a Ray Charles, come se non avessero mai visto un'esemplare di figa allo stato brado in vita loro.

Sarà facile catturare una turista nordeuropea con poche scuse, in quanto le conoscenze linguistiche acquisite dalla femmina dominante, a causa delle sue esperienze col maschio italiano, limiteranno la sua comprensione a "Io Inga, tu Cita?", "Tove ezzere spiaccia" e "Io fare amore lungo lungo", rendendola quindi tanto ricettiva al linguaggio del corpo quanto poco ricettiva agli scambi di strategie e consigli tra i maschi italici di cui sono cadute preda. Bevitrici sin dalla patria, le turiste nordeuropee sono impreparate all'aumento della temperatura registrato in Italico suolo, aggiungendo alla sua malposta fiducia nel maschio italiano un costante stato di sbornia e imbambolamento. Se isolate, non sarà difficile trovare una turista nordeuropea smarrita nei boschi, fasciata da abitini a metà tra il succinto e il "pratico" rubati ad un manichino di Lara Croft chiederti aiuto coi picchetti della sua tenda, e apparentemente ignara degli utilizzi che saranno poi fatti della medesima tenda, o sulla spiaggia a chiedere al primo uomo vagamente guardabile di montarle l'ombrellone. In grado di ascendere al grado superiore di pornodonna e gnocca, non tutte le turiste nordeuropee ritornano nella loro patria per riprendere l'ordinaria vita di ogni giorno.

Alcune scoprono la loro vocazione, restando nella loro patria di elezione, scoperte non dalla desueta figura del bagnino, ma dalla moderna figura dell'agente. Con minime modifiche nel vestiario estivo, diventato più ipnotico e provocante la turista verrà trapiantata da spiagge a studi televisivi, e occasionalmente cinema, divengono presto apprezzate per la loro forte presenza scenica e brillante personalità

Turiste Nordeuropee divenute stanziali

Passatempi delle turiste nordeuropee