Train de vie - Un treno per vivere
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Train de vie - Un treno per vivere è un docu-film sulla Shoah basato sulle memorie di un attendibile sopravvissuto di 102 anni affetto da demenza senile. Diretto dal geniale[Citazione da verificare] Radu Mihăileanu.
Prime sequenze
Siamo in uno sperduto, sconosciuto e misterioso villaggio ebreo dell'Europa dell'est. Mentre stava stuprando la madre del rabbino facendo una passeggiatina nella foresta dietro il suo paesello, Shlomo, l'idiota del villaggio, ha una visione in cui tutte le sinagoghe dell'est Europa vengono mandate a fuoco e sopra ognuna di esse Hitler innalza la svastica. Shlomo si convince allora che Hitler avrebbe fatto visita a tutti i villaggi della zona, e lo annuncia a tutti in scimmiese.
Nonostante gli abitanti del villaggio non capiscano lo scimmiese, si mettono comunque in allerta, poiché Shlomo, oltre a parlare come una scimmia, si comporta anche come una scimmia, e si teme che possa distruggere il villaggio. Solo il rabbino, che in realtà è una scimmia ammaestrata che ha imparato il linguaggio umano, capisce il pericolo reale che corre il villaggio e convoca il consiglio degli ebrei per decidere come salvarsi dallo sterminio. Il piano dovrebbe svilupparsi così:
- I più bravi distraggono i nazisti con uno spettacolo di boogie-woogie mentre tutti gli altri scappano;
- Nottetempo, rubano le armi ai nazisti per poi sterminarli tutti;
- Nottetempo, incendiano il campo dei nazisti;
- Fuggono con il Nottetempo di Harry Potter.
Nessuna di queste proposte è tuttavia fattibile, in quanto:
- Nessuno sa ballare il boogie-woogie;
- Nessuno ha idea di come usare un'arma;
- I nazisti non sono così scemi da non accorgersi di un incendio in piena notte;[1]
- Harry Potter non era stato ancora inventato.
La grande decisione e i preparativi
All'improvviso a Shlomo viene un'idea:
- Shlomo : Offriamo la madre del rabbino in cambio della nostra libertà!
- Il rabbino : Ma mia madre è una scimmia!
- Shlomo : Cosa?
- Il rabbino : Volevo dire... mia madre è morta!
- Shlomo : E allora com'è che stamattina me la stavo stuprando?!!
- Il rabbino : COSA?!
- Shlomo : Niente ...
Poi partorisce un'idea migliore. Un'idea così inappuntabile che non può proprio fallire[Citazione di Shlomo da verificare]: fuggire con un finto treno di deportazione, che in realtà accompagni tutto il villaggio in Palestina. E così, annunciata la notizia al villaggio, gli abitanti si danno ai preparativi:
- rubano i beni della terra ai contadini per venderli e pagare i vagoni del treno;
- schiavizzano tutti i cuochi del villaggio per preparare le provviste;
- prelevano ebrei a casaccio, danno loro dei ruoli, e li istruiscono: alcuni di loro interpreteranno il ruolo dei militari nazisti, altri quello dei deportati e un tipo a caso del ministero delle ferrovie farà il macchinista nonostante non sappia nulla di treni (infatti è il bidello).
Personaggi principali
Tra i personaggi di spicco troviamo:
- Mordechai, che, essendo il generale nazista capo del treno si ritiene il più intelligente;
- Schmecht, il professore deportato e schiavizzato dal rabbino per insegnare agli abitanti la lingua tedesca. Con scarsi risultati.
- Yossi, una spia comunista andata là per convertire tutti alla tottrina tel crante Lefin, con risultati devastanti;
- Yankele, un usuraio che ce l'ha con i nazisti perché uno di loro da piccolo gli aveva rubato le caramelle;
- Tua nonna.
Ce la faranno i nostri eroi a fuggire in Palestina con questo equipaggio e codesti strumenti?[2]
Insorgono i primi problemi
Ovviamente questa banda di grulli non poteva fare tre secondi senza combinare disastri:infatti il bidello non conosceva l'orario delle ferrovie non poteva sapere che il treno era fuori qualsiasi orario. Intanto Yossi avverte i suoi superiori della posizione del treno, ma loro, essendo scemi+scemi credono che sia il partito per avvertirli che il piano è fallito e che i bersagli sono stati catturati dai nazisti. Allora decidono di far saltare in aria il treno con delle dinamiti un pò grandicelle.
Peccato che le hanno messe su tutti i binari tranne dove passò il treno.
I nazisti capiscono tutto[3]
Capendo di aver a che fare con un treno fantasma Hitler chiamò a sé dei militanti ghostbusters specializzati in mezzi non-morti.
Tale squadra incontrerà una prima il treno e fingerà di arrendersi, ma in realtà ci proveranno più volte[4], l'ultima volta, mentre erano in ricognizione, trovarono un ebreo. Essi capirono che era uno schiavo del treno fantasma e lo portarono a loro per salvarlo. Fu salvato da Mordechai.
La rivolta dei comunisti
Non essendo stati salvati dai compagni, il gruppo di comunisti decise di prendere il controllo del treno e iniziare una rivolta in quattro fasi. Eccole qua:
La quarta è stata tolta poiché la matrigna di Yossi l'ha convinto a restare.
L'arrivo in Russia
Dopo rocambolesche avventure amorose e l'incontro con zingari che gli hanno rubato l'idea (anche se in una versione peggiore), tutti arrivarono in Russia. Siete pronti per il finale?
L'ambiguo finale
Curiosità
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- Stranamente il più intelligente del film è l'idiota del villaggio, i più scemi sono i nazisti[6]
- La critica si è più interessata più al fatto che il regista abbia fatto ironia sulla Shoah che sul fato che il film sia assurdo dall'inizio alla fine.
- Se ci fate caso il rabbino non viene mai chiamato per nome e ha sempre lo stesso abito, questo perché altrimenti rivelerà la sua natura da scimmia. Infatti il suo nome è da scimmia, e se si denudasse scoprirebbe il suo corpo da scimmia pelosa.