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« I baci sullo sternocazzomastoideo mi fanno impazzire! »
(Romanticherie giovanili)
« Lei ha una condizione malformativa congenita che le provoca una contrattura dello sternocleidomastoideo »
(Medico che riesce a far imbottire di farmaci un paziente affetto da torcicollo)
« Slurp! »
(Dracula su sternocleidomastoideo)

Lo sternocleidomastoideo (o sternocleidomastocazzo) non è solo un muscolo, ma è soprattutto il vocabolo più affascinante della lingua italiana. Un medico su dieci consiglia di ripetere la parola "sternocleidomastoideo" almeno 4 volte al giorno per ritrovare la naturale regolarità.

Uno sternocleidomastoideo divertito.

Etimologia

La parola sternocleidomastoideo è una composizione di svariati termini ganzi:

  • S come Savona.
  • Terno, che identifica qualcosa che porti fortuna. Però non troppa, non è mica una cinquina o una tombola.
  • Clei, ottimo direi.
  • Doma intende controllare, anche violentemente (in questo caso alla parola viene aggiunto il prefisso so).
  • Sto , vuol dire questo.
    • Id è l'indirizzo di un PC qualunque.
    • Eo è un sintomo della febbra.

    Gli etimologi hanno analizzato il termine, hanno cercato di scavare tra i suoi più profondi misteri, hanno mangiato un solo panino a pranzo e adesso non ci vedono più dalla fame. Allora, non poco confusi, hanno convenuto che fosse meglio fottersene alla grande di tutti questi vocaboli e affibbiargli il nome di un muscolo del collo.

    Funzioni, curiosità e varie cose che piacciono tanto ai macellai

    Wikipedia, anche in questo campo, si dimostra del tutto ignorante e disinformata affermando che lo sternocleidomastoideo è un muscolo bipennato, ma è chiaro come i lampioni accesi di Piazza Navona che lo sternocleidomastoideo è privo sia di penne che di piume.

    L'unica utilità di questo muscolo è generare torcicolli. Per questo motivo il corpo umano è geneticamente programmato per farlo contrarre il meno possibile. Si dice che diversi impotenti, tra cui troviamo personaggi di spicco come Emilio Fede, e parecchi anziani, tra cui troviamo personaggi di spicco come Emilio Fede, vedano contrarre più i loro pendoli rispetto a questo tessuto del collo[1].

    Nonostante la sua scarsa utilità, che avrebbe potuto portarlo all'introversione e all'alcolismo, è riuscito a tenere buoni rapporti con le altre parti del corpo: è legato al cranio, con il trapezio sono inseparabili e, a detta dell'anatomopatologo, non riesce a staccarsi dalla clavicola. Solo con le parti intime non riesce a essere intimo, ma loro considerano tale solo le mutande.

    Un curiosità che lo riguarda è che non tutti i colli possiedono uno sternocleidomastoideo. Un celebre esempio è fornito dai sette colli di Roma.


    Note

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    1. ^ Lo stesso discorso vale per molti cyborg, tra cui troviamo personaggi di spicco come Emilio Fede.

    Voci correlate

    Collegamenti esterni