Scuola Normale Superiore: differenze tra le versioni

Da Nonciclopedia, cioè, 'sti cazzi.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 16: Riga 16:


In sostanza, il concorso dura 5 giorni, e 10 le correzioni. I professori dell'Anormale dovrebbero dunque avere davvero molto tempo libero per pensare ad altre cose rilassanti, tipo partite a scarabeo in cui scrivere parole complicatissime di tante sillabe (come "apotropaico", "ermenutica" e "filantropia"), oppure andare a fare le pernacchie davanti alla Sant'Anna.
In sostanza, il concorso dura 5 giorni, e 10 le correzioni. I professori dell'Anormale dovrebbero dunque avere davvero molto tempo libero per pensare ad altre cose rilassanti, tipo partite a scarabeo in cui scrivere parole complicatissime di tante sillabe (come "apotropaico", "ermenutica" e "filantropia"), oppure andare a fare le pernacchie davanti alla Sant'Anna.
Invece no. Gli altri 360 giorni loro passano il tempo inventando le prove per il concorso dell'anno successivo.
Invece no. Gli altri 350 giorni loro passano il tempo inventando le prove per il concorso dell'anno successivo.
Il risultato finale può variare, ma di solito è qualcosa del genere:
Il risultato finale può variare, ma di solito è qualcosa del genere:



Versione delle 22:25, 18 gen 2009


ROSICONE!!!


Che c'è, non ti piace quello che c'è scritto qui?! Se ti senti ferito nell'orgoglio puoi benissimo andare a piagnucolare dalla mamma oppure gentilmente qui. Qui facciamo dell'ironia su tutto, e se non ti va bene sorridi: presto riceverai un calcio rotante sui denti.


Qualora tu non abbia la più pallida idea su ciò di cui si parla in questa voce, dovresti fare un salto qui.
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Scuola Normale Superiore di Pisa
« Non tutti i secchioni sono Normalisti, ma tutti i Normalisti sono secchioni »
(Oriana Fallaci su Scuola Normale di Pisa)
« Giocate a Tresettis! »
(Salvatore "SS" Settis su Scuola Normale di Pisa)
Il palazzo della Carovana durante l'inaugurazione della nuova sezione balistico-missilistico-sperimental-teorica della classe di lettere.

La Scuola Anormale di Pizza è un centro di accoglienza riservato a quelle persone anormali, meglio note come nerd, altrimenti rifiutate da ogni qualsivoglia forma di società e pestate a dovere da ogni qualsivoglia tipologia di metallaro. Sembra che tale centro sia appositamente stato creato per fare in modo che tali esseri esplichino appieno la loro nerdaggine e non si trasformino, per reazione ai vari pestaggi, in potenziali emo.

La Storia

Notando che in Francia c’erano troppi nerd per i suoi gusti, Napoleone cercava in tutti i modi una strategia per togliersi dai coglioni questa razza estremamente debole e inadatta alla guerra, senza tuttavia sterminarla per non rischiare un calo di popolarità. Decise che l’unico modo per farlo era spedire tutti i nerd in Italia, e a questo scopo, nel 2818 a. C, creò la Scuola Anormale. La direzione di tale scuola fu affidata ad un terrone scelto a sorte, il padrino siculo Salvatore Unis, dal quale discendono sette pronipoti di nome Salvatore e numero cardinale crescente: l’ultimo, nonché attuale direttore, si chiama infatti Salvatore Settis (inventore del gioco del Tresettis). Il povero Napoleone però non aveva fatto i conti col fatto che, sgomberata la Francia dai nerd, il suolo gallo restava comunque infestato da emo,truzzi e soprattutto inglesi.

Il Concorso

A partire dalla sua fondazione, la Scuola Anormale assistè ad un flusso di nerd di proporzioni bibliche: gli sfigati che entravano infatti erano talmente tanti che rischiavano di sostituirsi all’intera popolazione di Pisa, e molti di loro erano costretti a dormire nella torre. Così, nel 2718 a.C, l’allora rettore Salvatore Treis istituì un concorso durissimo per contenere tale ondata, a vincere il quale potevano essere solo 5 persone il cui grado di nerdaggine era un numero compreso tra 10000000 e +∞. A partire da quella data infatti, ogni anno un esercito di 300 nerd concorre all’agognato ingresso: i vincitori sono sempre da 3 a 5, e coloro che perdono vengono invece calcio rotati alla Scuola Superiore Sant'Anna dove li attende una vita da inferno piena di frustrazioni ancora peggiori.

In sostanza, il concorso dura 5 giorni, e 10 le correzioni. I professori dell'Anormale dovrebbero dunque avere davvero molto tempo libero per pensare ad altre cose rilassanti, tipo partite a scarabeo in cui scrivere parole complicatissime di tante sillabe (come "apotropaico", "ermenutica" e "filantropia"), oppure andare a fare le pernacchie davanti alla Sant'Anna. Invece no. Gli altri 350 giorni loro passano il tempo inventando le prove per il concorso dell'anno successivo. Il risultato finale può variare, ma di solito è qualcosa del genere:

Prova per Matematica:

  • Dati A e B numeri naturali, trovate C.
  • Supponiamo ora che A e B siano numeri reali. Trovate Z.
  • Quadrate il cerchio a mano libera. Poi cerchiate il quadro.

Prova per fisica:

  • Una pessima ballerina balla il flamenco tenendo in mano un paio di nacchere e facendole ticchettare a tempo. Descrivete il moto di Vega rispetto alle nacchere. Trascurate l'attrito.
  • Ripetete l'esercizio precedente, ma supponendo che al posto delle nacchere vi siano due buchi neri. Trascurate l'attrito.
  • Misurate le dimensioni dell'universo (approssimate al millimetro). Quanti ce ne starebbero nel culo di Galeazzi? Trascurate l'attrito. Anzi, no; metteteci anche quello.

Prova per chimica:

  • Sintetizzate un carburante universale, ecologico ed economico, in grado di far funzionare tutte le macchine del pianeta senza inquinare per sempre. E che sia riciclabile.
  • Progettate una procedura sperimentale che permetta di ridurre l'entropia dell'universo.

Prova per biologia:

  • Siete in grado di progettare una procedura per creare un essere umano in laboratorio? E se l'essere umano dovesse avere un QI di 249?
  • Stimate la quantità di batteri presente sul vostro banco in questo momento (con un errore massimo di + o - 10). E dopo che ci avete poggiato sopra il panino che vi abbiamo dato come merenda? Quanti dei batteri nocivi si potrebbero essere trasferiti sul panino? Quanti ce n'erano già da prima, a causa della manipolazione poco igienica a cui è stato sottoposto?

Le prove per la classe di lettere sono invece una strana roba da fumati. Si passa dalla "influenza della poetica di Aginulfo da Roncobilaccio sul personaggio di Mickey Mouse" alle domande di storia dell'arte che sono tutte del tipo "Cos'è l'arte?", "Perché esiste l'arte?", "perché dopo essermi fatto il bidet non dovrei asciugarmi con un Picasso?".

Di solito gli esami scritti durano circa quindici ore, e i sopravvissuti restano segnati per la vita. La prova orale invece è molto più rilassata e divertente. I professori infatti sorridono sempre e si divertono molto a giocare a "fai la domanda più difficile". Durante e dopo l'esame, l'espressione dello studente varia invece dal "bianco come uno straccio/voglio morire" al "paresi facciale simile a un sorriso".

Prove all’interno del Collegio

Una volta superato il concorso, il nerd- matricola ottiene vitto e alloggio gratis. Tuttavia il poveraccio deve superare delle altre prove di benvenuto riservategli appositamente dai nerd – nonni, le quali consistono in:

  • Sodomizzazione di gruppo da parte di 10 nonni
  • Ballare la polka nudo sulla scrivania del direttore mentre una schiera di nonni gli lancia palline di merda
  • Camminare sui carboni ardenti senza pronunciare alcuna parola che richiami il linguaggio di Germano Mosconi
  • Inseguimento da parte dei nonni armati di fiaccole per tutti i cunicoli di Palazzo della Carovana
  • Bagno nell’Arno il primo gennaio con 10 gradi sottozero
  • Rollare le canne a 15 nonni senza che la sua lingua cominci a bruciare
  • Una notte con quell'avvenente settantenne del direttore (riservata ai bidè... pardon alle femminucce)

Solo dopo aver superato tali prove senza morire, suicidarti o diventare ugualmente un emo puoi essere considerato un vero normalista.

Come riconoscere un normalista

Un tipico Normalista in tutta la sua avvenenza
  • Da matricola sembra un/a ragazzino/a di seconda media, mentre a 30 anni sembrerà una matricola
  • È vestito senza stile e ha i capelli pieni di forfora e/o di gelatina.
  • Se gli chiedi informazioni sui concorsi lui ti risponderà sempre e solo "Tranquillo, è facilissimo"
  • Si fa 10 cannoni al giorno
  • Se non è un pianista è uno scacchista. Nel peggiore dei casi è tutte e due le cose
  • È un campione di ping pong
  • Se studia lettere e filosofia non ha neppure idea di come si accenda un computer
  • Se studia lettere e filosofia guarderà con aria di sufficienza perfino gli ingegneri
  • Puzza
  • Se è una ragazza porterà rigorosamente occhiali e capelli lunghi e incolti
  • Se è un ragazzo porterà una barbaccia da cinquantenne che lui definirà "Da intellettuale"
  • È magrissimo per via delle schifezze che ogni giorno mangia in mensa
  • È quasi cieco/a per via della quantità di seghe/ditali fatti in collegio (non senza l'aiuto dei libri)
  • Ha un'espressione stralunata per via delle muffe allucinogene che vegetano sui libri medievali della biblioteca
  • Ascolta solo musica classica. Chiunque ascolti Rock, Metal o leggera per lui è un cane

I Collegi

Sostanzialmente configurati sul modello del lager post-nazista, sono cinque strutture fatiscenti dotate di ogni attrezzatura superflua, nonché di numerose simpatiche peculiarità, quali:

  • Il riscaldamento a fasce climatiche: si passa dalla sala colazioni in stile siberiano alla sala computer dove non sono radi gli assalti di indios nudi.
  • La varietà di materiali uscenti dai rubinetti. A volte esce acqua. A volte terra. A volte aria. Secondo le teorie dell'illustre chimico dr. Ink A. Pace, da qualche parte nel collegio c'è un rubinetto da cui esce fuoco. La teoria non è stata ancora confermata.
Il teorema fondamentale dell'algebra.
  • Un numero imprecisato di passaggi segreti, che potrebbero condurre tra l'altro:
    • sul tetto
    • nello scantinato
    • nella cripta dei Cappuccini
    • nella cella del conte Ugolino
    • nella toilette privata del Gran Priore
    • nelle fogne di Parigi
    • in un universo parallelo.
  • Una fornitissima sala giornali, dove è possibile trovare di tutto, dalle riviste tipo playboy all'opera omnia

di Inutilio di Nonsodovia, notorio (solo per i normalisti) poeta della tarda età alessandrina.

Sebbene la vita nei collegi possa essere divertente e pacifica, è necessario notare che per non porre un brusco e doloroso freno alla propria esistenza, sarebbe consigliabile non commettere alcuni errori. Ad esempio:

  • Staccare poster dalle pareti. Spesso si tratta di poster portanti: la struttura dell'edificio potrebbe non reggersi senza di essi.
  • Mangiare del cibo trovato nei frigoriferi dislocati nei corridoi. Nella migliore delle ipotesi, è lì da sei anni.
  • Sporgersi di lato mentre si è seduti sul water. Molti water non sono incollati al pavimento.
  • Dare da mangiare ai pesci nella vasca dei pesci. Si tratta in realtà di pericolosissimi mostri mutanti, risultato del convegno sull'Ingegneria Genetica tenuto dal prof. O. Funny nell'anno 1987.
  • Lanciare una ciabatta in direzione del soffitto. Quando piove, le macchie di umido tendono a corrodere l'intonaco che alla minima sollecitazione si stacca in larghi lastroni precipitandovi in testa insieme all'inquilino del piano di sopra.
  • Avventurarsi nella sala computer dopo la mezzanotte. Molti studenti che l'hanno fatto non sono mai più riapparsi.

ma soprattutto

  • non staccare il cavo in sala computer. Sì, avete capito bene: quello che ha scritto sotto "se staccate questo cavo, il (vostro) mondo finirà".

Passatempi del Normalista

  • Rotacizzare desinenze (classe di Lettere).
  • Diagonalizzare matrici (classe di Scienze).
  • Fabbricazione artigianale di armi di distruzione di massa.
  • Interrompere il ripiegamento delle proteine che potrebbe portare alla cura contro il cancro e utilizzare il potentissimo mainframe della scuola per giocare a Call of Duty col massimo della grafica.
  • Inventare autori alessandrini mai esistiti, scriverne l'opera in ottanta tomi e farla studiare nei licei.
  • Farsi le seghe. Quindi calcolare il coefficiente d'attrito,l'energia dissipata, la potenza media e dedurne una legge oraria.
  • Quindi, passare il resto della propria vita senza mai più riuscire a farsi una sega.
  • Inventare teorie del complotto.

Minoranze da tutelare all'interno dell'Anormale

  • I biologi.
  • Gli studenti con la stanza col terrazzo.
  • Le ragazze nella classe di Scienze.
  • Gli eterosessuali.


Voci correlate