Screaming Trees
Gli Screaming Trees sono stati un gruppo della cui esistenza si sono scordati gli stessi componenti.
Storia
Gli Screaming Trees cominciano la loro sfolgorante[senza fonte] carriera nel 1986 con l'album Clairvoyance (in italiano Il Nostro Primo EP Non Se Lo È Cagato Nessuno Ma Questo Album Sarà Di Sicuro Un Successo!). Nonostante il lodevole ottimismo l'album vendette solo quattordici copie, tredici delle quali acquistate dalle varie zie zitelle dei componenti del gruppo e una da un cieco entrato in un negozio di dischi di Seattle alla ricerca del Best Of di Gianna Nannini e crudelmente imbrogliato da un membro della band che si fingeva un commesso.
Dopo altri quattro insuccessi[1] gli Screaming Trees, ostinati, pubblicarono il loro più grande successo commerciale, Sweet Oblivion. L'album vendette ben cinquanta copie, che più tardi risultarono acquistate dal Gianna Nannini Seattle Fanclub a causa di una serie di alquanto bizzarre e non meglio specificate coincidenze.
All'apice del successo la band pubblicherà l'album Dust, che si posizionerà secondo nella classifica alternative-psychedelic grunge per circa due minuti, soppiantato subito dall'album dei Mudhoney We Have A Fuzz And We Don't Like Water.
Nel 2000 tutti i componenti si scordarono definitivamente della band, portando così all'inevitabile scioglimento della stessa. Ad oggi gli Screaming Trees hanno circa quattro fan, la cui principale attività è lamentarsi nei commenti su YouTube di quanto il gruppo sia sottovalutato.
Discografia
- Clairvoyance
- Even If and Especially When (Diventeremo Famosi?)
- Harry Potter and the Invisible Lantern
- Buzz Factory, è inutile inventarsi una battuta.
- Primo, Secondo, Dolce e Oblio
- Dust, concept album sulle pulizie di primavera.
Note
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- ^ "Sa, noi preferiamo definire i nostri album "semisuccessi", dichiarerà il batterista Mark Pickerel ad un giornalista che non gli aveva chiesto niente.