Real Madrid Club de Fútbol

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« Compreremo Kakà! Compreremo Cristiano Ronaldo! Compreremo Ibrahimovic! »
(Qualsiasi presidente del Real dopo l'elezione)
« Vabè, lui va benissimo comunque. »
(Qualsiasi presidente del Real dopo l'acquisto di Rolando Bianchi del Torino)

Il Real Madrid è una società di calcio, caratterizzata da una tendenza, poi imitata da Milan e Manchester United di mettere insieme tanti giocatori ritenuti molto forti. Con la differenza che Milan e Manchester qualcosa l'hanno vinto. Il Real invece per vincere il campionato spagnolo ha avuto bisogno di ricorrere a orribili stratagemmi, quali l'ingaggio di Fabio Capello.

Le origini

Il Real Madrid nasce sotto la guida di Zio Paperone nel 19XX (dato sconosciuto), tanto che originariamente si chiamò "Paperopoli FC". Nei primi anni si distinsero subito le due linee fondamentali poi tenute dal club negli anni seguenti:

  • Comprare più giocatori possibile
  • Non importa di quale squadra siano, se hanno fatto più di 10 gol vanno assolutamente comprati.

Questo attirò sul Real l'ira di molte società che si vedevano private di validi membri, tipo:

  • L'Inter, che in realtà non aveva ancora venduto nessuno al Paperopoli, ma che aveva bisogno di dare la colpa a qualcuno;
  • Il Partito Democratico, non crederete che Veltroni sia andato via per niente!
  • Mediaset, che fu costretta a cedere al Paperopoli la Gialappa's

I primi anni

Nel primo Campionato disputato, la squadra non aveva ancora raggiunto il suo assetto definitivo, e così giocarono molte persone che non avevano nulla a che fare col calcio. Alla fine, però, Paperoga in porta e Master Chief in attacco furono fondamentali per il raggiungimento della Champions League, nonostante Paperopoli non sia in Europa, anzi nessuno sa dove sia, ma, sinceramente, a nessuno importa.

E voi che non ci credevate.

Paperone allora decise di trasferire la sede in Europa, ma in una città importante. Il progetto iniziale comprendeva la fondazione di un Real Vercelli, ma in quel periodo la Pro Vercelli raggiunse il trentacinquesimo scudetto, quindi Paperone scelse saggiamente di abbandonare la capitale del calcio mondiale e stabilirsi in Spagna, a Madrid. Sembra che la rivalità col Barcellona nasca in questo periodo, quando Rockerduck acquistò la squadra azulgrana, per la serie pur di stare in mezzo ai maroni...

Comunque, con la conferma di Master Chief e l'ingaggio di un professionista del calibro di Goku per l'attacco, il Real arrivò ad una clamorosa affermazione nel campionato spagnolo: affermazione raggiunta grazie alla doppia vittoria col Barcellona, e il Real andò così a giocare il Superbowl dello Spagnogallo contro l' AC Lisbona, una squadretta oggi andata perduta favorita dal fatto di essere l'unica in Portogallo. In questa partita, però, l'attacco del Lisbona, formato dal tridente George Best-Leonida-Elvis Presley diede spettacolo, e segnarono un gol a testa, tutti a porta vuota quando qualcun altro aveva fatto tutta l'azione.

La sua esultanza dopo il gol

Il periodo buio

Dopo quella disfatta, Paperone cedette il club a Rorschach, che in cambio risparmiò le sue dita (ma Paperone ce le ha le dita?). Il nuovo presidente attuò subito una politica di rinforzo, diversa dalla precedente, in quanto ora per comprare un giocatore bastavano 5 gol. Questo portò a Madrid Bin Laden, John Fitzgerald Kennedy e uno dei figli di Godzilla. Purtoppo questo portò il club al fallimento. Il Real venne retrocesso in serie C, tutti i giocatori se ne andarono (è di questo periodo l'epica rissa negli spogliatoi tra Master Chief e Bin Laden, in cui il primo, che l'anno dopo divenne capitano, accusò il secondo di essere un mercenario che aveva accettato la proposta della Pro, vincitrice di ormai cinquantaquattro scudetti).

Nelle serie minori, il Real non ebbe vita facile. La Fiorenzuola e il Novara non sono squadre da nulla, ma in quattro stagioni la squadra riuscì a tornare in serie A, con un epica vittoria 7-8 in casa della Salernitana.

La tensione era al massimo. Master Chief, in conferenza stampa, diede una risposta che superò per la prima volta le 8 parole. Rorschach era tanto euforico che non spezzò dita per ben 20 minuti. Il Real era tornato nella massima serie. Era la fine del periodo buio.

Gli anni d'oro

Nell' anno del ritorno, il Real ottenne clamorosamente la vittoria in campionato. Si affermò anche nello Spagnogallo, battendo il Lisbona che, ormai privo di Leonida, non riuscì a mettere in pratica lo schema adottato in precedenza.

Negli anni seguenti, la situazione del Real andò migliorando. Gli scudetti della Pro, giunti a settantacinque, non aumentarono più. Era l' occasione del Real per vincere la Coppa dei Campioni (cioè il gelato), e effettivamente la vinse. Ma, per Rorschach non era abbastanza, e dopo aver convocato un assemblea di ricercatori Oral-B acquistò:

L' ambitissimo trofeo

Uniti al mitico Master Chief, che ormai aveva quindici gloriose stagioni alle spalle con la maglia dei blancos, riuscirono a vincere un' altra Coppa dei Campioni (il gelato) e addirittura la Champions League, con una vittoria al 90' contro il Casale. Segnò il gol decisivo il dottor Zoidberg.

Gli anni che seguirono furono i veri anndi d'oro. In cinque anni il Real vinse quattro campionati, tre superbowl dello Spagnogallo, tre Coppe dei Campioni (sempre il gelato) e due Champions, più una finale persa. Fu in quella finale che terminò la crisi della Pro Vercelli, che una volta vinta la Coppa si lanciò in uno sprint che la portò in breve a quota novantasette scudetti.