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Come è possibile notare, rispetto ai precedenti capitoli la grafica è nettamente migliorata, permettendo di avere poligoni più arrotondati.
« Che copiona di merda. »
(Il Non Morto Prescelto su Lara e i falò)
« Che copiona di merda. »
(Geralt sul senso rileva oggetti di Lara)
« Mamma, per la quinta volta: NON STO GUARDANDO UN PORNO! »
(Chiunque sui mugolii pronunciati da Lara)
« Devo stare calma e pensare lucidamente. Ci deve sicuramente essere una spiegazione logica e razionale di tutto ciò. »
(Lara poco dopo che un fulmine a ciel sereno correlato da voce divina abbatte l'aereo di soccorso)
« Questo gioco ritrae una donna fragile e indifesa mentre viene usata e maltrattata da uomini e viene quasi stuprata, chiaro segno dello spirito maschilista dei creatori! »
(Femminista ignara del fatto del fatto che per tutta la campagna Lara compirà una mattanza ai soli danni del genere maschile)

Tromb Raider è il reboot/prequel/checcazzonesò della serie Tomb Raider prodotto dalla Eidos nel 2013 e pubblicato da quei grandi geni della Square Enix. Non avendo più idee su come spremere ulteriormente il franchise dopo un primo remake della serie approdato sulle console di settima generazione, alla Eidos ebbero la geniale idea di far conoscere a tutti le origini dell'intrepida archeologa. Quindi, anziché ritrovarsi con la versione archeologa e spaccaculi di Revy di Black Lagoon, ci si ritrova con una piagnucolosa ventenne che gemerà come se avesse un orgasmo ogni volta che dovrà strisciare tra due rocce o scavalcare un ostacolo.

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« Mi chiamo Guybrush Threepwood e sono un temibile pirata! »
(Guybrush Threepwood si presenta per venderti un videogioco truccato)
« Minchia, ma cosa hai mangiato oggi? »
(Capsula a Spyro)
« Ci hanno fregato l'idea! »
(Deep Purple su Spyro)
Già dalla copertina si capisce che è un gioco che ti fa riflettere.
« Oh mio dio, un altro mal di testa... Oh, la testa... Meglio prendere un po' di Aulin. »
(John Vattic quando i suoi poteri paranormali si manifestano.)
« Ma cos'è quell'essere informe che si dirige verso di me? »
(Giocatore non ancora abituato all'eccelsa grafica di gioco[citazione necessaria].)

Second Sight è un videogioco della Free Radical a base di poteri e seghe mentali. Il protagonista è perennemente in bilico tra passato, presente, futuro e a volte addirittura congiuntivo. La caratteristica che più colpisce al primo impatto col gioco è il motore grafico usato dagli sviluppatori, soventemente paragonato al motore della Fiat Duna: un cesso su ruote.
Tutta l'azione di gioco avviene in un sottosopra spazio-dimensionale, che Vattic deve rimettere a posto: infatti in realtà il presente è il passato, il futuro è il presente, il passato è prossimo e io sono tuo padre. Confusi? E pensate che non abbiamo neppure incominciato...

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