Nonnotizie:Farmacista legge male la ricetta e somministra plutonio a 75enne

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21 settembre 2016

Decodificare il codice enigma al confronto sembrava una passeggiata

La tranquilla cittadina di Cavenago si ritrova protagonista dell'ennesimo caso di malasanità nel Belpaese. La mattina del 21 settembre Marcellozzo Marcellozzi, 75enne originario di Castellaneta, si era sottoposto ad una visita per un dolore all'avambraccio. Uscito dall'ambulatorio si è ritrovato in mano una ricetta scritta in maniera incomprensibile, che è stata poi consegnata ad una farmacista. La lettura (ma più correttamente: decodificazione) della ricetta è stata accompagnata da sintomi sempre più gravi ad ogni parola scritta: palpitazioni, sudori freddi, deliri d'onnipotenza, carnagione passata prima per il rosso pompeiano ed infine al tenebra, invocazioni a Cthulhu e meteorismo. Le lettere non sembravano tali, in quella ricetta misteriosi segni a forma di vertebra di moffetta si univano a segni simili a geroglifici scritti da gente malata di Parkinson in un'unione di diabolica incomprensibilità, esacerbata da deliranti forme simili al naso di Kevin Bacon e truculente forme non geometriche che ricordano il culo di Massimo Boldi. La farmacista disperata ha chiamato una squadra di artificieri, Indiana Jones, luminari di paleografia latina, egittologi ed esperti di scrittura aliena.

Nemmeno consultare la Stele di Rosetta è servito

Le forze unite nella drammatica impresa non sono riuscite nemmeno a capire una lettera, costringendo la farmacista a convocare una medium con lo scopo di contattare ogni uomo delle civiltà più antiche. Con la tavola ouija hanno discusso con le più antiche popolazioni, dai Maya agli Umpa Lumpa, dai moghul agli ex dipendenti di Blockbuster, ma nessuno è riuscito a dare una risposta. Pur di capire cosa fosse scritto nella ricetta la farmacista ha riunito le sette sfere del drago, chiedendo a Shenron cosa la ricetta prescrivesse. Con uno sforzo disumano il drago è riuscito a capire la prima lettera della ricetta, una "P", e l'ultima una "O". Ha prescritto alla fine del plutonio a Marcellozzi, poiché devastata dalle fatiche aveva pensato che il plutonio fosse un comune analgesico. Alla fine della cura col plutonio Marcellozzi è diventato alto 6 metri, con 300 braccia, il pene al posto del naso, orecchie a forma di clavicembalo e la supervista; un essere talmente strano che oltre ad essere un supereroe è divenuto anche una nuova divinità degli indiani, al pari importanza di Kushma, la dea metà umana, metà pappagallo, metà lavastoviglie. La vicenda di Marcellozzi ha ispirato moltissimi altri che si sono sparati del plutonio per diventare supereroi, col solo risultato di intasare le lista d'attesa per la chemio.
L'ordine dei medici ha tuttavia recepito l'errore ed ora ogni medico dovrà sottoporsi ad un esame di cacografia, perché nemmeno drago Shenron possa capire neanche una lettera,