Noniversità:Inconsapevolezza dell'essere

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Inconsapevole di esserlo è qualunque essere che non sia a conoscenza di essere inconsapevole o che sia almeno consapevole di inesserlo.
Capisco che per alcuni soggetti più lenti di comprendonio tale definizione sia incomprensibile e dunque vi esporrò un semplice esempio.
Tu sei inconsapevole di esserlo.
Non lo sapevi?
Ecco dimostrato il mio ragionamento.

Anche costui è inconsapevole di esserlo. E per conoscere l'identita' di chiunque altro sia inconsapevole o nella speranza ti capitasse una foto di nudo, clicca qui!
« Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii »
« Bravo! Bravo! »
« Bis. Bis. »
« Ancora...dillo ancora! »
« Per favore ancora! »
« Prendimi! »
« Lo ripeterebbe per mia moglie? »
« Attento, che ti lancio le chiavi della mia camera! »
« Ti vogliamo nudo! Nudo! »

Grazie. Grazie.

== L'importanza di

comprendere di essere inconsapevole ==

Dovete sapere che la stessa inconsapevolezza di essere inconsapevole è inconsapevole di essere inconsapevole.
Perciò ora vi pongo tale domanda:

Voi avete capito di essere inconsapevoli?

« Sì, è così semplice. »
« Ma questo non era il convegno delle caldarroste? »
« Penso proprio di sì. »
« ... »
« Ehm...sì... »
« Cioè alla fine...credo di sì. »
« Si, più o meno. »
« Mia moglie non ha ancora capito. »

E invece no!

« Ah, sì ha ragione. »

Ora ve lo spiego meglio perché probabilmente non avete capito davvero

Anche lui è inconsapevole di esserlo

Qualunque essere abiti la terra è inconsapevole di esserlo.
Infatti la gente è troppo occupata dalle proprie preoccupazioni e azioni quotidiane per fermarsi un momento e chiedersi che cosa stia facendo.
Sono pochissime quelle persone che si fanno certe domande e sono ancora di meno quelle che non si fanno uccidere da una folla inferocita.
È vero che non in tutte le zone della terra la popolazione ha una vita frenetica e sconnessa e che forse in questi luoghi è possibile riflettere sulla vera essenza dell'uomo e delle cose, ma di quelle zone non importa a nessuno.
Ora, chiunque potrebbe pensare che venendo a conoscenza del fatto che si è inconsapevoli di essere inconsapevoli non lo si è più perché ora lo si sa.
E invece non è così.
Perché nessuno ci crede davvero!
Tutti pensano:

Ma non è vero.
Che stupidaggine!
Speriamo che non mi facciano la multa per aver parcheggiato in doppia fila!

Oppure pensano di aver capito tutto quando in realtà non capiscono niente.
Noi uomini siamo, infatti, così orgogliosi che non accettiamo di essere inconsapevoli e, anche se diciamo e cerchiamo di illuderci di capire il concetto, in realtà dentro di noi coviamo la speranza che accettando di esserlo non saremo più consapevoli.
Chi lo sa? Forse chi la pensa così ha ragione; ma non è di certo il suo caso dal momento stesso in cui presume ciò.
Per esempio, io non presumo di essere consapevole e perciò lo sono!
No. Aspettate un attimo...ci devo riflettere un po'sopra.
Ci vediamo tra un'ora.

Ah, ecco. Siete ancora qui.
Ho pensato che alla fine dei conti sapere di essere inconsapevoli non cambia proprio niente!
Infatti, se prima eravate inconsapevoli di essere inconsapevoli, eravate di certo inconsapevoli. Ma il fatto che ora sappiate di essere inconsapevoli non cambia certo la situazione, no?
Poi, vi è un'altra fascia di gente, e che io odio particolarmente, che la pensa in altro modo:

« Io so di non sapere. »
(Qualcuno che voleva trovare una scorciatoia)

Con questo modo di pensare loro pensano di aver risolto il problema! Pensano di aver fregato il sistema! Di aver ingannato la natura delle cose!
Perché, dicono, sapendo di non sapere di non sapere di sapere...fatemi riprendere fiato...ciò che non si conosce viene annullato dalla conoscenza, la quale a sua volta viene così annullata, lasciando il nulla.
E poiché dal nulla ha avuto origine tutto, loro avrebbero compreso la legge su cui si basa l'universo.
Ma hanno sbagliato i loro calcoli, poiché non hanno considerato che per cuocere un tacchino bisogna lasciarlo a centonovanta gradi nel forno per trenta minuti.
Fortunatamente a me non sfuggono certi particolari, tipici di chi si improvvisa filosofo.
Alla fine dei conti, bisogna accettare tale dato di fatto, come si accetta la morte.
Perché questo è il nostro destino: essere inconsapevoli di essere inconsapevoli fino alla fine; poiché questo è l'uomo e l'uomo deve essere inconsapevole, altrimenti non compreremmo più i pomodori al supermercato.
Alla vostra sinistra potete osservare la foto dell'unico essere in questo universo che sa benissimo di esserlo.
Ci siete cascati?
Ma a che serve parlare?
Quando capirete che nessuno è consapevole di esserlo!

Ora ve lo ripeto

Probabilmente crederete che non ve ne sia bisogno, ma io ve lo ripeto:
Solo perché ora sapete di essere inconsapevoli, ciò non toglie il fatto che lo siate; non siete migliori degli altri.
Non vi buttate in mezzo alla strada pretendendo che i presenti creino una catena umana perché non veniate investiti.
Naturalmente il vostro cane non vi ringrazierà se gli nasconderete un petardo acceso nella ciotola del cibo.
Non sperate di passare l'esame di stato con un tema su questa pagina.
Evitate di buttarvi dal tetto, per ovvi motivi.
Non è consigliabile bere cento caffè solo per avere tanta energia da far rallentare il tempo.
Non diventate invisibili prima di entrate nei bagni delle donne.
E per favore, non ballate nudi per la città chiedendo a quelle che ve lo guardano di darvela; ricordate che per la strada passeggiano molte anziane vecchie e sole.
E dopo aver detto questo, mi congedo idioti.

« Si! Sei grande! »
« E sta zitto tu. Non ci ha detto niente di vero! »
« Già è vero... »
« Sei bellissimoooo! »
« E mia moglie non ha ancora capito! »
« Ma chi è che parla! »
« Da dove accidenti vengono queste voci? »
« Da lì, vedi? »
« Grande! Davvero grande! »
« Ehi...ma questo cos'è? »
« È un registratore. »
« Ma ci ha fregati! Spegni quell'affare! »
« Magnifico! Davvero magn... »
« E dov'è andato ora? »
« Ha i nostri soldi! »
« Prendiamolo! »