Nonciclopedia:Politiche di ban: differenze tra le versioni

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Il '''ban''' è una funzionalità tecnica del software usata per proteggere Nonciclopedia dia coglioni che provano a dannegiarla per passare il tempo, il cui uso (del software, non dei coglioni) è delegato agli [[np:A|admin]] secondo le regole fissate dalla comunità (in base all'[[Nonciclopedia:inciucio|inciucio]]), e un po' anche a cazzo di cane. Può essere inferto tanto a [[Aiuto:Come affiliarsi|utenti affiliati]] che a IP anonimi.
Il '''ban''' è una funzionalità tecnica del software usata per proteggere Nonciclopedia dai coglioni che provano a dannegiarla per passare il tempo, il cui uso (del software, non dei coglioni) è delegato agli [[np:A|admin]] secondo le regole fissate dalla comunità (in base all'[[Nonciclopedia:inciucio|inciucio]]), e un po' anche a cazzo di cane. Può essere inferto tanto a [[Aiuto:Come affiliarsi|utenti affiliati]] che a IP anonimi.


== Quando si possono usare i ban ==
== Quando si possono usare i ban ==

Versione delle 16:52, 6 lug 2021

Disambiguazione – "Nonciclopedia:Ban" rimpalla qui. Ritenta, sarai più fortunato. Se ti aspettavi come far bannare qualcuno, vedi Nonciclopedia:Vandalismi in corso.
Scorciatoie
np:BAN
np:BLOCCO
Sportello disinformazioni

Il ban è una funzionalità tecnica del software usata per proteggere Nonciclopedia dai coglioni che provano a dannegiarla per passare il tempo, il cui uso (del software, non dei coglioni) è delegato agli admin secondo le regole fissate dalla comunità (in base all'inciucio), e un po' anche a cazzo di cane. Può essere inferto tanto a utenti affiliati che a IP anonimi.

Quando si possono usare i ban

I ban sono uno strumento per proteggere il sito, le sue leggi fondamentali e per salvaguardare la vena amabilmente fancazzista che ci contraddistingue. Essi non servono quindi a punire chi ti sta sulle palle, ma solo chi si ostina a non incularsi le linee guida di Nonciclopedia con intenzioni malvagie.

Bot

   La stessa cosa ma di più: Nonciclopedia:Bot.

Anche se i bot vengono approvati, non vuol dire che possono andare contro le regole. Se un bot inizia a fare danni gli admin possono bannarlo.

Vandalismi

   La stessa cosa ma di più: Nonciclopedia:Gestione del vandalismo.

Gli admin possono a loro discrezione bannare gli indirizzi IP usati per vandalizzare, ad esempio cancellare contenuti senza motivo, creare cagate a raffica, rompere i coglioni in discussione tanto per trollare ecc.

La durata del ban di un IP può andare da 1 secondo all'ergastolo a discrezione degli admin, ma oggigiorno è possibile cambiare un IP dinamico nel giro di 24 ore quindi durate più lunghe finiscono con l'impedire ai (rarissimi) utenti volenterosi di contribuire solo perché hanno beccato un IP "maledetto".

Invece gli utonti che hanno fatto lo sforzo di registrarsi andrebbero bannati solo se non fanno altro che vandalizzare e continuano nonostante gli ammonimenti. Però quelli che fanno un misto di modifiche valide e di vandalismi non andrebbero bannati al volo: piuttosto segnalali alla comunità e decidete tutti assieme cosa fare. E sappi che è inutile avvisare un IP, improbabile che il tizio legga il messaggio visto che oggigiorno cambiano spesso.

Un vandalo bannato che si ripresenta con un'altra utenza non va bannato di nuovo se non fa più danni, magari s'è pentito. Ma appena dovesse ricominciare, vai col ban.

Ban eterno

A volte non è saggio dare fiducia a un utente che ha dato prova di essere una testa di cazzo, e quindi un normale ban temporaneo o annullabile semplicemente con una nuova utenza non basta.

Un utonto bannato in eterno non viene solo bannato per sempre, ma anche ri-bannato senza tanti complimenti ogni volta che si presenta sul sito in qualunque forma. Crei una nuova utenza? Bannata. Ti ripresenti da anonimo? Bannato. Ti logghi col pc di tua sorella e prometti foto sconce se ti fanno rientrare? Bannato (però prima esci le tette). Se si sospetta che un nuovo utente in realtà è sempre quello stronzo lì, è meglio però discuterne e chiedere controlli agli Steward di Miraheze prima di fucilare un innocente.

Inoltre ogni modifica che dovesse fare si può annullare senza neanche dare spiegazioni, così come richiedere la calciorotazione lampo delle pagine create. Meglio ancora se si fa un bel controllo a tappeto dei suoi contributi per cancellare quelli che non vanno.

Un ban eterno non è deciso dagli admin, ma dall'intera comunità. E solo la comunità può annullarlo. Casi simili si risolvono sempre nella pagina degli sfrangiapalle, ma si può arrivare al ban eterno (o toglierlo) solo dopo un plebiscito.

Questi plebisciti vanno sempre segnalati al Nonciclopediano.

Proxy aperti

A noi onestamente di proxy non ce ne fotte niente ma devi sapere che Miraheze li blocca globalmente, quindi è inutile che poi vieni a piagere qui.

Pregiudizio all'esistenza di Nonciclopedia

Sono bloccati tutti quei simpaticoni che con il proprio comportamento rischiano di pregiudicare l'esistenza stessa di Nonciclopedia:

  1. Chi non accetta i cinque pinconi; in particolare chi rompe le palle con questioni di proprietà dei contenuti (che devono restare accessibili e riutilizzabili secondo la licenza CC-BY-SA).
  2. Chi carica o modifica contenuti che infrangono la legge e si fa beccare.
  3. Chi minaccia azioni legali.

Effetti del ban

Chi viene bannato non può fare modifiche (viene avvisato/sfottuto quando ci prova) ma può comunque leggere tutte le pagine.

Se il ban ha una scadenza, decade automaticamente quando essa arriva e quindi non c'è bisogno di rompere le palle agli admin.

Se ti hanno bannato per errore (certo, come no) puoi scoprire come contestare la sentenza leggendo l'avviso che ti appare dopo essere stato bannato, che comunque trovi qui.

Nello specifico:

Utenti registrati

Il blocco di un nome utente impedisce la modifica unicamente a uno specifico utente registrato che abbia effettuato il login.

Per evitare che venga aggirato, anche gli IP utilizzati da tale utente vengono automaticamente bloccati. Si veda il successivo paragrafo blocco automatico per i dettagli.

Nota: Le due checkbox opzionali dell'interfaccia di blocco non si applicano ai blocchi degli utenti registrati, e non hanno alcun effetto sulla loro impostazione.

Indirizzo IP

Il blocco di un indirizzo IP impedisce la modifica a tutti gli utenti che lo utilizzano, anche a quelli registrati che abbiano effettuato il login. Poiché gli indirizzi IP vengono spesso condivisi da più utenti, contemporaneamente (NAT) o in tempi successivi (IP dinamici), è possibile limitare il blocco ai soli utenti anonimi che operano dall'IP bloccato, selezionando nella interfaccia di blocco la checkbox.

  • Blocca solo utenti anonimi

Tale opzione consente la modifica agli utenti registrati che condividono l'indirizzo IP bloccato, purché abbiano effettuato il login.

Per evitare abusi di quest'ultima possibilità, è possibile impedire la creazione di nuovi utenti registrati dall'indirizzo IP bloccato, selezionando nella interfaccia di blocco la checkbox.

  • Impedisci la creazione di altri account

Tale opzione consente la modifica ai soli utenti già registrati prima del blocco e a tutti coloro che possono registrarsi da un altro indirizzo IP.

Gruppi di indirizzi IP

Il blocco di un gruppo di indirizzi IP segue le stesse regole del blocco di indirizzi IP singoli, ma consente di bloccare con una sola operazione gruppi di IP contigui; va quindi usato con maggiore prudenza in quanto può danneggiare molti utenti inconsapevoli. Si veda Aiuto:Blocco di classi di indirizzi per una descrizione tecnica del meccanismo.

Blocco automatico

Il blocco automatico entra in funzione quando si tenta di effettuare una modifica da un indirizzo IP che è stato usato in precedenza da un utente registrato che è stato bloccato.

L'entrata in funzione del blocco automatico viene segnalata in Speciale:Log/block con il messaggio:

Bloccato automaticamente perché l'indirizzo IP è condiviso con l'utente "x".
Il blocco dell'utente x è stato imposto per il seguente motivo: "y".

Il blocco automatico appare a nome dell'amministratore che ha bloccato l'utente registrato; come per tutti i blocchi, qualsiasi amministratore può rimuoverlo se coinvolge utenti in buona fede (IP condivisi). L'indirizzo IP su cui è scattato il blocco non viene presentato per ragioni di privacy; viene sostituito da un numero progressivo che l'utente erroneamente bloccato deve indicare quando chiede lo sblocco. Tale codice può essere utilizzato in Speciale:ElencoSblocchi per sbloccare l'utente. In ogni caso, il blocco automatico scade dopo 24 ore dall'entrata in funzione.

Nota importante

I meccanismi di blocco seguono il principio wiki di privilegiare la libertà di modifica; le limitazioni sono quindi applicate secondo il criterio di consentire tutto ciò che non viene esplicitamente vietato. Alcuni esempi delle conseguenze di questo approccio:

  • Il blocco 'solo anonimi' per un indirizzo (o gruppo di indirizzi) IP "vince" sull'attivazione di un blocco automatico e consente la modifica da parte degli utenti registrati a partire da quell'IP (o gruppo di IP); può essere quindi usato per ridurre la portata di un blocco sul nome utente, che dà luogo a blocchi automatici.
  • Se si tenta di effettuare più blocchi contemporanei, il sistema segnala la presenza del blocco già impostato e consente di variarne le impostazioni.

Blocco del filtro anti abusi

Un altro tipo di blocco automatico è quello che può effettuare il filtro anti abusi in base alle caratteristiche delle modifiche effettuate dall'utente. I motivi per cui si può programmare un blocco automatico sono gli stessi per cui si effettuerebbe un blocco manuale. Questi blocchi, sempre di breve durata, appaiono come effettuati dall'utente fittizio Utente:Filtro anti abusi.

Procedura di blocco

L'interfaccia di blocco, accessibile ai soli Amministratori, è Speciale:Blocca. Vi si accede direttamente, dall'elenco delle Pagine speciali (collegamento "Blocca indirizzo IP") o dal collegamento 'blocca' che appare a fianco del nome utente sulle ultime modifiche, nella cronologia delle pagine, ecc.

  • Se non è stato riempito automaticamente, inserire il nome utente, l'indirizzo o il gruppo di indirizzi IP nel campo Indirizzo IP o nome utente:. Per informazioni sul blocco di un gruppo di indirizzi IP, si veda Blocco di classi di indirizzi.
  • Specificare la Durata del blocco con il menu a discesa (il paragrafo "Durata del blocco" può aiutare nella scelta). Se la durata prescelta non è indicata lasciare 'altro' e indicarla nel campo Durata non in elenco: usando il formato standard GNU, descritto nel manuale di tar.
Attenzione: Per modificare la durata di un blocco è sufficiente ripetere la procedura senza eliminare il blocco esistente. In caso di più blocchi contemporanei, infatti, il software visualizza quelli pregressi e quelli già esistenti ed applica l'ultimo blocco impostato.
  • Specificare il Motivo del blocco in modo chiaro, ad esempio citando le pagine che sono state oggetto di vandalismo o la decisione della comunità che ha portato al bando dell'utente.

Procedura di sblocco

La lista dei blocchi in vigore, Speciale:Ipblocklist, contiene un elenco di tutti gli utenti e gli indirizzi IP attualmente bloccati. Agli amministratori compare un tasto [sblocca] a fianco di ogni utente. Dopo averlo selezionato, si deve inserire il motivo dello sblocco dell'utente e quindi premere il tasto Sblocca questo utente. Gli amministratori sono in grado di autosbloccarsi seguendo questa procedura, ma solo se si sono bloccati da soli.

RicordareTemplate:Lnin caso di sbloccoTemplate:Lndi verificare lo stato del precedente blocco automatico dell'indirizzo IP.

Gli amministratori possono sbloccare gli utenti se:

  • sono stati bloccati in violazione di queste politiche;
  • non sussiste più il motivo del blocco;
  • il blocco è durato troppo a lungo;
  • il blocco deve essere allungato o ridotto;
  • c'è consenso sullo sblocco;
  • in tutti gli altri casi appropriati.

L'ultimo punto vuole significare che non esistono linee guida rapide ed inflessibili per lo sblocco. Gli amministratori devono usare il loro buon senso. È comunque sempre opportuno discutere prima la cosa.

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