Nonciclopedia:Anteprime/Palindromo

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Isma d’Amomordnila Pnueno non è un palindromo, Madam sì.

È Dio lo gnomo laido ed Irene annoda l'alluce. La mafia s'era d'esaminare Po: devota Marta, congeli dilaniata, gelata, a legger ànemo galeone o arca se ruppe, a una cima lassù.
Bus è Love rude: e sopportarono, sì, dei divi, la famosa moda se mai riaver anima nutro, fa tema la nave solo.

Siamo itala piaga: da grossa a ridotta, o remota, lì fu, seppure nota, oblio, mordo tua nuora.

O Saca, è l’ora: parole a caso! Aro un autodromo. Il boato n’eruppe su filato, mero atto d’ira: assorga da gai palati o mais o los, è vana la mèta fortuna minar e vai, ria me sadomaso, ma fa lividi e disonora troppo se è durevole.

Su bussa l'amica nuda eppure sacra, o è Noè? La gomena regge là ata legata in ali di legno catramato, vedo per anima sé da re sai fa male, culla la donna e ne ride: odialo, mongoloide!