Nonciclopedia:Anteprime/Babaco

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Un turpe scienziato mostra orgoglioso la sua creazione: il BabacOGM. A destra: un esperimento sfuggito di mano.

Il babaco è un ibrido naturale tra due specie di arbusti affini alla papaya: il Carica papaya e lo Scarica mango. Quindi deve la sua esistenza ad un'incredibile coincidenza di eventi favorevoli, non ultimo il fatto che la papaya è una gran troia e ha sempre il ricettacolo esposto all'impollinazione di chicchessia.
Il frutto si presenta come un siluro pentagonale di ragguardevoli dimensioni (può arrivare a 50 cm di puro piacere); la forma è quella del peperone, la polpa ricorda quella del melone bianco, il sapore invece è più simile al luccio.
Molti saranno sorpresi di apprendere che esiste: qualcuno magari sarà passato davanti a una frutteria e non l'ha considerato per niente, credendolo un cetriolo troppo grosso e sfaccettato; tanti altri invece mangiano la macedonia pronta del supermercato e pensano che nasca già così nella vaschetta.
Per gli amanti della natura è qualcosa di veramente affascinante: è la conferma che se metti due specie viventi vicine, anche se non si parlano, prima o poi trombano.

La pianta del babaco è originaria della foresta pluviale montana delle basse Ande in Ecuador e Bolivia. Per secoli gli indios del Río Desaguadero hanno chiamato il suo frutto mhë pë so napë shípo, che significa "quel coso lungo che non sa di un cazzo ma lo mangiamo per fame".