Movimento per la Vita

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Il Movimento pro-life è un'associazione di persone e cose che, oltre ad avere capacità cognitive insufficienti a coniare un nome sensato in lingua italiana, sono perlopiù impossibilitate nell'adempimento dei propri istinti riproduttivi, e perciò si pongono come fine ultimo la salvaguardia della vita in ogni forma, dal concepimento alla morte termica dell'universo.
Questo difetto a detta di un medico su dieci può essere dovuto a svariate cause, tra cui si annoverano il mancato sviluppo degli mancato sviluppo degli apparati genitali, il credo religioso, l'assenza di qualunque sembianza umana o la puzza di piedi.

Essi vedono la vita ovunque e rispettano la vita in ogni sua forma: dai funghi porcini, ai delfini, passando attraverso i leghisti e gli embrioni, ma escludendo le donne che stanno conducendo una gravidanza indesiderata.

Essi sublimano il loro isitinto riproduttivo frustrato imponendo a chi, contrariamente a loro, è in grado di procreare, di concepire un figlio per ogni atto sessuale, anche zoofilo. La diffusione dell'aborto legalizzato è per loro una delle più grandi minacce alla sopravvivenza del genere umano, mentre ignorano totalmente l'esistenza di fenomeni quali: la fame nel mondo, le trasmissioni dell'Aids e di Bruno Vespa a livello epidemico nei paesi in via di sviluppo; l'inarrestabile aggravarsi del problema della sovrappopolazione del mondo nonostante il ribasso dei prezzi dei kalashnikov e la sempre più vasta diffusione di metodi di intrattenimento che rendano sterili le masse.

Noto esponente di tale movimento, nonché dimostrazione vivente di quanto enunciato precedentemente in questa pagina, è Giuliano Ferrara.