Mitologia norrena

« Odino dammi un crodino! »

(Un gorilla entrando in un bar)

La mitologia germanica è una importante religione politeista degli antichi popoli del nord Europa. Oltre ad essere una religione è anche l'unione delle leggende, degli usi e dei costumi di quella gente che stando troppo a Nord ha il cervello troppo ghiacciato per poter ragionare normalmente.

Il Pantheon

Gli dei della mitologia germanica sono molto simili agli dei delle altre antiche religioni politeiste. Essi vivono in una dimora in mezzo ai cieli chiamata Hasghard.Gli antropologi ipotizzano che Hasgard rappresenti per i popoli scandinavi il primo negozio dell'IKEA ad essere stato aperto nel corso della storia. Da Hasgard gli dei controllano quello che succede a Midghard, il regno di quei cornutoni ubriaconi quali erano i vichinghi. Gli dei della mitologia germanica vengono chiamati Asi, si pensa che il nome derivi dal fatto che gli autori di parole crociate della settimana enigmistica avevano di continuo bisogno di una parola di tre lettere formata dalla A, dalla S e dalla I. Gli Asi di cui abbiamo testimonianze del culto sono:

• Odino- Odino è il capo degli Asi. Riuscì a guadagnarsi questa carica ammazzando Mymiyr un dio gigante nonchè fratello di Chuck Norris. Il grande Chuck se n'è sbattuto altamente le palle di quel che è successo, in quanto suo fratello gli stava sul cazzo. Dai resti di Mymiyr Odino creò Midghard per quei cornutoni, puzzoni e iracondi quali erano i vichinghi.

Nell'elenco telefonico, il principale libro sacro della mitologia germanica, troviamo descritta la creazione di Midghard: "...E dal ventre di Mymiyr fu creata la terra, dai suoi occhi il cielo, dai suoi capelli le nuvole, dai suoi peli le foreste, dalla sua sporcizia sotto le unghie dei piedi gli uomini, dal suo cervello le montagne, dalle sue caccole Gigi Marzullo, dal suo pene Mastro Lindo, dai suoi baffi Massimo D'Alema, dai suoi denti i caselli autostradali, dai suoi testicoli George Bush e Rocco Buttiglione, dal suo sangue il Montepulciano, dai suoi escrementi gli altri dei e dalle sue flautolenze l'aria che respiriamo..."