Miami Vice

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Fermo o sarai tu il morto ammazzato alla fine di questo episodio!
« È già tanto se non mi addormento ... zzz »
(Critico televisisvo su Miami Vice)
« Miami Vice? Ah, sì, aveva una bellissima colonna sonora in perfetto stile heavy metal, come si confà ad un telefilm del genere ... ehi, ma dove vai? »
(Un poser anni '80 parla Miami Vice con un esperto.)
« Ma adesso, sul serio, oltre alle giacche che indossa Crockett e alla macchina, per quale motivo guardo questo telefilm? »
(Dubbio di chiunque abbia visto tutti i primi 25 episodi della serie.)

Miami Vice è una serie TV italo-island-canadese che narra le disavventure[1] di un poliziotto bianco e un poliziotto nero, in perfetto stile Ringo. I due, interpretati rispettivamente da padre Don Johnson e da Philip Michael Thomas, detto anche "senza un cognome", divennero star internazionali grazie alle loro giacche color pastello. Ambientata nel ridente paesino di campagna di Miami, la serie è ricordata per essere stata l'unica con una colonna sonora che conteneva canzoni di Phil Collins, il quale, per ringraziare, avrebbe preso i produttori e li avrebbe uccisi a colpi di motosega.

Caratteristica della serie è la quantità di morti ammazzati verso la fine degli episodi: i cattivi muoiono, le ragazze di Crockett muoiono, i cameramen muoiono e pure qualche spettatore (generalmente di noia). La cosa divenne talmente promiscua che gli attori fecero la gara a chi moriva per ultimo nell'episodio.

Trama

Una tipica puntata di Miami Vice.

Sonny James Rockets è un poliziotto e profanatore di tombe egizie americano, che vive e lavora a Miami. Durante un'indagine, gli piazzano insieme un negro di nome Ricardo Tubbs e Crockett è contentissimo:

« Perchè m'hanno piazzato qua 'sto negro, non potevano tenerselo a casa? »

I due si mostrano subito buoni amici, tanto che Rico arriva ad accusare un po' tutti al commissariato, anche le due squinzie e il capitano. Intanto i trafficanti di droga si fanno più cattivi e reclutano uno della squadra di Crockett: quest'ultimo si arrabbierà con l'ex-amico e, per punizione, gli farà ascoltare incatenato l'intera discografia di Den Harrow. Sonny inzia sempre di più a rispettare il suo compagno Tubbs, anche se tenterà di vivisezionarlo per capire se è un umano o se è un robot.

E così, le avvenure di Sonny e Rico proseguiranno in una Miami dominata dai distillatori abusivi di whiskey, dai rissosi contadini di oppio afghani e dalle madonnare.

Ogni tanto le aventure dei due vengono interrotte dalla costante presenza femminile delle ragazze di Crockett, fra cui una che diventa sua moglie [2]. Queste, però, non fanno altro che intralciare le indagini e quindi vengono costantemente cacciate a calci in culo dai produttori.

Il successo[citazione necessaria]

All'uscita, la serie non ebbe chissà che consenso. Tutti preferivano vedere macchine parlanti, campagnoli zozzi con cugine fighe, anziane scrittrici di gialli e criminali che girano in furgone.

Tutto cambiò nel 1985, durante l'estate: mentre impazzavano Madonna, i paninari e il Live Aid, ai giovani Yuppies piacque molto vedere le repliche estive del telefilm[3]. L'immagine di Crockett piacque tantissimo, giacche chiare con le spalline, mocassini senza calzini [4] e occhiali Ray Ban. Philip Michael Tomas, che interpretava Rico, fu totalmente oscurato anche se non ce n'era bisogn... ehm... dall'esplosione mondiale di Don Johnson.

Miami Vice è ricordato tutt'oggi dai nostalgici, dai fan di Phil Collins (guardare un episodio equivaleva ad ascoltarsi tutto "No Jacket Required") e dai poser, anche se questi ultimi pensano che si chiami "Los Angeles Vice", "New York Vice", "Detroit Vice" o "San Francisco Vice" o addirittura "Cabot Cove Vice".

Il contesto

Miami Vice fu girata in una Miami dove si vendeva più cocaina che latte e anche all'asilo si spacciavano 23 tipi diversi di sostanze. In quegli anni la polizia era fortemente corrotta dalle bustarelle, per farvi capire basta guardare il Governo Italiano: ecco, siamo poco sotto.

Le alte autorità di Miami, ossia il parroco e il vice sceriffo [5], all'inizio non gradirono questo tipo di pubblicità alla città, ma poi videro che il numero di turisti aumentava vertiginosamente...

A tutti questi problemi si aggiunse una catena di omicidi (almeno 550 ad episodio), tutti verso la fine di questi. Nel 1989 il sindaco di Miami, per riuscire a preservare almeno il 4% della popolazione, fece smettere la serie.

E, come se non bastasse, c'erano l'emicrania, i dolori di schiena e la diarrea. Proprio una brutta situazione.

Le macchine

L'auto di Sonny Crockett nella famosa scena con "In The Air Tonight".

In questo telefilm, inserirono macchine superlusso, perchè faceva figo far vedere i cattivoni in Ferrari o in Lamborghini, mentre i poliziotti girano in Panda 4x4.

La loro macchina era una di quelle macchinacce americane, ma modificata dai meccanici degli studi cinematografici in modo da sembrare in tutto e per tutto un auto del genio italiano: la Fiat Duna.

Nella seconda stagione si preferì sostituirla con una più economica Ferrari Testarossa bianca, poiché, per effetto emulazione, moltissimi ragazzi perdevano milioni di dollari di stipendio per la Duna.

Il parco macchine della stazione di polizia è ben fornito e comprende tutto il necessario per combattere il crimine, con tanto di quad, base mobile, furgoncino, elicottero... ah no, scusate, quella è la stazione della Lego.

Colonna sonora

La colonna sonora fu composta dal tastierista ipovedente Jan Hammer in una fattoria in 3 ore. Usò due tastierini Bontempi, un pedale uaua, un ukulele e un set di bottiglie e barattoli per il ritmo.

Jan Hammer era famoso perchè riusciva a trasformare il suono delle tastiere in quello di chitarre elettriche. Per questo fu denunciato alla Santa Inquisizione per stregoneria e condannato ad ascoltare all'infinito le più belle brutte canzoni di Nino D'Angelo.

Intanto, gli autori, avevano fregato recuperato anche altre canzoni, fra le quali "In The Air Tonight". Phil Collins si arrabbiò talmente tanto per questo che usò le teste dei produttori al posto dei tamburi della batteria per suonare ai concerti.

La fantastica copertina del fantastico album. Con quel contorno giallo facevano concorrenza a Jem e le Holograms.

Nel 1985 fu pubblicato un album che contenva le tracce più importanti della prima stagione, come "La Notte Vola", "Non Voglio Mica La Luna" e "Sbucciami". Manco a dirlo, si rivelò un successo in classifica, nonostante chiunque abbia seguito la serie si sia chiesto:

« Ma perchè manca "Self Control" di Laura Branigan? »

e

« Ma quando mai hanno fatto sentire questo Grammaster Melle Mel o come cacchio si dice? »

e ancora

« Ma perchè hanno pubblicato un album? »

e di nuovo

« Ma perche ho comprato questo disco? »

Poi, furono pubblicati altri album per le successive quattro stagioni, che nessuno si è filato di striscio. In più, negli anni 2000, durante il revival, è stata pubblicata una raccolta di mole canzoni famose utilizzate nel telefilm. Anche qui il pubblico si è domandato:

« Ma perchè insistono a non mettere "Self Control"? »

Il film

Hanno poi fatto anche un film su Miami Vice. Come tutti i film tratti da telefilm americani degli anni '70 e '80, nessuno ne parla e nemmeno io lo farò. Vi basti sapere che Crockett e Tubbs sono interpretati da altri attori [6] e che la località è sempre Miami. Punto.

Note

  1. ^ Beh, non si può dire che siano tanto allegre
  2. ^ Che poi muore. Eggià. Muore. E male, anche.
  3. ^ Sorte simile capiterà anni dopo a "Don Matteo"
  4. ^ Chissà i calli.
  5. ^ Perché lo sceriffo prendeva, anche lui, mazzette
  6. ^ Eh, grazie!