Metodo Paralitico-Matematico
Il metodo Paralitico-Matematico (P-M) è generalmente una metodica di analisi scientifica simile al metodo analitico consistente nell'arrivare alla soluzione di un problema mediante un procedimento del tutto oscuro all'umana intelligenza. A differenza di quest'ultimo però, il metodo P-M (utilizzato soprattutto nei quesiti a risposta multipla) consiste nel trovare la soluzione al problema fregandosene altamente dei dati a disposizione ed escludendo le risposte secondo criteri scientifici non prestabiliti e sicuramente inesatti.
Le origini
Il metodo Paralitico-Matematico fu teorizzato per prima da John F. Kennedy, trentacinquesimo Presidente dei Pagliacci Uniti d'America, nel marzo del 1952. Purtroppo non si sa se Kennedy riuscì veramente a dimostrare la veridicità di questa sua teoria perché i documenti da lui scritti andarono perduti durante le indagini della United States House Select Committee on Assassinations dopo la sua morte[citazione necessaria]. Tuttavia si sa per certo che dalla collaborazione con il suo segretario Puffo Quattrocchi, già suo amico ai tempi della seconda guerra mondiale (di cui abbiamo una diapositiva a fianco), sono giunti fino a noi alcuni scritti che riportano i principi della teoria e di come fu sperimentata e testata. Essa venne infatti utilizzata da Kennedy per rispondere alle domande dei giornalisti durante le primarie del '56 e durante le elezioni del '60 dando vita a celebri discorsi:
- Giornalista: “Come pensa di risolvere la questione cubana? Per non parlare poi delle discriminazioni razziali.”
- J.F.Kennedy: “La soluzione è una sola: 5+0i”
Applicazione pratica
Procediamo ora analizzando uno tra i più famosi esempi di dimostrazione dell'esattezza della teoria:
Tipico problema irrisolvibile
Dopo quanto tempo le lancette dei minuti e delle ore, in un comune orologio, tornano a sovrapporsi?
- a) dopo circa 3927s
- b) dopo circa 3957s
- c) dopo 3900s
- d) dopo circa 3960s
- e) in un comune orologio le lancette non si sovrappongono mai
Anche se a prima vista una persona normale direbbe che la risposta esatta è senza alcuna ombra di dubbio la e, analizzando il problema in modo approfondito alcuni scienziati affermati hanno dimostrato che non è affatto così. A questo punto si può arrivare alla soluzione mediante due strade:
- La prima consiste in un'interminabile e complesso calcolo sulle velocità angolari delle lancette dell'orologio che sicuramente richiede un tempo (dell'ordine delle decine di secondi) impossibile da calcolare anche per un computer quantico di ultima generazione.
- La seconda consiste nell'applicare il metodo Paralitico-Matematico©. Innanzitutto dobbiamo essere sicuri che i tempi di sovrapposizione siano sempre identici e in particolare che siano uguali per tutti gli orologi. Per fare questo sarà sufficiente osservare un campione abbastanza grande di orologi (alcune decine di migliaia dovrebbero bastare) per un numero di sovrapposizioni che rendano apprezzabile i risultati (alcune migliaia di sovrapposizioni dovrebbero bastare). A questo punto, dopo circa un mese di misurazioni senza dormire si può giungere alla conclusione che le lancette si sovrappongono ogni 1 ora, 5 minuti e spiccioli.
A questo punto, dopo un consulto con un team di matematici potete facilmente convertire 1 ora e cinque minuti in secondi ottenendo 3900. Possiamo a questo punto affermare con sicurezza che la risposta esatta è la a visto che è quella che più si approssima a 3900+spiccioli.