Template:Donttry

Meno pericolosa dell'autosverginarsi il glande mediante taglierino e del togliersi le costole per farsi i pompini, il martellarsi le palle è un'antica tradizione popolare molto diffusa in Medio Oriente ed in Europa Settentrionale. La fustigazione dei testicoli è eseguita su soggetti restii, come strumento di tortura o come pena corporale; tuttavia è anche utilizzata in modo consenziente, o compiuta su se stessi, durante pratiche religiose, sadomasochiste e sportive.

File:Aljolson.jpg
L'espressione di un uomo che si è appena martellato le palle

Storia

Le prime prove che testimoniano la nascita di quest'usanza sono state rinvenute in Terra Santa e in Persia e risalgono al periodo delle crociate, quando una tribù di sciiti, impotenti[citazione necessaria] alle avanzate dei mercenari europei, decisero di condividere con essi il loro principale passatempo che fu poi esportato in Europa. Alcune testimonianze scritte ci rivelano che a quei tempi si organizzavano veri e propri incontri finiti nel sangue e nello sperma e relative scommesse glandestine.

Non fu facile far arrivare questa millenaria tradizione ai giorni nostri; Il problema principale fu che gli adepti di questa pratica non riuscivano a trasmetterla ai propri discendenti, infatti pare che nessuno di loro ebbe dei discendenti.

Nonostante passarono secoli prima che gli scavi archeologici riportassero alla luce i martelli e le testimonianze scritte di quest'usanza, la noble art fu riscoperta casualmente nel 1600, dal filosofo e illuminista francese Pierre Bayle, mentre cercava di appendere un quadro.

Inoltre non è da bocciare completamente le teoria degli studiosi apocrifi. Secondo questi emeriti studiosi dell'università di Yale, il motivo della nascita di questa pratica è dovuta o alla leggenda del dio pagano Thor e del suo martello, o ancora alla mitica piccozza di Mario Tozzi.

Attualità

 
Un antico martello in oro massiccio Luigi XVI, primo premio in palio al Ball Hammering Masters 2007 disputatosi in Alaska

Questa tradizione popolare è particolarmente fiorente nel nord Europa, specialmente in Gran Bretagna, anche se ultimamente sta spopolando in Italia Settentrionale grazie ad una feroce propaganda dei militanti della Lega Nord, che si rispecchiano in questa tradizione celtico-padana.

In Medio Oriente, questo spirito è più vivo che mai nei paesi a maggioranza islamica-sciita come l'Iran. Infatti, i seguaci del profeta Alì durante il ramadan praticano la flagellazione delle palle, una forma un pò più violenta rispetto a quella praticata dai loro antenati persiani. La flagellazione delle palle è un atto di fustigazione e mortificazione del corpo umano, ma anche del proprio Io. In modo specifico, vengono utilizzati innumerevoli oggetti contundenti, tra cui: bastoni, verghe, PET, scopini del cesso, mattarelli, tubi di vetro al neon e il famigerato gatto a nove code.

In Etiopia, secondo il culto animista degli antenati ci si martella le palle durante le notti di luna piena, auspicando fertilità e allontanare gli spiriti malvagi. Questa tradizione, praticata da una piccola comunità dell'etiope, rischia di scomparire a causa dei conflitti etnici che da anni flagellano l'Etiopia causando migliaia di morti.

Nella cultura popolare

Il 13 giugno di ogni anno si svolge ad Aberdeen in Scozia, il Campionato Nazionale Hit the Balls Fest. Il Superbowl del martellarsi le palle per eccellenza. Qui vi si serve birra a fiumi e ci si martella le palle in compagnia fino all'alba con un pesante randello di legno d'ebano, chiamato Shillelag. Gruppi di temerari delle contee circostanti, agghindati con il classico kilt, gareggiano anche a livello agonistico, e molto spesso devono ricorrere alle cure dei paramedici, prontamente appostati sul luogo.

Una grande festa in cui vince lo sport e la fratellanza, anche se a volte non mancano scontri fra fazioni rivali, dovuti al forte campanilismo e all'elevata consumazione di birra.

Effetto

 
Anche Nino D'Angelo ama martellarsi le palle

Secondo emeriti studiosi, dopo essersi martellati le palle, si possono constatare rispettivamente due lati positivi ed uno negativo:

  • Non si possono avere più figli, e quindi niente più rotture di cazzo.
  • Si può entrare a far parte del coro delle voci bianche.
  • Impotenza.

Nonostante ciò, vi sono recenti studi fatti dall'Università Cattolica secondo i quali il martellarsi le palle possiede numerosi effetti terapeutici: può contribuire ad abbassare il livello di glicemia nel sangue e il colesterolo, a combattere malattie cardiorespiratorie, prevenire l'invecchiamento, le emorroidi, il bigottismo, il satanismo e il tumore all'apparato dirigente, oltre ad essere un metodo collaudato per quanto riguarda l'eutanasia. Alcuni ricercatori inoltre sostengono che il dolore provato in seguito ad un violento urto dei coglioni, può risvegliare una persona dal coma.

Avvertenze

I neofiti del martellarsi le palle devono prendere alcune precauzioni:

  • Le palle sono elastiche e il martello rischia di rimbalzarti negli occhi.
  • Se si è seduti per terra, un'errore di mira potrebbe rompere una mattonella.
  • Un martello arrugginito potrebbe provocare il tetano.
  • Prima della pratica, pulire il martello con un panno sterilizzato e umido.

Curiosità

Conclusione

Martellarsi le palle è un hobby sicuro e divertente ed ora ve lo dimostro, faccio una prova e poi finisco quest'articolo.

Siamo spiacenti, ma l'autore di quest'articolo non lo terminerà mai, è morto per essersi dato una martellata sulle palle.

Voci correlate