John Carter di Marte

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« Aprii gli occhi su uno strano, fantastico paesaggio. Ero supino su un giaciglio vegetale, giallastro e simile al muschio, che si estendeva intorno a me in tutte le direzioni, interminabilmente, per chilometri. Qua e là sporgevano rocce incrostate di quarzo. Non vi erano tracce d'acqua e non sembrava esserci alcun tipo di vegetazione, fatta eccezione per il muschio. Compresi subito di trovarmi a Rovigo. »
(Incipit del primo romanzo)
« Vidi i famigerati pirati neri di Barsoom. Erano uomini massicci, alti due metri, i lineamenti incisivi. La struttura fisica del loro corpo sembrava identica alla mia. Solo il colore della loro pelle era diverso: erano neri e lucidi come l'ebano, e per quanto possa apparire strana questa osservazione da parte di un sudista, ciò non diminuiva, anzi arricchiva il loro splendido aspetto. »
(John Carter, da vero gentiluomo del Sud, dà prova di magnanimità nei confronti di una razza inferiore)

John Carter di Marte è il protagonista del Ciclo di Barsoom, una fortunata serie di settantacinque romanzi di fantademenza scritti dal geek Edgar Rice Burroughs (pseudonimo di Edgar Allan Poe) durante il suo ricovero coatto nella clinica Lasciate Ogni Speranza O Voi Ch'Entrate per il recupero di giovani dipendenti da Dungeons & Dragons.

John Carter

Razzista, aitante, agile, monociglio aggrottato

sudista, instaura l'apartheid

superforza superagilità superbia

I nemici

  • I Thark
  • Pdor, figlio di Kmer
  • pioggia di dildi ultraperforanti
  • Neil Armstrong e Buzz Aldrin
  • Uomini invisibili
  • arti marziane
  • I pirati neri di Barsoom
  • I discount cinesi di Barsoom

Gli amici

  • Tars Tarkas
  • Sola
  • Dejah Torris

Il Dogma dell'Aggettivo

La prosa di Burroughs è ricca di iperboli, arcaismi e velati ammiccamenti a una soluzione finale contro le minoranze etniche. Ne risulta una lettura talmente appassionante da poter essere paragonata solo alla spettacolo di una laparotomia esplorativa su Mario Giordano commentata in diretta dallo stesso Giordano.
Spettacolo che peraltro è andato in onda su Studio Aperto, quando Giordano ne era il direttore.

Quel che balza subito all'occhio è il deciso utilizzo di aggettivi. Tutto su Marte è "enorme", "meraviglioso", "incredibile":

« I marziani erano feroci guerrieri dall'aspetto formidabile, con zanne di un bianco abbacinante e occhi spietati. »
« Tars Tarkas, il prode e invincibile comandante, impugnò con aria minacciosa quattro daghe affilatissime e sorrise sprezzante. »
« Gli aerei della flotta di Helium erano giganteschi, lunghi e silenziosi; montavano cannoni in grado di sparare raffiche tremende e di precisione mortale. »

Burroughs non si risparmia nemmeno nella descrizione della principessa Dejah Torris:

« La principessa aveva mani piccole e delicate, un incarnato perfetto e mestruazioni copiose e ininterrotte, tanto che tutti gli abitanti di Barsoom avevano preso l'abitudine di girare per strada muniti di tuta da sub e boccaglio... »

Il Ciclo di Marte

Alla vulcanica immaginazione di Edgar Rice Burroughs dobbiamo anche altri personaggi di fantasia come Tarzan, Braccio di Ferro e Paolo Cirino Pomicino.
  • Sotto le lune di Marte (1912)
  • Gli dei di Marte (1913)
  • I guerrieri di Marte (1914)
  • I pizzaioli di Marte (1917)
  • Mazzo di Carte, Carte di Mazzo, Mazzo di Carte, Cazzo di Ma... Ops, ho detto Cazzo! (1919)
  • L'insaziabile appetito sessuale delle donne di Marte (1920)
  • O marziano, lo famo strano! (1921)
  • John Carter contro Abramo Lincoln (1922)
  • Gli uomini sintetici di Marte (1925)
  • I parchimetri mangiasoldi di Marte (1926)
  • L'invasione degli immigrati messicani di Marte (1927)
  • Agguato su Marte (1929)
  • Battaglia su Marte (1930)
  • Vacanze di Natale su Marte (1931)
  • I marziani preferiscono le rosse (1932)
  • John Carter contro il Mostro degli Spaghetti Volante (1934)
  • I promessi sposi di Marte (1935)
  • Delitto e Castigo su Marte (1936)
  • Martians do it better (1937)
  • Thuvia, briosa accompagnatrice di Marte (1939)
  • Un tranquillo weekend di paura su Marte (1940)
  • John Carter contro l'ultimo barlume di credibilità (1942)
  • Gli uomini-scheletro di Giove. No, scherzavo, di Marte (1943)

Voci correlate