Gogol Bordello

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File:Eugene baffi.jpg
Due membri dei Gogol Bordello: Eugene Hutz e i baffi di Eugene Hutz.
« Cazzo, quanti portafogli! »
(I Gogol Bordello a un loro concerto)

I Gogol Bordello sono un gruppo musicale rientrante nel genere del gypsy punk, cioè: tra un portafoglio e l'altro suoniamo chitarre come se fossero tamburi e violini scordati come se fossero chitarre elettriche.

Vita, morte e miracoli

Frontman indiscusso del gruppo è l'ucraino Eugene Hutz (voce, chitarra, bottiglie rotte), che forma il gruppo a Santa Marinella, dopo aver accoltellato l'ennesimo controllore perché il suo biglietto era pluritimbrato, assieme al vecchietto simpatico che suona il violino (seconda voce, violino, zingaro all'angolo della strada che t'implora di dargli spicci per il caffè manco fosse uno zingaro all'angolo della strada che t'implora di dargli spicci per il caffè) e quello col cappello che sembra normale ma invece è russo che suona la fisarmonica (seconda voce pure lui, fisarmonica, zingaro che ti vende gli accendini all'università). Infine, a grande sorpresa, si uniscono al gruppo i baffi di Eugene Hutz (baffi).

I primi testi, così come i successivi, sono caratterizzati da uno stile molto energico, ricco di riferimenti sociali, culturali e politici, scritti in slang russo, con qualche stronzo merdoso e porca madonna tra una strofa e l'altra, per rendere il messaggio più incisivo, ma soprattutto più chiaro ai fedeli ascoltatori della band.

File:Eugene senzabaffi.jpg
Un periodo buio ha segnato la storia della band: l'abbandono dei baffi di Eugene Hutz, colpa incongruenze col resto del gruppo.

I Gogol Bordello cominciano la scalata verso il successo, mentre si aggiungono al gruppo quell'ecuadoregno inutile che effettivamente sta un po' sul cazzo a tutti (terza seconda voce, cucchiai sbattuti a caso sui tavoli, schedato) e la cinese che sembra cinese ma invece è ancora peggio, cioè calabrese (urla disperate ai funerali, zingara che sta alle porte dei supermercati). Ovviamente un batterista c'era già, per quanto, tra centinaia di versioni acustiche e quant'altro, le canzoni dei Gogol che abbiano una batteria si possano contare sulle dita della mano destra di Muzio Scevola.

Successivamente, anche l'originale band è costretta a cedere alla globalizzazione, e Eugene inizia a scrivere i suoi pezzi in inglese, pur restando i testi incomprensibili perfino a lui stesso. Montandosi la testa, il leader dei Gogol Bordello decide d'intraprendere anche la carriera cinematografica come attore, recitando nell'ennesimo scarsissimo film sull'olocausto, che manco La vita è bella era riuscito a fare peggio. In questo film lo vediamo impegnato nel ruolo di se stesso prima di fondare i Gogol, cioè lavavetri ai semafori e stupratore di ventenni che girano ubriache e in minigonna alle 4 del mattino.