Giorgio Bocca
Giorgio Bocca è un giornalaio italiano, venerato come santo dalla Chiesa Cattolica e dai nostalgici del Ventennio.
Nato nel 1920, morto nel 1943 e risorto più forte che mai nel 1945, San Giorgio Bocca ha consacrato la sua vita ai valori di antisemitismo, servilismo e tradimento. Assieme ai confratelli Norberto Bobbio, Eugenio Scalfari e Indro Montanelli ha fondato l'Ordine dei fratelli di Giuda.
La sua festa liturgica si svolge il 25 aprile.
Bocca e la Resistenza
Controversie
La sua illustre carriera come inventore di sudoku e scrittore di coccocrilli per la nota rivista Il metalmeccanico bollente è stata purtroppo funestata da numerose polemiche, le quali non sono comunque riuscite a intaccare il buon nome e il prestigio di cui Bocca gode nel settore del porno gay amatoriale.
I suoi libri hanno venduto milioni di copie e secondo recenti indagini di mercato sono perfetti per accendere la stufa e schiacciare le zanzare. Nelle sue opere Bocca si è impegnato con successo nella ricostruzione della propria verginità politica; di particolare interesse è il suo punto di vista sul Meridione, abitato secondo il nostro da "bestie di dubbia intelligenza che ancora sottostanno a obsolete tradizioni quali baratto, infibulazione e coprofagia".
Letterato precocissimo e da sempre appassionato di sport, Bocca è stato autore all'età di sei anni di alcuni articoli in cui incitava la gioventù fascista a testare la resistenza delle proprie mazze da baseball sulle teste dei cittadini ebrei.
Più volte accusato di essere uno dei firmatari del Manifesto della razza, Bocca si è sempre difeso asserendo che okay, sì, su quel documento compare il nome di un certo Giorgio Bocca, ma a parte la firma identica, la stessa data di nascita e lo stesso indirizzo di residenza non ci sono prove per pensare a qualcosa di più di un comune caso di omonimia.
Aneddoti su Giorgio Bocca
- Al momento è di sinistra, ma per sicurezza tiene la divisa da gerarca fascista sempre pulita e stirata.
- La foto presente nella quarta di copertina dei suoi libri non ritrae la sua faccia ma un pezzo di materia organica anfibia comunemente detto merda, casualmente prodotta da Bocca stesso.
- Come suggerisce il nome, Bocca caga per via orale: per questo quel che dice pare spesso una stronzata.
- È solito sottoporsi a scrupolosi bidet usando l'acqua del Po e asciugandosi con una copia dei Protocolli dei Savi di Sion.
- Fa spesso sogni bagnati su Giorgio Almirante.
- È in grado di intonare Faccetta Nera a suon di scoreggie ascellari.
- Porta sempre all'interno dell'ano il suo cimelio più caro: una foto autografa di Enrico Mattei.
- Se gli si va di soppiatto alle spalle e gli si urla di colpo nelle orecchie: "CAMERATA, ALL'ERTA!" scatta in piedi battendo i tacchi.
- Ha un modo particolare di salutare, alza infatti la mano sinistra a pugno chiuso e il braccio destro a mò di saluto romano.
- Ha accusato Gianpaolo Pansa di essere un lecchino della destra.
- Quando vede una persona con il nasone dimentica di colpo la sua condizione fisica di larva in stato avanzato di decomposizione ed è preso dall'irrefrenabile impulso di picchiarla a sangue al grido di "Vade retro, sporco giudaico assassino di Cristo!"
- È talmente critico e stracciacoglioni che persino Aldo Grasso non ha retto a una discussione con lui e se ne è andato dopo averlo percosso con un portaombrelli.
- Crede che la globalizzazione sia lo sporco che si forma tra le dita dei piedi quando si suda, perciò la odia.