Giampaolo Giuliani

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« Stanotte farà buio... »
(Giampaolo Giuliani che predice il futuro)

Giampaolo Giuliani è un mago italiano collaboratore di Giucas Casella laureato all'Istituto Superiore di Astrologia che ha sede dalle parti del Gran Sasso d'Italia.

Ha una discreta conoscenza dell'astronomia tanto che dal 1971 al 1990 è stato responsabile dell'Osservatorio Astronomico di Vergate sul Membro Abruzzese insieme ai re Magi. Attualmente lavora presso il Laboratorio Nazionale dei Tarocchi del Gran Sasso.

Le previsioni

Giampaolo Giuliani sostiene una teoria secondo la quale vi è una certa correlazione fra il rilascio di radon dalla crosta terrestre e i maremoti.

Alla fine di marzo 2009 sostenne che un forte uragano stesse colpendo Sulmona e la protezione civile lo denunciò per allarmismo. Il 6 aprile 2009 con il maremoto che ha colpito L'Aquila Giuliani ha pensato di aver azzeccato la sua previsione visto che tale città dista solo pochi kilometri da Sulmona.

Gli studi

Da sempre grande studioso dei terremoti, ha messo a punto una nuova scala per misurarne l'entità, e visto che siamo nel periodo pasquale ha deciso di battezzarla:

Terremoto dell'Aquila del 2009

   La stessa cosa ma di più: Terremoto dell'Aquila del 2009.

In un'intervista risalente al 25 marzo 2009 Giuliani dichiarava:

Quest'anno questo sciame sismico è stato più intenso e con delle scosse più forti, che sono state rilevate dalla popolazione. Lo sciame non è un fenomeno preparatorio ad un evento sismico più rilevante, né ha correlazione con grandi piogge o nevicate, come ho sentito dire da molti. È un fenomeno normale per una zona come quella aquilana.[1]

E proseguiva dicendo:

Mi sento di poter tranquillizzare i miei concittadini, in quanto lo sciame sismico andrà scemando con la fine di marzo.[1]

Dopo il terremoto dell'Aquila del 6 aprile del 2009 e riferendosi stavolta alle registrazioni dei suoi apparecchi poche ore prima dell'evento, Giuliani afferma di avere notato un consistente incremento di radon in concomitanza di uno sciame sismico, senza rilascio d'energia, quindi un accumulo di energia che prima o poi a suo dire si sarebbe certamente scatenata in una grande scossa. In uno stato d'animo che egli descrive come "sconvolto ed impotente", tenuto conto anche dell'avviso di garanzia ricevuto per la precedente previsione errata fatta la settimana prima riguardo ad un fenomeno sismico che sarebbe dovuto scatenarsi a Sulmona, non sapendo cosa fare, si sarebbe limitato a mettere al sicuro la sua famiglia fuori casa. Avrebbe scelto invece di rimanere comunque nella sua abitazione, confidando nella resistenza di questa (che non avrebbe subito lesioni di sorta), per osservare l'arrivo dell'evento.[2]

Nel novembre 2009, Giampaolo Giuliani ha presentato il suo libro, L'Aquila 2009, la mia verità sul terremoto", scritto con Alfredo Fiorani, confermando questa versione dei fatti:

« Ho fatto andare i miei familiari in auto ed io sono rimasto ad attenderlo a casa con la finestra e la porta aperte, impalato davanti al sismografo.[3] »

Di lì a poche ore vedrà la sua città gravemente colpita dal terremoto del 6 aprile 2009, e la sua popolazione terrorizzata; dinanzi alla conta dei morti e feriti sosterrà di essersi sentito lui stesso responsabile. 3 dei 5 rilevatori sono stati messi fuori uso dal sisma, e la sala sismica resa inagibile.[4]

Riguardo a questo terremoto, che in quanto cittadino aquilano lo ha coinvolto anche in prima persona, Giuliani è arrivato a rivolgere una pesante ed inusitata accusa al mondo scientifico, sostenendo che anche con i mezzi ordinari a disposizione dei sismologi si sarebbe potuto ugualmente prevedere l'imminente catastrofe.[5]

Con i suoi interventi Giuliani ha riportato all'attenzione pubblica il tema della previsione dei terremoti, dopo il primo tentativo del 1985, quando su segnalazione di Enzo Boschi il Ministro Giuseppe Zamberletti fece evacuare centomila persone da 10 comuni della Garfagnana senza che poi si verificasse alcun fenomeno sismico di rilievo.[6]

La previsione precedente

Giuliani era balzato agli onori della cronaca il 29 marzo 2009 a seguito delle dichiarazioni del Sindaco di Sulmona.[7][8] La previsione, fatta dopo la scossa del 29 marzo mattina (3.8 Ml, la più forte tra quelle tre-quattro avvenute nelle due settimane precedenti), era stata comunicata via telefono al Sindaco di Sulmona e, secondo quanto riferito alla stampa dal sindaco stesso, avrebbe riguardato un sisma "disastroso" previsto per il pomeriggio del 29 marzo (che non si è verificato), causando notevole agitazione ai cittadini di Sulmona. In seguito a ciò, Giuliani ha ricevuto un avviso di garanzia per procurato allarme dopo che il capo della protezione civile Guido Bertolaso ne aveva chiesto una "punizione esemplare".[9][10] Il 22 dicembre 2009 il Tribunale di Sulmona ha prosciolto Giuliani dall'accusa di procurato allarme in relazione ai fatti del 29 marzo 2009; nella sentenza che motiva l'assoluzione, il GIP scrive che siccome una qualche correlazione tra rilascio di gas Radon e movimento delle faglie è riconosciuta dalla comunità scientifica, il rischio di terremoto non era da considerarsi ex ante "inesistente". In altri termini, il GIP, pur non arrogandosi ovviamente l'autorità scientifica per avallare le teorie di Giuliani (riguardanti la successione temporale, e non la semplice correlazione, di rilasci di Radon ed eventi sismici), sostiene che nel dubbio, non si può affermare che Giuliani abbia agito irresponsabilmente lanciando allarmi casuali.[11][12]

Giampaolo Giuliani ha poi smentito la catastroficità della previsione del terremoto di Sulmona del 29 marzo 2009, nonché la voce secondo cui avrebbe previsto il forte terremoto del 6 aprile 2009 a Sulmona e non a L'Aquila; ha poi sostenuto che la notizia sia stata montata a regola d'arte per screditarlo. Queste smentite sono state fatte nella puntata del 7 aprile 2009 della trasmissione televisiva Porta a porta; inoltre, nell'intervista del giorno precedente, fatta da Bruno Vespa, ha fornito la sua versione degli eventi,[13] che poi è apparsa in forma più organica ed estesa anche online.[14]

Dopo il terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009 ha chiesto le scuse di Guido Bertolaso e del presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Enzo Boschi per non averlo ascoltato e per averlo insultato.[15][16]

Il caso Stefania Pace

Una conoscente di Giuliani, Stefania Pace, che la sera del 5 aprile si trovava a Paganica (AQ), ha rilasciato più interviste per il sito Byoblu, e più tardi per la trasmissione "Chi l'ha visto?".[17] In un'altra intervista, non per Byoblu, ha inoltre mostrato i messaggi SMS di Giuliani la notte del sisma.[18] Nelle interviste essa afferma di conoscere Giuliani per amicizie in comune e di tenersi in contatto con lui da tempo, visto anche che le aveva dato la password per monitorare i dati online dei suoi macchinari, e che altre volte le aveva previsto scosse che puntualmente arrivavano. A seguito di un anormale andamento dei grafici Stefania chiama nella serata del 5 aprile il ricercatore, che le risponde che controllerà se le macchine abbiano guasti. Verificato che sia tutto a posto, le dice che ci sono probabilità che ci sia una scossa avvertibile, che arriva intorno alle 23. Poi le dice che intorno a mezzanotte dovrebbe arrivarne un'altra, e di rimanere in macchina, anche se non può parlare molto perché si crede intercettato dopo la denuncia a suo carico per procurato allarme; la scossa arriva. Mentre con il figlio sono in strada con altre persone arriva un uomo della Protezione civile che invita tutti a rientrare in casa e stare tranquilli, perché è tutto sotto controllo. Successivamente, prima dell'una di notte, in seguito a un messaggio di Giuliani sulla possibilità di un'altra scossa proprio per quell'ora, lo richiama ed egli le raccomanda di rimanere in macchina per il pericolo di una scossa più forte. Per questo con la famiglia di una sua amica cerca a fatica di convincere le persone in casa ad uscire, riuscendo a salvarne un po' a voce e per SMS. Continua col dire che due giorni prima aveva parlato con l'assessore all'ambiente di Poggio Picenze, anche partecipante alla Protezione civile del paese, sollecitando precauzioni per la possibilità di un evento sismico importante, ma che quest'ultimo, pur sapendo del contatto con Giuliani, le avrebbe risposto che i terremoti non si possono prevedere. Sul caso della previsione di Sulmona dice che Giuliani non le avrebbe mai detto di un evento importante, ma al massimo di un terremoto di magnitudo 4.3, secondo la sua opinione quindi non catastrofico. Finisce l'intervista manifestando la buona fede del ricercatore aquilano, perché sa che ha portato avanti le sue ricerche accendendo mutui anche contro il parere dei suoi familiari.[19]

Critiche immediatamente successive al terremoto

Le prese di posizione di Giuliani dopo il terremoto hanno suscitato forti polemiche ed hanno indotto lo stesso INAF a pronunciarsi in modo ufficiale con il seguente comunicato: "le attività del signor Giuliani rispetto [al]la presunta possibilità di previsione di terremoti non sono una ricerca INAF, ma vengono svolte dal Giuliani stesso per scopi personali al di fuori dell'orario di servizio per l'Istituto".[20]

Enzo Boschi ha criticato Giuliani e il suo sistema di monitoraggio dicendo: "perché chi sostiene di avere scoperto questo metodo di previsione dei terremoti non lo pubblica su una rivista scientifica? ... Alla stampa ci si rivolge di regola solo dopo una pubblicazione".[21]

Anche il professore Robert Holdsworth, direttore del Consiglio di Studi e docente di Geologia Strutturale al Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Durham in Inghilterra, dopo aver rilevato che "Giuliani ha sbagliato nel predire sia il punto esatto del terremoto, sia il momento in cui si sarebbe scatenato", ha criticato il metodo suggerito da Giuliani sottolineando il fatto che "il radon si manifesta ma non può essere un fattore di previsione attendibile".[22]

In un articolo sul New York Times, Susan Hough, geofisica dell'United States Geological Survey spiega le sue preoccupazioni riguardo alla metodica di Giuliani e a tutte le tecniche basate su cosiddetti "segnali sporchi" (noisy signal).[23] Ciò non significa però che il mondo scientifico neghi a prescindere l'interesse nel radon ed in generale nello studio dei possibili precursori sismici: Pier Francesco Biagi, docente di Fisica all'Università di Bari, nel 2005 ha presentato un progetto alla Regione per l'installazione di 25 centraline per il rilevamento di radon, che non è stato approvato, mentre addirittura Calvino Gasparini, dell'Istituto nazionale di geofisica, ritiene che oggi sia più attendibile per la previsione dei terremoti l'analisi storico-statistica.[24]

Carlo Gorgoni, ordinario di geofisica applicata all'Università di Modena-Reggio, sostiene di avere utilizzato il metodo del radon nella previsione di ben quattro terremoti fra gli anni ottanta e il 2000, in concomitanza con l'aumento in faglia del gas, e sostiene che con il radon è possibile "riuscire ad evidenziare delle anomalie più o meno grandi che siano la spia del verificarsi di un terremoto più o meno grande". Il monitoraggio è avvenuto nell'ambito delle Salse di Nirano (Gorgoni sostiene che l'ambiente molto particolare è stato un elemento chiave nei suoi esperimenti), con un sistema di apparecchiature finanziato dalla provincia. Gorgoni resta ad ogni modo scettico sulla previsione fatta di Gianpaolo Giuliani riguardo al terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009, ma condivide parzialmente le sue teorie dicendo che "aveva visto giusto".[25]

Si sono invece schierati nettamente contro le rivendicazioni di Giuliani sulla possibilità di prevedere terremoti Hiroshi Wakita, nipponico, che studia il problema da oltre 30 anni, e Ralph J. Archuleta, direttore dell'Earth Scienze Department dell'Università della California a Santa Barbara; quest'ultimo ha dichiarato:[26]

« quella del rapporto tra il Radon e i terremoti è una teoria di cui si discute da anni [...] Se ci trovassimo di fronte ad una legge universale si dovrebbe verificare un sisma ogni volta che aumentano le concentrazioni di Radon, e invece è vero il contrario: nella maggioranza dei casi non succede nulla »

L'intervento di Science

Nel numero del 17 aprile 2009 dell'importante rivista Science è uscito un breve articolo, nella rubrica "News Of The Week" di Richard A. Kerr [27], in cui si riassume l'intera vicenda esprimendo un punto di vista molto critico su Giuliani ed attribuendogli le previsioni errate che il tecnico sostiene invece di non avere mai effettuato. Kerr riporta poi alcune affermazioni di Warner Marzocchi, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (autore tra l'altro di uno studio riguardante la possibilità di predizione dei terremoti con metodi statistici applicati alle sequenze temporali di scosse sismiche registrate ed alle energie rilasciate, pubblicato nel giugno 2008 in Annals of Geophysics[28]), il quale, pur tentando di stemperare la polemica, si esprime in maniera altrettanto critica:[29]

« Io penso che Giuliani parli in buona fede, ma posso dire che tutte le cose che ha presentato sono ad un livello bassissimo da un punto di vista scientifico. Questo non significa che il radon non sia un potenziale precursore, [ma] non ho visto nessuna prova che questo metodo possa funzionare. »

Riferendosi più specificamente a due dei documenti messi a disposizione online da Giuliani, Marzocchi dice inoltre:[30]

« È difficile trovare qualcosa di buono nel suo lavoro »
  1. ^ 1,0 1,1 Il Capoluogo d'Abruzzo, 5 domande a... Giampaolo Giuliani e il suo Precursore sismico
  2. ^ Chi l'ha visto, 15 aprile 2009, intervista a Giampaolo Giuliani
  3. ^ Il Fatto Quotidiano del 24/12/2009 pag. 8
  4. ^ "Stanotte mi sono andati distrutti almeno tre rivelatori che avevamo in funzione. Non riesco ancora a collegarmi sulla macchina principale, perché L'Aquila non può essere attraversata. Credo che una sia in funzione". - Intervista telefonica fatta a Giuliani da Alberto Maggi del quotidiano online affari.it
  5. ^ Alla domanda della giornalista, se anche con la tecnologia classica si sarebbe potuto prevedere il terremoto del 6 aprile 2009 Giuliani risponde: "...si sarebbe potuto prevedere, sì... se ci fosse stato qualcuno a lavorare ai posti dovuti o se qualcuno si fosse preoccupato..." - tratto da Terremoto Abruzzo - Giampaolo Giuliani "Si poteva prevedere"
  6. ^ Corriere Della Sera, Gli atenei «credono» nel radon: previsioni possibili, di Alessandra Mangiarotti 8 aprile 2009
  7. ^ Corriere della Sera, sito consultato il 7 aprile 2009
  8. ^ Terremoto: il metodo di Giuliani basato sul Radon sotto accusa
  9. ^ Corriere della Sera, sito consultato il 6 aprile 2009
  10. ^ La Repubblica, sito consultato il 6 aprile 2009
  11. ^ Terremoto, Giuliani prosciolto dall'accusa di procurato allarme
  12. ^ Anticipò il sisma, «non ha creato allarme»
  13. ^ Terremoto del 6 aprile 2009 - Giampaolo Giuliani intervistato da Bruno Vespa
  14. ^ Il cacciatore di terremoti
  15. ^ AffariItaliani.it, sito consultato il 7 aprile 2009
  16. ^ La Repubblica, Intervista a Giuliani, sito consultato il 7 aprile 2009
  17. ^ E ADESSO CENSURATE ANCHE QUESTO - Stefania Pace dopo la censura - YouTube
  18. ^ Intervista a Stefania Pace - 21 maggio 2009 - YouTube
  19. ^ Giuliani - L'uomo che ci salvò la vita. - YouTube
  20. ^ INAF
  21. ^ Terremoti: a L'Aquila la prima sala di previsione al mondo
  22. ^ Giuliani non è attendibile, ma l'Italia ha fatto poco per prepararsi al sisma
  23. ^ Op-Ed Contributor - Confusing Patterns With Coincidences - The New York Times - 11 aprile 2009
  24. ^ Gli atenei «credono» nel radon: previsioni possibili - Corriere della Sera
  25. ^ Terremoto: MODENA in 20 anni lo studio del RADON ha anticipato 4 TERREMOTI...
  26. ^ Ecco perché Giampaolo Giuliani ha torto
  27. ^ After the Quake, in Search of the Science—or Even a Good Prediction
  28. ^ (EN)Earthquake forecasting in Italy, before and after the Umbria-Marche seismic sequence 1997. A review of earthquake occurrence modeling at different spatio-temporal-magnitude scales
  29. ^ Science, vol. 324, 17 aprile 2009, pag. 322. Testo originale: "I think Giuliani is speaking in good faith, but all the things he presented, may I say, are at a very low level from a scientific point of view. That doesn't mean radon is not a potential precursor, [but] I didn't see y evidence the method could work."
  30. ^ Ibid., testo originale: "It's very hard to find anything good in this work."