Galassia

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Benché possa sembrare la tavolozza dei colori di Paint, è una galassia. Anche il Creatore usava la toolbar.
« Hollywood si può definire una galassia: contiene tantissime stelle, tutte orbitanti attorno al medesimo centro di massa »
(Tom Hanks su astrologia cinematografica)

Una galassia è un grande insieme di stelle, sistemi, ammassi, gas, polveri, ombrelli, panini, travoni, lampioni, grotte, case, tegole, cerbiatti, favole per bambini, coccinelle, sedie a dondolo, tazze in porcellana, vetri rotti, combustibili per cani, foreste equosolidali, calcificazioni osee, scottature, giornali legati assieme dalla reciproca forza di gravità. Il nome deriva dal greco γαλαξίας, che significa "di latte", in riferimento alla Via Lattea, che oltre ad essere il ritrovo lavorativo di molte donne è anche la galassia in cui si trova il sistema solare. Il nome "via lattea" è di mitologica provenienza: gli antichi credevano infatti che Giunone si fosse svegliata di soprassalto mentre Giove faceva il burlone con lei, e che, nel respingerlo, abbia disperso nel cielo qualche goccia di latte. Che per fortuna era ad alta digeribilità.

Le galassie sono qualcosa di molto vasto, e si distinguono per dimensione e quantità di stelle contenute. Dalle differenze dimensionali derivano poi le varie nomenclature:

  • Galassia nana: tutta tana. Praticamente hanno più stelle i biscotti della Mulino Bianco.
  • Galassia gigante: orgia universale. Numero di stelle proporzionale al numero di tossine degli hamburger dei Mc Donald's.


La categorizzazione delle galassie avviene in genere in base alla forma morfologica visuale. Fra le più comuni: quelle ellittiche, che hanno profilo di ellisse, quelle peculiari, caratterizzate da una forma irregolare e quindi peculiare, e quelle spirali, che hanno la forma dei g...
Se due galassie hanno delle interazioni particolarmente intense, può avvenire una fusione, roba che neanche Goku nei periodi migliori. Dalla fusione nasce una galassia irregolare, costretta quindi a lavorare in nero e a guadagnarsi da vivere spacciando e vendendosi al miglior offerente. La collisione fra due galassie dà spesso origine a fenomeni di formazione stellare, più raramente ad una costatazione amichevole.

L'universo osservabile contiene circa cento miliardi di galassie, a quello timido nessuno ha avuto ancora il coraggio di domandarlo. Insomma, un casino.

Etimologia del termine

L'origine della Via Lattea: Giove istruisce il giovane figlio ai misteri della vita...

"Galassia" deriva dal termine greco galaxìas, che vuol dire galassia. C'è perplessità, tuttavia; alcuni continuano a sostenere che il termine provenga dal babilonese galaxìas e che significherebbe galassia, altri vogliono farlo darivare dal cirillico "galaxìas", che corrisponderebbe al greco "galaxìas" e al babilonese "galaxìas", con traduzione galassia.
L'origine storica del termine va invece legata alla mitologia. Giove, invaghitosi di Alcmena[1], assunse le sembianze di suo marito Anfitrione per... per... bé, per... godersi qualche momento con lei, insomma. Dall'incestuoso[2] rapporto nacque Eracle. Giove, volendo dare al bambino una vita immortale, avrebbe posto lo stesso sopra Giunone, che per motivi totalmente ignoti dormiva nuda, affinché bevesse il latte della Dea. Purtroppo lei se ne accorse, e, riconoscendo nel bambino le sembianze del marito, capì che non poteva certo essere suo figlio[3] e se lo tolse di dosso. Il brusco movimento avrebbe quindi dato origine alla Via Lattea e alla Parmalat.
Questa storia dimostra due cose:

  • Che i greci avevano tanta, ma tanta fantasia[4].
  • Che i termini "galassia" e "Via Lattea" sono sinonimi, e quindi anche i più razionali e oggettivi studiosi avevano l'abitudine di mettersi al centro di ogni cosa. Come la Chiesa. Tiè!

Quando qualcuno fece notare che c'erano delle stelle, fra quelle osservate, che non appartenevano certo alla Via Lattea successe un casino: chi pensava al complotto, chi alla truffa, chi a quante mignotte potevano esserci su altri pianeti. Alla fine davanti a prove inconfutabili e ad un bicchiere di rum cedettero all'evidenza. Quando l'effetto dell'alcol svanì, era ormai troppo tardi: la notizia di altre galassie sconfinate era ormai di pubblico dominio.

Osservazioni delle galassie

Osservazione amatoriale

Strumento professionale per l'osservazione delle galassie
« Ssssh! Stuprala in silenzio, per favore! Sto osservando una galassia! »
(Un osservatore di galassie ad un altro "utente di cespugli" in preda all'estasi.)

Pensavate che lo sport non potesse cadere più in basso del "bird watching" (che per altro più che uno sport è uno stile di vita)? Avete mai sentito parlare di "osservatori di galassie"? No? Neppure io, ma esistono. Si appostano la notte dietro i cespugli con uno strumento d'occasione, pronti a carpire i segreti dell'universo. In genere però l'unica cosa che "carpiscono" è un'influenza.
L'osservazione amatoriale permette di vedere solo le galassie a noi più vicine, e con difficoltà. Considerando che, poi, quelle visibili sono tutte nane, ci vuole un telescopio molto, molto potente.
Quelle visibili ad occhio nudo, poi, si riducono a:

  • Le Nubi di Magellano
  • La Galassia di Andromeda

come se non bastasse Magellano ed Andromeda si incazzano niente male se scoprono qualcuno tenere d'occhio le loro proprietà...
Un'altra galassia, invisibile senza l'usilio di strumenti tecnici sofisticati, ma che gode delle preferenze di scienziati ed esperti è la Galassia del Triangolo. Potete immaginare perché.

Osservazione a più lunghezze d'onda

C'è chi riesce con un'onda ancora più lunga.

Praticamente windsurf avanzato. Grazie all'utilizzo dei raggi infrarossi, è infatti possibile vedere galassie molto lontane nel periodo appena sucessivo la loro creazione. Praticamente come mamma le ha fatte. Gli scienziati sono quindi riusciti a scoprire notizie molto interessanti a riguardo come per esempio:

  • che le galassie non devono avere un periodo di incubazione di nove mesi, ma molto di più.
  • che chi le crea deve avere un utero dalle dimensioni quantomeno abnormi.
  • che se le stuzzichi con un ago non provano dolore.

Quest'ultima rimane ancora una supposizione, finché non potrà essere dimostrata, ma si ritiene abbiano dalla loro parte valide prove a supporto.
Per le osservazioni ad alta lunghezza d'onda, gli studiosi usufruiscono di potenti telescopi in orbita, o per lo meno locati inalta quota. Questo perché almeno non c'è il rischio che qualche buontempone vada a scrivere "scemo chi legge" sulle lenti per poi smerdare la NASA su YouTube. Usando i raggi ultravioletti e gli infrarossi, è possibile inoltre osservare fenomeni cosmici molto energetici, come ad esempio Andromeda che si fa di Gatorade; suscitò enorme clamore nel 2006 l'avvistamento di un grande bagliore di cui si ignorava la provenienza. I più onorevoli specialisti rimasero sbigottiti da un tale intenso brillamento, da una luce che si faceva sempre più forte ed evidente, finché si accorsero che il telescopio era puntato sull'appartamento di un impiegato, intento a cambiare una lampadina.

Note

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  1. ^ All'anagrafe fu festa per due mesi quando la bambina fu registrata.
  2. ^ Cioè che non si può mettere in un cesto.
  3. ^ Giove era infatti l'unico con Giunone non si fosse ancora... divertita.
  4. ^ Del resto hanno inventato anche roba come la "democrazia"...