Fabio Volo: differenze tra le versioni

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* Ho preso la cremagliera per venire a riprenderti,
* Ho preso la cremagliera per venire a riprenderti,
* Incubo di una notte di mezza estate,
* Incubo di una notte di mezza estate,
* Il giorno in più. E questa domenica si dorme fino alle 2.
* L'ora in più. Si dorme fino alle 2.


===Temi===
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{{Quote|Quando avevi tutte quelle attenzioni nei miei riguardi pensavo che mi stessi amando, che solo una persona innamorata potesse fare certi gesti. Invece mi sbagliavo. [[Oppure no]], non mi sbagliavo e per qualche minuto sei anche riuscito a essere veramente innamorato.|Eh...? Cioè no, scusate... Qui viene espresso il nucleo della filosofia voliana, cioè la separazione dolorosa, l'esilio, per così dire, dell'anima da se stessa. È in pratica una rielaborazione in chiave mistico-satirica della teoria platonica delle idee prematurata la spidicuda come se fosse Antani con scappellamento a destra.}}
{{Quote|Quando avevi tutte quelle attenzioni nei miei riguardi pensavo che mi stessi amando, che solo una persona innamorata potesse fare certi gesti. Invece mi sbagliavo. [[Oppure no]], non mi sbagliavo e per qualche minuto sei anche riuscito a essere veramente innamorato.|Eh...? Cioè no, scusate... Qui viene espresso il nucleo della filosofia voliana, cioè la separazione dolorosa, l'esilio, per così dire, dell'anima da se stessa. È in pratica una rielaborazione in chiave mistico-satirica della teoria platonica delle idee prematurata la spidicuda come se fosse Antani con scappellamento a destra.}}
{{Quote|Sentivo che mi leggeva dentro, e io avrei voluto essere più uomo con lei. Avrei voluto essere quell'abbraccio in cui desiderava perdersi. Protetta e libera di lasciarsi andare, perché tanto c'ero io a prendermi cura di lei, a difenderla dal freddo e dal male.|Qui Volo diventa Nietzschiano: Al di là del freddo e del male.}}
{{Quote|Sentivo che mi leggeva dentro, e io avrei voluto essere più uomo con lei. Avrei voluto essere quell'abbraccio in cui desiderava perdersi. Protetta e libera di lasciarsi andare, perché tanto c'ero io a prendermi cura di lei, a difenderla dal freddo e dal male.|Qui Volo diventa Nietzschiano: Al di là del freddo e del male.}}

== L'ego smisurato ==
== L'ego smisurato ==



Versione delle 16:31, 28 gen 2012

Fabio Volo, bello come le stelle che lo circondano.
« Il più grande scrittore contemporaneo »
(Casalinga di Voghera su Fabio Volo)
« Nei suoi romanzi mi ci rivedo in tutto e per tutto »
(Mostro di Loch Ness su romanzi di Fabio Volo)
« Dovetti scrivere un poema di 15000 versi, il Convivio, il De Monarchia e la Vita Nova, facendomi un culo così, per guadagnarmi un tozzo di pane secco, e nonostante ciò la gente mi sputava pure in faccia. Questo non c'ha manco la terza elementare ed è acclamato come il più grande filosofo dopo Aristotele »
(Dante leggermente incazzato con Fabio Volo)
« Dovrebbero essere messi al muro e fucilati nella schiena, dico nella schiena! »
(Madre Teresa di Calcutta su lettori di Fabio Volo)

Fabio "Volli Sempre Volli Fortissimamente" Volo è un noto fattorino della pizzeria all'angolo, famoso per le sue straordinarie liste dei clienti da lui stesso scritte per ricordarsi meglio i loro indirizzi.

Carriera

Ah ah ah! Pazzi che comprate i miei libri!

Prima di vendere l'anima a La Russa e di mettersi a bestemmiare contro la letteratura italiana e mondiale, Fabio Volo ha ricoperto una miriade di mansioni:

  • Panettiere,
  • Iena,
  • Sturacessi,
  • Degustatore di urina,
  • Scalda-sedia.

In sostanza Fabio Volo è un altro di quelli che nella vita non ha fatto mai un kaiser, ma è andato avanti a botte di culo.

Opere

Tra le numerorissime grandissime opere di questo leggendario[citazione necessaria] autore possiamo annoverare:

  • È una vita che ti aspetto. Dai che ho già ordinato,
  • Pensavo di conoscerti, invece eri una scopa,
  • Esco a fare il Giro d'Italia,
  • Ho preso la cremagliera per venire a riprenderti,
  • Incubo di una notte di mezza estate,
  • L'ora in più. Si dorme fino alle 2.

Temi

Le opere di Fabio Volo sono riconoscibili ictu oculi perché caratterizzate da uno spiccato pathos introspettivo. Nelle opere di Volo è costante il tema della lotta tra cuore e ragione, pancreass e indecisione, milza e pigrizia. Per Volo la poesia ha cominciato a decadere nel momento in cui l'uomo ha dato il via ad una precipua utilizzazione dello sparticulo intelletuale, con esclusione dolorosa, ma necessaria, dello slancio emotivo senza paracadute.

Perle[citazione necessaria] di saggezza

Volo è celebre per gli icastici aforismi che, sapientemente sparsi in giro per i suoi romanzi, abbagliano come un lampo nel buio le menti dei lettori medi[1]. In buona sostanza, egli è un luminare assoluto nell'arte di scrivere un libro facendo finta di usare metafore mentre in realtà scrivi solo stronzate.

« C'è bisogno di tempo, c'è bisogno di distacco, come quando fai una foto e ti sembra tutto normale, poi la riguardi dopo dieci anni e dici: come ero pettinato? Come ero vestito? È difficile capire le cose quando ci sei troppo dentro »
(Questa frase esprime il conflitto interiore del Volo, il quale si trova nella difficile condizione di dover confessare alla polizia se sia lui quello ritratto nella foto accanto al trans oppure no.)
« L'amore è come la morte: non sai mai quando ti colpirà »
(Fabio Volo riflette sulla caducità dell'essere umano. E noi, ammirati dal suo genio, per sicurezza ci tocchiamo le palle)
« Io ti sento. Ti sento sempre, anche quando non ci sei »
(Fabio Volo descrive la difficile condizione di coloro che sono affetti da epilessia del lobo temporale.)
« Quando avevi tutte quelle attenzioni nei miei riguardi pensavo che mi stessi amando, che solo una persona innamorata potesse fare certi gesti. Invece mi sbagliavo. Oppure no, non mi sbagliavo e per qualche minuto sei anche riuscito a essere veramente innamorato. »
(Eh...? Cioè no, scusate... Qui viene espresso il nucleo della filosofia voliana, cioè la separazione dolorosa, l'esilio, per così dire, dell'anima da se stessa. È in pratica una rielaborazione in chiave mistico-satirica della teoria platonica delle idee prematurata la spidicuda come se fosse Antani con scappellamento a destra.)
« Sentivo che mi leggeva dentro, e io avrei voluto essere più uomo con lei. Avrei voluto essere quell'abbraccio in cui desiderava perdersi. Protetta e libera di lasciarsi andare, perché tanto c'ero io a prendermi cura di lei, a difenderla dal freddo e dal male. »
(Qui Volo diventa Nietzschiano: Al di là del freddo e del male.)

L'ego smisurato

Leggendaria la sua performance in diretta radiofonica quando, acceso da un mistico raptus, maltrattò un povero demente scelto a caso come vittima sacrificale del proprio ego. Vittima probabilmente pagata per essere tale.

Le scottanti inchieste

Note

  1. ^ Nel senso delle scuole medie.

Voci correlate

Collegamenti esterni