Fabio Volo: differenze tra le versioni
Big Jack (rosica | curriculum) (tagliate cazzate) |
Larrivey (rosica | curriculum) m (→Opere) |
||
Riga 24:
* Ho preso la cremagliera per venire a riprenderti,
* Incubo di una notte di mezza estate,
*
===Temi===
Riga 39:
{{Quote|Quando avevi tutte quelle attenzioni nei miei riguardi pensavo che mi stessi amando, che solo una persona innamorata potesse fare certi gesti. Invece mi sbagliavo. [[Oppure no]], non mi sbagliavo e per qualche minuto sei anche riuscito a essere veramente innamorato.|Eh...? Cioè no, scusate... Qui viene espresso il nucleo della filosofia voliana, cioè la separazione dolorosa, l'esilio, per così dire, dell'anima da se stessa. È in pratica una rielaborazione in chiave mistico-satirica della teoria platonica delle idee prematurata la spidicuda come se fosse Antani con scappellamento a destra.}}
{{Quote|Sentivo che mi leggeva dentro, e io avrei voluto essere più uomo con lei. Avrei voluto essere quell'abbraccio in cui desiderava perdersi. Protetta e libera di lasciarsi andare, perché tanto c'ero io a prendermi cura di lei, a difenderla dal freddo e dal male.|Qui Volo diventa Nietzschiano: Al di là del freddo e del male.}}
== L'ego smisurato ==
|
Versione delle 16:31, 28 gen 2012
Fabio "Volli Sempre Volli Fortissimamente" Volo è un noto fattorino della pizzeria all'angolo, famoso per le sue straordinarie liste dei clienti da lui stesso scritte per ricordarsi meglio i loro indirizzi.
Carriera
Prima di vendere l'anima a La Russa e di mettersi a bestemmiare contro la letteratura italiana e mondiale, Fabio Volo ha ricoperto una miriade di mansioni:
- Panettiere,
- Iena,
- Sturacessi,
- Degustatore di urina,
- Scalda-sedia.
In sostanza Fabio Volo è un altro di quelli che nella vita non ha fatto mai un kaiser, ma è andato avanti a botte di culo.
Opere
Tra le numerorissime grandissime opere di questo leggendario[citazione necessaria] autore possiamo annoverare:
- È una vita che ti aspetto. Dai che ho già ordinato,
- Pensavo di conoscerti, invece eri una scopa,
- Esco a fare il Giro d'Italia,
- Ho preso la cremagliera per venire a riprenderti,
- Incubo di una notte di mezza estate,
- L'ora in più. Si dorme fino alle 2.
Temi
Le opere di Fabio Volo sono riconoscibili ictu oculi perché caratterizzate da uno spiccato pathos introspettivo. Nelle opere di Volo è costante il tema della lotta tra cuore e ragione, pancreass e indecisione, milza e pigrizia. Per Volo la poesia ha cominciato a decadere nel momento in cui l'uomo ha dato il via ad una precipua utilizzazione dello sparticulo intelletuale, con esclusione dolorosa, ma necessaria, dello slancio emotivo senza paracadute.
Perle[citazione necessaria] di saggezza
Volo è celebre per gli icastici aforismi che, sapientemente sparsi in giro per i suoi romanzi, abbagliano come un lampo nel buio le menti dei lettori medi[1]. In buona sostanza, egli è un luminare assoluto nell'arte di scrivere un libro facendo finta di usare metafore mentre in realtà scrivi solo stronzate.
L'ego smisurato
Leggendaria la sua performance in diretta radiofonica quando, acceso da un mistico raptus, maltrattò un povero demente scelto a caso come vittima sacrificale del proprio ego. Vittima probabilmente pagata per essere tale.
Le scottanti inchieste
Note
- ^ Nel senso delle scuole medie.
Voci correlate
- Federico Moccia
- Manuali:Scrivere un libro facendo finta di usare metafore mentre in realtà scrivi solo stronzate