Ela Weber

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Ela Weber è una divinità del pantheon nordico, ritenuta la progenitrice del popolo tedesco. È spesso considerata l'equivalente crucco di Eva Henger, a sua volta madre di tutte le genti della Lungheria. Entrambe le dee sono spesse raffigurate con una verga in mano, simbolo di fecondità.

L'origine del popolo tedesco

La divina Ela in tutto il suo splendore. Inchinatevi davanti a cotanta magnificenza!

La nazione tedesca ebbe origine una fredda notte d'inverno del 1993, quando la Weber si unì per 77 volte di seguito al dio dei comici meneghini, Massimo Boldi. Un'altra versione del mito riporta che a giacere con la Weber non fu Boldi ma Bondi, il quale segretamente assunse le sembianze del famoso comico (e non ci volle molto). Un'ulteriore versione del mito ha invece per protagonista maschile il Divino Otelma. Delle tre, tuttavia, quest'ultima è la versione meno diffusa: i seguaci dell'eresia otelmiana, infatti, vennero barbaramente (nonché chiappinamente) impalati la notte del 30 febbraio 1999 a opera di alcuni seguaci del dio Boldi.

Il ripristino del culto

Molto praticato dagli antichi Romani (che la conoscevano sotto vari nomi, tra cui "Poppea", "Giunone" e "Grangnocca"), il culto della Weber subì, con il passare dei secoli, un certo declino. Negli anni Novanta, tuttavia, apparve un profeta (tale Paolo Bonolis) che reintrodusse il culto della Weber, da lui invocata con il nome di Sellerona (o Sederona). I fedeli ricordano come il gran sacerdote Bonolis fosse solito sudare, diventare di tutti i colori e blaterare durante le cerimonie di adorazione della dea.

Grazie all'opera del pio Bonolis, la religione weberiana conobbe così una vera e propria rinascita nel corso degli anni Novanta. Esso si diffuse soprattutto presso la popolazione maschile dell'Italia. Gli adepti erano soliti invocare la dea standosene soli, preferibilmente in un bagno o in una piccola stanzuccia. Durante tali cerimonie propiziatorie fondamentale era il ruolo giocato dalle mani dell'orante. Con l'arrivo del nuovo millennio, tuttavia, il culto della Sellerona ha patito un forte ridimensionamento (sigh!). Rimangono però alcuni incalliti seguaci, che, nostalgici, sono ancora soliti appellarsi alla gran madre di tutte le bonazze.

Curiosità

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  • Tra i primi crucchi generati da Ela vi fu un tal Max Weber, noto per lo spirito protestante che manifestò a seguito del rifiuto di Massimo Boldi di riconoscerlo come suo figlio legittimo.
  • Ancora oggi alcuni dei pochi eretici otelmiani rimasti praticano un culto ancestrale sul luogo dove il Divino Otelma venne impalato e lapidato. Essi sono infatti soliti porre su un piccolo altare (in realtà si tratta di un tavolino da campeggio) una foto della Weberona, che invocano gridando "Elalà elalà!". Il piccolo Max Weber, tuttavia, ha denunciato questi sclerati chiedendo il pagamento dei diritti di autore (credendo egli di essere un autore di opere filosofiche).