Dumbo

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« Son qua son qua/ i rosa elefanti siam »
( Loschi individui del locale gay nell'atto di avvicinare Dumbo)
Dumbo nel progetto iniziale di Uàl Disnei.
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Dumbo

Dumbo è il quarto film prodotto dal criminale di guerra Uàl Disnei, uscito il 23 ottobre 1941, proprio quando gli amici di Uàl avevano ormai perso quella piccola scaramuccia iniziata con gli americani qualche anno prima. A causa di queste meste notizie, per tutta la produzione del film Uàl fu perennemente ubriaco, ma così ubriaco che Dumbo stesso si ubriacò nel corso della pellicola. Il film parla di un elefantino con le orecchie così grosse da permettergli di volare. Su un aereo di linea. Ma solo prenotando due posti, che sfora col peso.

Trama

Un solo fotogramma è sufficiente per evidenziare il livello di liquefazione mentale raggiunto dai creatori di questa scena.

Tutto comincia in un circo, dove c'è un uomo con gravi malformazioni celebrali. Ah no, aspettate, quello è The Elephant Man. Ricominciamo. Tutto comincia in un circo (un altro, non quello di prima) dove c'è un'elefantessa di nome Jumbo che aspetta un bambino elefantino, il quale ovviamente viene portato da una cicogna[1]. Le altre elefantesse, invidiose di Jumbo perché a differenza loro deve aver visto una proboscide di qualche elefante, o non avrebbe avuto un figlio, si sfogano sul piccoletto insultandolo perché ha le orecchie grandi[2]. La madre di Dumbo, intanto, presa da un attacco di panico post-parto[3] da di matto e viene quindi rinchiusa in attesa dell'offerta del macellaio che si riprenda. Dumbo, che tra le altre sfighe è muto, ormai solo, non può fare altro che mandare a fanculo tutti mentalmente e prendersi una sonora sbornia insieme al suo amico topo[4]. Qui inizia una delle scene più psichedeliche e malate mai partorite dalla mente di Uàl Disnei, qualcosa che non vedrete neanche facendovi di metanfetamina da ubriachi. Dieci. Interi. Minuti. Di. Elefanti. ROSA. E non sono elefanti normali, che si limitano a gironzolare, mangiare noccioline e fare a gara a chi ha la proboscide più lunga. No, questi elefanti rosa si sciolgono, ballano e cambiano forma ogni fottuti 5 secondi. Come se non bastasse cantano, come da regola per un film Disney. La mattina dopo Dumbo si sveglia in cima ad un albero, con un tatuaggio sulla zampa posteriore sinistra e 12 richieste d'amicizia su Facebook. La prima cosa che pensa è:

« Ma come cazzo ci sono finito su questo cazzo di albero?!? »
(Frase solo pensata e non detta ad altra voce perché 1) Dumbo è un tipo educato 2) Non può parlare.)

Anche il topo si sveglia e, nonostante ci sia un gruppetto di corvi che rompono i coglioni di prima mattina, arriva alla conclusione che sono arrivati là in cima volando, usando le enormi orecchie di Dumbo come ali. Propone quindi di scendere nello stesso modo in cui sono saliti, volando. Dumbo vorrebbe fargli capire che è un'idea del cazzo e che deve avere ancora una notevole percentuale di alcol in corpo[5]. Ma il topo non sente ragioni [6] e butta giù l'elefante, dandogli però prima una piuma che dovrebbe portargli fortuna. L'elefantino quindi va in caduta libera e si schianta al suolo ma all'ultimo momento riesce a librarsi in volo. Una volta tornato al circo il piccolo elefante si esibisce nel numero del volo davanti a un vero pubblico. Si mette in cima ad un trampolino alto Cinquantundici metri, si butta e stavolta si schianta al suolo e con grazia riesce a librarsi per tutto il circo. Diventa così il primo elefante volante al mondo, secondo per fama solo al pesce maratoneta e l'uccello Johnholmesiano, ed inizia una carriera come asso dell'aviazione (tedesca nel progetto iniziale, cambiata poi per motivi sconosciuti in quella americana).


Personaggi

  • Jumbo: madre di Dumbo, la sua funzione ai fini della narrazione è semplicemente quella di ricevere il pesante pargolo dalla Arnold-cicogna.
  • Dumbo: protagonista della vicenda, se avete letto l'articolo fino ad ora ne sapete abbastanza di lui, ma riassumendo: vola, non parla e si sbronza.
  • Topo: probabilmente il cugino rachitico dell'altro topo di Uàl Disnei.
  • Elefanti Rosa: creati dall'unione dell'animale più feroce, il colore più spaventoso e traumi infantili.

Curiosità

  • La figura di Dumbo sarà di ispirazione per la creazione del Dumbo Jet (poi cambiato in Jumbo Jet, perché la mamma è sempre la mamma) e del simbolo dei Repubblicani.
  • Babar altri non è che il padre di Dumbo datosi allo spettacolo dopo essere scappato dalla terribile Jumbo.
  • Era stato proposto nel 2011 il film "Freddy Krueger Vs i Rosa Elefanti", ma si è temuto per l'incolumità degli attori e di Freddy stesso.
  • Il film ha servito negli anni '90 a fare sciogliere l'unione sovietica. A proporre la trama in U.R.S.S. fu Gorbaciov convinto che il film fosse un cartone educativo per i giovani.

Note

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  1. ^ Che si è evidentemente dopata come un ciclista per riuscire a portare questo bebè di 100 Kg e passa.
  2. ^ O almeno, è l'unica interpretazione possibile in un film Disney dell'insulto "Ricchione!"
  3. ^ Che poi, il pargolo gli è stato portato dalla cicogna, mica ha partorito, di che si lamenta?
  4. ^ Non Topolino, un altro.
  5. ^ Tipo il 99%.
  6. ^ Nel senso che proprio non le sente, Dumbo non parla.