Dominique Strauss-Kahn

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« La cosa peggiore per Dominique in tutto questo è che In carcere nessuno vorrà rifargli il letto. »
« Dov’è la prova che Strauss-Kahn volesse scappare soltanto perché era saltato sul primo jet militare per Parigi?. »

Dominque Strauss-Kahn è un celebre usuraio che, a causa dell’età, non riesce a trattenersi adeguatamente sotto controllo, diventando così a tutti gli effetti la dimostrazione ontologica e vivente che certe performance non sono prerogative dei piani alti dello stato italiano.

Dopo la condanna a settantacinque anni di carcere per lo stupro di una cameriera spagnola in una camera d’albergo, Dominique Strauss-Kahn decide di cambiare linea difensiva ingaggiando un noto avvocato italiano (che a tempo perso fa anche il deputato) il quale precisa che al giorno d’oggi, si fa presto a dire stupratore e, ammesso e non concesso che la cameriera dica la verità, il suo cliente risulterebbe al massimo un utilizzatore finale di cameriere. Un altro suo illustre collega invece suggerisce un alibi di ferro: Si, è vero, l’ho violentata ma solo per evitare che si facesse violentare.’’

Alla luce di questi avvenimenti, Dominique inizia ad avviare le pratiche per ottenere la cittadinanza italiana dal momento che gli era stato spiegato che in Italia gli arresti e i processi non costituiscono un handicap ma, anzi, fanno curriculum per la carriera politica e che in Italia è tutto più facile perché, anziché analizzare e giustificare fatti e accaduti, si può sollevare tranquillamente un caso politico e un conflitto di attribuzione davanti alla corte costituzionale. In seguito a queste considerazioni, vengono stipulati alcuni paragrafi a proposito della nuova linea difensiva all’italiana di Strauss-Kahn:

  • Incaricare i telegiornali amici di sputtanare (con qualsiasi mezzo) la cameriera: Il TG5 potrebbe rivelare che porta collant turchesi, il TG1 presentarla come un agente del KGB o dei centri sociali e il TG4 (con Daniela Santanchè alla conduzione) svelare che negli anni settanta la cameriera era fiancheggiatrice delle Brigate Rosse ed era recentemente passata ad Al Qaeda sventolando inoltre tra un servizio e l’altro una foto della sua cameretta dove è appesa una bandiera di Hamas disegnata da Vauro. Libero potrebbe invece lanciare un interrogativo inquietante: Che ci faceva di sabato mattina la cameriera appoggiata al pene di Strauss-Kahn? E chi l’aveva mandata?’’.
  • Attivare la GCOM e la commissione di vigilanza Rai per i talk show per imporre nuove restrizioni sulla par condicio e il contraddittorio: Se qualcuno parla a sfavore dello stupro è necessario che sia presente in studio un altro esponente di diverso partito politico del primo che ne parli a favore.
  • Sguinzagliare Giuliano Ferrara che inviterà pubblicamente su Radio Londra Strauss-Kahn a tenere duro e a candidarsi comunque all’Eliseo o al Quirinale magari sfruttando l’ora d’aria giornaliera in carcere per fare campagna elettorale. Questo per non darla comunque vinta alle toghe rosse americane affinché non passi il principio per il quale un uomo non debba fare politica soltanto perché considerato un vecchio porco (creandosi così un pericoloso precedente dappertutto).
  • Legge Paniz sulla prescrizione brevissima che per i reati di natura sessuale, deve scattare nel momento stesso dell’eculazione (detta anche Prescrizione Precoce'’).
  • 'Sostenere’ che, vedendo una cameriera così abbronzata, si era fatto l’idea che fosse la nipote di Obama.’’’