Nonsource:Divina Commedia: differenze tra le versioni

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E Virgilio gentil: "Ma, grande stronzo,
E Virgilio gentil: "Ma, grande stronzo,
il peggio di costui non è far gonzo
il peggio di costui non è far gonzo
il popolo dei telespettatori?
il popolo dei telespettatori!
Ben più terribili furono i suoi errori!
Ben più terribili furono i suoi errori!
Si truccò a Papa, sbattendosi i coglioni
Si truccò a Papa, sbattendosi i coglioni
che il vero Papa era German Mosconi!
che il vero Papa era German Mosconi!
OTELMA!! così si fè chiamare
OTELMA!! così si fè chiamare
perchè l'Amleto volle rovesciare,
perchè l'Amleto volle anagrammare,
mentre allo specchio il suo nome è ATOIDI,
mentre allo specchio il suo nome è ATOIDI,
cioè l'idiota. Vendeva gli asteroidi!!!
cioè l'idiota. Vendeva gli asteroidi!
Campava a sbafo con le sue stronzate
Campava a sbafo con le sue stronzate;
e fece fessi tutti con cazzate,
e fece fessi tutti con cazzate,
vestito come un Magio di Natale
vestito come un Magio di Natale
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o gli stronzi che a lui c'hanno creduto?"
o gli stronzi che a lui c'hanno creduto?"
"Maestro - diss'io - ce n'era un altro
"Maestro - diss'io - ce n'era un altro
di questi gabbatori, ma assai più scaltro:
di questi gabbator, ma assai più scaltro:
era un nano che da vecchia si truccava,
era un nano che da vecchia si truccava,
e di stronzate più grosse ne sparava.
e di stronzate più grosse ne sparava.
Stava ad Arcore, buffone e impenitente,
Stava ad Arcore, buffone e impenitente;
riuscì a farsi votare Presidente
riuscì a farsi votare Presidente
prendendo gli italiani come gonzi;
prendendo gli italiani come gonzi;

Versione delle 03:26, 5 gen 2008

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« Demoni, smembramenti, sangue a litri e uomini che affogano nella merda. Questo si che è pulp! »
(Quentin Tarantino)


« 

Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai nel culo una matita,
(meschino surrogar di me meschino
che nel cul desiava un cazzo equino).
Oh mio Dio!, che dolori e che bruciori:
era una carioca a dodici colori
tanto grossa com'è grosso un citrulo,
e mi si rigirava dentro il culo.

 »
(Dante Alighieri)

La selva oscura

« 

(Dante)
"Per giunger quì passai una selva oscura
e mi cacavo sotto di paura.
E in quella selva lì incontrai una stronza.."

(Virgilio)
"STRONZA??? Era lonza, Aligheri!!, era una lonza!"
 
(Dante)
"E in quella selva, dove ciascun si perde,
fuggendo calpestai parecchie merde."
 
(Virgilio)
"E si sente parecchio sta' fetura
e quello che hai cacato per paura.
Alighieri, son'io il tuo maestro dotto,
ma tu lavati, che ti sei cacato sotto!"

(Dante)
"Vidi una freccia: PER LA CITTÀ DEL DENTE.."

(Virgilio, tra sé)
"Ma è pure analfabeta sto' fetente?"
(a Dante)
"Ma come cazzo hai letto, oh vate Dante?"
(tra sé)
"Ha il naso a becco, ed è pure ignorante!"
(a Dante)
"Era dolente, do-lente era indicato!!"
 
(Dante)
"E dammela stà lente, che ho toppato
perché la vista mi è venuta meno!"

(Virgilio tra sé)
"A questo quì finisce che gli meno!"
(a Dante)
"Ma quale lente de li mortacci tuoi?
DOLENTE, che fa male. Perché noi
dobbiamo andare dove c'è il dolore!
E smettila di fare quel fetore!
Ma a te da me chi cazzo t'ha mandato?
(tra sé)
Arriva proprio a me sto' disgraziato!
Non vede, caca, puzza, e è pure sordo.
Se ne fa un'altra giuro che lo mordo!"

(Dante)
"Qui mi mandò virtude a conoscenza,
e anche perché era vuota la credenza!
Devo comporre per non morir d'inedia!"

(Virgilio tra sé)
"E rompe il cazzo a me co sta' Commedia!"

 »
(Dante Alighieri)

La porta dell'Inferno

« 


"PER ME SI VA NELLA CITTÀ ROVENTE,
PER ME SI VA NELL'ETERNO CALORE.
QUÌ GIUNGE INFINE A ME OGNI MALFATTORE
ED QUI CHE È PUNITO OGNI FETENTE.
 

QUÌ È CONDANNATO NELL'ETERNO RIGORE,
A NAVIGAR NELLA MERDA E NEL FUOCO
CHI PRESE MOLTO DA CHI AVEVA POCO
ED ANCHE CHI AFFITTAVA IL CULO AD ORE.

PER ME SI VA PER IL MISTERO ARCANO
DEI DIAVOLI CAZZUTI E STUPRATORI.
PREPARATEVI! E LUBRIFICATE L'ANO!!


(Dante)
"Maestro, è proprio il caso quì d'entrare?
Mi pare che quì sono minchie amare
a passare al di là di questa porta!"
(Virgilio)
"Alighieri...ora il tuo dubbio asporta!
Secondo te noi siamo quì arrivati
per tornarcene indietro impaurentati?
Tu devi visitare questo posto
dove il malvagio viene cotto arrosto.
Qui troverai i politici italiani,
i giornalisti, i servi, i ruffiani,
e tutti quelli che fecero oppressioni,
e quei che contrastarono il Mosconi .
Quì finalmente giustizia viene fatta!
Per ciascuno si avrà la pena adatta.
E quì essi peneranno per eterno.
Avanti, allora, e vediti sto' Inferno!"

 »
(Dante Alighieri)

Inferno

« Papè Satàn, papé Satàn aleppe. »
(Germano Mosconi)
« 

l'oscuro Regno onde sempre risuona
la musica infernal che non perdona,
che non ha tregua, che non tiene stallo,
di Mariottide e del drudo Billy Ballo

 »
(Dante Alighieri)


Caronte

« 

(Virgilio)
"Li porta tutti lui con quel gommone?
Ma non avea forato??"

E il naviglio avanzava a bestemmioni
di Caronte, manco fosse il Mosconi,
una bestemmia per ogni remata,
e per ogni remata una schizzata
di merda scura, fetida, puzzante,
che fece doccia anche a Virgilio e a Dante.
(Virgilio)
"Lo Stige ha puzzo più forte di una fogna.
E Caronte che schizza è una carogna."

 »
(Dante Alighieri)


Girone dei parassiti

« 

Un cartello era posto sull'ingresso:
L'ANTIPIATTOLE QUÌ NON É PERMESSO,
NÈ SI PERMETTE ALCUNA GRATTAZIONE.
"Occhio al contagio, attento all'infezione!"
Virgilio disse sputandomi in un occhio,
"che non ti becchi piattola o pidocchio!"

 »
(Dante Alighieri)

Dracùla

« 

E per quell'aere volava come uccello
Dracùla trasformato a pipistrello;
al che diss'io: "Maestro c'è un vampiro!"
Virgilio a me: " ... più tonto di un tapiro!
Quindi secondo te il vampiro è questo?
E quel Prodi che zitto e lesto lesto
vi ha fregati cambiando la moneta
e con le tasse sue v'ha messo a dieta?
Questo vi prende un pò di sangue rosso,
ma quello lì vi spolpa fino all'osso!"

 »
(Dante Alighieri)


Gli agenti delle tasse

« 

(Dante)
"Maestro,.... e quei demoni vindìci?"
(Virgilio)
"Alighieri,... ma tu che cazzo dici?
Quelli sono gli agenti delle tasse
che del Prodi riempiono le casse!"
(Dante)
"Anche quì?!?!!?? E Dio permette
che riscuotano quì tasse e bollette??"
(Virgilio)
"Dio quì non c'entra. Lui è il Sempiterno!
Votaste voi sto' cazzo di Governo!!
E che ti meravigli? Tasse forti
che debbano pagare pure i morti!!
La colpa è tutta vostra, e questo è quanto.
E Padoa Schioppa vi fa il mazzo tanto!"

 »
(Dante Alighieri)

Friggitoria "Inferno"

« 

..e proseguendo per quella triste via
vidi un cartello, dicea: "FRIGGITORIA".
Allor diss'io: "Maestro quì si magna!"
"Ma che hai preso l'Inferno per cuccagna?
Qui si friggon le anime dannate
che morsero con bocche assatanate
quelli a cui facevano il bucchino.
E tu vorresti farti un fritturino?
Poiché viaggi con me, anima eletta,
ti serviranno stronzi a cotoletta."

 »
(Dante Alighieri)

Gigi D'Alessio

« 

.."Chi sei, infelice, che nella fornace
dell'infernal cucina non hai pace?"
Ei mi rispose, con voce implorante:
"Gigi D'Alessio, di Napoli, il cantante!
E quì son condannato a rosolare
con patate a piselli. Ma ti pare
che ad un artista, ad una voce nota,
debban cacciar nel culo una carota?
Mi arrostono, ma anch'io so' figlio e' mamma
pure se mi chiamano a' fetamma.
A Napoli già tutti m'han schifato,
dal Paradiso m'hanno già cacciato.
In Purgatorio m'ero rifugiato:
ho cantato una volta, e m'han picchiato.
Eppure io stono che è una squisitezza,
e canto canzoni che sono una schifezza,
io dei canori ho la supremazia,
pure se canto che è na' fetenzia.
Che ci vuoi fare se a qualcun non piaccia
e mi prendono sempre a merda in faccia?
M'hanno chiuso nel forno ad arrostire
perché le donne ho fatto abortire
con la mia voce querula. Ed adesso,
dopo l'arrosto, mi buttano nel cesso.
Ma affinché il mio nome non si perda
ricordati di me che sono il MERDA".

 »
(Dante Alighieri)

Girone del leccaculi

Si avvertono i gentili visitatori che, in seguito ad una revisione delle classificazioni dei dannati, molti soggetti sono stati trasferiti ai RUFFIANI - IL GESTORE: Satana

« 


E Satana, torcendosi le coglie
ai dèmoni atterriti: "Voi, canaglie!
che ammetteste all'Inferno sta' munnezza!
Ma chi me l'ha mandata sta schifezza?"

 »
(Dante Alighieri)

Girone degli jettatori

Musikalia (il concerto infernale)

« 


In uno spiazzo come in un teatro
stava raccolto il popolo dannato,
e sopra un palco suonava un'orchestrina
una musica che, a dir poco, era divina.
"Maestro - diss'io - or non comprendo:
questa musica è bella e stò sentendo
Mozart, mi pare, oppure Pergolesi.
Satana allevia in questo modo i pesi
delle pene infernali dei dannati?"
"Alighieri, sono i cazzi che hai cacati!!!
Questa musica serve a preparare
quello che poi essi devono ascoltare!
Ascolteranno poi, senza intervallo,
Mario Merola, Mariottide, Billy Ballo,
e poi ancora D'Alessio, Malgioglio e Orietta Berti.
Tu pensi che il dannato si diverti?
E senza posa poi canteranno uniti
la terribile nenia dei falliti,
quella che fa sputar la bile e il fiele:
la terrificante 'Uallera e' zi Rafele.
I demoni che sono gia informati
han con cera li orecchi cementati:
E che rob'è, questo è l'Inferno, è vero,
ma stà schifezza, sentita per intero,
per ore ed ore non è più punizione,
è sadismo, tortura, perversione!
Anche all'Inferno ci son esagerazioni,
Ma questo è peggio che sentir Mosconi
Vedi, Alighieri, com'è crudel l'Inferno?
Ascoltare sta' roba per eterno,
Roba da suicidarsi a corda corta,
se questa gente quì non fosse morta!!
Questa musica fa diventare pazzo!
E tu, comunque, non capisci un cazzo!
Prima ti fan sentire ciò che è bello
e poi questo fracasso da bordello.
È il contrappasso, Dante, or l'hai compreso?
Ma tu il cervello l'hai solo per far peso?"

 »
(Dante Alighieri)

Girone dei Radicali

« 

E di Sodoma i figli a piè levati
fuggian per non essere inculati
dai demoni arrapati col radello
che gli facean il cul come cappello,
...................................
(Dante)
"Tremenda è qui la legge del sorpasso..."
(Virgilio)
"SORPASSO?!?
Ma che cazz...Alighieriiiiii!, CONTRAPPASSO!!!"
(Dante)
"..per qual chi volle riceve a dismisura,
come succede in questa bolgia oscura
dove sono puniti i radicali
che voller cazzi e son 'nculati a pali.."

 »
(Dante Alighieri)

Francesco Rutelli

« 

... il dèmone arrapato l'inseguia
col pene equino, per l'infernale via
ed altri ancora, con i cazzi a randelli
gridavan "Fermati, fermati Rutelli!!
Come facesti al popolo italiano
come un portone ti faremo l'ano!!"...

 »
(Dante Alighieri)

Marco Pannella

« 

..e Minosse con parlare arcano
disse: "Troio, accattone e gran puttano!
Loffier, fornicatore e femmenella.
Nelle fogne infernali va il Pannella!
Ed affinché il castigo non si perda
tutta la bocca riempitegli di merda!"

 »
(Dante Alighieri)

Emma Calogero Bonino

« 

..e come vuol legge di contrappasso,
tre demoni col cazzo a contrabasso
stavan facendo su di lei/lui festino:
era Emma Calogero Bonino
che non si seppe mai a quale sesso
appartenne, e non si sa neppure adesso...

 »
(Dante Alighieri)

Aemorroidalis (la macchina infernale)

« 

..vidi la macchina che fa lo "spilamazz"
inventata da Wilhiem Franz Scarthz,
un mostro immenso di bielle e pistoni
che ai dannati faceva le occlusioni
con un tubo di ferro conficcato
nel posterior, ed un tubo collegato
pompava soda caustica e acqua bollente
nel cul forato dell'alma penitente.
Ma prima d'essa v'era un'altro attrezzo
che al sol pensarlo mi provoca ribrezzo;
ad esso eran costretti i condannati
per essere dapprima dilatati.
Mossa da un nero e fetido vapore
era un congegno che provoca il dolore
con una serie di cazzi di metallo
sempre più grandi, fino al grande fallo.
Il dannato, in catena di montaggio,
(ma fia più esatto dire d'inculaggio)
venia passato sotto quei punzoni,
a forza penetrato a pecoroni.
E finchè fia la pena ognor più trista,
un demone, fingendosi un artista,
cantava senza posa come un gallo
canzoni di Mariottide e del drudo Billy Ballo.
Diss'io: "Maestro, che tremendo punzone!
Che colpa fu per questa punizione?
Che fecero costoro di sbagliato
per finire col culo dilatato?"
Disse Virgilio: "Questi è mala gente
capaci di produrre un accidente
sol con lo sguardo. Sono jettatori,
della sfiga i più grandi produttori.
Su presto, andiamo fuor da questa valle.
Tu, per prudenza, grattati le palle!"
 

 »
(Dante Alighieri)

Il Silvio

« 

.....parea senza castigo o punizioni
e stava assiso e triste il Berlusconi.
"A quale pena t'hanno condannato?"
"La peggio, tutti i soldi m'han levato!
Per sovrapprezzo, per pareggiare i conti
minaccian di ridarmi Sandro Bondi,
ed i dannati mi gridano in coro;
vònno un milion di posti di lavoro.
Inoltre Dio mi danna a perdizione
per aver fatto la Sua imitazione.
La mia vita fu piena di falle
per arraffo, raggiri e molte balle:
tuttavia lavorai come un mulo
a prender gli italiani per il culo.
E per il vero li trattai per gonzi
portando in Parlamento tanti stronzi.
Che male feci? Forse Prodi è meglio?
che v'incula con cazzi lunghi un miglio?
Se gli italiani devon essere fregati,
che importa con che cazzo sò inculati?

 »
(Dante Alighieri)

Il Prodi

« 

..e in quella valle cosparsa di chiodi
a culo stretto camminava il Prodi,
che dicea governare per domani,
dicendo agli italiani: Itali-ANI!!
Portava a braccia una sconcia fardella,
una fetida e immensa mortadella
grande più di quel cazzo che, (mortacci !)
avea ficcato in culo ai poveracci....

 »
(Dante Alighieri)

I Politici

« 

..e in quella bolgia di ladri e d'assassini
riconobbi Mastella, il Mussi, il Dini,
Tajani, il Previti, l'Urbani ;
e quei che avean rubato a piene mani,
nella pece, oramai ben cotti,
il Boselli, il D'Alema, il Bertinotti....
Più innanzi ancora, addetta a far bucchini
la nipote del Duce, Mussolini
che boccheggiava come un'orata in mare
a due alla volta, tanto per non strafare.

 »
(Dante Alighieri)

Tubieras (la fabbrica infernale)

« 

..e si compiva il grande maleficio
nell'infernal terribile opificio,
dove ciascun che spesso si masturbi
è condannato a fabbricare tubi.
Fra sfiammate e scintille di crogiolo,
tra montacarichi e gru, e con grande dolo,
i dannati lisciavano i cannelli
che Satana volea più lustri e belli
per poterli rivendere al mercato.
Poichè Virgilio l'ebbe interrogato:
(Virgilio)
"A chi vendi stì tubi che i dannati
con fatica hanno tosto fabbricati?"
(Satana)
"Vedi, Virgilio, rispose lo Dimonio,
ero stanco di stampare in falso conio.
Rende di più far tubi, io l'intesi,
dai racconti degli operai cinesi.
Però i dannati meglio di loro io tratto,
anzi con loro ho addirittura un patto:
per una tonnellata in più che è fabbricata
risparmiano ogni giorno una frustata.
Ho due guardiani a vigilar su loro
perchè non si sottraggano al lavoro:
Un certo Stalin che viene dall'oriente
e Himmler, il tedesco, da occidente.
Lor sanno come farli lavorare
senza poltrire e poi senza indugiare!!"
(Virgilio)
"Ma questo è sfruttamento del dannato,
e tu uno sfruttator marcio e spietato!!"
(Satana, adirato)
"Ma che di me siete forse meno avari?
Ma non trattate peggio quei precari?
Son'io più generoso e costumato!
Da me nessuno mai fu licenziato!
Voi invece il Sabba licenziate il precario,
nè gli pagaste mai lo straordinario!
Lo riassumete il Lunedì, per cui,
mai la Domenica voi pagate a lui!
L'Inferno è il peggio che stà sottoterra?
Se sei precario, è peggio sulla Terra!"

Il mio Maestro tacque, e fra i malvagi
m'indicò quei che votaron la Legge Biagi:
"I demoni hanno orrore di costoro,
scannatori di chi vive di lavoro.
Non si sa se il buon Dio per una volta
perdonerà questi angeli in rivolta
che furono mutati nei demòni:
ma è impossibile poi che Dio perdoni
questa canaglia sì perversa e druda,
che è molto peggio del traditore Giuda!"

 »
(Dante Alighieri)

Girone dei Ruffiani

Emilio Fede

« 

 ...e trascinava giganteschi coglioni
di pietra, più grossi di palloni
ed arrancava salendo su quel colle
l'Emilio Fede, il contator di palle.
E come colui che alfin la Grazia tocca
a Emilio Fede io gli sputai in bocca
per dargli un pò sollievo dall'arsura.
Ei si beò di quella mia pastura
già molto aduso a averla dal Berlusca,
come colui che ricompensa busca.
E disse a me:" Ai Leccaculi io stavo
ma fui trasferito, protestavo
col demone a cui l'facevo in mano:
fui riclassificato da ruffiano.
Mi tocca trasportar questi pendagli
che pesan come ferro, e tu non sbagli
a sputarmi così nel cavo orale
che i demoni trasformano in pitale!
Quel che m'usci un dì dalla mia bocca
per medesima via or entra. Tocca
ringoiare quì tutte le mie stronzate
a stronzi veri e merdi stagionate.
Ma tutto questo io feci per il Silvio!
che l'impicchino sotto il ponte Milvio!"
  

 »
(Dante Alighieri)

Costanzo e Vespa

« 

..nel baril merda ce n'era d'avanzo
e dentro d'esso il Maurizio Costanzo,
e in un altro di merda traboccante
Bruno Vespa, il ruffiano ospitante.
"Maestro, perché a costoro tanta merda tocca
con un demone a testa che li imbocca?"
"Vili ruffiani, paraculi e bugiardi
che nella televisione fino a tardi
disser ciò che al poter conveniva:
MERDA. Ed a merda solida ed a saliva
pasteggiano per forza nella botte
per tutto il giorno e per tutta la notte.....

 »
(Dante Alighieri)

Gad Lerner

« 

.e tra i ruffiani che stavano in ginocchio
c'era persino quel che sembra Pinocchio,
(che, in questo caso, è meglio dir Finocchio).
I demoni li tenevano imboccati
a ciucciar cazzi, tutti affaticati
a pompare e a beccar scudisciate,
e ad ingoiar per forza le sborrate.
Lerner invece tenea la bocca all'ano
del demone più chiatto e più pacchiano
e che ogni tanto mollava peti tali
da sembrar botti e fuochi artificiali.
"A lui è toccato il demone più chiatto
che di sue puzze sazia il mentecatto!
Perché a costui toccò il destino amaro
di fare nelle puzze il palombaro?"
"Vedi Alighieri", disse a me il poeta,
"Costui vendeva sé per vil moneta.
Ruffiano a basso prezzo, come vedi,
la zoccola peggior del marciapiedi!
Puttaneggiò fingendosi obiettivo,
ma sotto sotto, ipocrita e cattivo;
prendeva per il culo i disgraziati,
i precari, operai, gli sventurati,
ma, sotto sotto, tirava per il Prodi.
Vedi ora quì punite le sue frodi.
Condannato alle perete, per segno
che della merda è ritenuto indegno!"

 »
(Dante Alighieri)

Cortesie infernali

« 

(Demone)
.."Oh Virgilio! Per Satana che ringhia!
Dove porti costui che pare minchia?"
(Virgilio)
" O demone maldestro e inospitale,
che possano affogarti sotto sale!
Ma ti par bello offendere un poeta,
che coi suoi versi tutto il mondo allieta,
solo perché ha una faccia da citrulo?"
(Demone)
"Perdonami Virgilio! Bacio il culo!
Ma a vederti accompagnar costui
nell'Inferno,pei suoi meandri bui,
pensavo tu cercassi un posto adatto
per ammazzare questo mentecatto."
(Virgilio)
"Ma no! questo imbecille imminchionito
viaggia per conoscenza. E' un pò stordito
dalla visione dell'infernal castigo.
E' un pò racchiotto, non è certo un figo,
ma non posso ammazzarlo o farlo a fette
sol perchè riempie l'Inferno di puzzette."
(Demone)
"Oh Virgilio, questa cosa mi è nova.
Adesso anche i dannati fan la prova
prima di sprofondare nell'abbisso?"
(Virgilio)
"Non è dannato, è ancora vivo. Ed isso
deve vedere per poi poter poetare."
(Demone)
"Senti un consiglio: portalo a cacare.
Tra l'altro a veder lui con attenzione
sorge il sospetto che sia un pò ricchione."
(Virgilio a Dante)
"Hai sentito? Hai sentito quel che arrasta?
Il demone ti dice pederasta.
E tu come rispondi ai complimenti?"
(Dante)
"Siete due scurnacchiati e due fetenti,
anzi quattro, perchè di voi ciascuno
di fetenti ne vale più di uno.
Questo coso cornuto mi ha coperto
di parolacce, mentre a culo aperto
loffeggiava. E tu non dicevi niente.
E dici che son'io a far il petente!
Tu di tuo ci hai inzuppato il pane
mettendoci la resta. Porco cane!"
(Virgilio a Dante)
 "Perchè ti ho detto imbecille e citrulo
e imminchionito, ora ti brucia il culo?
Comunque, nota, non è la prima occasione
che qui ti riconoscon per ricchione.
E adesso proseguiamo il nostro viaggio
che più in là ti rivolgo un altro omaggio!"

 »
(Dante Alighieri)

Girone dei Sodomiti e dei Gomorriti

"AD ALTRUI PENDE CIÒ CHE È TUO DISIO!

E QUÌ FOSTI PUNITO DAL BUON DIO

PER NON SEGUIR VIRTUTE E CONOSCENZA

ED INSEGUIR SOLTANTO INCULPRENDENZA"

« 

(Dante)
Diss'io: "Maestro, sono a conoscenza
del sodomico vizio: inculprendenza!
Ma di Gomorra quale fu il peccato?
Neppur Mosconi ce l'ha mai spiegato."
(Virgilio)
"..e adesso apprendo con costernazione
che tu foss'anco, Dante, un pò ricchione.
Ci mancava anche questa! Che indecenza!
Così di Sodoma hai avuto conoscenza?!!
Era l'ascella di Gomorra il vizio
per cui per loro il coito aveva inizio
ponendo il pene dur sotto l'ascella
ed agitando il braccio a manovella."

 »
(Dante Alighieri)

Alfonso Pecoraro Scanio

« 

Incontrammo il demone dei pali,
quello che fa dilatazioni anali.
(Virgilio)
"Ti ho portato dinanzi questo stronzo
a ver punito il Pecoraro Alfonso."
(Demone)
"E chicazz'è sto' stronzo? Fa il turista?"
(Virgilio)
"Ma no! Si dice ch'è un grande artista,
un poeta. Ma la faccia è da citrulo."
(Demone)
"Portalo via sennò gli rompo il culo!
Sarà pure un'artista. MA ho l'impressione,
che sia affrociato ed anche un pò ricchione!"
.......................
"Peccar d'inculprendenza costa caro!
e qui è punito Scanio Pecoraro,
ricchione, ambientalista e deputato".
Il vidi e costui stava aggrappato
ad una fune tesa sopra un fosso,
e sotto un palo acuminato e grosso
puntato in direzione del suo ano.
Lo sventurato, con voce di soprano,
dovea cantar sotto lo scudiscio
di un demone che frequentemente il piscio
gli riversava sulla testa e addosso
acciocchè precipitasse dentro il fosso.
Virgilio disse:"Pena ben meritata!
Or su di lui mi faccio una pisciata."

 »
(Dante Alighieri)

Vladimir Luxuria

« 

..e senza dildo e senza vibratore,
senza gustar del cazzo mai il sapore,
lì stava condannato il Luxuria,
dove c'era di cazzi gran penuria.
Vedendo altri dannati sopportare
furia di demoni addetti ad inculare,
con dispetto diceva :"Non ci sto!
perché a tutti si ed a me no?"....

 »
(Dante Alighieri)

Cristiano Malgioglio

« 

...e in quella bolgia di orrori c'era il meglio,
il "ricchione truccato", era Malgioglio.
Un demone chirurgo a forza dura
gli cuce il cul col filo di sutura:
di poi gli fa ingoiare un gran purgone:
"..ed eccoti servito, oh gran ricchione,
quando la merda ti premerà sull'ano
ti sentirai di partorir,oh Cristiano!!!
E non potrai, come facesti in in vita,
incularti coi cazzi e con le dita.
Tu di minchie ne hai beccate tante
con la scusa che facevi il cantante.
Cantavi come un ciuco che gorgoglia.
Ma qui dei cazzi ti passerà la voglia!!"

 »
(Dante Alighieri)

Sandro Bondi

« 

"..ma Maestro - diss'io - sbagliammo i conti!
Qui non vedo il ricchione Sandro Bondi!!"
"E pur vero - diss'Egli - che quì è assente.
Lucifero non sa dargli patente
se leccaculo, ricchione o fognatura:
decidere cos'è è un'impresa dura.
Minosse lo vorrebbe col Pannella,
Lucifero vuol friggerlo in padella,
e Satana è furioso ed incazzato
perché l'Inferno gli ha squalificato.
Quì lo schifano tutti, ma non sanno
dove mandarlo che non glielo ridanno.
In Paradiso l'han persin mandato..
..e Dio per poco non s'è suicidato.
L'han messo sul gommone di Caronte
che, disperato, si è sparato in fronte;
Satan lo caccia, e come dargli torto?
Del Berlusca è questo il peggio aborto!!"
 

 »
(Dante Alighieri)

Girone dei rinnegati

« 

QUI SONO PUNITI I MALCREATI,
PUTTANI NELLA MENTE, RINNEGATI,
NEGATORI DI CIÒ CHE DICEAN PRIA,
TRADITORI,MENDACI. A SORTE RIA
LI CONDANNA L'INFERNO,E QUESTI SEGNI
DICON CHE DELLA MERDA SONO INDEGNI.

 »
(Dante Alighieri)

Marcello Pera

« 

...e quando ormai schifato tutto m'era
mi si parò dinnanzi il turpe Pera,
filososo mutato in accattone,
rinnegator di senno e di ragione,
che tradì suo pensare e si fè prono
al Berlusconi e al pontificio trono....

 »
(Dante Alighieri)

Antonio Bassolino (Totonno a' Fetamma)

« 

...e vidi Bassolin che di grandezza
avea soltanto i cumuli e' munnezza.
Or più non era dell'Ingrao il seguace,
s'è fatto dittator, ladro e mendace.
Era colui che, passo dopo passo,
passò il denaro pubblico al suo incasso.
Dannato al pasto con ugual misura
di monete e di laida spazzatura
che prende da quel laido crogiuolo:
ruba sul peso perchè è mariuolo.
Dei rinnegati tutti il peggio è questo:
arraffò tutto e si riempì il canestro,
e la monnezza per la Campania scorre
per arricchire lui e le sue camorre.
Della sinistra in lui brillava fiamma;
mo' lo chiamano Totonno da Fetamma.


 

 »
(Dante Alighieri)

I sindacalisti

« 

"..or guarda quei, frustati a schiena nuda,
condotti verso il baratro da Giuda,
lor protettore e loro ispiratore:
che possano annegare nel fetore!
Ingannatori di operai e apprendisti,
son rinnegati, son sindacalisti!!
Di falsità loro bocca è fontana.
Vendevano ai padroni carne umana
dicendo di difendere il lavoro,
ma,in realtà, soltanto i cazzi loro.
Vanno lì dove l'Inferno mogne,
dove sono gli scarichi e le fogne,
e lì saranno, da tutti isolati
perchè i dannati si sono indignati
di avere accanto questa gente cresta
e hanno scioperato per protesta.
Anche i demoni di loro son schifati:
hanno ribrezzo di questi malfamati,
e hanno tirato a sorte con le carte
e fu per caso che Giuda ebbe la parte
di condurre alle fogne i rinnegati
anche se pure lui li avea schifati."

 »
(Dante Alighieri)

Giuliano Amato

« 

..."Lui, no!"- or disse Giuda- "Questo è troppo!
Fa troppo schifo. E' della merda il coppo!!
Dove l'avete presa sta' carogna?
Questo quì ci inquina anche la fogna!
Mettetelo a bollir nella cardogna,
sta' vecchia zoccola ormai senza vergogna.
Questo fu il leccaculo di Bettino,
poi lo tradì, divenne burattino
del grande appuzzator cioè il D'Alema
.............................................
............................................

 »
(Dante Alighieri)

Inutilia (Girone dei vuoti a perdere)

Il Fini

« 

..e in mezzo a quella folla di cretini
svettava alto il Presidente Fini,
a cui il perno a cul non dava pace,
tormentato dal demone Storace
che sulla pelle il fascio gli ricuce
urlando e perdifiato "Duce! Duce!"..

 »
(Dante Alighieri)

Marco Follini

« 

"..ma chi è costui? chi cazzo lo conosce?"

"Questo turzo che parla ad erre mosce
credeva d'esser diventato segretario
ma fu gettato nell'immondezzario
dal Berlusca e il Casini che, spremuto,
poi insieme l'han di colpo bifottuto.
Per Montecitorio vaga e fa il puttano,
vota a compenso e, di contramano,
dice d'esser lui l'uomo di centro.
E giustizia infernal lo spinge dentro
il cesso più intasato. Andiamo avanti
puttani come questo ce n'è tanti!"

 »
(Dante Alighieri)

Il Veltroni

« 

..e sulle porte di quell'antro, fuori
v'era il leader deciso a priori
assieme ai ladri, ai furfanti e agli imbroglioni
v'era il più scemo e tristo: era Veltroni,
un'oca lessa, un soprammobil futile
parea monumento ambulante all'inutile....
...Walter, Water, il nome non ricordo
di quel quel fichetto scemo come un tordo,
che D'Alema usava a burattino
per poi discaricarlo nel tombino.

 »
(Dante Alighieri)

Il Di Pietro

« 

Un demone feroce ed arrapato
stava straziando un povero dannato
con cazzo a chiodi,ficcandoglielo dietro.
Riconobbi il dannato: era Di Pietro.
E disse il demone: "Sì decretò Minosse,
perché stronzate lui ne ha fatte grosse.
Per allietarlo or lo tratto da checca!"
E Di Pietro rispose: "E che ci azzecca?"
Virgilio aggiunse:"Costui vien condannato
per tutto il tempo in cui lui s'è abbuffato
coi socialisti, Craxi e Pillitteri,
Poi li ha traditi, gli ha dato giorni neri,
la prigione, i sequestri, le condanne,
per le tangenti incarcerati. Stanne
lontano assai, che questo è traditore.
Si finge magistrato, fa il censore,
e intanto compra al figlio due palazzi.
Adesso è il turno suo di prender cazzi!"

 »
(Dante Alighieri)

Oliviero Diliberto

« 

...stava sepolto, da un cumulo coperto
e sol la testa si vedea di Diliberto
emersa dalle merdi. "Guadda guesto!"
diss'io che il naso avea turato lesto.
"Eccolo lì!", disse allor l'mio Maestro,
"quel pendaglio da forca e di capestro,
quel che diceva d'esser comunista
per mascherare d'essere arrivista!
Della politica volea sciogliere i nodi
e finì a leccare il culo a Prodi.
Questo prese per culo i proletari
e quì all'Inferno per lui son cazzi amari."

 »
(Dante Alighieri)

Girone dei rompipalle

« 

Sulla lapide di quel nuovo girone
v'era scritto: "QUI TROVA PUNIZIONE
CHI NELLA VITA FÈ DI SÈ UN TORMENTO
PER GLI ALTRI, DIVENTANDO UN ROMPIMENTO"
e Virgilio mi disse: "Fa attenzione !
che se non ti condannano a ricchione,
in questo luogo infine perverrai;
e quì pei rompipalle sono guai."

 »
(Dante Alighieri)

Coglias - I martellati

« 

Sopra una roccia che domina una valle
vidi puniti i grandi rompipalle.
Sull'incudine posti i lor coglioni
veniano martellati dai demòni.
Ogni martello pesava tre quintali
e ad ogni colpo cacciavano urla quali
parevano selvaggi di foresta.
E subito di nuovo ecco si appresta
il demone a colpire il disgraziato
che appena allora più forte aveva urlato.
"Chi son, Maestro, questi martellati?"
"Dei rompiballe, carogne e disgraziati,
stronzi, presuntuosi e trasgressori,
di Nonciclopedia Amministratori.
Aver pietà di loro qui non serve.
Eran ciucci e con le menti acerbe,
ingnoranti, infingardi e sugliardi;
infin moriron, ma fu sempre tardi.
Se ai redattori ruppero i coglioni
per contrappasso quì coi martelloni
sono puniti a botte sulle palle.
Ed ora andiamo via da questa valle."

 »
(Dante Alighieri)

Il demone disoccupato

« 

..e in terra stava il demone seduto
come colui che il lavoro ha perduto
e tutto il giorno non ha un cazzo da fare,
senza una lira e senza una comare.
"Chi sei?" allora a lui Virglio chiese;
lui, sollevando le sue palle appese,
disse: "Son colui che un tempo castigava
gli stupratori, chi di forza chiavava
le donne altrui; di controvglia queste
subivano l'oltraggio del pareste.
Ma ora vedi che son disoccupato,
perchè oramai non più c'è chi ha chiavato
donne non consenzienti. Che puttane!
Tutte disposte ad alzar le sottane.
Di fica stretta più non vi son al mondo,
tutte con l'utero sempre più profondo.
Ho un solo dannato e, per affronto,
Satana gli ha pure fatto un bello sconto,
perchè col suo coraggio dissennato
la Levi Montalcini ha violentato!"

 »
(Dante Alighieri)

Girone dei miscredenti e degli eretici

« 

IN QUESTO LUOGO DIO È DIMISSIONARIO.
QUI FA GIUSTIZIA SOLO IL SUO VICARIO,
E QUI TREMENDE SON LE PUNIZIONI
PER COLOR CHE NEGARONO IL MOSCONI

 »
(Dante Alighieri)

La chiesa ribelle

« 

..e una folla di preti, cardinali,
vescovi con in testa gran pitali,
monaci, preti, suore e sacrestani,
ciascun portando un cesso tra le mani:
erano miscredenti, anime torte,
che al nuovo Papa sbatterono le porte,
e non ne riconobbero il primato,
sebbene su di lor avea pisciato.
S'avean tormenti, purghe, punizioni,
com'avea profetato il gran Mosconi,
che d'anatema li aveva fulminati
e spinti nell'abisso dei dannati..

 »
(Dante Alighieri)

Il Pastore Tetesco

« 

..ed infilzato dal demone manesco
a pecorina era il Pastor Tetesco,
colui che si era opposto in modo acerbo
al Vate insigne di quel Nuovo Verbo,
l'unico e vero Papa,il gran Germano
fondator di Agnosticismo Mosconiano,
e contra Lui avea lottato a morte
con anatemi e sbattito di porte

 »
(Dante Alighieri)

Il Mago Otelma

« 

...e lì dove la merda si fa melma
stava sommerso il divino Mago Otelma.
Ancora in testa portava il canterano
e più anelli che dita nella mano.
Un demone col mestol l'imboccava
a bere la lordura che puzzava:
"Bevi, diceva, Mago de stu cazzo,
tu c'hai preso pel cul plebe e palazzo!"
Chiesi a Virgilio: "Maestro, sto' bidone
non doveria giacer come imbroglione?"
E Virgilio gentil: "Ma, grande stronzo,
il peggio di costui non è far gonzo
il popolo dei telespettatori!
Ben più terribili furono i suoi errori!
Si truccò a Papa, sbattendosi i coglioni
che il vero Papa era German Mosconi!
OTELMA!! così si fè chiamare
perchè l'Amleto volle anagrammare,
mentre allo specchio il suo nome è ATOIDI,
cioè l'idiota. Vendeva gli asteroidi!
Campava a sbafo con le sue stronzate;
e fece fessi tutti con cazzate,
vestito come un Magio di Natale
e mettendosi in testa quel pitale!!
Ma chi ha più colpa: lui che li ha fottuto
o gli stronzi che a lui c'hanno creduto?"
"Maestro - diss'io - ce n'era un altro
di questi gabbator, ma assai più scaltro:
era un nano che da vecchia si truccava,
e di stronzate più grosse ne sparava.
Stava ad Arcore, buffone e impenitente;
riuscì a farsi votare Presidente
prendendo gli italiani come gonzi;
e il Parlamento riempì di molti stronzi!!"

 »
(Dante Alighieri)

I pensionati dell'INPS

« 

..una folla di lerci mendicanti,
e ciascuno stendea la mano avanti
chiedendo carità di una moneta
perchè di fame era stanco di far dieta.
"Maestro, ma chi son sti' disgraziati
tutti con stracci e panni rattoppati,
tutti imploranti, tutti a far mendici,
e magri molto più che delle alici?"
Virgilio a me: "Lor chiesero riparo
perchè il riscaldamento costa caro.
Non son dannati, non hanno punizioni,
solo che non gli bastan le pensioni.
Furon dannati lassù sulla Terra
dove ogni Governo gli fè guerra.
Impara, Dante, chi il Governo ha aiutato
di sicuro ha scannato un pensionato.
L'INPS, un'agenzia di annientamenti,
che gestiva pensioni e emolumenti,
li ha ridotti così come son losi
mendici, stracci e poi tubercolosi.
Con le loro pensioni appena appena
rimediavano un brodino per la cena,
ma senza pane e senza condimento.
Il Nano e il Prodi, con questo trattamento
voleano risparmiare sul bilancio
negando loro anche il diritto al rancio.
Solo Satana ebbe pietà di questi
e li ospitò all'Inferno. Tu diresti
che il Demonio è migliore del Governo?
E così sono ospitati nell'Inferno."

 »
(Dante Alighieri)

Purgatorio

Adveni purgam animae ut spilaturam culii at redentionem peccatoribus incertis sexii utque incontenibilis cacaturae at peccati... sub penis equinuus

(Germano Mosconi -Summa mosconica)

« 

..e il Vate mio volle che io vedessi
l'infinita sequenza di quei cessi...

...e si levava dal luogo ov'io era
la terribile puzza di cachera...

...finchè dal peccator l'anima surga
per effetto esplosivo della purga....

 »
(Dante Alighieri)

Giuliano Ferrara

« 

"..e quell'anime saranno perdonate
a cinque tonnellate di cacate;
ma per peccati gravi con solazzo
ci vuole il trattamento a spilamazzo.."
"Ma Maestro - diss'io - vi son persone
che cacan tanto in una sol sessione!"
"Per quelli vale il computo a pesata;
per ogni grammo in più, una tonnellata!
Quanto più pesan tanto dean cacara,
e in eterno quì cacherà Ferrara."

 »
(Dante Alighieri)


Bolgia dei blasfemi e dissacratori

« 

(Virgilio)
"Qui si consumano terribili vendette
contra anime perverse e maledette
che in vita loro ruppero i coglioni
all'agnostico Vate, al gran Mosconi,
chi sbattendo le porte e dipoi urlando,
chi senza posa avanti e indrio camminando,
chi con lo sperma incollando i fogli,
chi facendo incazzè Mosconi. Cogli
la suprema vendetta di quel Papa
filosofo genial come una crapa.
Non fu alcuno a Lui più superiore,
ne altri Papi pel di Lui fetore.
Quì giustizia vien fatta, dico io,
dicendo come Lui il mio: Porco Dio!"
(Dante)
"Maestro, ma non tocca a lor l'inferno?
la merda a pranzo e a culo il fuoco eterno?"
(Virgilio)
"Così sarà, ma pria devon scontare
i peccati veniali col cacare.
Dipoi sarà Mosconi a stabilire
qual'altra pena essi dean patire.
Sicuramente, con sentenza fine,
condannerà costoro a bere urine!"

 »
(Dante Aligieri)

Quel mona che incolla i fogli

« 

...e come colui che in malafede imbrogli
giaceva quel mona che incolla i fogli,
che il Santo Vate aveva tormentato
dandogli fogli un sull'altro incollato,
egli stesso incollato pei coglioni
per decreto papale di Mosconi...

 »
(Dante Alighieri)

Quello che fa quel cazzo di rumore lì

« 

.."Maestro - diss'io - chi giace quì?"
"Quello che fa quel cazzo di rumore lì,
che quì vien castigato per suo fallo
ascoltando in eterno Billy Ballo"

 »
(Dante Alighieri)

Quello che continua ad andare avanti e indrio

« 

.."Maestro, è trottola quella che vegg'io?"
quello che continua ad andare avanti e indrio
quì condannato a girar su se stesso,
a cui il Germano fece già il processo.
Il gran Mosconi aveva tormentato
col suo moto perpetuo, ed assillato
il Vate col rumore dei suoi passi.
Tu no'l guardare, che se lo fissassi
nel suo moto di andare avanti e indrio
come Mosconi diresti:Porco Dio!
E quì è pericoloso dire questo.
Se ti sentono ci fanno il culo pesto!"

 »
(Dante Alighieri)

Bolgia dei carnefici

Tommaso Padoa Schioppa

« 

"...sapessi, o tu sapessi quant'è duro
spenger la sete con il pisciaturo.
Sempre affamato, sempre a dire preci,
e banchettar di sera a merda e feci.
E la domenica, variando il desinare,
per allietarmi con pietanze rare,
a fine pasto i carcerieri dammi
un stronzo di cinque kilogrammi.
Devo mangiarlo tutto che altrimenti
te ne fanno ingoiare dieci o venti.
Così son castiagati i miei peccati
di avere gli italiani dissanguati;
è amaro dover bere in questa coppa!"
dissemi con dolore il Padoa Schioppa.

 »
(Dante Alighieri)

Giulio Tremonti

« 

"
...e nei recessi dei cessi più profondi
v'era il tristo Ministro, era Tremonti,
gerarca del Berlusca e economista
a cazzate e minchiate. E bene in vista
stava il demone ch'io vedea di spalle
strizzargli con tenaglie pene e palle.
"Invece della merda, vien spremuto,
come agrume dal demone cornuto
sì come fece col popolo italiano."
"Maestro - diss'io - mi pare strano.
Ma in Purgatorio non si dovea cacare?"
"Vedi, Alighieri, lui è quì ad aspettare
che il Berlusconi torni nel Governo.
Son belli cazzi! Aspetterà in eterno!
Avrà tenaglie pel tempo che gli resta
e cacherà solo nei dì di festa!"
  

 »
(Dante Alighieri)

Commiato da Virgilio

« 

E quindi uscimmo a riveder le stelle
ma di merda anche a noi puzzò la pelle.
Allor che uscimmo dal cacatorio Regno,
Virgilio a me: "Qui finisce il mio impegno.
Oltre ti guida una stella del mattino
che si dice molto esperta del bucchino:
Beatrice di Firenze, ti conosce,
(se ha tempo per richiudere le cosce).
Addio Alighieri, e non farti più vedere,
prosegui il viaggio, ed attento al sedere.
E VAFFANCULO!! a te e a chi te lo mette!!
che m'hai asfissiato il viaggio di puzzette!"

 »
(Dante Alighieri)

Paradiso

Beatrice

« 

Ciò che move il sole e l'altre stelle
e che sovente fa indurir le palle

 »
(Dante Alighieri)
« 

... ed in mezzo degli angeli la ressa
v'era Beatrice con la bella fessa,
che il Paradiso, infine, avea trovato
in un coro di angeli arrapato.
Stupefatto diss'io: "Oh Beatrice,
tu chiavi a più non posso, e Dio che dice?"
"Oh grullo!" disse lei, con motti fieri,
"Dio me lo sono fatto l'altro ieri!
Ma che credevi? che qui non si scopava?
Ma qui, più di tutto, va la fava.
Ti sei fatto grullar da preti e frati
che, mentre tu scrivevi, io m'ho chiavati!
Tu scrivevi di Fiorenza le beghe,
sognavi me e ti facevi seghe!"....

 »
(Dante Alighieri)

San Pietro

« 

... era strano a vedersi che di dietro
portava una corazza il buon San Pietro
che fino al cul dalle spalle calava
e il posterior e le chiappe riparava.
"A cosa serve - chies'io - questo tuo scudo
così ristretto sopra il culo nudo?"
"Alighieri, quì la doccia è collettiva!
Quei che qui son ebbero vita priva
di piaceri d'amore, senza sesso.
Non si sa mai, mi riparo, e che sò fesso?

 »
(Dante Alighieri)

S.Giuseppe

« 

"..e dopo tutto quello che hai veduto
vediti pure il Santo più cornuto!"
"Ma Beatrice, chi è questo figuro
che in fronte porta corna come un uro?
A guardarlo con queste corna sue
mi sembra che somigli a un grosso bue!"
(S.Giuseppe)
"...mo' le mie corna sono un'attrazione
per turisti e passanti... ma attenzione!
Io da qui me ne vado, ho pien le coglie
di stare in casa dell'amante di mia moglie!"
- disse quel Santo, furioso come un pazzo-
"...e sopra il presepe metteteci stu cazzo!"

 »
(Dante Alighieri)

S.Riina e S.Provenzano

« 

..dipoi lasciando S.Cosma e S.Damiano
'ncontrammo i Santi Riina e Provenzano
"Che fanno quì quei brutti tagliagole?
stupefatto diss'io: "non ho parole!"
"Meglio tacere sempre. Hai capito?
perché sulla lupara prude il dito!
Noi il potere non lo mettiamo in mostra,
ma sappi che quì anche Dio è Cosa Nostra!"

 »
(Dante Alighieri)

S.Milingo

« 

..e disse S.Procopio: "Me ne frego!
Questo è un casino, c'è pure il Santo negro!
Eccolo là, vestito a cardinale,
mentre con San Pancrazio fa il maiale!"
A me si avvicinò e mi disse:"Bingo!"
toccandomi sul culo. "Son Milingo!
L'unico cardinale non ricchione
che mena a tutta forza il suo bastone.
Il vecchio Papa mi ha scomunicato
Papa Mosconi invece mi ha lodato.
Quì in Paradiso m'hanno fatto Santo,
ed in cambio io gli allargo il culo tanto.
Tu che sei di passaggio, vuoi provare?"
"No, grazie! - rispos'io - e non mi toccare!
Ho il culo delicato, da poeta,
e devo alfin arrivare alla mia meta!
Trovati qualcun'altro grande Santo,
che le emorroidi a me fan male tanto!"
"La Chiesa, per nostra redenzione,
ci costringe alla masturbazione.
Io dissi: ma quest'è malo cinismo,
obbligarci a venire di onanismo.
Così mi son sposato la coreana
che dapprima pagavo, era puttana.
La Chiesa s'indignò scandalizzata
perché legalizzavo la chiavata.
Papa Mosconi, invece, mi fè Santo.
Mi dissero che il vecchio Papa ha pianto;
e che mi frega, io me la spasso tanto
a chiavare con l'abito talare
le fedeli che vengono a pregare.
Se vuoi pregare, mettiti genuflesso,
che il culo tanto te lo faccio adesso!"

 »
(Dante Alighieri)

Santa Ilona Staller

« 

"In Paradiso s'è preso un brutto andazzo!
È già mezz'ora che non rimedio un cazzo!
Quì ammettono i ricchioni, e sono troppi,
i tisici, impotenti, magri e zoppi.
Quello che c'è se lo becca Beatrice:
e a me le ragnatele alla matrice!
Anche stavolta a me m'è andata male,
come accadde quand'ero radicale;
nel Parlamento io ero la più bella,
ma tutti i cazzi li prendea Pannella!
Modestamente la santità mi dona,
ma qui c'è poco lavoro per la mona.
Quì qualche minchia appena si rimedia,
e qui la fica muore per inedia.
Se non rimedio un cazzo e due coglioni
mi metto a bestemmiar come Mosconi.

 »
(Dante Alighieri)

S.Joseph Alloffateur

« 

..e d'improvviso si sentì una puzza,
una tremenda "spilatura e' mazzo".
Svennero allor tutti quanti i beati
colpiti d'improvviso ed appestati.
Solo Dio restistè, e si turò il naso
urlando: "Che la merda il Paradiso ha invaso???
Ma queste non son loffe, son bombarde!
E che schifo! Ma chi è questo infingarde
che a tradimento molla questi odori?
Se so chi è, lo tappo e caccio fuori!!
Se quì continua l'attacco del loffogeno
devo comprar la bombola ad ossigeno!
Ma chi è che loffeggia senza tema
puzzando come Massimo D'Alema?"

Avanzossi allora il Santo eroe
di Lepanto, che con le loffe soe
la flotta turca aveva debbellato:
"É questo il Tuo compenso, o Dio-sgraziato,
difesi la Tua Fé contro Maometto,
ed ora Tu mi insulti: io mi dimetto,
dal Paradiso. Torno sulla Terra!"

(Dio, tra sé)
"Con le sue puzze, vince un'altra guerra!!"
(a S.Joseph)
"Ma no! Joseph, dico così per dire.
Tu quì sei Santo e non puoi partire.
Comunque metti il tappo, è obbligatorio,
se no ci mandi tutti al sanatorio!"

(tra sé)
"ora capisco perché l'hanno richiesto
all'Inferno profondo. E Io glielo presto.
Lo mando ad appestar quelli dabasso,
lo affitto a Satana, ed i soldi incasso!"

 »
(Dante Alighieri)

Lo Spirito Santo

« 

..e quando fummo di quel luogo fuori
vedemmo folla di feroci cacciatori
armati di fucile e di mitraglia.
(Beatrice)
"Ma dove andate voi, vile marmaglia!!"
armati coi fucili e con gli schioppi
che qui di uccelli non ce n'è mai troppi?"
(cacciatori)
E quegli replicando ai motti suoi:
"A' Beatrice, ma fatti i cazzi tuoi!
che per quanto ti sbatti e tieni foia
dovrebbero chiamarti la Bea-troia!
Andiamo a caccia di quel solo uccello
che non s'affaccia mai nel tuo bordello,
a fucilar quello stronzo di piccione
che caca in testa a noi in ogni occasione.
Perché ai conclavi mandano sempre lui
ed eleggono sempre Papi a cui
della sua merda la puzza non va via?
Ora s'è rifugiato in sacrestia.
Ci ha cacati di nuovo, e, miseriaccia,
lo impalliniamo come una beccaccia!"
(DAnte)
Diss'io:"Pur'anco a me, poeta italiano,
questo piccione caca sempre in mano!
E poi non credo, se vuoi il mio parere,
che, per un terzo, Dio è piccione bombardiere!
Se lo beccate, fatelo a scottadito!"
(Beatrice)
"A' Dante, ma tu che cazzo hai capito?
Io difendo l'uccello, che mi piace,
ma il piccione cacante chi s'el face?"
 
 

 »
(Dante Alighieri)

San Sebastiano

« 

... ma, dico io, valeva poi la pena
beccarsi frecce davanti e sulla schiena
per poi finir così nel Paradiso
dove chi vede me gli viene il riso.
non posso neanche su una nuvola sedere.
Ma che cazzo di Paradiso! Vuoi vedere
che all'Inferno forse meglio andava?
Io col cul sforacchiato, sorte brava!
Quì tutti si divertono, ed io sulo
devo restar con queste frecce a culo!
Ebbe ragione allora il gran Mosconi
che nelle sue demenziali osservazioni
disse: Ma che cazzo di compenso!
a frecce in culo in Paradiso! Penso
che questo Santo è di seconda mano,
tantè che lo lascian così, S.Sebastiano.

 »
(Dante Alighieri)

S.Mariottide e S.Billy Ballo

« 

..e il Santo spaventato disse: "Cacchio!"
e s'udì un suono che parea pernacchio;
poi d'improvviso s'udì un gran fracasso
come di culo con lo sfintère prolasso;
e il cielo tremò, ma i beati
con le dita gli orecchi avean turati.
"Tùrati o il tuo cervello ti va sballo:
canta Mariottide, canta Billy Ballo,
il peggio del più peggio dei cantori:
se li ascolti o ti uccidi o ti fai fuori."
Non feci in tempo, mi giunse il loro suono,
un terribile peto, come un tuono,
poi un urlo, un rutto, una chitarra
tutta stonata, che ogni nota sgarra:
un urlo ancora si udì per ogni loco
come a chi brucian le emorroidi a fuoco,
poi grancasse, tromboni, contrabassi,
suoni di cranio percosso coi sassi,
pernacchie d'ogni risma e d'ogni sorta,
poi lo schiocco d'una bretella corta
che si infrange di colpo sulle palle
e il muggito dei tori nelle stalle.
Infine un fischio lungo, modulato,
a cui seguiva un rutto ingigantato
e schioppettii di perete e di peti.
"Senti che roba?- disse Beatrice - Vedi
che cazzo di sonata quì si ascolta.
Ma io protesto; se per un'altra volta
dobbiam sentire queste esecuzioni
gli sparo addosso senza esitazioni!"
"Ma Beatrice - diss'io - ma non son Santi?"
"Santi di rutti e perete assordanti?
Il loro posto era nell'Inferno;
ma Satana fece causa al Padreterno
perchè la loro musica atterriva
la gente che di udito non è priva.
Già quattro demoni s'eran suicidati
e tutti gli altri s'eran licenziati.
Infine Satana, assordando l'Averno,
gridò: "Quest'Inferno è un vero Inferno!!"
Nel Purgatorio furon trasferiti,
ma anche lì fecero danni e guai infiniti:
cantando a squarciagola i lor successi
fecero esplodere quasi tutti i cessi.
Poi li han mandati quì, nel Paradiso,
sperando che qualcun li avrebbe ucciso,
solo che quì i Santi sono tanti;
è coi miracoli che tiriamo avanti:
appena loro cominciano a cantare
un Santo o l'altro li fammo ammutare
con un miracolo. Tuttavia è accaduto
che anche quì molti dischi hanno venduto:
e addirittura anche l'Arcangelo Gabriele
canticchia sempre "A uallera e' zi Rafele"."


 
 

 »
(Dante Alighieri)

S.Hitler

« 

.. e dei beati la folla ascoltava
le urla di un omino che sbraitava,
che diceva improperi e paroloni
manco se fosse Silvio Berlusconi.
"Und katz kartofen telefunken
und ricchiunen der skamorzen futten !!"
"Ma che dice? -diss'io- che non l'intendo!"
"Neppur'io lo capisco, non comprendo.
Che cazzo dici, Tu? ma di che parli?
Ma nel cervello ti son venuti i tarli?"
disse Beatrice, facendo un gesto osceno,
"..ma che parli ostrogoto? e tira il freno!!
Sta denigrando lu Paradisu meo!!
Dice che anche qui regna un ebreo!!"

 »
(Dante Alighieri)

S.Germano Mosconi

« 

Giunto che fui del Paradiso al centro
nei cessi trovai scritto "Fate dentro!"
e assiso al vaso, torcendosi i coglioni,
iroso bestemmiava il gran Mosconi
perché la carta igienica era corta
e quel mona intanto ancor sbattea la porta.

 »
(Dante Alighieri)

I beati di Nonciclopedia

« 

Nella frescura dei quel ristorante
ricco di vini e ricco di vivande,
stavano banchettando dei beati
mezzo ubriachi e già alquanto sbracati;
con loro donne già mezze denudate
ed altre con le cosce già allargate.
Chies'io: "Chi siete, o fortunati
che il Paradiso tanto v'ha allietati?
che vi sfiziate con tant'allegria?"
"I redattori di Nonciclopedia!"

 »
(Dante Alighieri)

I Cori angelici

« 

L'angelico certame tutto in coro
cantava laudi a Dio cinto d'alloro
e condotta da Arcangelo Gabriele
cantava a Lui "A uallera e' zi Rafele"

 »
(Dante Alighieri)