Nonnotizie:Pippa Bacca: un nome, una rima: differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 5: Riga 5:
|classe=rad BG_nerotrasp_corto
|classe=rad BG_nerotrasp_corto
|larghezza=98%
|larghezza=98%
|colore-sfondo=lightpink
|colore-sfondo=gold
|colore-testo=black
|colore-testo=black
|colore-bordo=hotpink
|colore-bordo=hotpink

Versione delle 00:33, 16 feb 2014

Disambiguazione – Vorresti essere altrove? C'è anche un'altra Pippa, vedi Pippa.
Prenditi un attimo per flagellarti i maroni con un po' di Performance art!

Il Performer in questa pagina performarà una performance d'avanguardia che non ha mai performato nessuno. L'esibizionismo gratuito sfiderà leggi, tabù e morale comune. Sarà una cosa inutile e poco dilettevole. Ma sicuramente sarà performante.
« Sembrerebbe Bacca! »
(Visitatore informato che osserva un ammasso informe in una galleria d'arte contemporanea.)
« Boh... a me sembra una cacca! »
(Volgare visitatore disinformato che osserva un ammasso informe in una galleria d'arte contemporanea.)
Pippa vestita da lebbroso con una delle sue creazioni: un... una...

Pippa Bacca era, è, e sempre sarà, sempiternamente considerata, in ogni accademia d'arte, in ogni galleria d'arte, in tutto il mondo civile e non, puranche dai critici più a lei ostili, strepitosamente e meravigliosamente, l'unica e sola nipote di Piero Manzoni, quello che cagava nelle scatolette della Simmenthal. Pippa Bacca è altrettanto conosciuta per essere una vera, originale, naturale, e orgogliosa cessa. È necessario sapere che i figli d'arte sono una cosa, ma i nipoti d'arte sono tutt'altro paio di maniche. Nessuno al mondo può negare che Pippa, col suo talento naturale di mutare oggetti quotidiani in pattume, abbia precorso i tempi non solo artisticamente ma anche filosoficamente e forse anche qualche altro -ente che ora non mi viene in mente.

Pippa Bacca, in verità, non si chiamava Pippa Bacca, ma Giuseppina Pasqualino di Marineo Milano 9 dicembre 1974 Gebze 31 marzo 2008 o almeno così c'è scritto sull'enciclopedia. Non si pensi che usasse questo pseudonimo per apparire ancora più ridicola di quanto già non fosse, ma probabilmente per rimarcare il contrasto tra l'essere e l'apparire, o per sottolineare la pesante dicotomia tra ipocrisia e vera natura dell'uomo, o altre stronzate del genere.

Che gran Bacca d'una Pippa!

Pippa nacque artista per diritto divino, di gene e di meme. Un giorno zio Piero andò al cesso dimenticandosi di chiudere la porta a chiave. Pippa, allora bambinella, entrò distrattamente mentre zio lavorava ad una delle sue opere. Forse folgorata dalle forme, forse illuminata dal concetto, probabilmente stordita dalla puzza, Pippa fu rapita dalla visione del suo destino. Il saggio zio, che sembrò glielo avesse letto negli occhi le disse:

« Pippa, mi pare di avere chiaro in mente quello che pensi, ma la risposta è "no"! Non ti insegnerò io a fare merdate, dovrai imparare da sola. »
(Piero Manzoni)
Alcuni restauratori del Louvre catalogano le opere di Pippa.

Il percorso artistico della Bacca non è ben chiaro, ma da quello che produsse si può dedurre che quel percorso fosse pieno di spigoli ove battere la testa piuttosto forte. Altrettanto ignote sono le sue influenze, nonostante si sappia dai suoi diari che furono molte, era così magra che si ammalava anche in agosto.

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Pippa Bacca: un nome, una rima

Sembra che Pippa prima di essere una performer specializzata in performances, fosse partita come parrucchiera per Signore, un vecchio che viveva in un polmone d'acciaio al piano di sotto e non poteva andare dal barbiere. Si spiegherebbe così l'amore della Bacca per le forbici. Le usò smodatamente nelle sue opere primitive, ritagliando cose... ritagliabili e donando loro nuove forme. Famose sono le Foglie di Bacca, che oltre ad essere un patetico giochino di parole, sono anche considerate da esperti ruminanti delle delicate ghiottonerie. Pippa ebbe l'idea di cogliere alcune foglie e, grazie all'aiuto delle sue fide forbici, ritagliarle a forma di foglia appartenente a un'altra specie. Fu un grande successo fin quando i suoi amici fricchettoni si fumarono alcune foglie di bosso ritagliate a forma di marijuana.

Pippa Bacca e Tetta Fiacca durante una performance.

C'è da dire che al tempo, come successe a molti altri grandi artisti[luogo comune necessario], le sue opere se le cagavano solo le lumache dopo averle digerite. Considerando poi che la Pippa era racchia da far ribrezzo, a lei non se la cagavano neanche le lumache introflettendo gli occhi al suo passaggio. Per mettersi meglio in mostra decise di auto-promuoversi con performance da strada. Scartata per ovvi motivi la via della prostituzione, virò nettamente portando nuovi temi a sfondo socio-politico-erotico nel contesto urbano degli anni '90. Effettivamente lo stratagemma funzionò e qualche passante durante le sue esibizioni cominciava a girarsi, purtroppo dalla parte sbagliata.

Pippa Bacca si auto-attribuì anche l'invenzione dell'autostop che fu uno dei motivi ispiratori di alcune sue opere come: Guardate! Ho il pollice opponibile! Sono umana! o anche Tracce di pneumatico sulla mia camicetta nuova o l'indimenticabile Quel camionista con la cataratta che mi deflorò.

Ormai convinta che solo la morte le avrebbe potuto portare un po' di fama, Pippa cercò di cavalcare l'onda del pacifismo, del buonismo, del tollerismo e tutte quelle balle li. Lo fece mischiando le esperienze artistiche di tutta la sua vita che, ricordiamo, erano due: le forbici e l'autostop. Il suo obbiettivo era di viaggiare in autostop toccando tutte le città più pericolose d'Europa e forse del mondo vestita in bianco da sposa, fotografare le persone che non le davano un passaggio e ritagliare le foto a forma di persone che le davano un passaggio.

« Voglio dimostrare a tutti che l'innocenza può viaggiare senza pericolo nei posti più malfamati e pericolosi, poiché la fiducia che ha nel prossimo brilla di luce propria e pacifica il cuore e dona a sua volta fiducia nell'umanità. »
(Pippa si fida un sacco.)

L'itinerario era stato pianificato con partenza da Quinto Giaro e arrivo alla Sanità, passando per il Vaticano, Vietnam, Cambogia, Medio Oriente, Pakistan, Cecenia, Somalia, Colombia e EuroDisney, ma non necessariamente nell'ordine. Se la fece praticamente tutta a piedi. Tranne quella volta che si intrufolò in un carro di oche da macello e riuscendo anche ad uscire con mirabile tempismo.

PhotoBook

Pippa in viaggio per la Pace nel mondo
Pippa parte per la sua prima, pericolosissima meta.
Pippa dopo 3200 chilometri di marcia forzata.
Pippa dopo 6450 chilometri. sporca, emaciata e le si era anche gonfiato il pollice.
Pippa dopo 13.750 chilometri a piedi e 300 metri nell'auto di un turco.

La reazione

La cattura dell'assassino riconosciuto da un tipo di alopecia unico.

Certo che trovarsi davanti, mentre guidi l'auto alle tre di notte, un attaccapanni in abito

che una volta era bianco con in cima un teschio e la cuffietta che agita un paio di forbici, cosa fai, freni o acceleri? Tuttavia, arrivata in Turchia, verso la metà del viaggio fu caricata per la prima volta da una persona reale, in carne ed ossa, e nel pieno possesso delle sue facoltà mentali: un turco che non era nemmeno ubriaco, il quale la violentò, la ammazzò e la buttò in un fosso lungo la strada.


L'indignazione mondiale fu unanime nel denunciare l'inaudita violenza di quell'atto intollerabile.

« Chefinedimmerda! »
(Piero Manzoni)
« Minchia, che pelo il turco! »
(Anonimo)
Il cordoglio dei turchi.

Anche il governo turco si mosse con durezza inaudita: fu individuato un assassino che passava di lì per caso. Ancora più aspra e forte si erse la voce del presidente della repubblica turco:

« Non crediate che questo crimine resterà impunito. Il governo turco non tollera in alcun modo la violenza sulle turiste. Il colpevole verrà severamente punito, gli verrà scuoiata e soffritta la moglie e saranno lapidate le sue undici figlie. »
(Abdullah the butcher)


Riposa in pace Pippa Bacca, qualcuno finirà il tuo viaggio!

Articoli correlati