Utente:Maxped/Sandbox4: differenze tra le versioni

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== Il riportino ==
== Il riportino ==
''Il riportino di Mario Schifano'' è la prima cosa che salta alla mente alle poche persone che conoscono Mario Schifano e alle quali per qualche oscuro motivo salta alla mente proprio Mario schifano. ''Il riportino di Mario Schifano'' è forse l'opera più provocatoria di Mario Schifano. Mario Schifano non era calvo e nemmeno scantonato, si rasò appositamente per farsi crescere il riportino e meritarsi il suo cognome. Non solo per quello se lo meritò. '''Il riportino di Mario Schifano'' era lungo approssimativamente 20 cm e Mario lo portò con orgoglio fin dentro alla tomba anche se proprio a causa del riportino morì vergine. Considerandosi Mario, un artista, aveva il riportino ma non lo pettinava perché gli artisti non si pettinano, nemmeno il riportino.
''Il riportino di Mario Schifano'' è la prima cosa che salta alla mente alle poche persone che conoscono Mario Schifano e alle quali per qualche oscuro motivo salta alla mente proprio Mario schifano. ''Il riportino di Mario Schifano'' è forse l'opera più provocatoria di Mario Schifano. Mario Schifano non era [[calvo]] e nemmeno scantonato, si rasò appositamente per farsi crescere il riportino e meritarsi il suo cognome. Non solo per quello se lo meritò. '''Il riportino di Mario Schifano'' era lungo approssimativamente 20 cm e Mario lo portò con orgoglio fin dentro alla tomba anche se proprio a causa del riportino morì vergine. Considerandosi Mario, un artista, aveva il riportino ma non lo pettinava perché gli artisti non si pettinano, nemmeno il riportino.


== L'innovazione artistica di Mario Schifano ==
== L'innovazione artistica di Mario Schifano ==

Versione delle 09:48, 30 ott 2011

PRA Il PRA o Pubblico Registro Automobilistico è un luogo lugubre e grigio popolato di figuri lugubri e grigi assoldati dalle case automobilistiche come deterrente per i privati venditori di automezzi o motoveicoli. L'unico scopo dei figuri lugubri e grigi è dissuadere con ogni mezzo e scappatoiachiunque sia intenzionato a cedere a terzi il proprio mezzo di trasporto mediante una compravendita. Il PRA si è classificato secondo al concorso Miglior girone Dantesco sulla terra subito dopo il catasto

Mario Schifano

Mario Schifano. Introdurre questo personaggio è veramente arduo: uomini del suo calibro nascono raramente, purtroppo a volte sopravvivono al parto. Prima di lui c'era riuscito Andy Warhol che con la sua fedele fotocopiatrice immortalò fotografie fatte da altri e poi le colorò coi Carioca che gli aveva inviato sua zia defunta dall'aldilà. Le sue opere valevano miliardi fino a quando il pennarello non iniziò a scolorire. Schifano fu l'Andy italiano ma invece di fotocopiare Marilyn Monroe, James Dean e Coca Cola trasformò in eterne icone Sandra Mondaini, Raimondo Vianello, la Cedrata Tassoni e la Coca Cola. Mario Schifano fu un innovatore nel campo di suo nonno e abile zappaterra. Sperimentò vari materiali come la Pasta Modellina, gli stuzzicadenti, vecchi giornali, carta igienica, pattume ecc. Produsse milioni di operè riuscendo a spendere solo 12.000 Lire di materiale in tutta la sua vita. Anche le sue opere come quelle del suo padrino Andy (Capp) Warhol si stanno irrimediabilmente disgregando tra le mani degli imbecilli che le hanno acquistate pagandole una fortuna.

Il riportino

Il riportino di Mario Schifano è la prima cosa che salta alla mente alle poche persone che conoscono Mario Schifano e alle quali per qualche oscuro motivo salta alla mente proprio Mario schifano. Il riportino di Mario Schifano è forse l'opera più provocatoria di Mario Schifano. Mario Schifano non era calvo e nemmeno scantonato, si rasò appositamente per farsi crescere il riportino e meritarsi il suo cognome. Non solo per quello se lo meritò. 'Il riportino di Mario Schifano era lungo approssimativamente 20 cm e Mario lo portò con orgoglio fin dentro alla tomba anche se proprio a causa del riportino morì vergine. Considerandosi Mario, un artista, aveva il riportino ma non lo pettinava perché gli artisti non si pettinano, nemmeno il riportino.

L'innovazione artistica di Mario Schifano

Mario Schifano cambiò il modo di interpretare l'arte tanto quanto Dante Alighieri cambiò la fisica quantistica. Ispirato dal suo Mentore Andy imparò a trent'anni a ricalcare quasi benino. A 35 anni sua nonna gli insegnò la tecnica per seccare i fiori dentro i libri, ma lui si sentiva un artista Beat e aborriva temi e stili classici. Così si decise a crearsi una tecnica tutta sua. Dapprima applicò alla parete pezzi di giornale trovati nel pattume battendole poi forte con la fronte sino a lasciarci il segno. Durante il periodo Tabagista la sua tecnica mutò in uno stile più violento nel quale le tele venivano trattate con alcol e poi sforacchiate con mozziconi di sigaretta accesi, in qualche occasione Mario Schifano rischiò di bruciarsi il riportino. Col maturare dell'età e delle idee Mario creò ex novo vari stili. Partì con collages composti brandelli di giornale scarabocchandolii con un pennarellone, smitizzò foto di personaggi famosi disegnadovi corna e baffi, anche alle femmine, screanzato! Scattò delle foto alla tv accesa e le scarabocchiò col pennarello, scarabocchio anche lo schermo della tv. Verso i cinquant'anni Mario decise di tornare alle origini e cominciò a dipingere con le mani, con la nuca e con il velopendulo. Mario schifano fu l'unico artista del suo paese che dipingeva con le ascelle. Dopo una fallimentare esperienza con l'urina e gli escrementi Schifano passò agli acquerelli e sforzandosi di essere eccentrico più che poteva se li mangiò. Alla fine della sua carriera passo all'olio poi tornò alla Marijuana perchè l'olio non si trovava più. Dopodiché qualcuno gli spiegò che cos'era un olio, fu così che Mario Schifano comprò una valigetta piena zeppa di tubetti di colori a olio. Mario però non sapeva usarli (subito nemmeno aprirli) ma fu aiutato ancora una volta dalla sua Musa ispiratrice Gina, una pantegana da dodici chili che albergava in casa sua. Siccome si era dimenticato di comprare i pennelli e l'olio di lino ( che pensava si fumasse), Mario spremette i tubetti direttamente sulla tela e li lasciò seccare col tubetto e tutto... Template:Quote2 ..esclamò Mario. In seguito Mario comprò dei pennelli, ma aveva finito gli oli così incollò i pennelli alla tela. Mario ormai vecchi dichiarò un secondo ritorno alle origini spiegando la sua voglia atavica di disegnare dinosauri, ma siccome non ne era capace desistette. A quel punto Mario non seppe più che cazzo inventarsi.

...ed ora un piccolo test: siete più in gamba voi, Sgarbi o Bonito Oliva?

Osservate le immagini qui sotto, tra queste opere di Schifano sapreste indicare quale è stato realizzato da Caterina (4 anni) di Bergamo?

La morte

Visto che a quel punto Mario non sapeva più che cazzo inventarsi decise di sperimentare un'invenzione di cui aveva sentito parlare: lo specchio. Mario Schifano vide Per la prima volta la sua immagine riflessa nello specchio nel. all'età di anni. Morì d'infarto.