Utente:Eeeeee/Sandbox: differenze tra le versioni

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<center>Nel caso tu sia un illetterato ignorante e ottuso, forse dovresti fare un salto [http://it.wikisource.org/wiki/La_leggenda_del_vecchio_marinaro qui].</center>
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<center>Per i più pigri c'è anche la [http://it.youtube.com/watch?v=p4C2TDUPejc&feature=related versione musicale dell'opera].</center>
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<center><div style="width:90%; border: 1px solid gray; background-color: white; padding: 10px; "><font size=1>Attenzione, sono vietati spoiler di questo genere:</font>
- <font size=5>'''L'albatro e tutti i marinai tranne quello sfigato muoiono, ma non è stato il maggiordomo.'''</font>
<font size=1>Adesso continua a leggere, a tuo rischio e pericolo.</font size></div></center><br>


[[Immagine:Samuel Jackson.jpg|150px|thumb|right|Samuel Taylor Leroy Jackson Coleridge, mentre se la ride di gusto pensando alle paccate di [[soldi]] che si farà vendendo questa robaccia buona solo per il caminetto.]]
{{cit2|Acqua, acqua ovunque,<br />e neanche una goccia da bere.|[[Ubriaco|Ubriacone]] ad uno stabilimento di produzione dell'acqua.}}
{{cit2|Morte e Vita-in-morte si son giocati l'equipaggio ai dadi,<br />e lei vince il vecchio marinaio.|La prima testimonianza del famoso gioco di ruolo ''[[D&D|Dungeons and Dragons]]''.}}
{{cit2|Bastardo, sappiamo dove abiti!|[[100% Animalisti|Animalisti]] al marinaio che ha ucciso l'albatro.}}

'''La ballata del vecchio marinaio''' è una famosa filastrocca per [[bambini]] ideata e scritta da un tale [[Samuel Taylor Coleridge|Samuel Taylor Leroy Jackson Coleridge]], noto critico letterario, [[Manuali:Poesia|poeta]], scrittore, amanuense e degustatore di vini caraibici del 1800. L'opera è stata scritta in collaborazione con lo scrittore [[italia|italiano]] Guglielmo ParoleDegne e narra della storia di un misterioso marinario e delle sue misteriose vicende con un [[uccello|albatro]] dispettoso. La ballata è divisa in sette parti, una più [[inutile]] dell'altra.

==La Ballata==
{{trama}}
===Parte Prima: L'inizio della fine. E la fine dell'inizio===
[[Immagine:Albatros.jpg|thumb|200px|left|Eccolo, è colpa sua!]]
La ballata inizia con la vicenda di un vecchio marinaio barbuto e [[rompicoglioni|un poco fastidioso]] che, non sapendo che fare della sua [[vita|triste esistenza]] decide di andare in giro a raccontare [[barzelletta|barzellette]] sconce al [[passante|primo che capita]]. Così, capitato ad un [[rave party]], aggancia il primo [[giovane]] che, incapace di reagire alla loquacità invadente del [[anziano|vecchio]], si abbandona al viaggio mentale dovuto al mix di [[droga]] e storie assurde.<br />
[[Immagine:Polloarrosto1.jpg|thumb|right|200px|A quei tempi cose come questa potevano costare [[lira|l'Ira di Dio]].]]
Comincia così il marinaio a narrare di quando, viaggiando sullo yacht di [[Briatore]] al largo delle coste malesiane, incappa in una pattuglia della [[polizia]] costiera. Deciso a non dover rendere conto alle legge di tutta la [[cocaina|polverina bianca]] presente sulla nave, lo yacht si dà alla fuga. E così viaggia e viaggia e viaggia, fino a che non si ritrova in un brutto posto, con forti raffiche di vento, un'aria malsana, un freddo [[cane]] ed un'atmosfera spettrale: la laguna di [[Venezia]]. Circondati dal ghiaccio (la laguna di Venezia ghiacciata? Ebbene sì. Cosa vi aspettavate, un racconto attendibile da un vecchio marinaio ubriaco?) e da [[veneto|sinistre creature bestemmianti]], l'equipaggio non può fare a meno di pregare per la propria salvezza qualsiasi divinità gli passi per la testa: [[Dio]], [[Buddha]], [[Cthulhu]] (forse non proprio il più adatto). <br />
Ma i poveri uomini pregano invano fino a che dalla spessa coltre di [[nebbia]] non compare qualcosa: è un aereo? è [[Superman]]? No, è solo uno stupido albatro. L'equipaggio, sfinito e affamato, si rincuora all'[[idea]] che se non altro ci sarà qualcosa da mangiare la sera. Ma il vecchio marinaio non sembra essere d'accordo: e così, senza sapere bene ciò che sta facendo, imbraccia il [[fucile]] e ''ammazza l'albatro!''<br />
A nulla valgono le ingiurie dei compagni: ''Razza d'imbecille, hai ucciso la nostra cena!'', ''Ma che ti sei fumato? [[Blumele]]?!''. Ormai il danno è fatto, e l'ira divina (o più che altro, l'ira [[animalista]]) si sta per abbattere su di loro.

[[Immagine:200px-CaptainMcCallister.png|230px|thumb|left|''Arrr, quell'albatro aveva un'apertura alare di almeno 8 metri.'']]
===Parte Seconda: [[Pirati dei caraibi|La maledizione della seconda Luna colpisce ancora]]===
[[Immagine:Animale strano.JPG|thumb|250px|right|Una delle viscide e sinistre creature del mare, uscita dai peggiori incubi di [[Stephen King]].]]
Dopo la famigerata vicenda dell'albatro lo yacht riprende a navigare senza meta, [[tortura|come un disperato che cerca di pagare la sua bolletta nell'immenso macchinario burocratico]]. Oltrepassa le colonne d'[[Ercole]], l'architrave di [[Achille]] e la trifora di Ettore. L'uccisione dell'albatro sembra portar [[sfortuna]] al gruppo, poiché cominciano a scarseggiare cibo, acqua e, più grave di tutto, lo [[alcol|champagne]]. <br />
Mentre continuano a navigare disperati in un mare sempre più sconosciuto, si rendono conto di non essere [[solitudine|soli]]: un'[[La Russa|entità sinistra e malvagia]] continua a seguire la loro nave, uno spirito [[male|malefico]] deciso a vendicare la morte dell'albatro. Il panico sale quando dal mare cominciano ad uscire strisciando viscide e putride creature. Il mare assume il tipico colore ''[[vomito]]-da-ubriaco-cronico'' e l'aria comincia a puzzare di uova marce e di [[Ovetto Kinder]] andato a male.<br />
I più [[papaboys|creduloni]] pensano all'istante alla punizione di [[Dio]]: ''Noi abbiamo peccato, ed Egli ci ha inviato la sua punizione sotto forma dell'angelo della [[morte]], Azrael il maledetto!''. [[idioti|Altri]] invece si lanciano in più ardite spiegazioni: ''No, è tutta opera della massoneria [[ebreo|ebraica]] che ci punisce per aver ucciso uno dei suoi esperimenti segreti, creato grazie alle conoscenze aliene trovate ad [[Antartide]], sotto le piramidi egizie!''<br />
Ma il vecchio marinaio ha capito tutto. ''Vi sbagliate'' dice con voce tonante ''non è opera di divino né di alieno, bensì di [[uomo]]. Osservate!'' e indica un gruppo di gommoni dall'aria [[sinistra]] che si avvicinano minacciosamente alla nave ''invero, col mio gesto, ho attirato le ire di [[Greenpeace]]!''. Al solo nominare il nome del Maligno un fulmine squarcia il cielo, si sentono lupi ululare in lontananza e vi è un fuggi fuggi di [[piccione|piccioni]] (che in mare aperto non ci stanno, ma dove c'è da fuggire son sempre presenti).<br />
[[Inutilità|Inutili]] le reazioni terrorizzate dell'equipaggio: ormai la loro fine è prossima.<br />
Ma non quella della ballata. Sfortunatamente.

===Parte Terza: La strage e il giuco dei dadi===
[[Immagine:Andreotti.jpg|200px|thumb|left|Pensavi di poterlo fregare?]]
[[Immagine:Mortebiscotti.jpg|200px|thumb|right|Ma prima, un biscottino.]]
Ed ecco che, mentre l'equipaggio si sta riprendendo dagli spiacevoli eventi precedenti (assalti di attivisti di Greenpeace assatanati, aiutati da animalisti vestiti di [[negro|nero]], attacchi da parte di [[Pirati dei Caraibi|pirati zombie]], e molto altro), il vecchio marinaio scorge [[qualcosa]] che si sta avvicinando all'[[Orizzonte degli eventi|orizzonte]]. ''Una vela! Una vela!'' urla eccitato. ''Sono di nuovo quei [[pazzo|pazzi]] degli animalisti?'' gli chiedono terrorizzati i compagni, che per precauzione si stanno già armando con tutto quello che trovano in giro. ''No, è una nave diversa, pare un relitto'' dice l'esperto marinaio, impugnando al contrario il cannocchiale. Quando la nave è ormai vicina gli attoniti uomini scorgono due magre e incurvate figure a bordo. <br />
''Sant'Iddio, sono la [[Morte]] e la Vita-Nella-Morte!'' urla uno; ''ti sbagli, il secondo è [[Andreotti]]. Dio ce ne scampi!''. I due sono al momento impegnati nel giuoco dell'oca e non si curano dei marinai. Dopo un'accesa battaglia, la Morte dichiara esultante ''Doppio 6, ho vinto! Ho vinto! Gnègnègnè! Ora ammazzo quei marinai, tanto per restare in forma'', mentre Andreotti la guarda impassibile. ''Non credo proprio'' risponde lui, e tira fuori un pezzo di carta firmato da lui e dalla Morte stessa. ''Dannazione, sempre con 'sta storia...Almeno lasciamene qualcuno'' chiede ansioso il Tetro Mietitore. ''Puoi prendere tutti, ma risparmia quello con la faccia da [[tonno]] lesso.''<br />
E così i duecento marinai (36 per la questura) si girano all'unisono e con occhi di ghiaccio [[Maledizione di Capitan Findus|maledicono]] il vecchio marinaio con parole pesanti e sofferte: ''Li mortacci tua!'' Intanto, sul relitto che si allontana, Andreotti si rivolge al sopravvissuto e con una voce che sembra provenire da una [[cimitero|realtà lugubre e dimenticata]] dice: '''''La morte logora chi non ce l'ha.''''' E sparisce.

===Parte Quarta: Comprensione di sé e amenità varie===
[[Immagine:Gnocca da paura.jpg|thumb|left|200px|Certe cose potrebbero far risollevare il morale anche al più disperato fra i marinai. E non solo quello.]]
A questo punto il vecchio marinaio è rimasto solo su una nave alla deriva nel grande [[mare]] blu, senza cibo né acqua, con decine e decine di uomini morti intorno a sé, senza sapere dove si trovi né quanti giorni siano passati dall'ultima puntata di Paso Adelante. ''Passino la Morte, la mancanza di cibo e l'essere persi, ma Paso Adelante no! NOOO!'' urla disperato il povero marinaio; ma persino il Cielo ha smesso di ascoltarlo. Nemmeno le sue buoni [[Federica|vecchie mani rugose e callose]] lo possono consolare in questo momento triste: una tremenda artrosi le ha infatti colpite proprio nel fatal momento. Infine, come se la dea della sfiga avesse voluto fare gli straordinari, tutte le corde della nave sono andate perse, e non si può fare neanche un piccolo [[suicidio]] degno di questo nome.
[[Immagine:Popeye.jpg|thumb|right|200px|Il nostro eroe mentre sorride gioioso di fronte alle amarezze della vita.]]
Poi, un lampo, parole del passato gli tornano alla mente: il marinaio rivede davanti a sé il suo vecchio [[professore]] di [[filosofia]], mentre impartisce la sua massima ai rapiti studenti: ''Ragazzi, ricordatevi che l'[[ottimismo]] è il profumo della v...''. Che disgrazia che quel tir sia passato proprio in quel momento.<br />
Ma il suo pensiero è sopravvissuto; e così il marinaio lo ricorda e lo segue:

{{cit2|Sì, perché in fondo la vita è bella. La luna splende nel cielo, le creature del mare sono belle, io sono sano e vivo. Cosa potrebbe andarmi male? Non sarà di certo la previsione di una lunga e dolorosa agonia per mancanza d'acqua e di cibo a fermare il mio ottimismo. [[Kant|Il cielo stellato sopra di me e lo stomaco vuoto dentro di me]]. Chi trova un amico morto trova del cibo gratuito. Tanto va il marinaio al largo che ci muore come un cretino. Sì sì, lo vedo lo vedo! Ecco che arriva! Mi sto realizzando, sto capendo! Il [[Nirvana]] mi attende!|Il toccante monologo del marinaio impazzito per aver bevuto troppa acqua salata.}}

A quel punto, così come era arrivata, la maledizione svanisce nel nulla, lasciando dietro di sé morte, distruzione, un marinaio ripieno di scempiaggini sulla bontà del [[Universo|Creato]] e un forte odore di incenso alla vaniglia.

===Parte Quinta: Zombie, allucinazioni e rock'n'roll===
[[Immagine:Thriller.jpg|230px|thumb|left|I cadaveri dei marinai si animano per guidare ancora una volta la nave.]]
[[Immagine:Ragazze impazzite.jpg|thumb|right|200px|Una comune allucinazione marittima.]]
In quel momento il marinaio cade in un sonno ristoratore: un sonno fatto di visioni beate, di angeli che scendono dal cielo per portare la Gloria di Umberto Tozzi e di [[Death Metal|celestiali canti]] che annunciano la benedizione del [[Dio|Signore]]. Insomma, le solite [[allucinazioni]] marittime con un pizzico di [[religione|religiosità]] gratuita. Allucinazioni che fanno credere al buon marinaio che le [[pioggia|piogge acide]] che stanno corrodendo lui e la nave siano in realtà "rinfrescante e tonificante rugiada mattutina". <br />
Il delirio [[romanticismo|romantico]]/religioso svanisce non appena uno dei famigerati volatili marittimi non riporta alla dura realtà il marinaio risvegliandolo con una [[merda|"soave carezza organica"]]. Il vento sta soffiando più feroce che mai, spingendo la nave verso [[Lussemburgo|luoghi lontani e misteriosi]]. Quand'ecco che, come in una pessima replica delle [[Horror|opere]] di George Romero, i cadaveri prendono di nuovo vita e si alzano e, guidati da un [[Michael Jackson|sinistro individuo che pare un frullato etnico]], cominciano con meccanica precisione a manovrare la nave. Il tutto a ritmo di [[musica]] (anch'essa celestiale).<br />
Guidata dai morti, la nave riprende vita, e comincia a muoversi sempre pià spedita. Sembra andare tutto a meraviglia, pensa l'ignaro marinaio, poco prima di rendersi conto che affidare una nave (già in pessime condizioni) ad un gruppo di [[zombie]] non rientra nelle lista delle ''World's Smartes Ideas''. Così il relitto si va a schiantare su un gruppo di scogli (o contro un [[iceberg]], il passaggio non è chiaro, a detta dello stesso Coleridge, che afferma di aver abusato di [[droga|oppiacei]] durante la stesura di questa parte) e il marinaio, per la seconda volta, cade nell'incoscienza.

===Parte Sesta: Lo sbarco dei disperati===
[[Immagine:Immigrati affondano N.jpg|200px|thumb|left|''Immigrati su gommone™'': la fonte di salvezza per ogni buon marinaio disperso che si rispetti.]]
Al suo risveglio scopre di essere più vicino alla [[Terra|terra]] di quanto credesse: di fronte a sé si erge la costa di [[Vaticano|una terra brulla e inospitale]]. Intorno alla sua nave torme e torme di gommoni sciamano disperatamente verso la [[spiaggia]] sabbiosa. Girandosi di scatto nota con stupore un gruppo di uomini splendenti, tutti [[luce]], intenti a cantare con voce soave. ''[[angelo|Angeli]] del Signore! O celeste visione! O divino portento!'' Ma uno di essi guarda il marinaio e con faccia perplessa gli tira un buffetto sul viso. ''No, amico, noi no angelo. Noi veniamo do [[Marocco]].''<br />
E improvvisamente torna alla cruda realtà: un gruppo di individui dalla pelle scura e dalla faccia abbrutita che lo osservano stupiti e parlottano fra di loro nella loro strana [[lingua]] gutturale. Ancora stordito dall'esperienza, decide di unirsi a loro, e poco dopo si ritrova sulla spiaggia, attorniato da decine e decine di queste persone, che attendono pazientemente qualcosa di non ben definito. ''Dove mi trovo? Che posto è questo? E chi siete voi? Dov'è finita la mia schiuma da barba?'' domanda [[inutile|inutilmente]] il marinaio ai suoi nuovi compagni di sventura. Ma essi non capiscono, non emettono suoni, e con gesto teatrale gli fanno cenno di guardare in alto, dove, scendendo da un sentiero, un gruppo di [[carabinieri|gendarmi]] si sta avvicinando a passo pesante.

===Parte Settima: Vagando per narrar l'inutile novella===
[[Immagine:Fry-urlo.GIF|thumb|200px|right|Persino [[Fry]] non ne più della solita vecchia storia.]]
{{dialogo|Carabiniere 1|Allora, documenti ce li ha?|Marinaio|-si guarda attorno con occhio vuoto e con aria sognante-|Carabiniere 1|We, ci senti? Allora! Documento o no? Spik inglish?|Carabiniere 2|Che succede, Peppì?|Carabiniere 1|Ce ne sta uno che non parla...|Carabiniere 2|-tira uno schiaffo al marinaio- E svejate!|}}{{dialogo|Marinaio|Ah, eh, uh! Gli angeli, gli angeli! Il signore, la maledizione! Ah! -comincia a dimenarsi-|Carabiniere 1|Ma che sta a ddì?|Marinaio|-fissando i carabinieri dritti negli occhi- Voi non capite! L'albatro, l'albatro! L'orrore, la maledizione! -comincia a farfugliare saltellando sul posto e roteando gli occhi-|Carabiniere 2|Ma questo è proprio nu scimunito!|Marinaio|No no! La nave, io, l'albatro! Lo uccisi, capite, lo uccisi! E Dio, oh Dio, perdonami!|Carabiniere 1|Senta, ci segua, per favore...}}{{dialogo|Marinaio|No! Prima...prima devo pregare! Sì, sì, pregare. Pregare il buon Iddio per avermi sal-viene tramortito dai due carabinieri-|Carabiniere 2|Rinchiudilo per bene, 'sto pazzo.|}}

[[Immagine:GEOVA.gif|thumb|left|200px|Ebbene sì, in questo momento è alla tua porta e si sta preparando per [[tortura|intrattenerti]] con la sua storiella.]]
E così il vecchio marinaio finisce in una sporca e buia [[prigione]] [[Italia|italiana]], dove loschi individui lo osservano da ogni angolo. Passa lì circa tre mesi, prima che il direttore lo butti fuori per eccessivo scartavetramento di [[coglioni|genitali]]: ''Basta, vai via, te e la tua storia! Non ne possiamo più!''. Il vecchio marinaio aveva infatti passato tutto quel tempo a raccontare la sua ridicola storiella a chiunque gli capitasse sotto tiro: compagni di cella, secondini, visitatori vari, addetti alle pulizie, muri, mensole, ecc ecc. Ognuno l'aveva sentita almeno una decina di volte quella [[storia]]. Vani erano stati i tentativi di [[omicidio]] da parte dei detenuti (e del personale), ma egli si era sempre miracolosamente salvato. ''La benedizione di Dio!'' avrebbe detto con sguardo esaltato; o, più probabilmente, una fortuna sfacciata. Molti si erano invece [[suicidio|suicidati]], piuttosto che dover sopportare ancora quel supplizio.<br />

Alla fine il nostro eroe si ritrova di nuovo [[libero]]. Libero di poter disturbare la quiete pubblica, ovviamente. Dall'[[Alpi]] alle [[Egitto|Piramidi]], dal Manzanarre al Reno, non c'è luogo che egli non visiti per narrare la sua storia. E non c'è luogo in cui non lo caccino via con sonore pedate nel [[culo|didietro]]. Finisce persino dalla [[Mario De Filippi|De Filippi]] in qualità di caso umano.

''[[La storia infinita|E così la storia continua, e continua e continua...]]''
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==Interpretazione e significati <s>mal</s> nascosti==
[[Immagine:Fini.jpg|thumb|150px|right|Anche [[Gianfranco Fini|Fini]] si domanda quale sia la finalità moralistica della ballata.]]
Il lettore più attento si sarà reso conto come l'intera opera sia in realtà un [[fallo|simbolo]], con un messaggio nascosto fra le righe ma che racchiude in sé il senso complessivo. Svariati [[intellettuale|critici letterari]] si sono cimentati nell'impresa di comprendere tale messaggio implicito. I più affermano che l'opera rimandi al Sacro divieto divino di non calpestare le [[erba|aiuole]]; altri invece suggeriscono che la continua descrizione dei deliri del marinaio sia un'allegoria di un divieto ben diverso: quello di non [[canna|fumarsele]] le aiuole.<br />
Qualche critico di [[wikipedia|dubbia capacità]] ha osato affermare che l'opera rimandi al tema dell'[[amore|amore incondizionato]] nei confronti di qualsiasi creatura vivente: l'uccisione dell'albatro sarebbe infatti una violazione di questa [[legge]] morale, e la maledizione un'inevitabile conseguenza. Purtroppo però, come fanno notare i più esperti, uno [[niubbo|scrittore]] come Coleridge difficilmente avrebbe escogitato un simile simbolismo. Infatti, in una lettera ad un suo caro [[amico]], che gli chiede appunto della presenza o meno di messaggi nascosti nell'opera, Coleridge risponde con un significativo ''Quale opera?'', il che ci fa capire l'[[nulla|importanza]] che lo scrittore attribuiva al suo capolavoro. <br />
In conclusione, possiamo però aggiungere che l'opera possieda risvolti assai moderni, sintetizzati nel celebre monito ''Don't fuck with the animalists!''.

[[Immagine:Statua del vecchio marinaio.jpg|thumb|150px|right|Una statua dedicata ad un personaggio di un'opera di Coleridge: come sprecare efficaciemente i soldi pubblici.]]

==Piccole curiosità==

* Il famoso gruppo musicale di [[Metal|salsa e merende]] [[Iron Maiden]] ha dedicato un'intera, epica canzone all'opera di Coleridge. Il brano musicale è in tutto e per tutto simile alla stessa opera letteraria: lungo e [[noia|noioso]].
* Nel celebre episodio storico noto come ''Boston Tea Party'', in mare non vennero gettate casse di [[tè]], bensì di copie del manoscritto di Coleridge, in segno di protesta verso l'egemonia [[Inghilterra|britannica]]. Attualmente giacciono in fondo al porto di Boston e [[nessuno]] sembra intenzionato a riprenderle.
* A [[Da qualche parte|Watchet]], celebre paesino inglese, vi è una statua del vecchio marinaio. Numerosi sono stati i tentativi di sabotaggio da parte dei <s>terroristi</s> animalisti locali, ma finora la statua si è salvata. In compenso è stata adeguatamente ricoperta di [[merda|escrementi]] di gabbiano, nonché di albatri di passaggio.

==Voci correlate==
* [[Gioco erotico dell’allegro marinaretto]]
* [[Samuel Taylor Coleridge|Samuel L. Jackson]]


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Utente:Eeeeee/Aceclippy

File:Roflcoptersapocalypse.gif
Una delle drammatiche scene del film. Rofl.
« L'orrore. L'orrore! »
(Il Colonnello Kurtz guardando la televisione italiana.)
« A condurre la guerra era un gruppo di clown con quattro stelle che avrebbero finito per dar via tutto il circo. »
(Citazione del film assai attuale.)
« Il mio film non è sul Vietnam... il mio film è il Vietnam. »
(Il regista mentre fa una leggera confusione fra la definizione di film e quella di Nazione.)

Apocalypse Now è un film del 1979 diretto da Francis Ford Coppola, liberamente copiato dal ispirato al famoso (?) romanzo di Joseph Conrad Cuore di tenebra. Il film è considerato uno dei migliori film di guerra della storia del cinema, secondo solo a La Passione di Cristo 2 - Crucifiggi questo e Un nuovo amico del Fantabosco; è stato inoltre vincitore della Palma d'Oro al Festival di Cannes del 1979, della Betulla d'Argento al Festival di Brno del 1980 e del Baobab di vaselina al Festival di Bassano del Grappa del 2012.

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Ti ricordi quella volta che per sbaglio hai toccato la vagina a tua madre? Ecco, se continui a leggere te ne pentirai allo stesso modo.

Vietnam. Terzo anno di guerra.

La trama è finita, leggete in pace.



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  • Alan Ford (fumetto)