Nonbooks:Bere il caffè sotto la pioggia: differenze tra le versioni

Nonbooks, robe che non si sapeva dove altro mettere.
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[[File:Tazzina sciolta.jpg|right|thumb|260px|Il dramma della pioggia acida.]]
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*Se il caffè è caduto per terra, nonostante l'impegno per rimetterlo nella tazzina con una cannuccia, dovrete ricominciare daccapo;
*Se il caffè è caduto per terra, nonostante l'impegno per rimetterlo nella tazzina con una cannuccia, dovrete ricominciare daccapo;
*Se vi appare la schermata ''"Game over, your coffee fell out. Please [[insert coin]](s)"'', dovrete ricominciare daccapo;
*Se vi appare la schermata ''"Game over, your coffee fall out. Please [[insert coin]](s)"'', dovrete ricominciare daccapo;
*Se non avete fatto attenzione alla differenza tra camminare e nuotare, dovrete ricominciare daccapo;
*Se non avete fatto attenzione alla differenza tra camminare e nuotare, dovrete ricominciare daccapo;
*Se, nonostante le difficoltà, siete riusciti a bere almeno 3/4 del contenuto della tazzina e a inghiottire la mosca - facendo attenzione alla differenza tra camminare e nuotare e nel finale due volte i saluti - proseguite.
*Se, nonostante le difficoltà, siete riusciti a bere almeno 3/4 del contenuto della tazzina e a inghiottire la mosca - facendo attenzione alla differenza tra camminare e nuotare e nel finale due volte i saluti - proseguite.

Versione delle 10:46, 14 giu 2012

Un temporale ristretto per un caffè ristretto.

Avete appena finito il pranzo, il polpettone vi si è bloccato in gola, per qualche minuto avete pure considerato opportuno non respirare. Nel vostro stomaco albergano, insieme allo squisito polpettone crudo, mozzarella, prosciutto, vongole, cozze, cozzole, purè di patate, sale & pepe Q.B., una lampadina da 220 kilowatt e un bullone.

Non resta che concludere la scorpacciata con una gustosissima bevanda che da millenni delizia il palato e favorisce la digestione: il limoncello. Tuttavia l'unica bottiglia reperibile in casa, recuperata grazie a un team di sommozzatori, risale al secolo scorso e, è giusto che lo sappiate, il limoncello non migliora invecchiando: scade.

E cosa fareste se, dopo un'accesa discussione con vostra moglie (non avreste dovuto accusarla di avervi avvelenato con la candeggina sul polpettone!), foste sbattuti fuori di casa in giacca e cravatta e con una tazzina di caffè fra le dita proprio mentre un'arca con 2 animali per ogni specie attraversa la strada?

Certo, avete comunque sete e sareste disposti a cedere un rene per una lattina di Coca-cola, ma non ce n'è bisogno (nonostante quel tizio poco raccomandabile abbia accettato la proposta)!

La vostra ancora di salvezza è nelle vostre mani; questo manuale è infatti volto a risolvere quel problema che attanaglia ogni anno milioni e milioni di italiani: bere il caffè sotto la pioggia!

Introduzione

Eccolo, l'aroma. Dove diavolo vuole scappare? Maledetto!

Bere il caffè sotto la pioggia è un'arte. Infatti, è necessario per il completo conseguimento dell'obiettivo, che si raggiungano determinati risultati:

  • A conclusione del manuale bisogna essere capaci di riuscire a trangugiare tutto il caffè senza però sprecarne neanche una goccia, che, a causa di spiacevoli inconvenienti (investimento, mandria di elefanti, orda di bambini all'uscita di scuola, ecc.), tende a cadere rovinosamente per terra o ancor meglio sulla cravatta.
  • Il caffè non deve perdere l'aroma. È opportuno quindi cercare di mantenere sempre viva la fragranza della bevanda con concentrati di limone, barbabietola da zucchero o spremute di carciofi. Non importa se alla fine il vostro caffè si tramuterà in una "ciofega", ma è importante che conservi l'aroma.
  • Bisogna essere capaci di bere il caffè pur non usando grandi bicchieri cilindrici salva-aroma con coperchio e cannuccia. Così siamo bravi tutti. Sì, ce l'ho con te, signor Starbucks!
  • Il caffè non deve perdere la caffeina. Ti permette di restare sveglio molto più a lungo, effetto molto utile per non addormentarsi durante la degustazione del caffè, e in essa è racchiuso l'aroma, che è molto importante (vedi punto 2). Qualora il caffè perdesse la caffeina, inoltre, gli spezzereste il cuore: i caffè sono molto sensibili. Non riuscireste a ritrovare la caffeina nemmeno con un branco di cani da pastore.

Se riuscirete ad ottenere questi risultati vi potrete considerare pronti all'evenienza. In caso contrario riprovate e riprovate fino a che non sarete soddisfatti del risultato.

Seguire più volte questo manuale può portare a spiacevoli conseguenze: morte per overdose, dipendenza, insonnia costante, circolazione di caffeina e acqua piovana nelle arterie.

Procurarsi l'occorrente

Quest'uomo è bello e felice. Non vorreste essere anche voi belli e felici? Bevete caffè sotto la pioggia!

Per bere il caffè sotto la pioggia è necessario munirsi dell'occorrente, chiamato così perché ci occorre, ci serve, e quindi non possiamo farne a meno. In caso contrario lo avremmo chiamato inoccorrente e non lo avremmo neanche invitato a trascorrere con noi le vacanze in Grecia. L'occorrente, e dunque il non inoccorrente, è:

  • Una tazzina con dentro 100ml di caffè
  • Pioggia;
  • Setto orale, per degustare il caffè[1];
  • Setto nasale, per controllare l'aroma;
  • Setto anale (casomai vogliate tenere ben caldo il caffè);
  • Un cubetto di ghiaccio con dentro una mosca finta per fare il divertentissimo scherzo del cubetto di ghiaccio con dentro una mosca finta.
  • Un termometro

Oh, sembrava di più.

Il primo sorso

Buttatevi a capofitto sotto l'acqua. Cosa v'importa delle nuovissime scarpe in pelle di daino, scuoiato su misura per voi?

Quando sarete bagnati fradici, ovvero inzuppati almeno 9,7/10 sulla scala di fradiciume, tirate fuori la tazzina che avevate riposto nella tasca del pantalone. Controllate che il caffè sia ancora caldo: per farlo immergete il termometro nel caffè e aspettate mezzo minuto. Controllate la temperatura:

Temperatura Comportamento da assumere

28

Cercare di riscaldare il caffè utilizzando la fiamma ossidrica o chiedendo l'aiuto del drago Shenron che con il suo fiato pesante riscalderà la bevanda.

32

Soffiare voracemente sul caffè fino a che non avrà raggiunto una temperatura superiore o non avrà chiesto umilmente pietà.

35

Mantenere costante la temperatura del caffè ponendo la tazzina sotto l'ascella

38

Innalzare bene in alto la tazzina, affinché il temporale raffreddi la bevanda. Per un maggiore effetto scenico divaricate bene le gambe assumendo una posizione da scena finale di un film catastrofico americano e urlate.

41

Il caffè sta male. Portatelo in ospedale d'urgenza e restate accanto a lui tutta la notte. Lui farebbe lo stesso per voi!

Una volta che è stata raggiunta la temperatura ottimale di 35, spezzate il termometro e versate il mercurio nel caffè, in modo da rendere più esotico il gusto della bevanda.

Portate il caffè sulle labbra e inclinate la tazzina. Invertendo i due passaggi non solo verserete il contenuto della tazzina sulle scarpe, ma dovrete anche ricominciare daccapo. Per non incorrere in questo rischio poggiate la tazzina su un tavolino, mettete le mani dietro la schiena, bendatevi un occhio e, saltellando, chinatevi sulla tazzina succhiandone il contenuto senza però emettere quell'odioso suono del risucchio[2] che mi dà fastidio.

Se il caffè è ancora troppo caldo e avete già ingerito il liquido, non è consigliabile utilizzare un estintore nella cavità orale per placare la scottatura. Piuttosto prendete il cubetto di ghiaccio con la mosca finta dentro e ponetelo sotto il palato. Quando il cubetto si sarà sciolto nella vostra bocca sputate la mosca finta nel caffè.

Una goccia entra in un caffè: splash.

Qualora la mosca finta si rivelasse una mosca vera, fareste bene a non sputarla nel caffè: questi insetti tendono a risucchiare tramite la loro minuscola proboscide tutto l'aroma. Non solo dovrete ricominciare daccapo, ma la mosca, adirata per essere stata congelata in un cubetto e rinvigorita dall'aroma, potrebbe prendervi a pugni e rubarvi il portafoglio.

Raramente però accadono cose del genere, grazie alla diligenza dei confezionatori di cubetti di ghiaccio con mosche finte dentro, e la prima fase può dirsi facilmente superata.

Secondo sorso e il problema della pioggia

La pioggia inizia a farsi sentire, e picchietta insistentemente su quel caffè, mescolato a mercurio, dove galleggia una mosca finta.

Non resta che farsi coraggio e continuare nell'impresa. Chiudete gli occhi e stringete i denti, ma non troppo, altrimenti il caffè non può entrare. Il caffè è abbondantemente diluito, ciò che state per fare non vi piacerà: da quanto tempo non gustavate un bel bicchierone di acqua, caffè, mercurio e spremuta di mosca? Chissà che non vi riscoprite amanti di questa innovativa bevanda?

A questo punto bisogna seguire le seguenti direttive: avvicinate il bicchiere alle vostre labbra con una mano, di nuovo. Con l'altra mano mescolatelo bene, il mercurio rimane sempre sul fondo. Con l'altra mano copritevi gli occhi, soprattutto se siete deboli di cuore. Con l'altra mano incrociate le dita. Se siete felici, battete altre due mani. Con una mano mantenete l'ombrello, se non possedete l'ombrello procuratevi un'altra mano e pagate il Pakistano che quando piove tenta di vendervi un ombrello.

Sorseggiate prima lentamente, poi velocemente, poi ancora lentamente, poi cantando una canzoncina allegra, poi saltellando, poi con una mano e un piede. Continuate a sorseggiare, alternando fasi veloci a fasi lente a fasi così così.

Fate attenzione alla differenza tra camminare e nuotare e nel finale due volte i saluti.

  • Se siete stati portati in un manicomio con la camicia di forza, dovrete ricominciare daccapo;
  • Se vi siete distratti e non avete sorseggiato alternando fasi veloci a fasi lente a fasi così così, dovrete ricominciare daccapo;
Il dramma della pioggia acida.
  • Se il caffè è caduto per terra, nonostante l'impegno per rimetterlo nella tazzina con una cannuccia, dovrete ricominciare daccapo;
  • Se vi appare la schermata "Game over, your coffee fall out. Please insert coin(s)", dovrete ricominciare daccapo;
  • Se non avete fatto attenzione alla differenza tra camminare e nuotare, dovrete ricominciare daccapo;
  • Se, nonostante le difficoltà, siete riusciti a bere almeno 3/4 del contenuto della tazzina e a inghiottire la mosca - facendo attenzione alla differenza tra camminare e nuotare e nel finale due volte i saluti - proseguite.

Atto finale

Le gocce sanno bene dove atterrare.

La pioggia continua a riempire il vostro bicchiere: avete inghiottito una mosca, e ora avete timore di bere un po' d'acqua piovana? Su con la vita, fate un brindisi all'abbondanza divina e godetevi questo mezzo litro d'acqua inquinata da ettometri cubi di smog sana e pura come i tubi di scappamento della mia Apecar le sorgenti del Vulture.

L'ultimo sorso è necessario per ripulire completamente la tazzina.

Per l'ennesima volta disponete corpo e animo a questo sacrificio e mandate giù la tazzina. Esattamente: il bicchiere va ingoiato, senza masticarlo, tutto d'un fiato.

Utilizzate una mazza di scopa qualora vi si bloccasse nell'esofago: un solo colpo, per assestare. Tutto il contenuto della tazzina si è riversato nello stomaco, senza la faticosa operazione, ormai obsoleta, del versare il liquido nella bocca. Cosa siamo, zulù?

Una volta terminata la difficile operazione, può dirsi compiuta l'impresa. Attenzione, però: a causa di inconvenienti potreste cagare pezzi di ceramica.

Varianti

Che fortuna!

Non tutti i caffè sono uguali: c'è l'espresso, il cappuccino, il ristretto, il decaffeinato, l'aspartamizzato, l'espresso forte in tazza media, lo zuccheroso in brick, il ristretto in tazza larga, il mocha shakerato con sciroppo d'acero e occhi di pipistrello, il flat coffee americano con salsa barbecue, il cappuccino con carote e molti altri.

Ci sono poi altri caffè, inferiori, come il caffè d'orzo, il caffè di soia e il caffè negro per gente negra.

Insomma: questo manuale è applicabile con tutte le tipologie di caffè, e non solo. Dopo numerosi studi si è giunti a una preziosa conclusione, ovvero che anche altre bevande possono essere bevute sotto la pioggia.

Ecco alcuni esempi:

  • Cocktail
  • Bere un cocktail sotto la pioggia è estremamente facile, infatti l'ombrellino posto sul bicchiere impedisce il passaggio dell'acqua piovana nel drink. Tuttavia bisogna far attenzione: qualora filtrasse dell'acqua, i gamberi del cocktail potrebbero riprendere vita e ribellarsi
  • Coca-cola
  • La sua effervescenza provoca iperattività. È possibile berne 6 litri prima che cada una singola goccia di pioggia. Purtroppo, diluita con acqua piovana, la Coca-cola perde molta della sua effervescenza e le gocce di pioggia fanno evaporare frizzanti bollicine. Assassini!
  • Spremuta d'arancia
  • L'arancia perde le sue proprietà nutritive (vitamina C, vitamina C2 e vitamina Ciricì), ma in compenso riceve abbastanza acqua da attenuare quel colorito arancione che non va tanto di moda quest'anno.

Ringraziamenti

Ringraziamo di cuore il signor Espresso Caffè che, molto gentilmente, si è lasciato bere.

« Non c'è di che. »
(Espresso Caffè)

Note

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  1. ^ FACOLTATIVO, purchè si utilizzi il setto nasale o il setto anale per la degustazione.
  2. ^ shirpsccshursch

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