Debuttante

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Ciao! Sono un Coglione Debuttante che, proprio come te, si è illuso di fare strada nel mondo del lavoro!
Vieni, abbiamo le tessere!


« Hai l'alitosi
e sei demente
monca, storpia e senza anche,
ma se respiri è sufficiente
coi polmoni o con le branchie »
(Fun)


« Veni, vidi, vici. Cribbio! »
(Silvio Berlusconi)


« Se osservate l'andamento del grafico, noterete che l'incremento proporzionale delle entrate copre parzialmente...Ma che cazzo sto facendo? »
(Nonciclopediano)



Il Coglione Debuttante è una tipologia di essere umano oramai molto diffusa nei Paesi Occidentali e nei Paesi in via di sviluppo, caratterizzata da una tendenza a sottostimarsi prossima all'emo-filia o, talvolta, da ego ipertrofico e indole megalomane.


Definizione parziale

Coglione Debuttante, oltre che mettere in dubbio le capacità critiche e la competenza degli antropologi odierni, è una nomenclatura eufemistica e circocentrica.
Eufemistica perchè si propone di bollare solo una parte della popolazione terrestre come inutile parassita la cui principale occupazione consiste nel cercare di ritagliarsi una fetta di spazio nella dura realtà lavorativa, mentre un recente sondaggio ha reso noto che in realtà lo sono tutti: io, tu, Tua madre...L'unico individuo che rappresenta l'eccezione alla regola è te, universalmente riconosciuto come un fannullone incapace e buono solo a smanettare davanti al computer.
Circocentrica (o uroborica) perchè si compone di due termini che sono l'uno l'ideale sinonimo dell'altro: è una legge universalmente riconosciuta che il debuttante del caso si rapporti al suo trampolino di realizzazione (ovvero il debutto) come un perfetto coglione; ed è pur vero che il coglione in quanto tale, viene certificato dal suddetto appellativo solo DOPO aver dato prova della sua inadeguatezza nello spazio di tempo necessario ad affrontare una situazione che metta alla prova le sue capacità fisiche e psicologiche (si, sempre il debutto).
Non ci capite più niente? Nemmeno io.

Inutile dire che le polemiche sull'inesattezza di questa definizione hanno dato origine ad un paradosso inestricabile, e c'è persino chi afferma che pronunciandola in pubblico si venga risucchiati in una dimensione parallela. Scriverla, invece, provoca solo il cancro ai testicoli.

Merda.

Detto ciò, ci limiteremo ad analizzare il soggetto esclusivamente sotto il profilo umanitario, promuovendo l'atteggiamento conservazionista che valse tante critiche ai nostri predecessori.

Cenni storici

Innumerevoli ere prima di Cristo, la figura del coglione si era già imposta come dominatrice incontrastata sul suolo terrestre (difatti molti storici tendono a confondere la sigla "Avanti Coglione" (A.C.¹) con "Avanti Cristo"(A.C.²); è bene ricordare che prima dell'AC¹ - all'incirca 9 miliardi di anni fa - esisteva unicamente l'A© ("Avanti Chuck", per i blasfemi), mentre in questo preciso momento ci troviamo nell'Epoca dell'AC³ (Anti-Cristo)): una creatura in grado di produrre autonomamente il seme della vita, di norma legata ad una controparte opposta (e di segno zodiacale diverso) che ne esaltava la natura bipolare ed infinita, e soprattutto incommensurabilmente stupida.
In summa, il coglione possedeva e ancora oggi possiede tutti i requisiti per la sopravvivenza.

Ad aggiungere un contrappeso sulla bilancia ci pensò il Capitalismo[1].

Prima dell'avvento della democrazia, delle compagnie import-export, delle repubbliche del vattelapesca; prima della nascita della classe medio-borghese e del mainstream; prima di Internet e dei curricum vitae; prima della civiltà...ebbene si, non esisteva l' ansia da prestazione.
Proiettato senza preavviso nel circuito cannibalistico della New Economy, il testiculus vulgaris si vide suo malgrado costretto ad adattarsi alle nuove tendenze di mercato, involgarendo e svilendo la propria persona con l'ausilio di accessori quali la cravatta, il patentino e la fototessera.[2]
Ma non era che l'inizio: i sopracitati strumenti di sottomissione si evolvettero al punto da entrare in simbiosi con gli esseri umani che, non contenti di aver ceduto la propria libertà di espressione in favore di nuovi e sempre più imbarazzanti canali satellitari, si ritrovarono a produrne in massa essi stessi per aggravare ulteriormente la loro condizione e divenire, per vie traverse, gli artefici della loro propria decadenza. Atteggiamento che rappresenta la linea di condotta ideale dei coglioni per antonomasia.

Si mormora che la definizione Coglione Debuttante sia stata coniata negli Anni '60 da Jimbo Wales, a quei tempi novantenne, durante la cerimonia di premiazione di un concorso per aspiranti reporter di guerra: il vincitore, padre di un articolo che documentava gli abusi subiti dai militari americani ad opera dei bambini vietnamiti, era prossimo a ricevere i complimenti della giuria, quando Rupert Sciamenna - resosi subitaneamente conto dell'ambiguità della cosa (e della puzza di marcio che aleggiava nella sala) - scattò in piedi gridando:

« Ma questo è un coglione!! »

A quel punto il direttore di gara (Jimbo Wales, esatto, proprio lui) si alzò in piedi a sua volta e, per evitare di perdere la faccia, commentò garbatamente:

« No. Semmai è un debuttante. »

Poi estrasse una rivoltella e fece saltare la testa al reporter.





« Questa è la tua grande occasione! Non sprecarla. »
( Tipica frase di circostanza che solitamente fa da preludio ad una figura di merda)

Note

  1. ^ Lo so, è uno sbalzo temporale molto netto, ma nel frattempo non era successo niente di interessante che valesse la pena di menzionare.
  2. ^ (dati facenti riferimento ad un periodo compreso più o meno tra il 1849 ed il 1950)