Debuttante

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia che si libra nell'aere.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
« Hai l'alitosi e sei demente, monca, storpia e senza anche, ma se respiri è sufficiente, coi polmoni o con le branchie »
(Debuttante su successo discografico annunciato)
« Veni, vidi, vici. Cribbio! »
(Debuttante su progetto imprenditoriale di 30 anni fa)

Il Debuttante è una tipologia di essere umano oramai molto diffusa nei Paesi Occidentali e nei Paesi in via di sviluppo, caratterizzata da una tendenza a sottostimarsi prossima all'emo-filia o, talvolta, da ego ipertrofico e indole megalomane.

Tipico Debuttante

Definizione parziale

Debuttante, oltre che mettere in dubbio le capacità critiche e la competenza degli antropologi odierni, è una nomenclatura eufemistica e circocentrica: eufemistica perché si propone di bollare solo una parte della popolazione terrestre come organismo parassita la cui principale occupazione consiste nel cercare di ritagliarsi una fetta di spazio nella dura realtà lavorativa, mentre un recente sondaggio ha reso noto che in realtà lo sono tutti. Circocentrica perché si compone di un gerundio fallace e poco amichevole il cui scopo dovrebbe essere di descrivere uno stato sociale, condannando altresì il diretto interessato a uno sfiancante, eterno debutto. È una legge universalmente riconosciuta che il debuttante del caso si rapporti al suo trampolino di realizzazione come un quarantenne si rapporta alla sua prima vagina; ed è pur vero che il novello debuttante viene certificato dal suddetto appellativo solo DOPO aver dato prova della sua inadeguatezza nello spazio di tempo necessario ad affrontare una situazione che metta alla prova le sue capacità fisiche e psicologiche. Non ci capite più niente? Nemmeno io.
Inutile dire che le polemiche sull'inesattezza di questa definizione hanno dato origine a un paradosso inestricabile, e c'è persino chi afferma che pronunciandola in pubblico si venga risucchiati in una dimensione parallela. Scriverla, invece, provoca solo il cancro ai testicoli.
Detto ciò, ci limiteremo ad analizzare il soggetto esclusivamente sotto il profilo sociale, promuovendo l'atteggiamento conservazionista che valse tante critiche ai nostri predecessori.

Cenni storici

Innumerevoli ere prima di Cristo, la figura del debuttante si era già imposta come dominatrice incontrastata sul suolo terrestre: difatti molti storici tendono a confondere la sigla "Avanti Debuttante" con "After Deus".
È bene ricordare che prima dell'AD¹ (in questo preciso momento ci troviamo nell'Epoca dell'AC³) c'era già una creatura in grado di produrre autonomamente il seme della vita, di norma legata a un organismo simbionte, e soprattutto in grado di funzionare con una sola marcia. Insomma, il debuttante possedeva e ancora oggi possiede tutti i requisiti per la sopravvivenza.
Ad aggiungere un contrappeso sulla bilancia ci pensò il Capitalismo[1]. Prima dell'avvento della democrazia, delle compagnie import-export, delle repubbliche del vattelapesca; prima della nascita della classe medio-borghese e del mainstream; prima di Internet e dei curricum vitae; prima della civiltà... ebbene sì, non esisteva l'ansia da prestazione.
Proiettato senza preavviso nel circuito cannibalistico della New Economy, il principiantum vulgaris si vide suo malgrado costretto ad adattarsi alle nuove tendenze di mercato, involgarendo e svilendo la propria persona con l'ausilio di accessori quali la cravatta, il patentino e la fototessera.[2]
Ma non era che l'inizio: i sopracitati strumenti di sottomissione si evolvettero al punto da instaurare una connessione metabolica con gli esseri umani che, non contenti di aver ceduto la propria libertà di espressione in favore di nuovi e sempre più imbarazzanti canali satellitari, si ritrovarono a produrne in massa essi stessi per aggravare ulteriormente la loro condizione e divenire, per vie traverse, gli artefici della loro propria decadenza. Atteggiamento che rappresenta la linea di condotta ideale dei coglioni per antonomasia.
Si mormora che la definizione Debuttante sia stata coniata negli Anni '60 da Jimbo Wales, a quei tempi novantenne, durante la cerimonia di premiazione di un concorso per aspiranti reporter di guerra: il vincitore, padre di un articolo che documentava gli abusi subiti dai militari americani a opera dei bambini vietnamiti, era prossimo a ricevere i complimenti della giuria, quando due distinti signori [3] che passavano per caso, entrambi indignati, esclamarono all'unisono:

« Ma questo è un...DEBUTTANTE! »

Il reporter ricevette comunque una medaglia, e Wales fu cacciato a pedate.O forse era il contrario.

Suddivisione per tipologie

Anni di ricerche hanno portato gli studiosi a domandarsi "Cos'è che fa di un coglione qualunque un debuttante?", e "Che cosa fa di un debuttante un coglione?"
Di seguito ne riportiamo le tipologie finora individuate.

  • D.[4]Catatonico: il suo quoziente intellettivo è talmente basso che non troverebbe un lavoro nemmeno presentandosi alla Mediaset. Impiega novanta ore a redigere il curriculum (di cui quaranta solo per capire come accendere il computer), fa il giro completo di ogni quartiere della sua città, anche perdendosi sotto casa e una volta iniziato il colloquio si scorda perché si trova in un ufficio e viene preso da un desiderio impellente di patatine bollite. Teoricamente, questa varietà di C.D. non apparterrebbe nemmeno alla categoria. È composta prevalentemente da: barboni paraplegici con piaghe da decubito, figli di papà, eremiti nomadi, gente come te.
  • D. Sfigato: si lava ogni giorno la faccia, ha fatto le medie, raramente anche le superiori, e in certi casi riesce pure a rimediare un po' di figa, ma sono casi molto rari. Fermo resta che non farà mai strada nella vita, stazionando sempre allo stesso identico posto fino alla fine dei suoi giorni. Non ha qualità particolari. Viene sepolto in una tomba di plastica marmorizzata. Questa varietà è composta prevalentemente da: impiegati, tabaccai, giornalai, televenditori, baristi, verdurai e ancora impiegati.
  • D. Sacrificale: non molto diverso dalla tipologia precedente, se non fosse che questa varietà possiede delle doti straordinarie e un ragguardevole corollario di qualità positive. Misteriosamente, si ritrova a fare la fine del C.D. Sfigato, sorpassato da qualcun altro molto meno bravo di lui.
  • D. Intraprendente: dove "intraprendente" sta anche per stronzo. L'esemplare "I" possiede un'intelligenza deviata che lo fa sembrare una persona normalissima al di fuori del lavoro, ma lo qualifica come pericoloso avvoltoio nella vita lavorativa: pur di acquisire popolarità è disposto a fare qualsiasi cosa: da mettersi in mostra su MeiSpeis a frequentare ambienti politici distanti dal suo. Questa varietà è composta prevalentemente da musicisti, fumettari, scrittori e maghi sparaballe.
  • D. Reale: altro non è se l'evoluzione massima raggiungibile da un normale D. Non è più forte, non è più veloce, non è più intelligente. Ha solo più anni e più conoscenze. Varietà composta prevalentemente da padroni di multinazionali, imprenditori, capiufficio, bancari, sergenti maggiori, rettori e registi affermati.
  • D. Miracolato: una tipologia analoga a quella sopracitata, solo con una caratteristica aggiuntiva: i suoi simili lo amano di un sentimento profondo e fanatico, e lo considerano il loro rappresentante spirituale e la concretizzazione di tutti i loro desideri repressi. Per questa ragione, si sospetta che possieda poteri telepatici. Questa varietà è composta prevalentemente da: politici, star del porno, avvocati (solo durante i processi, e solo se i suddetti difendono l'interessato), preti sodomiti, psicanalisti e badanti russe.
  • D. Part-Time: una tipologia completamente slegata dalle precedenti. Incredibile a dirsi, questa qualità sembra possedere una qualche forma di dignità, probabilmente dovuta a schizofrenia, che talvolta la astrae dal ruolo preconcetto in cui di solito è confinata. Principali rappresentanti: maestri di arti marziali, autodidatti, astronauti e falegnami.

A qualunque categoria apparteniate, sappiate comunque che nessuno può sfuggire alla regola insindacabile del Debuttante: la Legge della Sfiga Perpetua: quanto più ci sono buone probabilità che abbiate successo nella vostra carriera lavorativa, tanto più dovrete prepararvi a fronteggiare l'impatto di un monumentale disastro.

« Questa è la tua grande occasione! Non sprecarla. »
( Tipica frase di circostanza che solitamente fa da preludio a una figura di merda)

Continuate a percorrere la vostra strada, che l'economia gira!

Articoli correlati

Collegamenti esterni

Note

  1. ^ Lo so, è uno sbalzo temporale molto netto, ma nel frattempo non era successo niente di interessante che valesse la pena di menzionare.
  2. ^ dati facenti riferimento a un periodo compreso più o meno tra il 1849 e il 1950
  3. ^ Rupert Sciamenna e Jimbo Wales
  4. ^ Abbi pazienza, mi stanno venendo i crampi alle dita