Lecco: differenze tra le versioni

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Lecco è una città dell’Italia del Nord, che confina a Ovest con Como, a est con Bergamo, a Sud con Monza e a Nord con Gardaland. Nel 22 A.G. (avanti Giuseppe) un gruppo di maniaci sessuali padovani si ritrovò casualmente a Milano e, dopo essere stati nell’ordine derubati e malmenati da una banda di Rom di origine svizzera, dissero: “Sì, la città fa schifo e la gente è inospitale ma non fa ancora abbastanza freddo: andiamo più a Nord!” Fu così che nacque Lecco. Il Medioevo fu un periodo di scontri con la vicina Como. Le cause della diatriba fu l’origine del nome Lario: per i comaschi era Lago di Como, per i Lecchesi Lago di Lecco, per gli abitanti di Forlimpopoli Lago di Forlimpopoli (ma questi ultimi non se li cagava mai nessuno e furono subito sbaragliati). Nel Rinascimento Lecco visse un periodo di vivacità artistica e culturale della durata di circa tre settimane durante il quale notevole fu il contributo dei sapienti lecchesi al genere umano (vennero fatti passi avanti nella costruzione del primo frigo a pedali della storia dell’uomo). Ma fu con l’Ottocento, quando venne per la prima volta introdotta la scrittura, che Lecco potè finalmente assurgere al rango di metropoli cosmopolita.


File:Orapunta.jpg
Ora di punta in centro Lecco


La popolazione è così composta:

30% leghisti

30% ciellini

30% truzzi

120% pensionati


La città è immersa in uno scenario mozzafiato: da una parte il lago, dall’altra i monti della Valsassina, famosa per ospitare campi di rieducazione dove vengono spediti terroni ed extracomunitari. I risultati sono strepitosi: nel giro di pochi mesi imparano a parlare in dialetto e a cucinare pulenta e osei.


Governata per decenni da un Margravio, le ultime elezioni hanno visto il ballottaggio fra un candidato leghista e un bradipo, conclusosi con la vittoria schiacciante del secondo (anche se c’è chi ritiene che lo scarto di QI a favore dell’animale abbia invalidato la gara).


File:Sindaco.jpg
Il Sindaco di Lecco sfreccia a bordo della sua fuoriserie


Lecco ha dato i natali e ospitato personalità illustri: Roberto Formigoni, Roberto Castelli, Michela Vittoria Brambilla, Enrico Beruschi. Per evitare che tutto ciò accada di nuovo, l’OMS ha stabilito la sterilizzazione di tutti gli abitanti della provincia.


La Brambilla sventola il segreto del suo successo


Lecco è rinomata per le sue scuole che eccellono a livello nazionale come l’istituto per geometri Bovara, l’istituto tecnico Fiocchi e il liceo sociopsicopedagogico. Quelli che invece frequentano il classico o lo scientifico sono solitamente radical-chic che hanno di fronte a se una rigorosa carriera universitaria che sfocerà poi in una brillante carriera lavorativa e artistica. Ultimamente il Politecnico di Milano ha aperto una succursale a Lecco. Lo scopo è sfornare futuri ingegneri da impiegare nella principale attività industriale della città: la produzione di cazzi di gomma.


Lecco ha una vita notturna seconda solo a quella dell’Uzbekistan. I vari fighetti cittadini si radunano nei tre metri quadri compresi fra il lungolago e piazza Cermenati. Per il resto la città sembra lo scenario di un film di Wes Craven.


Selezioni del Grande Fratello a Lecco


Anche il territorio della provincia può vantare dei centri di prim’ordine:

- Calolziocorte: principale centro di produzione di truzzi;

- Oggiono: come sopra ma sostituire “truzzi” con “bimbiminchia”;

- Bellano: paese noto per la maniacale igiene intima dei suoi abitanti, ossessionati dall’idea di avere uno sfintere pulito;

- Torre de Busi: dove il tasso di omosessualità sfiora il 525%;

- Monticello Brianza: detto così perché è in pianura.



A Lecco la gente è così ignorante che non sanno come si fa a farlo. Ecco spiegato perché in città non trovi una zoccola manco a pagarla oro.

A Valmadrera la gente se la tira, e a Malgrate pure.

Al supermercato “compri 2, paghi 3” di Oggiono c’è una cassiera che è una figa allucinante.

Il Bar Fiammetta di Lecco è entrato nel Guinnes dei Primati come “posto più triste del mondo”.