Cenerentola: differenze tra le versioni

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Versione delle 00:17, 11 dic 2008

« Io la odio! »
(Brontolo)
« Mi odi perché ho detto in giro che il tuo pisello è proporzionato alla tua altezza! »
(Cenerentola su Brontolo)


« Io la odio, e anche il frocio di un nano che mi imita! »
(Puffo brontolone)
« Che è meglio! »
(Puffo Quattrocchi)
« Oh my God! »
(Paris Hilton)
« Kenerenthola è un raconto di krande umanità et è metafora de la fita. Tuti noi dobiamo seguire il zuo esempio, nela zantità della Kiesa Katolika »
(Ratzinger)
« Rivelazione: Cenerentola non è altro che l'alterego di Lucia Mondella »
(Alessandro Manzoni)

Questa è la cruda storia di una ragazza che tutto il mondo conosce, miei cari venticinque lettori. Ma nessuno ha mai osato raccontarvi la vera versione dei fatti. Eravate troppo piccoli. Ho per caso ritrovato un manoscritto in latino arzigogolato e visto che sono modesta non mi prendo il merito della trasposizione e traduzione di esso.


Personaggi

  • Cenerantola: povera ragazza ingenua e anoressica che sogna il principe azzurro
  • Analstasia: sorellastra baffuta
  • Genovaffa: vagamente somigliante ad Olivia di Braccio di Ferro
  • Matrigna: interessata solo a spennare il padre di Cenerentola
  • Padre di Cenerentola: notevolmente frocio
  • Fata Latrina: allucinazione durante gli eccessi d'alcool (per questo si sente sempre dire biddidi boddidi bu)
  • Madre di Cenerentola: deceduta per calcio rotante datogli da Chuck Norris dopo che ha scoperto che faceva le corna al padre di Cenerentola (con cui è stata a letto per ben 30 minuti!)

Trama

Una volta C'era una volta... Questo è l'inizio di ogni fiaba. Ma è un mistero di secoli come mai abbiano scelto la volta invece che la cupola o l'arco. Insomma c'era una volta una povera ragazza che aveva come sorelle due brutti cessi, figlie illegittime di Marco Masini (da cui ereditarono la bellezza e poi morto a causa della sua stessa voce) e di Vladimir Luxuria in un loro impeto di passione quando ancora era possibile per i mezzi uomini rimanere incinti. Si chiamava così perché era costretta ogni giorno a intossicarsi i polmoni con le polveri sottili della sua città, Milano, e perché il quasi mammo Vladimir le spegneva le cicche in faccia a causa del fatto che lei era donna e lui no. Per fortuna a Cenerentola rimaneva un fratello che le voleva bene. Il Matrigno aveva il vizietto di lasciare in giro le sue protesi al seno, dunque Cenerentola ogni tanto le portava al suo fratellino Platinette che aveva la passione di sfilare di nascosto davanti allo specchio magico di Biancaneve. Nel frattempo Cenerentola intratteneva una relazione con un topino in quanto non poteva permettersi di meglio. Un giorno il Matrigno lo scoprì e le vietò di andare al ballo del principe, così avrebbe continuato a farsela col topo e non avrebbe rubato il Principe Azzurro ai due cessi, nonché nominati come Anastasia e Genoveffa.

Ore 20 Cenerentola, chiama la Fata Madrina (nonché consulente finanziaria di Mai dire domenica e amante di Shrek il Verde di Sassonia) incuriosita da altre forme di vita che non siano roditori o trans. La Madrina arriva puntuale come un orologio svizzero e le dà in regalo un orologio a cucù ormai impolverato perché nessuno ha più avuto bisogno di lei. Dopo essersi incastrata in una zucca col suo grasso didietro, si vendica sull'ortaggio trasformandolo in una carrozza e presta alla fanciulla un vestito di cinque taglie più grandi che era a lei appartenuto quando voleva entrare nel mondo dello spettacolo. Tale sogno non fu mai realizzato in quanto andava di moda a quell’epoca Cleopatra. In cambio del favore Cenerentola dovrà pagare un pizzo su ogni entrata del futuro sposo e firmare un contratto con Mediaset per diventare la nuova cavia degli esperimenti genetici del Grande Fratello.

Ore 20 e 30 La Fatina trasforma dei cavalli in topi, poi si accorge dello sbaglio e li ritrasforma.

Ore 21 Al suo arrivo alla festa tenta in tutti i modi di attirare l’attenzione del pubblico. Beve qualche bicchiere di troppo e va fuori di testa. Dopo aver cantato a squarciagola “Oh Happy Days”, corso per la stanza urlando “Satana è in me e io sono i lui” ed aver tolto il parrucchino all’Illustrissimo ed Eccellentissimo Signor Juan Fernandez de Velasco, Contestabile di Castiglia, Cameriero maggiore di Sua Maestà, Duca della Città di Frias, Conte di Haro e Castelnovo, Signore della casa di Velasco e di quella delli sette Nani di Biancaneve, Governatore dello Stato di Milano etc., la sicurezza si è premurata di condurla fuori dalla reggia.

Ore 22 Il principe ritrova una scarpetta di cristallo sullo scalone reale e trova Cenerentola a fare il bagno nella fontana. La saluta e lei gli chiede se vuole scritturarla per un suo film. Il principe si innamora di una così galandonna del volgo e decide di sposarla. Cenerentola non capisce niente perché il vino rosso si è impadronito del suo cervello.

Fino alle ore 24 Il principe stordisce il già fragile cervello di Cenerentola con i discorsi sui suoi soldi, la sua macchina nuova e la nuova moda delle maniche a sbuffo. Le chiede poi se trova sexy la sua nuova acconciatura: una reticella verde attorno al capo che cade sull’omero sinistro, dalla quale esce un enorme ciuffo sulla fronte. Cenerentola non capisce niente.

Ore 24 Cenerentola scopre con amarezza lo scherzetto della Fata Madrina: si ritrova ignuda nel mezzo del ballo, così attira i più meschini stupratori provenienti da tutto il regno. Nella fuga perde la famosa Scarpetta. Con questo fatto finisce la civiltà intelligente e si entra nella nostra epoca. Scappa nel bosco e si rifugia nella casetta dei Sette (N)ani, che viene assediata. Per fortuna in quel momento arriva il Matrigno, avvertito (o avvertita, non si sa come definire il genere) dal topino, geloso della sua schiavetta umana e desideroso di cotanti maschi. Vladimir, dopo aver cacciato tutti i presenti si incavola da morire e rinchiude Cenerentola in un torre, dove le amputa entrambi i piedi ispirando gli sceneggiatori del film Saw. Cenerentola si fa portare ago e filo dal topino, dal quale contrae l'AIDS, e ricuce i piedi a mani nude. Per un errore di ignoranza li sutura al contrario, tanto da passare alla storia con il soprannome di “Pig Foot".

Un po’ di tempo dopo Dopo che il principe la trova, la libera e si sposano, gettano il Matrigno e le sorellastre giù da un dirupo in una botte irta di aculei e spargono sale sopra alle loro teste per non far ricrescere i capelli nonostante siano già morte trucidate dalla violenza delle favole che dovrebbero essere adatte ai bambini. Cenerentola fa inoltre conoscenza col cavallo bianco, ma questa è un altra storia.

Epilogo Il principe cade da cavallo appena un anno dopo il matrimonio mentre insegue una quaglia quando il ciuffo, diventato ormai lungo, gli ostacola la vista e lo fa cadere in un burrone. La Fata Madrina muore di peste così la principessa per interessi è finalmente libera da ogni contratto con Mediaset. I sette figli affetti da (o)nanismo avuti nel mentre di quell’anno di matrimonio sperperano ogni avere e finiscono a scavare miniere. Da vecchietti vedranno la loro prima donna, Biancaneve. Il Matrigno si reincarna nella cuoca di corte, realizzando il suo sogno di nascere donna. Cenerentola muore soffocata da una verza alla venerabile età di 35 anni, venticinque anni dopo la morte del marito, forse in seguito all’avvelenamento dell’ortaggio da parte della cuoca. Che abbia mantenuto la memoria della vita passata?.

Ma vissero felici e contenti, su questo non c’è dubbio.