Catasto

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« Lasciate ogni speranza, o voi ch'entrate! »
(Iscrizione sul portone d'ingresso del Catasto di Milano.)
« Per forza che non funziona niente, al Catasto! Agli sportelli ci sono solo TERRONI! »
(Umberto Bossi dopo essere stato accolto allo sportello da un napoletano D.O.C.)
« Guarda quanta gente in coda... Andiamoci anche noi, deve esserci qualcosa di divertente! »
(Scemo su Catasto.)
« Ma io non ho niente contro i tecnici del Catasto. Semplicemente vorrei che morissero tutti nella maniera più dolorosa possibile. »
( Contraddizioni deliranti di un geometra dovute a 15 ore di coda.)
« Perché dalla visura risulta che casa mia è intestata al mio gatto? »
(Ingenuo che una volta avuta una risposta commetterà una strage.)

Il Catasto è quel luogo dove, almeno una volta nella vita, ogni essere umano deve recarsi per corregge qualcosa che solitamente lo stesso Catasto ha sbagliato. Tipo intestare casa tua ad una persona morta da almeno 132 anni. Ovviamente la risposta di qualunque tecnico sarà «Ha i documenti per dimostrare che non è così?» oppure «Non è di mia competenza». Evidentemente è troppo difficile per loro capire che tu (che sei venuto vestito di cenci rattoppati) non puoi possedere 30 ville alle Hawaii, che una persona defunta non può essere proprietaria di immobili, che qualcuno non può essere in affitto in un edificio demolito 10 anni fa. E questo è niente. Benvenuti al Catasto.

Anziana signora evidentemente perplessa nel leggere sulla visura di un immobile di sua proprietà di chiamarsi Ugo e di essere nato nel 2006.

Ambiente

L'unica cosa che differenzia il Catasto dalle Poste è la mancanza, nel primo, dei piccoli scaffaletti pieni delle più inutili cianfrusaglie (che solo un pazzo comprerebbe) tanto comuni nelle Poste.

Fauna locale

Siccome non ho voglia di parlare a lungo dei tecnici (fate un salto al Catasto, se volete conoscerli ed avere un cancro alle palle), dirò soltanto che ne esistono due categorie: gli stronzi e gli amiconi. Ma gli amiconi hanno sempre un altro impegno, non li incontrerai mai.

Programmi da usare per potersi vantare di saper parlare il burocratese

DocFA: questo insulso programma permette di aggiornare le caratteristiche di un immobile dopo aver compiuto su di esso alcuni tipi di modifiche, solitamente di modesta entità (es. un nuovo balcone di 200 mq., costruire un ascensore in bagno, ampliare un box annettendo tutta l'Autostrada A4 e così via);

Vedi come è facile ed intuitiva la schermata di un DocFA? Se la casa, ad esempio, è stata distrutta solo parzialmente da un'esplosione atomica, devi barrare queste caselle.


Pregeo: questo ancor più insulso programma permette di frazionare i terreni in più particelle o di segnalare l'edificazione su un terreno di un nuovo fabbricato. La sua peculiarità è quella di cambiare versione ogni 15 minuti in favore di nuovi e sempre più spassosi bugs.

Chi/cosa puoi incontrare

Onde evitarvi brutte sorprese (anche se, avendo letto fin qui, ormai...), passiamo ad elencarvi cosa potrebbe accadervi una volta varcati i cancelli

del Catasto:


  • Lo sportello giusto sarà sempre agli antipodi di quello dove ti sei recato. Comunque ci sei andato prima, ma per una cosa che non c'entrava niente.
  • Siccome non tutti sono così furbi da venire alle 8 di mattina, spesso alcuni varcano la soglia del Catasto alle 12:20 (10 minuti prima della chiusura, se tutto va bene) cercando disperatamente qualcuno disposto a cedere loro il proprio tagliandino. Non è quindi insolito vedere folle di persone che corrono nei corridoi gridando frasi come C45! C45! Chi mi può dare il suo C45?, Devo scappare via, c'è un H29? H29? oppure B2! B2! B2! Ricordate che siete legittimizzati a sfottere queste teste di cazzo rispondendo, ad esempio, Mancato!, Affondato! oppure Cinquina!
  • Quando mancano 2 miseri tagliandini al tuo turno, ormai millenario, lo schermo che visualizza i numeri implode.
  • Davanti a te troverai sempre qualcuno che ha problemi con una visura. Qui, il minimo che puoi aspettarti è di vedere la propria casa intestata a un defunto, un animale, un alieno o al presidente degli Stati Uniti.
  • Una volta che sei arrivato allo sportello, qualcuno ti zompa davanti per salutare il tecnico, suo fedele amico dai tempi dell'asilo, per raccontargli la sua vita negli ultimi 9 anni. Questo è l'unico momento in cui vedrai un tecnico sinceramente soridente ed interessato ad un discorso che non riguarda se stesso. Crederai di essere di fronte ad un tecnico gentile, che sarà ascoltarti ed aiutarti. In realtà, dopo che l'amicone se ne sarà andato (dopo mezzora circa), egli ritornerà lo stronzo di sempre. Che ti credevi, tu NON sei mica un suo amicone!
  • Non devi disperarti, perché ci sarà sempre qualcuno messo peggio di te: tipo gente che avrà fatto tre ore di coda solo per chiedere un' informazione, e solitamente sono le persone alle quali i tecnici rispondono nella maniera più sgarbata possibile.
  • Ogni giorno ti capita un nuovo tecnico che ti boccia la pratica per motivi sempre diversi.
  • Una vecchia idiota chiede a te delle informazioni su dove andare, proprio quando tocca a te, facendoti perdere il turno. Massì, non preferisci aiutare una vecchietta? Non sarai mica uno di quei giovano screanzati di oggi! Tanto la tua pratica sarebbe stata rifiutata comunque.
  • Quasi certamente il tuo sarà uno sbaglio relativamente modesto, ma il tecnico, terrorizzato a prescindere dal tuo lavoro, ti farà credere cose del tipo: «guarda, da questa relazione deduco che hai sbagliato tutto, perché hai demolito San Pietro» (cosa non vera, ma se lo fosse sei proprio pirla) oppure «si vede che non hai letto la circolare ventordici bis del 2012 (non ti preoccupare, non l'ha letta neppure lui), sennò avresti saputo che stavi sbagliando tutto». Detto questo andrà a farsi un caffè, senza dirti cosa hai sbagliato.
  • Esattamente come alle Poste, qui non esistono penne. Quindi, o te le porti dall'ufficio o tramortisci un povero cristo alla sua prima esperienza in Catasto per rubare le sue. Quando una penna cade per terra, solitamente ci scappa un morto.
Mi raccomando, ricordati di portare sempre un pò di penne!
  • I tecnici sanno a memoria tutti gli errori che i praticanti come te fanno più frequentemente. Sappi che ogni giorno te li ricorderanno tutti, anche se hai azzeccato un Pregeo al primo colpo.
  • Ogni fottutissimo giorno, i tariffari per le pratiche potrebbero variare: magari oggi un DocFA costa 50 €, domani costerà millemila. Quindi ti capiterà di aver finalmente redatto un DocFA giusto (come minimo al terzo tentativo), ma di non avere i soldi per pagarlo. Ma non ti preoccupare, la tua fatica non sarà stata inutile: il tecnico strapperà davanti ai tuoi occhi il tuo lavoro, rafforzando così i muscoli delle braccia.
  • Secondo te, è mai successo che i tecnici abbiano controllato la correttezza del tuo codice fiscale?
  • Al Catasto non esistono planimetrie cartacee: quando ne richiedi una, un tecnico specializzato ne disegna velocemente una copia sul momento, basandosi sui suoi ricordi d'infanzia.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • Al Catasto difficilmente vedrete un ingegnere o un architetto: i primi infatti sono troppo occupati a progettare mirabolanti opere pubbliche di indubbia utilità, mentre i secondi sono troppo occupati a disegnare case "alternative" con una pendenza superiore a quella della Torre di Pisa (notare che le case dove vivono gli architetti, però, sono tutte normali). Il povero malcapitato incaricato di andare in quest'antro infernale sarà sempre un geometra.