Bari: differenze tra le versioni

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=== Le Tipologie di Baresi ===
=== Le Tipologie di Baresi ===


[[Immagine:Centauro_Cheyenne.jpg|Right|thumb|150px|Un baldanzoso Centauro Cheyenne, nella classica posa del corteggiamento]]
[[Immagine:Centauro_Cheyenne.jpg|Right|thumb|150px|La fusione corporale di un Beverly ed un cheyenne, che a primavera danno vita al Centauro cheyenne]]
'''Il Cheyenne''',riconoscibile per l'andatura dinoccolata e il molleggiamento tipico degli invertebrati, si caratterizza per l'abbronzatura color marrone scuro nel mese di gennaio,capello fissato con il mastice e abbigliamento ''griffato'' Cavalli e occhiali da sole avvolgenti.
'''Il Cheyenne''',riconoscibile per l'andatura dinoccolata e il molleggiamento tipico degli invertebrati, si caratterizza per l'abbronzatura color marrone scuro nel mese di gennaio,capello fissato con il mastice e abbigliamento ''griffato'' Cavalli e occhiali da sole avvolgenti.
Il ''Cheyenne'' adopera un suo linguaggio tipico, sconosciuto ai più ma perfettamente avvertibile a chilometri di distanza grazie al suo onomatopeismo e comprensibile solo agli appartenenti al branco.
Il ''Cheyenne'' adopera un suo linguaggio tipico, sconosciuto ai più ma perfettamente avvertibile a chilometri di distanza grazie al suo onomatopeismo e comprensibile solo agli appartenenti al branco.

Versione delle 19:58, 17 lug 2008

Bari
File:Bari.gif

(Stemma)

"jàpre do'cozz Còlin"

(Motto)

Posizione geografica Terronia Orientale
Anno di fondazione 2020
Abitanti Baresi
Etnia principale Baresi
Lingua Sistema bilingue,lingue ufficiali:Giaggianese antico e Italiano rivisitato
Sistema di governo Latitante
Moneta Cd Contraffatto
Attività principale Scippo, Rapina, Contrabbando, Pesca di frodo
Patrono S. Cippo


«  Dò a Bar, acchemmanne Frankino Camel Light. Cudd iè test adaver  »
(Pupo )
«  Che poi Frankino lo chiamano anche Justin. Si sciala...  »
(Articolo 31 )
« Baresi mercanti, si vendono la mamma ed i santi »
(leccesi)
« Baresi mercanti, si vendono la mamma ed i santi »
(baresi)
«  Sti ricottar tìrene le pit. S'u pigghìiasser tutt m-mocche...  »
(Frankino )
«  Com la mettìte e la mettìte, le Baris so le megghiìe e comunque la malavita iè la C.A.A.  »
(Gianpierao u'trmaun )
«  Cuss a do'stam ie u megh pais.....  »
(baresi )
«  Nèèè mo t'ja mitt tutt mmokk mòòò  »
(Ciccill U'gnor )
«  Appropò...uè nu pallongin 'ngul a mamt? Trmooon!  »
(Sabino Paulicelli )


Bari è una città italiana delle Puglia nota per la Daniel Pedrosità degli abitanti. È una città priva di qualunque attrattiva e importanza. È stata fondata qualche giorno fa da un branco di galline pazze e in menopausa.

Uno dei vari divertimenti offerti dal "Percorso delle sgagliozze"

Gli abitanti di Bari, cioè i baristi, sono tra le persone più antipatiche del mondo, soprattutto a causa del loro dialetto, che definire incomprensibile e irritante sarebbe quasi un complimento. Si calcola inoltre che fra 100 baresi, 99 siano cozzali: anche questo rende i baresi il popolo più odiato d'italia (dati Istat).

Attività

L'attività principale della popolazione barese è prendere a calci in culo i cugini leccesi. Ma grande importanza ha anche la fabbricazione delle Orecchiette (possibilmente con le Cim D Rap)

Le orecchiette sono un tipo di pasta, fatto con calce, sabbia, acqua del gabinetto e borotalco, con una graziosa forma di antenna parabolica. Questa particolare forma non è casuale: le orecchiette servono ai Baresi anche a mettersi in contatto con gli extra-terrestri, popolo da sempre molto amico di quello barese.

Delle mostruose mani baresi affette da recchiosi.

Le orecchiette vengono condite solitamente con ragù di paesano, o di altro pugliese(i Baresi odiano i paesani e li sfruttano per produrre un macinato molto gustoso) Ogni brava massaia barese si allena fin da piccola a creare delle orecchiette perfette, allenandosi per esempio con le caccole del naso. Le baresi sono così sollecite nell'allenarsi a produrre orecchiette, che molto spesso le loro mani assumono forme mostruose: si tratta di una particolare forma d'artrosi: la "recchiosi".


La Città

La città di Bari nasce in un periodo di grossa crisi finaziaria internazionale come rifugio naturale di contrabbandieri e pirati del mediterraneo orientale, che quivi stanziatisi hanno fondato la città su sette scogli. Fiorente cittadina del rinascimento, e culla di artisti di fama mondiale come Scialpi, si affermò come principale porto per il commercio dei cinesi da soma.

Panorama mozzafiato del quartiere Venusiano di Bari

Con l'avvento degli arabi,che ambientarono qui la leggenda di Alì Babbà e i 40 ladroni,la città divenne capitale mondiale del fumo,rinvenibile tutt'oggi in qualsiasi parte della città a prezzi modici grazie ad un trattato commerciale stipulato dal comune con la zona sud-est dell'Afghanistan.

L'avvento dei Venusiani, e poi dei regnanti di Alpha Centauri,ha condotto Bari nel terzo millennio molto prima delle altre città europee,e ha lasciato tracce indelebili nell'architettura tardo-venusiana, della quale i baresi vanno fieri in tutto il mondo, e che regala ai visitatori uno sky-line più unico che raro, e nella sua cultura pregna di insegnamenti spaziali,esponente di spicco dell'attuale corrente nostalgico-venusiana è Tonin u'spaziàl ( che tutti sanno chi è).


Monumenti e luoghi di interesse artistico

Bari è interamente protetta dall'UNESCO,essendo considerata patrimonio dell'umanità. I principali luoghi da visitare sono N'derr alla Lanz, luogo in cui narra la leggenda sarebbe sorto il primo triumvirato del contabbando;i ruderi di Punta Perotti,l'antico foro della prostituzione che attira miliardi di turisti l'anno alla vana ricerca di sollazzo ;Il cavallo di Troia originale sito in C.so V.Emanuele,dono di Ulisse in persona "alla città che più di tutte porto nel cuore",e le fontane d'acqua fognaria,note per le loro qualità curative. Se visitate Bari , come non soffermarvi ad acquistare un souvenir nei tipici vicoli della città vecchia,come ad esempio un pacchetto di marlboro 05 ,oppure una peroni dell'era glaciale conservata ancora nello stato originario in apposite bacinelle di palstica,per non alterarne le proprietà organolettiche.

La Fiera del Levante

Fondata in epoca antichissima da una setta suicida guidata da Angelo Branduardi, nasce come mercato adibito alla vendita esclusiva di topolini con il nome di "Fiera dell'est",è nel tempo diventata il più grande mercato per la compravendita di schiavi e prostitute di tutta l'area mediterranea; Quando nel 1953 il Signore, sull'angelo della morte, sul macellaio,che uccise il toro, che bevve l'acqua, che spense il fuoco, che bruciò il bastone, che picchiò il cane, che morse il gatto,che si mangiò il topo che al mercato mio padre comprò,la fiera cambiò nome nell'attuale Fiera del Levante.

Parcheggio nei pressi del porto durante la Fiera del Levante

Ogni anno la fiera attira centinaia di migliaia di parcheggiatori abusivi da ogni angolo della città, e anche qualche turista pagante, visto che nessun barese per principio, paga il biglietto d'ingresso. E' oggi nota per gli intasamenti che crea in via Napoli, dove nel periodo della campionaria ,si verifica lo strano fenomeno del parcheggio sovrapposto, causato dalla penuria di posti auto; si narra che ,goliardicamente, anche i baresi non residenti nella zona , si spostino appositamente da quelle parti nel periodo fieristico per parcheggiare. Da non perdere il palazzo della Gazzetta del Mezzogiorno, principale produttore di carta igienica del capoluogo,e la fontana monumentale,che giri e giri e stai sempre là, ma quando la cerchi si smaterializza. Imperdibili poi la massa di visitatori smarriti che aspettano sotto la birra Peroni,e la calca umana della domenica nella galleria delle nazioni,dove fra le mille cose inutili si assiste al fenomeno mistico della fusione corporale.

Il teatro Petruzzelli

Un'immagine del Petruzzelli adibito ad inceneritore

E' uno dei più importanti teatri d'Italia, per magnificenza ed importanza, ha ospitato spettacoli di inestimabile valore intrinseco, come esibizioni live di Pupo e Scialpi, e la prima puntata dello spettacolo teatrale dei Teletubbies (unica data in Italia).Nel 1991, si verificò un grave problema di smaltimento rifiuti,causato dalla festa nazionale degli alpini, tenutasi in città l'anno precedente, che aveva prodotto più di dieci milioni di metri cubi di immondizia, in gran parte scatole di Tavernello; la città era invasa dai rifiuti il comune allora messo alle strette dalle rimostranze dei cittadini decise di usare temporaneamente il teatro come inceneritore per far fronte all'emergenza.

L'Università

Fondata nell'anno 1000,è una delle più antiche università del mondo. Originariamente comprendeva solo le facoltà di Furto e Rapina (con master in trafugamento di reliquie) e Spaccio; nel tempo si è arricchita di numerosi percorsi di laurea come Medicina (con specializzazione in chirurgia d'emergenza per ferite da arma da fuoco),Pesca di frodo ( con master in pesca di datteri e pesca con bombe),Guida in stato di ebrezza (con master di rullaggio simultaneo). Con il crescere delle esigenze della società, l'universita di Bari oggi forma i migliori Parcheggiatori abusivi del Mediterraneo grazie al suo corso di laurea triennale; la sua facoltà di Lingue invece, forma i migliori traduttori per facilitare contatti e allenze fra le cosche baresi e quelle al di là dell'Adriatico. Famosa per l'alto livello di istruzione e la rigida meritocrazia,ha da poco istituito uno sportello , insignito da Amnesty International, per l'aiuto degli studenti meno capaci che possono ottenere corsi speciali e dedicati, tenuti dai migliori docenti, in cambio di piccole attenzioni o qualche sovvenzione privata.

I Baresi

I Baresi, ritengono di essere un popolo meraviglioso e amato da tutto il resto del Paese. Purtroppo nonostante sia scritto co la P maiuscola, sono simpatici solo al paese di Bari, e non al Bel Paese tutto che è l'Italia, e lo dimostra un sondaggio del 2006: alla domanda "Qual'è la città italiana che odi maggiormente?", il 96% degli italiani ha rispoosto "Bari", il 2% ha risposto: "Gardaland", l'1,5% ha risposto "tutte ugualmente", lo 0,3% ha risposto: "Non credevo di vivere in Italia", lo 0,1% (che Chuck lo Benedica) ha risposto: "la collina verde dei teletubbies" (IL CHE HA PROVOCATO PANICO PERCHè QUESTO LUOGO DEMONIACO NON SI TROVA IN ITALIA VERO? NON PUO ESSERE, VERO????? VERO??? VERO?????? AAAAAAAAARGH) e il restante 0,1% ha risposto: "SEE vai a rubare a San Nicola", probabilmente composto da Baresi, ma non ci sono dati certi.

Le Tipologie di Baresi

La fusione corporale di un Beverly ed un cheyenne, che a primavera danno vita al Centauro cheyenne

Il Cheyenne,riconoscibile per l'andatura dinoccolata e il molleggiamento tipico degli invertebrati, si caratterizza per l'abbronzatura color marrone scuro nel mese di gennaio,capello fissato con il mastice e abbigliamento griffato Cavalli e occhiali da sole avvolgenti. Il Cheyenne adopera un suo linguaggio tipico, sconosciuto ai più ma perfettamente avvertibile a chilometri di distanza grazie al suo onomatopeismo e comprensibile solo agli appartenenti al branco. Nella stagione degli amori è molto laborioso nell'andare a femmine, e gli approcci sono rituali come la danza intorno alla preda e frasi di circostanza come "Auè bella vieni a fare un giro", oppure "mò signorina quanto stai tosta". Nel periodo estivo il cheyenne è riconoscibile dal Beverly 500cc, rigorosamente nero, che gli si forma sotto il busto a primavera,e dalla canottiera D&G, rigorosamente bianca.

Le donne cheyenne sono di due tipi, le "strafighe intoccabili",così definite perchè munite di antifurto satellitare e cintura esplosiva con comando a distanza,e le "chiattone intoccabili" così definite perchè nemmeno i mariti osano avvicinarsi inquanto affette da scabbia.

Il fighetto,riconoscibile per la doppia polo una dentro l'altra, o per il bermuda abbinato con camicia a manica lunga con polsino arrotolato, si distingue dalla massa perchè fuma solo le Marlboro light, va in barca a vela e l'estate ha la villa a Rosamarina. La donna fighetta si ditingue perchè senza la borsa di Luis Vuitton non scende nemmeno giù al portone a ritirare la posta, fuma anche lei solo le Marlboro light,e va dal parrucchiere dalle 3 alle 4 volte al giorno.

Storia di S.Nicola

La storia di S. Nicola di Bari è conosciuta in tutto il mondo sotto il nome de "Il signore degli anelli". Nel lontano medioevo, mentre nel mondo si andavano creando comuni e con essi anche i santi protettori, a Bari, all'epoca un semplicissimo villaggio di pescatori e scippatori, Frodo si dilettava nel turismo locale e scippava con uno scooter una anziana vecchietta. Pochi minuti dopo, comparve Gandalf spiegando che Lecce aveva ben 3 santi protettori che facevano migliorare le possibilità di successo degli scippi. Bari non è conosciuta come una terra di santi quindi un concilio di Baresi decise di fare una rapida spedizione per cercare il santone che si adattasse meglio alla cultura barese. La scelta ricadde in Nicola di Myra, un vecchio turco che era morto e che aveva iniziato a fare più miracoli da morto che da vivo. All'epoca c'era anche Venezia di mezzo che aveva anche lei messo gli occhi su Nicola.

La situazione si stava facendo molto calda tra Bari e Venezia; per fortuna un gruppo di scippatori riuscì a rubare dal capoluogo veneto una barca elfica con cui andare a prelevare il santo molti giorni prima della spedizione veneziana. In poco tempo i migliori scippatori baresi si trovarono a Myra di fronte alle spoglie del turco. Dovete sapere che uno scippatore non conserva mai tutto il bottino perciò i baresi decisero di rubare solo metà del corpo di S. Nicola sostituendo la parte superiore con dei cuscini.

Dopo pochi giorni ritornarono trionfanti a Bari mostrando alla popolazione incredula parte della salma del nuovo santo protettore rubato. Quel giorno fu l'8 maggio e ancora oggi si festeggia il giorno del più grande scippo di Bari: il giorno in cui S. Nicola di Myra divenne S. Nicola di Bari.Questa data viene ricordata ogni qualvolta una persona chieda aiuto ad un barese, che gentilmente e con la sua spiccata cordialità rispond "SEEEE vai a rubare a san nicola" inducendo così lo sventurato a dover scippare un pezzo della reliquia come prova per riceve l'agognato aiuto. A causa delle numerode richieste d'aiuto (e delle altrettante risposte) delle spoglie del santo non resta piu nulla...da notare che chiunque si abbassi a rubare qualcosa (parti corporee di santi comprese) per far piacere ad un barese, diventerà istantaneamente Barese DOC ad Honorem, non necessiterà piu di aiuto (che cazzo ci puoi fare con uno così?) e diventerà anche lui un pronunciatore di "SEEEE vai a rubare a san nicola" generando un circolo vizioso continuo che mai fine avrà. È vero, questa storia fa schifo ed è noiosissima. Ma ai baresi fa ridere.

Festa Patronale

La festa dei baresi è San Nicola,in cui si onora il celebre furto delle ossa ,è una festa ricca di avvenimenti e rievocazioni medievali come lo scippo del pellegrino e la corsa abusiva dei cavalli sul tondo di Carbonara,la festa dura l'intero anno,e ogni quartiere ingaggia una battaglia pirotecnica con i quartieri limitrofi con fuochi d'artificio, bombe a frammentazione e razzi kassam; culmine dei festeggiamenti è il mese di maggio che fa crescere il fermento in città per il gioco

Motoscafo vincitore dell'ultimo Palio Marinaro

dell'invasione medievale che consiste nell'invadere il quartiere vicino: la città si arricchisce così di mine antiuomo e cecchini,particolarmente difficile è la "presa della Città Vecchia", fortificata da contraerea mujaheddin e bambini soldato.Attrattiva particolare(che attira milioni di visitatori l'anno) è l'effetto "fumo di Londra" dato dalle fornacelle alla curva del molo Sant'Antonio,dal quale deriva il noto adagio "se Parigi teneva il mare era una piccola Bari". Altra particolarità del maggio barese è il palio marinaro, nel quale ogni quartiere ,rappresentato da un motoscafo guidato dai migliori scafisti della città,si sfida in una estenuante corsa fino in Montenegro per caricare decine di cartoni di sigarette,vince chi per primo ritorna a Bari dopo aver evitato la Guardia di Finanza.

Simbologia

La similitudine tra il gallo della Kellog's e il gallo di Bari, è tale che fin dal XV secolo A.C. (Avanti Chuck) il comune di Bari ha subito: 2 querele per violazione di copyright da parte della Kellog's, tre citazioni dal tribunale di Svervegia, e la caduta dei capelli di Berlusconi. Ma nonostante questo, Francesco Amadori continua a spopolare con la sua organizzazione criminale nota per i polli 10+o-


Alle querele la Bari si è difesa facendo notare che sono state (con il saccro aiuto si Solfrizzi) proprio delle galline in menopausa a fondare la città {vedi sopra} e quindi il suo simbolo non può che essere un Gallo! Al che la Kellog's ha risposto: {TESTUALI PAROLE}

"Sit nu branc d trmun e c v pigghiam assut v crepiam d mazzt e n'giù menam a kedd pttan dll mamt vosc! je meggh ca pajit"

c'è chi INSINUA (chissà perchè) che il direttore querele della Kellog's fosse un barese che per furbizia è passato agli avversari. Questa ipotesi è impossibilè perchè:

  • La parola furbizia non esiste nel dizionario barese, ma non esiste neanche la parola dizionario e Chuck solo sa se i baresi abbiano idea di cosa sia un Dizionario
  • Chiunque provasse a tradire i propri compagni baresi verrebbe "Prelevato d'abbasc a Cas" e kriccato di santa ragione, il che gli provocherebbe (se possibile) un netto peggioramento delle capacità intellettive, anzi di qualunque capacità che non sia decomporsi in una cassa da morto.

Il vero barese

  1. Beve solo ed esclusivamente Peroni da tre quarti (e lotta contro la diffusione della Dreghèr da 33 o della Raffo tarantina).
  2. Ha mangiato almeno una volta i frutti di mare sul porto (contrastando la concorrenza sleale della costa di San Giorgio): in particolare, si esibisce nel risucchio di ricci (rabbrividendo all'idea che in Giappone li credono velenosi) o taratuffi.
  3. All'estero, ha gridato almeno in un ristorante la mitica frase Giovane, spacchi due cozze, provocando così l'imbarazzo di quanti sedevano al suo tavolo.
  4. Almeno una volta nella vita è finito in ospedale per il tifo, e gli stadi non c'entrano nulla.
  5. Riconosce come sport ufficiale il Gioco della birra, anche se gli tocca fare il sotto.
  6. Si riconosce dai gadgets della auto: santino di Padre Pio, sciarpa del Bari, squadra tradizionalmente perdente, e stemma della società accanto alla targa.
  7. Da '90 al '95 ha fatto almeno un abbonamento al San Nicola.
  8. Ha le maglie di Igor Protti, David Platt e Joao Paulo.
  9. Se di sesso femminile, ha partecipato almeno una volta alla nottata delle zitelle nella Basilica di San Nicola.
  10. Consuma abitualmente (o lo ha fatto perlomeno una volta) sgagliozze e popizze, altrimenti le vende.
  11. Conosce a memorie tutte le canzoni di Toti & Tata e le trame delle loro sit com.
  12. Sa tutte le battute di Solfrizzi in Selvaggi.
  13. Ha visto con commossa partecipazione tutte le puntate de Le Battagliere.
  14. Ha come profeta Gianni Ciardo, e scambia i suoi detti (sopra alla nonna o abbasso alla commara?) per il Bignami.
  15. Ha fatto almeno un bagno a Pane e Pomodoro, contraendo in un sol colpo ebola, malaria e febbre gialla.
  16. Si esprime in un linguaggio comprensibile solo dai suoi simili: usa cadenzialmente interiezioni tipo Mò e ce cous, Matà, e sottili metafore come Vai a rubare a San Nicola o Ne hai fritti di polpi.
  17. Compra la Gazzetta del Mezzogiorno, ma, noto per la sua ignoranza, la usa solo per foderare la cuccia del cane o la gabbia del canarino.
  18. A distanza di decenni è ancora convinto che Business serva a tappezzare la macchina quando ci si infratta.
  19. Usa passare la domenica mattina dilettandosi nella sacra arte dell'arricciamento del polpo.
  20. Consuma periodicamente panini alla chitemmurt o chitestramurt dai panemmerda, o i panzerotti al cofano.
  21. Riconosce come piatto nazionale le orecchiette alle cime di rapa, che consuma almeno una volta a settimana.
  22. Ha assistito almeno una volta ad uno scippo a Bari vecchia, o ne ha compiuto uno.
  23. È stato sfiorato più di una volta dal pensiero di comprare un appartamento a Punta Perotti.
  24. Il grado di pericolosità di un barese si racchiude in un monito: IAPRE L'ECCHJIE.
  25. Ogni padre barese aspetta il momento giusto per dire al figlio: ti devo imbarare e ti devo perdere...
  26. Se ti chiami Nicola, esistono notevoli probabilità che tu abbia origini baresi.
  27. Se quando ti presenti col solito Piacere, Nicola ti senti rispondere Questa è la mano e questa è la ciola, allora ti trovi di fronte ad un barese.
  28. Ogni cuoca barese conosce una sola certezza: La mort d'u pulp iè la c'podd.
  29. Quando segna a calcetto, costringe la sua squadra ad esultare col trenino.
  30. Conosce la Prefettura in quanto palazzo del piazzale dei Battiti live, evento di irrilevante importanza che ospita cantanti come "Esmeraldo" "Freddy Clavicola" e "Geppo Spengio".
  31. Per il barese un po' più elevato, la Prefettura è il palazzo accanto al parcheggio del Piccinni.
  32. È FERMAMENTE convinto che "Ce Parigi avesse lù mar sarebbe 'na piccole Bàr" E lui a Parigi non ci è mai stato.
  33. Se un inglese gli scrive "Kiss, so love me", si guarda intorno per capire chi ha fottuto le uova dell'inglese.
  34. Può vantarsi di aver indossato negli anni '90 la mitica tuta acetata.
  35. Parcheggia in seconda fila ANCHE con la bici.
  36. Ha inventato la seconda fila prima che l'uomo inventasse la ruota.
  37. Se negli anni '90 era un bambino, è cresciuto con la convinzione che esistessero davvero bambini come Cosè Cosè.
  38. Il vero barese CANOSCE A SADDAMM!
  39. Nonostante il Bari in B, il Petruzzelli ancora in rovina, le autoradio che spariscono, i parcheggi che sprofondano... ha ancora il coraggio di cantare: "Cuss addò stam, iè ù megghiìe paise".
  40. I so d' baar....punt e avast!
  41. Ha un quoziente intellettivo decisamente inferiore alla media nazionale, già bassa.
  42. Ascolta le canzoni napoletane... nonostante odi i napoletani
  43. Un vero barese non fa mai la fila, ma si incazza se gli passi davanti.
  44. Aver sbeffeggiato Cassano per la sua italica performance come testimonial delle posate del Bari
  45. Conosce bene l'autobus nr. 13
  46. Quando è nel suo proverbiale ritardo grida a squarciagola "ME, c ngenamascì sciamanin, c nn ce n'amà scì nn ge ne sim scen"
  47. Appena gli capita se ne esce con "Se Beli avesse i trulli sarebbe una piccola Beri"
  48. Ha in casa un santino di Lino Banfi (che è rinomatamente di Can-House non di Bari)
  49. Ripete spesso "SEE, vai a rubare a San Nicola", TROPPO spesso in effetti! >:[
  50. Se gli chiedi "di dove sei?" riceverai una gamma di risposte che va da "di Baaaahr" a "du meggh pais" a "SEE, vai a rubare a San Nicola"
  51. Va spesso a Rubare a San Nicola
  52. È convinto che l'Auchan si legga appunto Auscian e che "Leroy Merlin" si legga "leroi merilin", ma è comunque sicuro che se Parigi avesse il mare sarebbe una piccola Bari.. Da ciò si deduce che lui di Parigi non sa un cazzo!
  53. Se va alla Fiera non paga il biglietto perchè conosce
  54. Se torna dalla Fiera ha comprato per forza le merendine dell'AIDA
  55. Sa che il maestrale dura sempre tre giorni

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

  • Il furto delle reliquie di S. Nicola è il maggior motivo di orgoglio dei baresi, la loro acclamata squadra cittadina di brigantaggio infatti (specializzata particolarmente nello scippo col motorino) è stata addestrata da 20 dei quaranti ladroni, da Lupin e dalla mamma di Diabolik.
  • San Nicola (che Chuck lo Benedica) dopo secoli di sovrumana pazienza si è letteralmente scassato i coglioni di sentire invocazioni del tipo "SEE, vai a rubare a San Nicola" "MOO sono andato a rubare a San Nicola" e "SEEEE u Bar ha vingiut allo stadio San Nicola!" e ha provocato un'ondata di tifo (non da stadio) che doveva fare tabula rasa della popolazione barese... (S)fortunatamente i baresi dopo secoli di convivenza e evoluzione hanno maturato una sorta di immunità dal bacillo del Tifo, tanto che ogni tanto si fanno anche una partita a carte e 2 birrette insieme...quindi sono ancora tutti davanti al caz...ehm...vivi e vegeti

Link

Sito dedicato al Centro di Bari